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Economia

Ridotto il Superbonus al 90% nel 2023: le modifiche di Giorgia Meloni

Matteo Ferrandes

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Suberbonus al 90% nel 2023: le modifiche del Decreto Aiuti Quater

In seguito all’agevolazione fiscale prevista dal Governo Italiano a luglio del 2020 tramite il decreto legge n. 34/2020, i cittadini hanno avuto la possibilità di richiedere il cosiddetto Superbonus per rinnovare e ristrutturare le proprie abitazioni con il fine di migliorare l’efficienza energetica e ridurre i rischi sismici causati dai terremoti. C’è chi ha scelto di installare impianti fotovoltaici e chi stazioni per la ricarica dei veicoli elettrici, ma per tutti era possibile richiedere la detrazione del 110% delle spese totali sostenute per tali lavori. 

Dunque, sebbene il processo per richiedere l’agevolazione non sia così facile, una volta fatta domanda e ricevuta l’approvazione, le spese a carico del cittadino vengono interamente detratte. Il Superbonus non è stata la prima agevolazione prevista dal Governo, esso infatti si affianca a quelle già presenti dal 2013, come l’Eocbonus e il Sismabonus. 

Modifiche a seguito del Decreto Aiuti Quater

Tuttavia, con il nuovo governo e il nuovo decreto Aiuti Quater della Presidente Giorgia Meloni, vengono introdotte nuove misure per l’erogazione del Superbonus. In particolare, dal 2023 la detrazione che fino al 31 dicembre 2022 sarà del 110% scenderà al 90% per tutti i condomini. 

Di conseguenza, mentre prima le spese a carico del cittadino che decide di rinnovare la propria abitazione venivano interamente detratte, dal 1 Gennaio 2023, il 10% sarà a carico di chi richiede l’inizio dei lavori. Inoltre, l’agevolazione verrà ridotta con il passare del tempo, infatti è già previsto che nel 2024 la percentuale scenderà al 70% e nel 2025 al 65%.

Dunque, tutti gli interventi che avranno luogo a partire dal 1 gennaio 2023, con detrazione del 90%, avranno un doppio vincolo: il rinnovo potrà riguardare esclusivamente le abitazioni unifamiliari a condizione che si tratti di prima casa; inoltre, i proprietari devono avere un reddito di riferimento, calcolato utilizzando il sistema del quoziente, non superiore a 15 mila euro l’anno.

Come calcolare il Quoziente Familiare 

Il nuovo decreto ha infatti introdotto il cosiddetto “quoziente familiare” con il quale si calcola la soglia minima di reddito con cui si può accedere al bonus. Per sapere se si ha diritto al Superbonus, è necessario sommare tutti i redditi lordi familiari del 2022, considerando il coniuge e tutti i soggetti fiscalmente a carico nel 2022. Nel caso in cui avessi bisogno di assistenza puoi rivolgerti al Caf online. Successivamente è necessario dividere tale somma per il “numero delle parti”, per la quale bisogna far riferimento alla tabella di seguito:

Il risultato ottenuto non deve eccedere i 15.000 euro, in tal caso non si ha diritto al bonus. Per cui, se per esempio in una famiglia composta da due persone il reddito complessivo nel 2022 è di 35.000 euro, per poter beneficiare della detrazione del 90% nel 2023, è necessario dividere 35.000 euro per 2 (coniuge + contribuente). Essendo il risultato pari a 17.500 euro, la famiglia in questione non ha diritto a beneficiare dell’agevolazione. 

Se invece, il nucleo familiare considerato ha un figlio a carico, il “numero delle parti” aumenterebbe a 2.5 (coniuge + contribuente + un familiare) per cui risulterebbe possibile dividere il reddito posseduto di 35.000 euro per 2.5 ottenendo un reddito di riferimento pari a 14.000 euro. In questo caso, essendo inferiore alla soglia di 15.000 euro prevista dal decreto, sarebbe possibile accedere al beneficio fiscale. 

Per chi rimane il 110%?

Tuttavia, in alcuni casi specifici, la detrazione del 110% si mantiene anche per il 2023. In particolare:  

  • Per coloro i quali alla data dell’entrata in vigore del Decreto Aiuti-quater hanno già presentato la Cila (Comunicazione di Inizio Lavori) o abbiano già compilato e depositato tutti i documenti necessari per gli interventi di demolizione e ricostruzione entro Novembre 2022;

  • Per i lavori richiesti dalle Onlus su tutte le strutture sociosanitarie, con scadenza nel 2025;

  • Si agevola inoltre, i proprietari delle cosiddette villette unifamiliari che, fino al 31 marzo 2023, possono ancora richiedere il bonus con detrazione del 110% a condizione che entro settembre 2022 abbiano completato almeno il 30% dei lavori totali. 

Da cosa è dovuto questo taglio?

Secondo il Ministro dell’economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti, e la Presidente Giorgia Meloni, il Superbonus è costato al governo 60 miliardi di euro, eccedendo di circa 38 miliardi le previsioni fatte dal precedente governo. Questo risultato non può essere sostenuto ulteriormente. Inoltre, aggiunge che tale agevolazione benefici i cittadini con un reddito medio-alto. Il costo, aggiunge, è troppo alto per portare beneficio a così pochi individui. 


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Economia

Pantelleria – Carta “Dedicata a te”, ecco l’elenco di chi ne beneficia

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L’INPS ha reso disponibile l’elenco dei beneficiari della carta “Dedicata a te” per l’anno 2025 – Le scadenze per l’utilizzo

I codici dei beneficiari sono riportati nell’elenco allegato in fondo all’articolo.

