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Cultura

Roma, presentato il Calendario Storico dei Carabinieri ideato da Armando Testa e l’Agenda 2023

Direttore

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Presentato il Calendario Storico dell’Arma dei Carabinieri ed.
2023, quest’anno dedicato alla tutela dell’Ambiente. Il Comandante Generale, Gen. C.A.
Teo Luzi, nella mattinata odierna, ha voluto svelare al grande pubblico l’ormai atteso
prodotto editoriale. A presentare l’opera, realizzata da un’azienda grafica visionaria, leader
nel mondo della comunicazione: l’Armando Testa Group, nella splendida cornice
dell’Auditorium Parco della Musica, era presente il celebre conduttore televisivo e
radiofonico Amadeus.

La protagonista del Calendario Storico 2023 è la Natura, da sempre tra le priorità assolute
dell’Arma. Basti pensare che già nelle Regie Patenti del 1816 al capo V, n. 34, si legge
testualmente: arrestare i devastatori di boschi, o di qualunque raccolto delle campagne,
come pure tutti coloro, che fossero stati trovati nell’atto di guastare le strade, gli alberi
piantati lungo d’esse, siepi, fossi, e simili, […].
In un contesto in cui l’ambiente è la risorsa più preziosa da salvaguardare, l’edizione 2023 è
stata interamente dedicata alla tutela ambientale.
Impegnata ogni giorno nella difesa delle persone, del pianeta e della prosperità, l’Arma
compie quotidianamente un’opera di prevenzione e repressione degli illeciti in materia
ambientale e forestale, tutelando il paesaggio, i boschi, la flora e la fauna e contrastando i
crimini in materia di rifiuti. L’ impegno dei Carabinieri non si ferma alla prevenzione e alla
repressione di reati e di illegalità ad impatto ambientale, ma ritiene altrettanto fondamentale
il dialogo continuo con le nuove generazioni.

Un’attenzione, quella nei confronti di chi verrà dopo di noi, che ha trovato posto nel testo
del nuovo articolo 9 della nostra Costituzione, dedicato alla tutela dell’ambiente, della
biodiversità e degli ecosistemi, così iscrivendo, tra i principi fondamentali che devono
regolare la nostra convivenza, la via della sostenibilità nell’interesse delle future
generazioni. A loro dobbiamo anche la tutela di quello che dall’ambiente ci proviene e, per
questo, ogni giorno da qualche parte c’è un Carabiniere che sta lavorando per difendere la
qualità, l’autenticità e la salubrità delle nostre filiere agroalimentari.
A questa incessante opera di protezione del territorio è inspirato l’insight creativo del
Calendario Storico 2023, che ha visto oggi sul palco anche la presenza e la critica di Alberto
Fiz, giornalista, direttore del Museo MARCA di Catanzaro, critico d’arte, curatore di
mostre.

L’intero progetto porta la firma dell’agenzia Armando Testa con l’inconfondibile stile che
fa della sintesi, del paradosso visivo e della ricerca sull’immagine la sua cifra stilistica da
decenni. Ciascuna delle tavole artistiche del calendario parte da un elemento appartenente
all’universo visivo dei Carabinieri, rivisitato e interpretato in una chiave iconica. L’obiettivo
è raccontare i temi legati al quotidiano lavoro dell’Arma con un’impronta di eleganza,
pulizia formale e sintesi visiva che ne accentua la componente istituzionale.
Nascono così le dodici tappe di un percorso che svela l’importante azione dei Carabinieri a
difesa dell’ambiente e del territorio del Paese, a protezione del patrimonio faunistico e
vegetale nostrano, a salvaguardia di una civiltà agroalimentare che il mondo ci invidia.
Le tavole artistiche dell’Armando Testa, con la direzione creativa esecutiva di Michele
Mariani, sono accompagnate da 12 storie di impegno e tutela ambientale firmate da uno
storyteller d’eccezione: il giornalista e scrittore Mario Tozzi. Primo Ricercatore del CNR,
geologo e divulgatore scientifico, il celebre conduttore radiotelevisivo ha raccontato gli
eventi, le attività e i progetti dell’Arma dei Carabinieri in modo rigoroso e coinvolgente.
Per la prima volta nella storia del Calendario Storico dell’Arma dei Carabinieri, l’edizione
2023 evolve in un progetto artistico integrato con un completo ecosistema digitale che
comprende un sito web dedicato www.calendario.carabinieri.it e un’opera d’arte NFT.

