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Ragusa, dal 27 gennaio l’esposizione “Guccione interpreta Michelangelo”

Redazione

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Guccione interpreta Michelangelo

A Ragusa esposizione di ventuno incisioni d’aprés che l’artista sciclitano ha dedicato al grande genio aretino

Si apre sabato 27 gennaio (alle ore 17.30) a Ragusa, presso il Centro Commerciale Culturale (Via G. Matteotti 61), la mostra dal titolo “Guccione interpreta Michelangelo”. Si tratta di 21 incisioni che hanno per tema i d’après che Guccione (scomparso nel 2018) ha dedicato a Michelangelo. Dopo i saluti del sindaco (avv. Giuseppe Cassì), seguiranno le relazioni dei proff. Maria Antonietta Vitale, Salvatore Parlagreco, Paolo e Lucia Nifosì. L’esposizione, che rimarrà aperta fino al 18 febbraio, è resa possibile grazie alla sinergica collaborazione di: Comune di Ragusa, ARS Iblea, Bam, Movimento Culturale Brancati di Scicli, Archivio Guccione, il Giornale di Scicli, Confeserfidi, Dione Edilizia.

Il soggetto più amato da Guccione è il mare

Nei suoi paesaggi più tipici, dominati dall’azzurro intenso e profondo, il mare e il colore del cielo, separati dall’impercettibile linea dell’orizzonte, si confondono. È intorno alla seconda metà degli anni Ottanta che Guccione si dedica ad alcuni omaggi verso i maestri della pittura, tra cui Giorgione, Masaccio, Pontormo, Michelangelo per citarne alcuni. E’ questa una visione di Guccione, forse meno conosciuta, che si vuole analizzare ed approfondire, ad oltre cinque anni dalla sua scomparsa, con la mostra dal titolo “Guccione interpreta Michelangelo” attraverso 21 incisioni d’aprés (ovvero incisioni realizzate da un artista in omaggio ad altri artisti del passato, riconosciuti come propri maestri e fonte di ispirazione) che l’artista sciclitano ha dedicato a uno dei più grandi maestri della storia dell’arte italiana che lui, forse, ha amato più di ogni altro, Michelangelo.

Le opere di Michelangelo interpretate dal Guccione

In particolare: La Pietà di san Pietro, il Prigione morente, un brano del Giudizio universale della Sistina, la Madonna di Bruges, un disegno con La Madonna, il Bambino di Casa Buonarroti, per citarne alcuni. C’è anche il ritratto di Michelangelo dipinto da Raffaello nell’affresco della Scuola di Atene nelle Stanze Vaticane. L’esposizione artistica, voluta dall’Associaz. Culturale “Brancati” di Scicli (che l’ha già ospitata da ottobre a dicembre scorso), è organizzata con la collaborazione dell’archivio Guccione ed accompagnata da un catalogo con testi di Lucia e Paolo Nifosì. Guccione, oltre a essere stato un grande pittore, è stato grande incisore, ponendosi davanti a una lastra di rame o di zinco, davanti ad una pietra litografica con la stessa tensione creativa con cui si poneva davanti ad una tela. Gli organizzatori del Brancati hanno voluto focalizzare questo aspetto della sua produzione artistica, volendone ricordare il suo ruolo centrale nella storia del Movimento di cui è stato il primo presidente (1980-‘81).

L’idea di bellezza

«Da Michelangelo a Guccione: l’idea di Bellezza soprannaturale che solo la mano ubbidiente alla ragione può raggiungere, sinonimia neoplatonica tra concetto e “Idea”. In tal senso l’arte del Maestro Guccione procede per “cavare” togliendo il superfluo e liberando l’essenziale. Egli segue l’idea che vede delinearsi nella sua mente; il suo intelletto ha la facoltà di discernere i concetti, ha la capacità di trovare l’immagine e la traccia della bellezza divina. L’attenzione di Guccione per la scultura michelangiolesca è stata preminente: c’è il senso dell’immenso, della forma, del sublime dove si alternano amore e morte, peccato e salvezza», così annota la prof.ssa Maria Antonietta Vitale, dell’Associazione ARS Iblea.

«Quest’ultima formata di recente, ha lo scopo di promuovere e trasmettere il valore della cultura, del sapere, del conoscere a chi vuole predisporre il proprio animo per arricchirsi, per vivere in libertà le proprie emozioni. Si propone, in particolare, la valorizzazione dei cultori dell’arte presenti nel territorio. La mostra, dunque, è certamente un’ottima occasione per stimolare la valorizzazione e fruizione del patrimonio artistico della Sicilia sud-orientale».

«Un aspetto del lavoro di Guccione, che vorrei sottolineare, è quello della piena maturità», spiega il prof. Salvatore Parlagreco. «In questo periodo con l’abbandono e la progressiva semplificazione e conseguente abolizione del dato descrittivo arriva a toccare una soglia di indefinibile confine che sta tra l’astrazione e la figurazione. La sua pittura si fa sempre più essenziale, basata soprattutto sulla stesura di ampie distese di colore, date da diverse mani di azzurro, che richiamano le infinite sfumature pastello del mare e del cielo. I suoi dipinti sono caratterizzati da un equilibrio tonale, scaturito dalla nitidezza soffusa di atmosfere minimaliste; il tutto in modo scarno, semplificato, un esempio di sintesi formale, con chiari riferimenti alla terra natia. Le opere della maturità sono di una liricità mai raggiunta prima da altri artisti. Piero Guccione è stato uno degli ultimi testimoni, probabilmente il più autentico, di quella nobile tradizione che in continuità con il Romanticismo tedesco le sue opere assumono importanza per la resa pittorica e contribuiscono a stabilire ancora nel tardo Novecento, l’idea estetica del “sublime” come questione centrale per marcare questo genere pittorico».

