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Politica

Ragusa, proposte socialiste e liberali per fasce più deboli della cittadinanza

Matteo Ferrandes

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«Noi socialisti in campo per i più deboli» Attenzione sociale, sinergia con il territorio, azione amministrativa vicino alla gente , sono le priorità che i Socialisti portano avanti nella compagine elettorale per le elezioni amministrative nella città capoluogo “Ragusa”. L’appoggio del PSI al candidato a sindaco Riccardo Schininà si concretizza con la candidatura a consigliere comunale nella lista civica Generazione del socialista Totò Battaglia. Rieducazione e reinserimento sociale nelle carceri È importante far conoscere agli elettori l’aspetto carcerario per superare una serie di pregiudizi diffusi, come se i carcerati non appartenessero ad una fascia “debole” della cittadinanza. Previo accordo con l’amministrazione penitenziaria, l’Amministrazione comunale potrebbe organizzare laboratori artigianali all’interno della casa circondariale di Ragusa. Le finalità di tale progetto potrebbero garantire sia l’acquisizione di competenze nel settore lavorativo e pratico (imbianchini, giardinieri, manutentori e cuochi) dei detenuti che l’opportunità di usufruire di manodopera a costi contenuti. Si potrebbero creare, in collaborazione con le Associazioni culturali e sociali Eventi e Mostre di manufatti artigianali ed artistici all’interno delle carceri. Si potrebbero realizzare progetti per la tutela dell’ambiente, laboratori per la riparazione, il riciclo e il riuso di mobili, elettrodomestici, biciclette etc. Prendendo spunto da quanto fatto in altri Comuni, ( esempio le bici riparate potrebbero essere messe a disposizione dei cittadini gratuitamente , per una mobilità sostenibile vedi Progetto Piede Libero del Comune di Firenze). Le sezioni femminili di alcune carceri ad esempio potrebbero realizzare bambole ed altri oggetti in stoffa, ed anche qui con il duplice scopo di permettere alle detenute di non oziare e di migliorare la qualità della vita all’interno della struttura carceraria. Si dibatte molto sui numeri della recidiva (ossia delle persone che tornano a delinquere), che si aggira intorno al 60-70%. Questa cifra rimarca il fallimento della funzione rieducativa delle carceri (art. 27 della Costituzione). Occorre mettere in pratica altre attività alternative di inserimento dei detenuti nella vita sociale.

Riconoscimento dei figli nelle coppie omossessuali Il numero dei primi cittadini che scelgono di disobbedire alla decisione dell’esecutivo di non riconoscere i figli delle coppie omosessuali nati all’estero cresce ancora, coinvolgendo in particolare quelli delle grandi città del nostro Paese: Roma, Milano, Napoli, Torino, Bologna, Firenze e Bari. In queste città i Sindaci in una dichiarazione congiunta, affermano con forza la volontà di proseguire nella trascrizione di questi bambini all’anagrafe del paese di residenza. “L’esperienza quotidiana delle amministrazioni locali dimostra che esistono domande di tutela alle quali non si riesce a dare adeguata risposta. Per questo consideriamo fondamentale contrastare ogni discriminazione e garantire pienamente i diritti dei figli delle coppie omo genitoriali, e sentiamo forte la necessità di azioni comuni che vogliamo condividere con i Sindaci di ogni orientamento politico” scrivono Roberto Gualtieri di Roma, Beppe Sala di Milano, Gaetano Manfredi di Napoli, Stefano Lorusso di Torino, Matteo Lepore di Bologna, Dario Nardella di Firenze e Antonio Decaro di Bari. E aggiungono, sempre nella nota: “I principi costituzionali di uguaglianza e di tutela della dignità della persona devono guidare il Legislatore verso alcuni passi non più rinviabili quali: -il riconoscimento anagrafico dei figli e delle figlie delle coppie omo genitoriali; -il matrimonio egualitario con il conseguente accesso alle adozioni così come previsto per le coppie eterosessuali”. Nell’attesa di una legge, noi Sindaci ribadiamo la volontà di agire collettivamente nell’esclusivo interesse dei minori, procedendo alla trascrizione integrale dei certificati di nascita costituiti all’estero con due mamme, non riconducibili a una gestazione per altri, chiaramente esclusa dalla legge. Sulle trascrizioni riteniamo, infatti, che l’indirizzo della giurisprudenza sia già molto chiaro in Italia e in Europa”, aggiungono “La ministra Roccella – ha detto ancora il sindaco di Roma – continua a confondere la gestazione per altri con la trascrizione di atti che riguardano figli di due mamme senza l’uso della gestazione per altri. In questo caso – ha aggiunto – c’è una chiarissima sentenza della Cassazione che dice invece che la trascrizione va fatta”. Ciò su cui i Sindaci inoltre concordano è che ci sia tuttora un vuoto legislativo. Manfredi sostiene infatti “che un tema così importante vada regolato per legge, e che debba esserci una norma chiara che garantisca i diritti ai bambini”. E oggi Lo Russo ricorda che “c’è una serie di testi in discussione. C’è un fronte comune dei Sindaci e vogliamo che questa sia una battaglia trasversale. Come Sindaci italiani che condividono l’impostazione culturale, chiediamo al Parlamento di legiferare”.