Il sito consente di fruire online i contenuti del Calendario 2023 in maniera interattiva, con
un livello esperienziale molto intuitivo che, attraverso lo scroll infinito, riprende il gesto
fisico della sfogliabilità, adattandola in maniera nativa al linguaggio digitale.
A completare il progetto, per la prima volta nella storia dell’Arma, la copertina del
Calendario diventa un NFT, una contemporanea opera di cryptoarte estrapolata dal
Calendario fisico e resa digitale, animata, certificata. L’NFT trasforma la copertina in
un’opera hi-tech disponibile in 10 esemplari autenticati, che saranno poi venduti in coppia
con una stampa speciale della copertina in edizione limitata. Le opere saranno acquistabili
tramite Charity Stars www.charitystars.com, piattaforma che si occupa di aste digitali, con
obiettivo charity. Il ricavato delle vendite verrà devoluto alla struttura complessa di
pediatria oncologica dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano.
Il progetto del Calendario Storico dell’Arma dei Carabinieri 2023 prende vita in un video
case history realizzato da Armando Testa Studios che, partendo dall’insight della tutela
dell’ambiente, narra l’impegno quotidiano dell’Arma attraverso i 12 simbolici manifesti del
Calendario narrati dalla penna di Mario Tozzi.
Il notevole interesse da parte del cittadino verso il Calendario Storico dell’Arma, oggi
giunto a una tiratura di quasi 1.200.000 copie, di cui oltre 16.000 in nove altre lingue
(inglese, francese, spagnolo, tedesco, portoghese, giapponese, cinese e arabo, nonché in
lingua sarda), è indice sia dell’affetto e della vicinanza di cui gode la Benemerita, sia della
profondità di significato dei suoi contenuti, che ne fanno un oggetto apprezzato, ambito e
presente tanto nelle abitazioni quanto nei luoghi di lavoro, quasi a testimonianza del fatto
che “in ogni famiglia c’è un Carabiniere”.
Iniziata nel 1928, la pubblicazione del Calendario, giunta alla sua 90^ edizione, dopo
l’interruzione post-bellica dal 1945 al 1949 venne ripresa regolarmente nel 1950 e da allora
è stata puntuale interprete, con le sue tavole, delle vicende dell’Arma e, attraverso di essa,
della Storia d’Italia.
Oltre al Calendario, è stata pubblicata anche l’edizione 2023 dell’Agenda. Anche in questo
caso, la protagonista è la Natura. L’Arma non poteva non percepire lo stato di emergenza in
cui versa l’habitat terrestre, affidandosi quest’anno agli scrittori “in house” per mettere in
risalto la bellezza delle stagioni, come dono della Natura, ovvero: il Gen. B. Roberto
Riccardi (Comandante della Legione Carabinieri "Trentino Alto Adige"), il Magg. riserva

selezionata Margherita Lamesta (Ufficiale Cerimoniale), il Magg. riserva selezionata
Annalisa Gaudenzi (autrice Rai, già in servizio presso l’Ufficio Stampa) e il Mar. Ca.
Emilio Limone (Ufficio Stampa), autori di svariate pubblicazioni.
Come in una sinfonia, i quattro scrittori hanno colorato le stagioni con gli stessi colori da
esse indossati durante il loro naturale avvicendarsi, sin dalla notte dei tempi. Modellati dalla
fantasia degli autori, quattro marescialli diversissimi fra loro, ognuno a suo modo, rievocano
“I Racconti del maresciallo” di Mario Soldati e trasformano l’Agenda dell’Arma 2023 in
una sorta di “diario del maresciallo”.
Così, i suoni del silenzio e le sfumature bianche delle cime innevate tra Val di Susa e
Dolomiti penetrano nel sancta sanctorum di un racconto d’inverno; la piaga di innaturali
incendi boschivi, nella realtà troppe volte generati da mano egoista e criminale, infuoca una
torrida estate sul monte Conero; il tripudio di bellezza e colori accompagna un caso di
ecomafia sugli appennini in primavera; infine, l’autunno s’interseca nell’animo umano per
raccontarci una stagione autunnale vissuta addirittura nell’intimo di un destino bizzarro.
Altre due opere completano l’offerta editoriale:
– il Calendario da tavolo, dedicato al tema “Borghi più Belli d’Italia”: piccole gemme
arroccate fra gli scorci più suggestivi del Belpaese, il Paese dell’Arte, della Letteratura,
dell’Ingegno italico e per i più romantici anche dell’Amore. Mese per mese, immagini
con Carabinieri ritratti in uno dei tanti borghi che ricamano l’Italia, restituiscono un
quadro d’autore fatto di geografia, architetture preziose e uniforme. Uno su tutti, Civita di
Bagnoregio, la cosiddetta “città che muore”, location di titoli d’eccezione come “I due
Colonnelli” con Totò o di “Pinocchio”. La scelta del tema è un altro modo per ricordare
la prossimità della Benemerita al cittadino e la sua presenza capillare sul territorio
nazionale, permeata anche in quei centri abitati soltanto da poche migliaia di anime, che
vedono nella Stazione dei Carabinieri il loro sicuro punto di riferimento. L’intero ricavato
della vendita di questo calendarietto da tavolo è devoluto all’Opera Nazionale di
Assistenza per gli Orfani dei Militari dell’Arma dei Carabinieri.
– Il Planning da tavolo – anche questo incentrato sulla Natura – è dedicato alle
molteplici attività svolte dal Comando Unità Forestali Ambientali e
Agroalimentari CUFA, per il ripristino e l’uso sostenibile delle risorse presenti
nell’ecosistema terrestre. Protagoniste le attività di contrasto e prevenzione del

