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Cultura

Ragusa: Presentazione del Progetto “Porte Aperte” la formazione professionale al Top in Sicilia

Redazione

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Ragusa: Presentazione del Progetto “Porte Aperte” la formazione professionale al Top in Sicilia

A Ragusa, nei locali dell’ente di formazione LOGOS Società cooperativa, si è tenuta oggi la prima giornata di masterclass rivolta agli allievi che frequentano, a Ragusa e Vittoria, la terza e quarta annualità del corso per acconciatori. I lavori della giornata sono stati aperti dal Dott. Lorenzo Tomasi del CdA Logos, che dopo aver portato i saluti del presidente e legale rappresentante Dott. Rosario Alescio, si è soffermato sugli strumenti degli apprendimenti formali, non formali e informali.

Il prof. Giuseppe Alecci, ha presentato il progetto “Porte aperte” che permette agli allievi, che già frequentano e a coloro che intendono iscriversi ai corsi della Logos, di toccare con mano il mestiere, quindi ha affrontato il tema della formazione professionale sottolineando l’importanza dei percorsi IeFP e in particolare sull’offerta formativa, di “Logos scuola dei mestieri” quale unico ente con sede legale nel territorio ibleo finalizzata, oltre a permettere all’assolvimento dell’obbligo d’istruzione e formazione, ad elevare le competenze generali delle persone, ampliandone le opportunità di acquisizione di una qualifica professionale e, proprio per il fatto che è un ente che conosce alla perfezione il territorio, fornendo risposte coerenti ai fabbisogni formativi e professionali del territorio. Nello specifico ha illustrato i principali obiettivi dei corsi per Acconciatori, progettati da Logos e svolti con il sistema duale che fa comprendere, agli allievi di oggi e ai professionisti di domani, le diverse esigenze del cliente; come creare acconciature personalizzati che si adattano al cliente tenendo conto delle tendenze del settore; l’innovazione nel campo dell’hairstyling; competenze di consulenza e come interagire con il cliente comprendendo le preferenze e comunicando per offrire suggerimenti professionali; come utilizzare gli strumenti e i prodotti specifici.

Il mercato del lavoro, sempre più competitivo, è stato anche l’argomento toccato durante la relazione e come la Logos cerca di rispondere creando delle sinergie con aziende partner favorendo la crescita professionale attraverso gli strumenti che facilitano l’apprendimento: l’Alternanza simulata erogata in aula e nei laboratori per seguire l’Alternanza rafforzata e l’apprendistato di primo livello che favorisce l’eventuale inserimento nel mondo del lavoro. A proposito di questo ha sottolineato il valore della giornata odierna, che permette ad allievi, docenti e titolari di sale di conoscere “il mondo Wella” che vanta un lungo percorso sull’innovazione dei prodotti permettendo il miglioramento del servizio rispondendo alle esigenze del consumatore e in particolare sulla sostenibilità etica, sociale ed ambientale.

Quindi è seguita la relazione del tecnico Wella, Mario Tumminia che dopo avere presentato l’evoluzione e i percorsi dell’azienda nei 144 anni di attività si è soffermato sulle finalità ed obiettivi dell’azienda basati sulla formazione e costruzione di competenze per i parrucchieri e sulle opportunità per gli allievi che potranno emergere dalla collaborazione con la Logos come la possibilità di partecipare ad eventi Wella sul territorio, stage presso saloni Wella, seminari specifici e inserimenti nel mondo del lavoro. L’Accademia delle Prefi

L’Accademia delle Prefi è un’associazione culturale che promuove la storia e i ricordi di una Sicilia che non c’è più… e cerca di dare la giusta visibilità ai giovani talenti isolani

che si evidenziano nel mondo dell’arte e dello sport, inoltre mette in risalto tutto ciò che contribuisce al miglioramento del mondo giovanile i tutte le sue forme. Il direttivo dell’Accademia ha voluto evidenziare l’apporto proficuo nel settore della formazione dell’ente “Logos”.