Totò Battaglia Segretario PSI sezione di Ragusa

Politica

L’Ars conferma la fiducia a Schifani, respinta la mozione dei gruppi di minoranza

Redazione

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L’Ars conferma la fiducia a Schifani, respinta la mozione dei gruppi di minoranza

 
L’Assemblea Regionale Siciliana , ieri sera, ha respinto la mozione di sfiducia al presidente della Regione, Renato Schifani, con 41 voti contrari e 26 a favore. La votazione è giunta dopo quasi cinque ore di dibattito in Aula, al termine del quale Schifani è intervenuto per una replica. Il presidente ha tracciato un bilancio di tre anni di attività del suo governo illustrando i risultati conseguiti a partire dal risanamento dei conti pubblici, dai progressi in campo economico e occupazionale, dagli interventi infrastrutturali nei trasporti, nello smaltimento dei rifiuti e nel settore idrico, fino ai miglioramenti nella sanità, nelle politiche sociali e ambientali e nel turismo. Nel suo intervento, Schifani ha evidenziato, tra l’altro, l’ulteriore miglioramento del giudizio di Moody’s che ha portato il rating della Regione Siciliana da “speculativo” a “stabile” e gli interventi in favore del sistema delle imprese.

«La maggioranza ha dato prova oggi di grandissima compattezza – ha detto il presidente della Regione – un dibattito acceso nel quale ho ascoltato tutti. Quello che ho riscontrato è l’assenza di una controproposta da parte dell’opposizione. Noi andiamo avanti con il nostro programma – ha aggiunto Schifani – non ho mai avuto dubbi sull’esito di questa di questa votazione, anche perché siamo dalla parte del giusto. Abbiamo il diritto e il dovere di governare, ce l’hanno chiesto i siciliani, ci hanno investito di questo ruolo e dobbiamo portarlo avanti».

Schifani in Aula ha inoltre ricordato che già nel 2002 aveva auspicato che la misura del carcere duro diventasse permanente e che venisse introdotto il sequestro “per equivalente” dei patrimoni mafiosi, obiettivi poi raggiunti anche grazie al suo impegno parlamentare. Il presidente ha rivendicato le scelte del governo in difesa della legalità e per la prevenzione di rischi di infiltrazioni mafiose negli appalti della Regione. A tal fine, il governo ha affidato i principali bandi a Invitalia e tutti i più importanti appalti sono sottoposti alla valutazione dell’Anac, tra questi quelli per i termovalorizzatori e per il polo pediatrico di Palermo.

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Attualità

Pantelleria, ecco come cancellarsi dall’albo scrutatori di seggio elettorale

Direttore

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C’è tempo fino al 31 dicembre

Il Comune di Pantelleria ha emesso avviso pubblico per informare che, dal primo al 31 Dicembre, tutti coloro che sono
già iscritti all’ALBO DEGLI SCRUTATORI e che, per sopraggiunti, gravi, giustificati
e comprovati motivi, sono impossibilitati a svolgere la funzione di Scrutatore di Seggio
Elettorale, possono richiedere la cancellazione dall’Albo medesimo, presentando
apposita domanda indirizzata al Comune di iscrizione.
Gli interessati dovranno inoltrare richiesta scritta al Comune, specificando i propri dati
anagrafici e il motivo della rinuncia.

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Politica

Liberty Lines – Isole Minori, il PD “Preoccupazione per collegamento e lavoratori”

Redazione

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Quanto emerge dall’indagine che coinvolge la società Liberty Lines desta forte
preoccupazione sia perché riguarda un servizio essenziale quale è il collegamento
con le isole minori della Sicilia, sia per il futuro occupazionale dei lavoratori della
compagnia di navigazione.
Nonostante ci venga rassicurato sia dalla Procura di Trapani che dalla medesima
compagnia che il servizio non subirà interruzioni, occorre far chiarezza sulla vicenda
rapidamente affinché si continui a garantire la continuità da e per le isole minori
della Sicilia assicurando nel contempo stabilità ai lavoratori e il corretto
funzionamento della compagnia; per questo confidiamo nel lavoro che andranno a
svolgere i Commissari nominati dalla procura.

Il collegamento con le isole minori è ormai caratterizzato da una situazione di
monopolio che rischia di mettere in qualche modo a rischio la sicurezza dei
passeggeri, dei lavoratori e la gestione dei finanziamenti pubblici e anche per questo
che auspichiamo un intervento della regione per far chiarezza su un così importante
servizio e su come le risorse pubbliche vengono impegnate.

La Segretaria provinciale
Del Partito Democratico
Valeria Battaglia

Il Responsabile provinciale Isole Minori
Del Partito Democratico
Giuseppe La Francesca

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