CUFA, che punta anche alla tutela di beni paesaggistici, della filiera alimentare e
soprattutto al contrasto di tutte le forme di eco e agromafie, un fenomeno sempre
più in crescita. Come è accaduto per i precedenti Planning Arma, anche stavolta,
il ricavato sarà devoluto ad un nosocomio pediatrico e quest’anno il beneficiario
è l’Ospedale dei bambini “Vittore Buzzi” di Milano. Inoltre, proseguendo su una
linea già sperimentata con la scorsa edizione, il Planning 2023 ripropone, in
apertura, una fiaba dedicata proprio al mondo dei più piccoli a firma del Magg.
ris. sel. Margherita Lamesta, l’autrice già scelta dall’Arma per il Planning 2022.
Anche quest’anno la scrittrice ha ideato in esclusiva un piccolo racconto, stavolta
ispirandosi liberamente a due originali fatti di cronaca, che hanno visto
protagonisti due bimbi accumunati nel medesimo destino evocato dallo stesso
nome.
Link del calendario
www.calendario.carabinieri.it
Tavole e testi del calendario scaricabili al seguente link:
https://we.tl/t-sIHNRnLYi9
Video case-history Calendario visibile sul canale Youtube dell’Arma dei
Carabinieri al seguente link:
https://youtu.be/5fIwyT8p3Rw
Immagini e testi dell’Agenda scaricabili al seguente link:
https://we.tl/t-uSWCtLZnAK
Immagini e testi del Calendarietto da tavolo e del Planning scaricabili al
seguente https://we.tl/t-shbR8DivP9
Video della manifestazione visibile sul canale Youtube dell’Arma dei
Carabinieri al seguente link:
https://youtu.be/A0zNCXLFW1k

Allegato A al Comunicato Stampa
del 28 ottobre 2022
Prefazione del Calendario Storico 2023 del Il Comandante Generale dell’Arma

dei Carabinieri

Generale di Corpo d’Armata Teo Luzi

Vi confido che molte volte, ancor prima di diventare Comandante Generale,
mi chiedevo perché il Calendario dell’Arma fosse diventato un appuntamento
così significativo nel panorama editoriale italiano. Certo, contano molto
l’esperienza maturata in quasi un secolo di vita (il primo è del 1929) e la
bravura dei colleghi redattori che hanno sempre mandato in stampa
argomenti non scontati, immagini che suscitano emozioni e contributi di firme
prestigiose.
Sono però convinto che la ragione del suo successo stia nel fatto che il
calendario dell’Arma è un’autentica pubblicazione popolare. Parla lo stesso
linguaggio dei suoi lettori, racconta storie appartenenti al loro mondo, esplora
paesaggi di condivisa familiarità e traguarda orizzonti comuni. Non potrebbe
essere altrimenti, giacché il Carabiniere vive la medesima realtà della gente
che ha il compito di servire e tutelare. Una pubblicazione popolare anche per
la sua diffusione, con una tiratura di oltre un milione di copie, tradotta in sette
lingue, ricercata e collezionata in Italia e all’estero da un pubblico tanto
eterogeneo quanto accomunato da una genuina affezione all’Istituzione.
Il nostro calendario, insomma, è stato e continua a essere lo specchio del
Paese nel suo procedere nella storia. L’edizione 2023 affronta uno scenario
di straordinaria attualità e indubbia urgenza: la sfida ambientale.
Nella seconda metà del secolo scorso – un battito d’ali nell’epoca
contemporanea – l’ambiente era ancora percepito da molti come un mero
contenitore, una riserva quasi inesauribile di risorse, una proprietà esclusiva
dell’uomo asservita al suo tumultuoso e inarrestabile progresso. Oggi, invece,
occupa il primo posto nell’agenda del pianeta, costringe a ripensare a
certezze e abitudini consolidate, insegna a guardare il mondo sotto una
prospettiva diversa. Ci sollecita, in altre parole, a rinunciare a una visione
miope, ancorata all’egoismo di un benessere nel breve termine, affinché sia
garantito un futuro vivibile alle generazioni che verranno dopo di noi.
L’Arma è in prima linea anche su questo versante. L’ho detto più volte, ma
desidero ribadirlo qui: nel 2017, l’acquisizione delle competenze e delle