Il Presidente dell’Accademia delle Prefi Salvatore Battaglia

Cultura

Pantelleria, lavori di adeguamento, messa in sicurezza ed efficientamento energetico della palestra della Scuola Media “Dante Alighieri”

Redazione

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Alla cittadinanza, Il Sindaco comunica che l’Amministrazione comunale di Pantelleria ha portato a compimento l’iter amministrativo e progettuale necessario per il recupero e la piena rifunzionalizzazione della palestra della Scuola Media “Dante Alighieri”, struttura da tempo inagibile e fortemente attesa dalla comunità scolastica dell’isola. Il Sindaco comunica che l’intervento rientra in una più ampia strategia di riqualificazione dell’edilizia scolastica, con l’obiettivo prioritario di garantire sicurezza, accessibilità, sostenibilità energetica e qualità degli spazi destinati alle attività formative e sportive.

Il progetto prevede opere di adeguamento strutturale e funzionale, la messa in sicurezza dell’edificio, il miglioramento delle prestazioni energetiche attraverso l’installazione di impianti moderni e l’utilizzo di fonti rinnovabili, nonché il completo ripristino della fruibilità della palestra per studenti, associazioni sportive e iniziative collettive. Il Sindaco comunica che l’intervento consentirà di restituire alla cittadinanza una struttura fondamentale per la crescita educativa, sociale e sportiva dei giovani di Pantelleria, colmando una carenza che per anni ha inciso negativamente sull’offerta di spazi adeguati alle attività motorie.

L’Amministrazione è consapevole che l’esecuzione dei lavori potrà comportare disagi temporanei; tuttavia, il cronoprogramma è stato definito con l’obiettivo di contenere l’impatto sulle attività scolastiche, con una durata complessiva stimata in circa 14 settimane. L’Amministrazione continuerà a seguire con attenzione tutte le fasi successive, dall’affidamento dei lavori alla loro realizzazione, assicurando trasparenza, rispetto dei tempi e tutela dell’interesse pubblico. Pantelleria guarda avanti, investendo sulle scuole, sulla sicurezza e sul futuro delle nuove generazioni.

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Cultura

Il violinista di Solarino Don Paolo Teodoro e le radici di una tradizione di due secoli

Laura Liistro

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La storia nascosta di un paese che ha fatto della musica una firma identitaria

Nel 1827, quando il paese non era ancora Comune, un documento d’archivio rivela la presenza inattesa di un musicista professionista. Da allora Solarino non ha mai smesso di essere una comunità musicale.

Solarino – Nel 1827 il paese non era ancora autonomo e viveva un momento di transizione politica e amministrativa. Eppure, in quell’anno cruciale, emerge un dettaglio sorprendente che permette di leggere la storia locale da una prospettiva nuova. Tra gli atti conservati presso l’Archivio di Stato di Siracusa compare il nome di Don Paolo Teodoro, registrato come violinista.

Un dato che, per l’epoca, spacca in due l’immagine consueta di un borgo rurale fatto solo di agricoltori e artigiani.

Il musicista che rompe gli schemi

Il documento mostra chiaramente che Don Paolo Teodoro non era soltanto un residente rispettato di Solarino. Era un musicista. Un ruolo insolito in un contesto rurale del primo Ottocento, dove la musica raramente compariva nelle registrazioni ufficiali. Teodoro abitava in via Fontana, insieme alla moglie Costantino Eloisa, ma la sua formazione aveva radici ancora più profonde. Da giovane, infatti, era cresciuto in una parte dell’attuale Palazzo Requesens, allora indicato come Piano Palazzo n.2, oggi cuore dell’odierna Piazza del Plebiscito, luogo simbolo della vita sociale solarinese. Una crescita in un ambiente architettonico e culturale privilegiato che spiega – almeno in parte – la precocità di una vocazione musicale riconosciuta persino dagli atti civili borbonici.