Per i nuovi beneficiari, il ritiro della carta potrà avvenire presso l’ufficio postale (è possibile fissare un appuntamento direttamente al seguente link: https://www.poste.it/cerca/index.html#/vieni-in-poste).

Per maggiori dettagli sull’utilizzo della carta “Dedicata a te” è possibile consultare la pagina del sito del Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste al seguente link: https://www.masaf.gov.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/23493 

Per non perdere la somma accreditata, è indispensabile effettuare, pena decadenza dal beneficio, almeno un acquisto entro e non oltre il 16 dicembre 2025 ed utilizzare interamente le somme accreditate entro e non oltre il 28 febbraio 2026.

Si invita alla consultazione della documentazione nel seguente link: https://www.comune.pantelleria.tp.it/Novita/Avvisi/Carta-Dedicata-a-Te-2025

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Ambiente

Addio termosifoni? L’Italia inventa la pittura che riscalda i muri grazie al grafene

Redazione

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Una rivoluzione invisibile: la vernice che scalda le pareti
Un’innovazione che sembra uscita dalla fantascienza arriva dall’Italia: una pittura riscaldante al grafene, sviluppata dalla società BeDimensional SpA in collaborazione con l’Università di Genova.

Si applica come una normale vernice, ma è capace di trasformare intere pareti in superfici radianti, eliminando la necessità di termosifoni, stufe o pannelli ingombranti.

Raggiunge temperature oltre i 100°C consumando appena 35 watt per metro quadrato, molto meno rispetto ai comuni sistemi elettrici e con un risparmio potenziale del 40% sui consumi energetici.

Un’idea destinata a cambiare il modo in cui riscaldiamo le nostre case — soprattutto in un periodo in cui ottimizzare i consumi di luce e gas è diventata una necessità per molte famiglie.

Perché tutti parlano della vernice riscaldante al grafene
Il segreto sta nel grafene, materiale considerato rivoluzionario per l’efficienza con cui conduce elettricità.
Quando la parete pitturata viene collegata a semplici elettrodi in rame, entra in funzione il Joule effect, generando calore direttamente sulla superficie.

Questa tecnologia offre:

un calore più uniforme

un ambiente senza sbalzi termici

meno dispersioni energetiche

Un approccio che si integra perfettamente in un percorso di consumo consapevole. Per monitorare meglio i consumi domestici è utile conoscere il costo del kWh o il proprio consumo energetico.

Come funziona davvero: tecnologia semplice, risultati sorprendenti
La vernice è compatibile con diverse superfici, dai normali intonaci ai pannelli sandwich, ed è pensata sia per nuove costruzioni che per ristrutturazioni.
Non servono impianti complessi: basta applicarla e collegare gli elettrodi.

Tra i vantaggi principali:

nessuna manutenzione

assoluto silenzio

nessun elemento visibile che ingombra l’ambiente

massima libertà di design

Una soluzione ideale per bagni, studi, locali tecnici e spazi difficili da raggiungere con i sistemi di riscaldamento tradizionali.

Pro e contro: come trasformare un’innovazione in opportunità
Vantaggi
Consumi ridotti rispetto ai riscaldamenti elettrici tradizionali

Installazione semplice

Calore uniforme

Nessun impatto estetico

Per chi desidera valutare alternative più convenienti, è possibile confrontare le offerte luce e le offerte gas.

Sfide
Meno efficiente delle pompe di calore più performanti

Necessità di certificazioni e test a lungo termine

Disponibilità commerciale iniziale limitata
Nonostante ciò, il potenziale è enorme: soprattutto per ristrutturazioni eleganti, locali piccoli, ambienti umidi o progetti ad alto valore estetico.

Il calore invisibile che cambia la casa
La pittura al grafene propone un nuovo modello di comfort domestico: invisibile, efficiente e sostenibile.

In futuro potrebbe integrarsi con tecnologie smart e sistemi fotovoltaici, trasformando ulteriormente il modo in cui utilizziamo l’energia.

Questa innovazione tutta italiana potrebbe davvero portare a un mondo senza termosifoni visibili. Se i prossimi test confermeranno le prestazioni promesse, la pittura riscaldante al grafene potrebbe diventare uno dei pilastri dell’edilizia sostenibile del futuro.

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Ambiente

Grande adesione a “Pantelleria Terrazzamenti Colti”, il progetto del Parco

Direttore

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C’è tempo fino al 31 dicembre 2025 


Sono molte le adesioni che stanno giungendo sia da parte di proprietari di terrazzamenti agricoli coltivati ritenuti a rischio di abbandono (o già incolti e abbandonati) al fine del loro recupero e conduzione sia da parte di terzi che sono interessati a prendere in gestione tali terreni per recuperarli attraverso la coltivazione di vite, cappero, ulivo, origano, o allevamenti e altre colture mediterranee idonee alla produzione di derrate.

L’Ente Parco Nazionale Isola di Pantelleria promuove una ricognizione su tutto il
territorio dell’isola per individuare proprietari di terrazzamenti agricoli — coltivati
ma a rischio di abbandono, oppure già incolti — interessati a renderli disponibili in
affitto per almeno 15 anni. L’obiettivo è favorire il recupero e la valorizzazione dei
terrazzamenti, privilegiando coltivazioni tradizionali come vite, cappero, ulivo,
origano, oltre ad altre produzioni mediterranee e piccoli allevamenti.
Invio delle manifestazioni di interesse:
UN’OPPORTUNITÀ IMPORTANTE PER I PROPRIETARI DEI TERRENI
E PER LA TUTELA DEL PAESAGGIO RURALE PANTESCO

Di seguito il link all’avviso https://www.parconazionalepantelleria.it/news-dettaglio..

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