risorse del Corpo Forestale dello Stato, una fra le più antiche e prestigiose
Istituzioni del nostro Paese, ha fatto dei Carabinieri la più grande forza di
polizia ambientale d’Europa. Attualmente, il Comando Unità Forestali,
Ambientali e Agroalimentari opera a tutela della qualità della vita e degli
ecosistemi nel nostro Paese: dalla lotta alle ecomafie al contrasto
dell’inquinamento, dalla prevenzione degli incendi alla tutela delle acque,
dalla contraffazione alimentare alle frodi comunitarie, dalla salvaguardia delle
specie in via di estinzione alla custodia delle riserve naturali e dei parchi. A
questo si aggiunge il crescente impegno in campo internazionale, con
l’obiettivo di promuovere ovunque la sensibilità e la cultura ambientali su temi
cruciali per la protezione dell’intero Pianeta, non ultimo quello delle
conseguenze del riscaldamento globale.
Già, ma come declinare concetti di tale portata in un calendario?
Avevamo a disposizione dodici storie di un grande nome del giornalismo
ambientale, Mario Tozzi, di cui abbiamo imparato ad apprezzare
l’autorevolezza scientifica, l’impegno appassionato e la capacità divulgativa.
Per accompagnare il testo servivano, però, immagini forti, iconiche, capaci di
arrivare non soltanto all’occhio, ma anche alla coscienza dei lettori. Più che
immagini, veri e propri manifesti che abbiamo affidato alla creatività dello
Studio Armando Testa, erede di colui che ha segnato con visionaria genialità
la storia della comunicazione in Italia.
Nascono così le dodici tappe di un percorso che svela l’importante azione dei
Carabinieri a difesa dell’ambiente e del territorio del Paese, a protezione del
patrimonio faunistico e vegetale nostrano, a salvaguardia di una civiltà
agroalimentare che il mondo ci invidia.
Si tratta di un’attività svolta dall’Arma ogni giorno, con grandissima passione
e altissima professionalità, da circa settemila donne e uomini dei reparti
dell’organizzazione forestale, ambientale e agroalimentare. Ma non solo. Le
stesse priorità, le medesime consapevolezze e motivazioni connotano, da
sempre, la quotidianità del lavoro svolto da Stazioni e Tenenze e da tutti gli
oltre centomila Carabinieri impegnati a garantire legalità e sicurezza, fedeli
alle attribuzioni e alle incombenze già sancite nelle Regie Patenti del 15
ottobre 1816, poi richiamate nel Regolamento Generale del 1822, che al
Capo V, nr. 34, già attribuivano ai Carabinieri il compito di arrestare i
devastatori de’ boschi, o di qualunque raccolto delle campagne, come pure
tutti coloro che fossero stati trovati nell’atto di guastare le strade, gli alberi
piantati lungo d’esse, siepi, fossi e simili. Un’attività che coinvolge, quindi,

l’Arma intera e che è giusto far conoscere al grande pubblico, proprio per gli
straordinari risultati ottenuti in poco più di un quinquennio, con un calendario
dedicato.
Il nostro impegno non si ferma, tuttavia, alla prevenzione e alla repressione di
reati e di illegalità ad impatto ambientale. Riteniamo altrettanto fondamentale
un dialogo continuo con le nuove generazioni, con le scuole, con i bambini
nei quali già si colgono i primi, incoraggianti germogli di una consapevolezza
e di una sensibilità che sorprendono e incantano. Questo è lo spirito del
progetto nazionale «Un albero per il Futuro», che prevede la donazione e la
messa a dimora nelle scuole italiane, da parte dei Carabinieri, di migliaia di
giovani alberi (dal 2020 ne sono stati già piantati circa 26.000). Fra questi,
l’albero del giudice Falcone, un particolare fico che cresce nei pressi della
casa del giudice simbolo della lotta alla mafia, le cui gemme sono state
duplicate nel moderno Centro Nazionale Carabinieri per la Biodiversità
Forestale di Pieve Santo Stefano, in provincia di Arezzo. Anche questo conta,
anche questo aiuta. Anche questo è un doveroso gesto di attenzione verso i
nostri posteri.
Un’attenzione, quella nei confronti di chi verrà dopo di noi, che ha trovato
posto nel testo del nuovo articolo 9 della nostra Costituzione, dedicato alla
tutela dell’ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi, così iscrivendo, tra i
principi fondamentali che devono regolare la nostra convivenza, la via della
sostenibilità nell’interesse delle future generazioni. A loro dobbiamo anche la
tutela di quello che dall’ambiente ci proviene e, per questo, sappiate che ogni
giorno da qualche parte c’è un Carabiniere che sta lavorando per difendere la
qualità, l’autenticità e la salubrità delle nostre filiere agro-alimentari.
Buona lettura.

Discorso di Marco Testa, Presidente e Amministratore Delegato Gruppo Armando Testa.