Una tradizione musicale che Solarino non ha mai abbandonato

Il caso di Don Paolo Teodoro non è un episodio isolato, ma il primo tassello visibile di una storia più lunga. Perché a differenza di tanti altri centri siciliani, Solarino non ha mai smesso di essere un paese musicale. Bande storiche, maestri locali, scuole di musica, gruppi giovanili, famiglie che tramandano strumenti da generazioni, musicisti nazionali , la musica, qui, non è un accessorio, ma un linguaggio collettivo. E questa continuità testimonia una capacità rara: fare dell’arte una parte della propria identità civile. Non tutte le comunità hanno saputo compiere questa scelta. Molti centri rurali hanno perso nel corso del Novecento le proprie tradizioni culturali, travolti da emigrazione e modernizzazione. Solarino, invece, ha seguito una traiettoria diversa: ha difeso la musica, l’ha fatta propria, l’ha trasformata in patrimonio comune.

Questo è il vero punto di forza del paese. Una maturità culturale che trova le sue prime radici in persone come Don Paolo Teodoro: uomini capaci, già due secoli fa, di portare l’arte dentro la vita quotidiana di una comunità in trasformazione. Oggi, quando strumenti e prove musicali risuonano nelle case, nelle scuole e nelle piazze, è possibile intravedere un filo diretto con quella firma d’archivio del 1827. Solarino continua a distinguersi per il suo fermento artistico. E la storia del violinista Don Paolo Teodoro si rivela allora molto più che una curiosità d’epoca: è l’origine documentata di un percorso identitario che il paese ha scelto di portare avanti con orgoglio. Due secoli dopo, Solarino resta un paese che suona e questa è, senza dubbio, una delle sue vittorie più grandi.

Laura Liistro

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Cultura

Elena Pizzuto Antinoro: da Santo Stefano Quisquina alla scena internazionale della ricerca linguistica

Laura Liistro

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Donna siciliana, studiosa di straordinaria competenza e voce autorevole della ricerca italiana, Elena Pizzuto Antinoro è considerata una delle figure più influenti negli studi contemporanei sulla comunicazione e sulle lingue dei segni.

Psicologa, linguista e ricercatrice del Consiglio Nazionale delle Ricerche, ha contribuito in modo determinante al riconoscimento della Lingua dei Segni Italiana (LIS) come sistema linguistico pienamente strutturato, superando visioni riduttive che ne avevano a lungo limitato la comprensione. Il suo percorso accademico si è svolto tra l’Italia e gli Stati Uniti, dove ha approfondito la Lingua dei Segni Americana (ASL) entrando in contatto con metodologie di ricerca all’avanguardia. Questa esperienza internazionale fu decisiva: rientrata in Italia, introdusse nuovi paradigmi analitici che avrebbero innovato radicalmente lo studio della LIS, collocando la ricerca italiana in un dialogo costante con quella mondiale. Caratteristica centrale del suo lavoro fu l’approccio interdisciplinare.

Elena operò a stretto contatto con persone sorde, analizzando i processi cognitivi, le strutture linguistiche e le dinamiche comunicative della lingua visivo-gestuale. Le sue pubblicazioni rappresentano oggi un riferimento fondamentale non solo in Italia, ma anche nel contesto internazionale degli studi sulle lingue dei segni. Tra le iniziative più rilevanti da lei guidate figura VISEL, progetto dedicato allo sviluppo di sistemi di scrittura per la lingua dei segni e alla definizione di strumenti didattici innovativi. Un contributo che ha ampliato le possibilità di ricerca e di accesso alla comunicazione visiva, rafforzando il ruolo dell’Italia nel panorama scientifico globale. Colleghi e collaboratori ricordano Elena Pizzuto Antinoro come una professionista rigorosa, dotata di una forte integrità etica e di una visione capace di anticipare nuove prospettive. Il silenzioso applauso con cui la comunità sorda l’ha salutata ne sottolinea il profondo impatto umano e scientifico.

Oggi, Elena Pizzuto Antinoro è riconosciuta come una figura chiave della linguistica internazionale e un esempio di eccellenza femminile nel mondo accademico. Siciliana, figlia di Santo Stefano Quisquina, ha portato la sua terra d’origine nei principali centri di ricerca del mondo, lasciando un’eredità destinata a influenzare a lungo gli studi sulla comunicazione e sulle lingue dei segni.

Laura Liistro

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