Buongiorno a tutti, ringrazio
 tutte le autorità presenti
 il Ministro della Difesa, Guido Crosetto
 il Capo di Stato Maggiore e della Difesa, Ammiraglio Cavo Dragone
 il Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, Generale Teo Luzi
 e tutti i suoi collaboratori
che ci hanno invitati qui oggi.
È un onore e un privilegio essere in questa sala, non soltanto per il piacere di poter mettere la nostra competenza al
servizio di una delle Istituzioni più amate e più stimate del nostro Paese, ma perché il Calendario dell’Arma dei
Carabinieri è stato per noi un progetto estremamente affascinante.
Devo ammettere che quando siamo stati chiamati a lavorare per il Calendario mi sono davvero entusiasmato, perché
trovo che riassuma in sé tre aspetti di grandissimo fascino.
Il primo, è la matrice fortemente artistica che da sempre permea la creazione del Calendario. Che ha sempre portato
avanti la cultura dell’arte in modo eccelso, tant’è vero che gli ultimi tre sono stati firmati dai maggiori esponenti della
transavanguardia italiana: Chia, Clemente e Paladino.
E per un’agenzia fondata da Armando Testa, che ha fatto dell’amore per l’arte la ricerca di tutta una vita, la dimensione
artistica è qualcosa che fa parte del DNA, è parte della nostra storia.
La seconda ragione, per me altrettanto affascinante, è che a questa componente artistica si affianca una vocazione
fortemente popolare.
Il Calendario nasce per arrivare ogni anno a oltre un milione di persone, in Italia e nel mondo. Ed essere dalla parte
delle persone, avere questa spinta a fare cultura in un modo che sia vicino alla gente e per la gente, è esattamente la
comunicazione come noi la intendiamo da sempre.
Il terzo aspetto è la straordinaria spinta, l’afflato verso l’innovazione che ha un’Istituzione storica, forse la più storica in
Italia. Immaginavo naturalmente che l’Arma dei Carabinieri promuovesse una grande ricerca di modernità tecnologica,
ma la storia del Calendario dimostra anche una grandissima modernità di comunicazione. E vedrete quanto, in questa
presentazione, ci sia stata la volontà di essere al passo coi tempi in modo estremamente innovativo.
Il fascino di questa triplice matrice, e naturalmente l’orgoglio di poter collaborare con chi ogni giorno scrive la storia
del nostro Paese, ci ha spinti a lavorare davvero

Marina Cozzo è nata a Latina il 27 maggio 1967, per ovvietà logistico/sanitarie, da genitori provenienti da Pantelleria, contrada Khamma. Nel 2007 inizia il suo percorso di pubblicista presso la testata giornalistica cartacea L'Apriliano - direttore Adriano Panzironi, redattore Stefano Mengozzi. Nel 2014 le viene proposto di curarsi di Aprilia per Il Corriere della Città – direttore Maria Corrao, testata online e intraprende una collaborazione anche con Essere Donna Magazine – direttore Alga Madia. Il 27 gennaio 2017 l'iscrizione al Consiglio dell'Ordine dei Giornalisti nel Lazio. Ma il sangue isolano audace ed energico caratterizza ogni sua iniziativa la induce nel 2018 ad aprire Il Giornale di Pantelleria.

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Cultura

Melanconia e ironia nel teatro di Vespertino: un successo annunciato a Pantelleria

Franca Zona

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Sergio Vespertino torna a Pantelleria più carico e strafelicissimo che mai

Il ritorno di Sergio Vespertino a Pantelleria è sempre un gran successo: umano e professionale
insieme. Ed anche stavolta, in scena con “Strafelicissima Palermo” lo scorso 22 agosto in Piazza
Cavour alle ore 21,30, patrocinato dal Comune di Pantelleria, nello specifico dall’Assessorato allo
Spettacolo, di Federico Tremarco, l’artista siciliano non si è smentito,
dando il meglio di un mondo quotidiano ormai alle spalle, attraverso una fenomenologia di
parole e pensieri sulla rotta di un passato nostalgico intriso di vivace ironia.

Poco prima dell’inizio del suo monologo, fatto d’intrecci esistenziali ricchi di senso, noi della
redazione abbiamo strappato una intervista al nostro eclettico attore, seguendo un po’ la scia delle emozioni in divenire e rendendo omaggio ad un’epoca non tanto lontana, ma assai diversa dalle istanze del nuovo mondo che avanza, fatto di fretta, di comunicazione inefficace, di misera condivisione e di bisogni soggettivi che hanno seppellito il ‘NOI’ lasciando spazio a quell’Io caratterizzato da forte individualismo.

Immedesimandosi in scene di vita dal sapore antico, in qualche modo collegate al proprio
vissuto personale, Vespertino ci ha saputo restituire, raccontando in modo concreto e
trasparente, la nostalgica collezione di oggetti vintage riposti in una valigia usurata dal tempo,
ma viva e generosa nel recupero del retrospettivo; nello stesso tempo, con grande maestria, a
dipingere il quadro di una Palermo ‘strafelicissima’ dalle tinte antiche, con la sua adrenalinica
quotidianità e la partecipazione attiva ai valori familiari, amicali e sociali d’un tempo.

Lei è venuto spesso a Pantelleria, realizzando ogni volta performance teatrali poliedriche che hanno indiscutibilmente manifestato la tua ricca e variegata professionalità: ce ne vuole parlare? “Io provo ogni anno a fare sempre qualcosa di diverso. E’ chiaro che c’è tanta laboriosità, c’è tanto fermento; poi, qua mi sento amato, e non vorrei che questo fosse interpretato come un autoelogio, piuttosto che mi si consideri una persona innamorata di quello che fa, che vuole trasmettere sulla scena – ma credo si percepisca – questa passione che mi accompagna e che fa in modo che il pubblico torni.
“Faccio circa novanta spettacoli l’anno, in Sicilia, ma anche nel resto d’Italia, qui ho creato uno zoccolo duro. Preferisco gli spazi più piccoli, perché più interessanti; per un monologhista prevale sempre l’idea più intimistica e l’intenzione di andare solidificando le corde più profonde, al di là delle risate, dei sorrisi, dell’ironia; ci sono anche la melanconia, la riflessione, l’emozione…che rappresentano tutti i moti dell’anima che mi accompagnano. Il mio racconto diventa così la narrazione di tutti, ed è come sfogliare un album di ricordi…”

Una bella condivisione emozionale. Come mai non dice mai ‘NO’ a Pantelleria, considerato che lei è un grande professionista e potrebbe anche esprimere il suo disinteresse verso un luogo comunque logisticamente difficoltoso?
Che cosa rappresenta quest’isola per lei?
“Tantissimo, così come tutta la Sicilia. Nello stesso tempo, sento fortemente il bisogno di esportare la nostra lingua , la nostra cultura, il lato buono della nostra terra fuori dal paese natio, un po’ alla Camilleri, anche solo attraverso dei simboli: un prodotto autoctono, un cappero, qualcosa che può essere assaporato, ascoltato… perché noi stessi siamo un prodotto della nostra terra.
“C’è sempre da parte mia l’idea di ‘entrare’ costantemente in ogni dove, soprattutto
in ciò che può sembrare marginale, distante dal nucleo centrale; ecco, lo trovo più interessante,
perché in luoghi come Pantelleria trovo maggiore genuinità ed energia, qualcosa ancora da
‘rubare’, da prendermi, da assorbire.
“Ogni volta che giungo sull’isola, è come se si manifestasse un effetto spugna, perché mi reco lì a partecipare all’ultimo saluto al sole; in un posto ancora, un po’ staccato da tutti, a percepire il vento che mi attraversa; ed io ho bisogno di raccogliere tutto questo, per poterlo poi condividere dando sapore ai miei spettacoli, intrisi di qualcosa che appartiene al mio vissuto, che mi ha attraversato”.

Grazie. Parliamo adesso dello spettacolo ‘Strafelicissima Palermo’: con quale tonalità emozionale si  esprimerà? “Prima di rispondere a questo, vorrei dirle che Mariella Raffaele è stata la prima persona che ha creduto in me, che mi ha accolto a Pantelleria con il sentimento della fratellanza; e poi altre persone, che ogni volta ritrovo col sorriso e con la solarità che quest’isola custodisce; perché qua il tempo è più rallentato e, come vedi, in questo momento anch’io sono senza orologio o altro, perché a Pantelleria non occorre più nulla, esiste un tempo tutto nostro.
“Strafelicissima Palermo” rappresenta un omaggio: è uno spettacolo dedicato a mio
padre, che ho perduto quando avevo quasi tredici anni. Accadde tutto in un baleno, eravamo in
vacanza al mare; non avendone mai realmente parlato più di tanto, è stato un modo per
‘attraversare’ questo dolore antico attraverso un album di ricordi: sarà un’esplorazione
divertente, ma riflessiva sugli anni ’70 – ’80 – ’90.
“Io sono già attempatello, ho 63 anni e, in modo naturale, mi sono ritrovato a fare la revisione partecipata di tutto un ciclo, un percorso che comincia dal tempo in cui non esistevano i social: c’eravamo solo NOI – una squadra, un gruppo – e non esisteva ancora l’idea dell’IO; fino ad arrivare ad oggi, un’epoca di smisurata diffusione ‘digitata’ in cui, paradossalmente, vincono il silenzio, l’isolamento, l’incomunicabilità.
“Attraverso la mia performance viene fuori una Palermo felicissima ricca di bellezza, e di mio
padre felicissimo, che mi ha accompagnato nell’intero percorso di questa città, fatta di vicoletti
animati dagli artigiani, di familiari attenti e presenti nella nostra vita, di relazioni sociali
arricchite di saluti leggeri e sorrisi graziosi, di grande generosità. Ed è con questi valori che
voglio accogliere il mio pubblico, avvolgendolo con un plaid che possa riscaldarlo; e, secondo
me, anche i giovani riusciranno a sorridere, immaginando di vivere lo spettacolo come fossero
pagine di un libro da sfogliare.”



Per lo spettacolo a Pantelleria è affiancato da Virginia Maiorana: come è iniziata la vostra collaborazione artistica?
Per ventuno anni ho collaborato con Pier Paolo Petta, musicista e compositore palermitano, ma ad un certo punto lui ha sentito il bisogno di realizzare degli spettacoli da solo ed io l’ho assecondato nella sua libertà di volare; così, nell’arco di un brevissimo tempo, sono riuscito a conoscere una persona che ha grande desiderio di esternare le sue qualità e che può dedicarsi in toto alle mie esigenze di lavoro.
“Il sodalizio con Virginia ha preso vita a partire da gennaio 2025. Insieme abbiamo realizzato il circuito dei Teatri di Pietra, non solo in Sicilia, ma anche in Toscana, con dei classici ‘a modo mio’ piuttosto che da purista: perché io non sono purista, non so stare troppo ‘composto’, però ricorro alla trasversalità.
“Mi sento promotore di un teatro ‘per tutti’, non di nicchia, un teatro cosparso di sottile ironia e anche un po’ divertente; per trattare di Uisse, di Pirandello o di Shakespeare, utilizzo una chiave di lettura diversa, anche per espandere il mio messaggio ai giovani e dentro le scuole.
“Veda, a teatro mi rendo conto che, quando comincia lo spettacolo, non si scorgono più le luci sugli
schermi dei cellulari; ciò vuol dire aver raggiunto l’obiettivo, avere improvvisamente catturato
tutti dentro la mia stessa energia: e questa è una risposta ‘sicura’.
“Ho parlato di mio padre come fonte d’ispirazione, ma poi ognuno elaborerà il proprio significato.
Siamo in questa piazza, stasera, ed io ringrazio davvero il Comune di Pantelleria, l’Assessore  Tremarco e tutte quelle persone che si sono mosse perché tutto ciò possa avvenire, perché questo incontro di condivisione rappresenti una bella opportunità di attivazione dell’essere noi, piuttosto che lasciare spazio alla passività dello stare davanti ad un televisore o un pc.
Se ce la faremo, vuol dire che avremo vinto, che ci siamo incontrati per l’ennesima volta
scambiandoci qualcosa!”

Adesso non ci rimane che dire che siamo stati STRAFELICISSIMI, per lo spettacolo e averla ospitata a Pantelleria.

Franca Zona

In copertina screen da video del Comune di Pantelleria

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Cultura

Pantelleria – Unipant: uscito l’Avviso per proporre le nuove attività didattiche 2025-26

Redazione

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Sono già disponibili per l’iscrizione quasi 25 proposte

Il 29 settembre 2025 inizierà il nuovo Anno Accademico 2025-26 dell’Unipant che sarà presentato in dettaglio a fine settembre con tutti i corsi, laboratori e seminari di educazione non formale e informale. Nel frattempo, sono già confermati e disponibili per l’iscrizione più di 25 corsi e laboratori, alcuni ormai consolidati altri nuovissimi.

L’Unipant sta procedendo in questi giorni alla pubblicazione dei programmi sulla pagina https://www.unipant.it/attivita-didattiche-non-formali-e-informali/ e le iscrizioni sono già disponibili tramite il modulo: https://forms.gle/EWAppBVRKbxM5H127

Anche quest’anno saranno disponibili corsi in presenza e online, e venendo incontro alle richieste dei nostri studenti, sarà implementato e migliorato a livello tecnologico il sistema che permetterà la fruizione dei corsi online, ampliando anche l’offerta per quanti, tra i soci, non sono a Pantelleria o hanno difficoltà a frequentare in presenza.

Nonostante la vasta offerta già presente, è possibile proporre altre attività didattiche entro il 15 settembre per gli insegnanti esterni.

Nell’Avviso è specificato come presentare la proposta per un Corso (minimo di 10 ore max 20 ore – max 36 ore solo per i Corsi di Lingue), un Seminario (un massimo di 3 ore ad appuntamento per un max di 5 appuntamenti a tema), un Laboratorio (minimo di 10 ore max 20 ore in cui la pratica sia preminente rispetto alla parte teorico-nozionistica).

Da quest’anno sarà possibile anche prepararsi per l’esame certificato di Inglese dal livello A1 al livello C2 e poi sostenerlo in sede grazie al fatto che l’Unipant è diventata Polo di Studio eCampus, chiedendo anche un tutoraggio o un servizio di verifica fino all’esame.

Chiunque abbia una o più conoscenze specifiche, le voglia condividere con gli altri e sappia insegnare agli adulti può diventare un insegnante Unipant.

Gli insegnanti Unipant sono tutti volontari e accettano di insegnare in forma gratuita per sostenere il progetto e nella consapevolezza che tutti i fondi raccolti vanno a pagare la grande spesa legata all’affitto della sede che è di 1.700€ al mese.

Non avendo finanziamenti o sponsorizzazioni, lo sforzo dei nostri volontari e soci, dagli insegnanti a chi è in segreteria, da chi pulisce a chi organizza gli eventi, è tutto volto alla sopravvivenza dell’Unipant stessa.

Per gli insegnanti, comunque, è prevista l’iscrizione Unipant gratuita, la copertura assicurativa, la possibilità di seguire un altro corso Unipant gratuitamente e di avere la priorità per i viaggi-studio all’estero completamente gratuiti del Programma Erasmus+, richiedere sconti sull’offerta educativa formale eCampus, più varie altre agevolazioni che l’Unipant sta studiando grazie a delle convenzioni specifiche.

L’Avviso si può scaricare a questo link: https://www.unipant.it/diventa-un-insegnante/

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Spettacolo

Marsala. “’a Scurata”, protagonista il blues con: “Crossroad” dei “Kinisia Blues Band” e “Alleria”, omaggio a Pino Daniele di Aldo Bertolino

Redazione

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Martedì 26 agosto alle 19,30 il teatro a mare “Pellegrino 1880” accoglierà il concerto dei “Kinisia Blues Band” che quest’anno si arricchisce della presenza di Umberto Porcaro, chitarrista di fama internazionale. Viaggio attraverso i quattro album dei KBB che rende omaggio a grandi icone come Robert Johnson, B.B. King, Eric Clapton, Roberto Ciotti. Giovedì 28 alla stessa ora sarà la volta di “Alleria – omaggio a Pino Daniele”, a dieci anni dalla sua scomparsa, Aldo Bertolino ha voluto rendere omaggio all’arte, alla voce e al cuore dell’artista tra note blues, jazz, funk e le profonde radici della tradizione partenopea
 
L’ultima settimana di agosto dell’VIII edizione della Rassegna “’a Scurata cunti e canti al calar del Sole – Memorial Enrico Russo” manifestazione ideata e organizzata dal Movimento artistico culturale città di Marsala – M.A.C. si apre con due spettacoli all’insegna del grande blues.
 
Martedì 26 agosto alle 19,30 sarà la volta del concerto dei Kinisia Blues Band, noti per la loro passione e dedizione al genere, dal titolo “Crossroad”, che gli stessi musicisti definiscono: “un’esperienza musicale intensa e coinvolgente che fonde le radici del blues con l’energia del rock contemporaneo”. Un repertorio ricco tratto dai loro quattro album, arricchito dalla partecipazione speciale di Umberto Porcaro, chitarrista di fama internazionale.  “Il concerto – spiegano i KBB – celebra la tradizione del blues, omaggiando grandi icone come Robert Johnson, B.B. King, Eric Clapton, Roberto Ciotti, attraverso brani che spaziano dalle sonorità più classiche a quelle più moderne. Con l’aggiunta del talento di Porcaro, noto per le sue collaborazioni con artisti del calibro di B.B. King e Buddy Guy, lo spettacolo promette di offrire un’esperienza sonora unica e coinvolgente”. Un viaggio attraverso le emozioni e le storie raccontate attraverso la musica, unendo passato e presente in un’unica, potente esibizione. Biglietti on line su https://mac.organizzatori.18tickets.it/event/43496
 
 Giovedì 28 agosto ore 19,30 il teatro a mare “Pellegrino 1880”, uno dei luoghi più iconici e magici al tramonto: le Saline della riserva naturale dello Stagnone di Marsala, accoglierà il concerto dal titolo: “Alleria – omaggio a Pino Daniele” con gli arrangiamenti e la direzione musicale di Aldo Bertolino. “Chi tene ‘o mare ‘int’a ll’uocchie nun pò maje avé paura”. Così diceva Pino Daniele e perciò non poteva che intitolarsi “Alleria” uno spettacolo musicale sul mare che, a dieci anni dalla sua scomparsa, rendesse omaggio alla sua arte, alla sua voce e al suo cuore. Tra note blues, jazz, funk e le radici profonde della tradizione partenopea, “Alleria” racconta il mondo di Pino: la sua Napoli, le passioni, le battaglie e le sue contraddizioni, conducendo il pubblico in un viaggio sonoro attraverso le canzoni più iconiche, ma anche più intime e meno conosciute, per riscoprire la profondità e la modernità del linguaggio musicale di Pino Daniele. A dar vita alla sua musica una band di musicisti affiatati e interpreti appassionati capaci di restituire l’energia e l’emozione di un artista che ha rivoluzionato la musica italiana e che continua a far sognare, pensare, sorridere. Ad esibirsi saranno: Dario Li Voti – Batteria; Gianluca Pantaleo – Basso; Dario Silvia – Piano elettrico e Tastiere; Fabrizio Coppola – Chitarre e Voce; Gregorio Caimi – Chitarre; Aldo Bertolino – Tromba e flicorno; e le voci di Riccardo Sciacca e Giuliana Pantaleo. Biglietti on line su: https://mac.organizzatori.18tickets.it/event/43497
 
La rassegna continua sabato 30 agosto alle 21,15 con Alessio Piazza che porterà in scena il suo spettacolo “Le Vispe Terese”. A chiudere il cartellone, domenica 31 agosto alle 19,30, sarà il concerto: “Franco Battiato Tribute: la “cura” dell’eterno” con la speciale partecipazione di Rita Botto e Mario Venuti.
 
Oltre al main sponsor Cantine Pellegrino, l’VIII Rassegna, “’a Scurata Cunti e Canti al Calar del Sole – Memorial Enrico Russo”, conta sul patrocinio del Comune di Marsala,  dell’Assemblea regionale siciliana e dell’assessorato Turismo, Sport e Spettacolo della Regione siciliana e sulla collaborazione con il parco archeologico “Lilibeo Marsala”. Tra gli sponsor e partner anche: Savise Express, Imera Imballaggi, Medipower, Zicaffé, Marsala Vacanze We Love Marsala, Molini del Ponte, Casa di cura Morana e Morana Salus e Catalano Legnami.
 
Biglietti al link https://mac.organizzatori.18tickets.it/subscriptions”, presso l’agenzia I Viaggi dello Stagnone, in via dei Mille n.65 (tel 0923 956105 – 373 7069569). Sarà inoltre possibile fare i biglietti usufruendo della carta del docente e on line su https://mac.organizzatori.18tickets.it/event/43495
 
Maggiori informazioni su www.scurata.it

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