L’esposizione

«Guccione interpreta Michelangelo: 21 fogli di grafica di Piero su alcune sculture, su affreschi su un disegno del Buonarroti», annota il prof. Paolo Nifosì (storico dell’arte). «Sono molti gli artisti amati da Piero, ma Michelangelo più di tutti gli altri e in particolare l’hanno ossessionato la Pietà di San Pietro e il Prigione morente del Louvre. Ne è attratto. Della Pietà vuole capirne la dinamica formale, il rapporto tra la “pace” del triangolo in cui è contenuta e il complesso ritmo del movimento interno del mantello, del corpo di Cristo e del corpo di Maria, tra dolore e sublimazione. Del Prigione lo attraggono la sua sensualità, il transito di un sublime nudo in cui l ‘ energia si decanta per una trasmigrazione verso lo spirito. Due spunti per due opere di una mostra molto più complessa tra evocazione impalpabile e plasticità di opere inesauribili nella contemplazione e nella narrazione». «D’Après, in francese, ha un significato ampio», aggiunge la prof.ssa Lucia Nifosì. «Letteralmente significa “tratto da”, tuttavia assume sfumature più profonde e semanticamente variegate che vanno ora nella direzione dell’ispirazione, ora nell’ambito dell’interpretazione o in quello della ricerca. Per i grandi artisti tutte e tre le strade convergono e, con i d’après, la “citazione” o, meglio, l’esecuzione di un’opera realizzata da un illustre predecessore, diventa opera d’arte a sé. Nella scelta dei maestri da omaggiare, studiare e comprendere, Piero Guccione sembra dirci che la grande Arte è sempre contemporanea e che il nuovo ha radici originarie non solamente originali. Misurarsi con un gigante come Michelangelo Buonarroti permette sì a Piero, di lasciarsi “attrarre irresistibilmente” dalle sfide formali e coloristiche del maestro toscano per poi risolverle con la poesia dei suoi occhi e la precisione della sua mano, ma racconta anche altro. C’è qualcosa di bergsoniano, a mio parere, nel propagarsi di creatività attraverso i secoli, nella comunicazione poetica che da Michelangelo arriva a Piero, e da questi torna a Michelangelo: un passato che si accumula su sé stesso cresce e si modifica. Nel movimento progressivo del passato verso il presente si perde il contesto culturale, sociale o religioso nel quale un’opera venne concepita e realizzata: ciò che resta immutato è l’afflato creativo, il linguaggio delle forme, la passione e l’immaginazione».

Giuseppe Nativo

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Voli esorbitanti e caos nei trasporti: il business dietro ai funerali di Papa Francesco

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La morte di Papa Francesco ha scatenato una mobilitazione straordinaria verso Roma, con milioni di pellegrini e personalità politiche accorse per l’evento. Tuttavia, l’industria dei trasporti ha approfittato della situazione, aumentando vertiginosamente i prezzi e causando un caos logistico. Voli e servizi aeroportuali sono stati oggetto di speculazione, con costi alle stelle e disagi prolungati. A complicare la situazione, l’incremento dei voli ha aggravato l’impatto energetico, contribuendo al rialzo dei costi globali dell’energia.

Il prezzo della devozione: come il mercato ha sfruttato la morte di Papa Francesco
Tra il 25 e il 27 aprile, in vista dei funerali di Papa Francesco, sono stati organizzati voli supplementari da diverse compagnie aeree per facilitare l’afflusso di pellegrini e visitatori verso Roma. Questo aumento delle frequenze è stato giustificato come una risposta alla domanda straordinaria, ma ha portato anche a un’impennata dei prezzi dei trasporti. Molti voli sono stati venduti a tariffe significativamente più alte rispetto alla media. Ad esempio, Iberia ha aumentato i suoi prezzi del 20%, facendo lievitare il costo di un volo da Madrid a Roma, che normalmente sarebbe accessibile, oltre i 200 euro.

Sebbene le compagnie aeree abbiano giustificato l’incremento come una risposta alla domanda straordinaria, questa mossa ha sollevato interrogativi sull’opportunità di approfittare di un evento così doloroso per massimizzare i guadagni. Mentre alcune persone hanno accettato i rincari come inevitabili, molti altri hanno espresso indignazione per il modo in cui la tragedia è stata sfruttata per fini economici.

L’effetto collaterale del caos: l’impatto dell’aumento dei voli sull’energia globale
L’incremento dei voli, in particolare durante eventi straordinari come i funerali di Papa Francesco, ha avuto un impatto significativo sul consumo energetico globale. Con l’aumento dei voli diretti a Roma, il consumo di carburante è cresciuto notevolmente, provocando un incremento delle emissioni di CO₂ e aggravando la situazione energetica mondiale. Questo ha contribuito al rialzo dei costi energetici e a un aumento dell’inquinamento atmosferico.

Ogni volo supplementare comporta una maggiore impronta di carbonio, un aspetto che non può più essere ignorato in un contesto globale sempre più orientato verso la sostenibilità ambientale. Nonostante l’alta domanda, il settore dei trasporti non ha ancora implementato soluzioni adeguate per ridurre l’impatto ambientale. Per affrontare efficacemente queste problematiche, le compagnie aeree dovrebbero adottare misure concrete per mitigare l’impatto ecologico, tra cui:

Programmi di compensazione delle emissioni: iniziative volte a bilanciare le emissioni di CO₂ prodotte dai voli supplementari;

Aggiustamenti logistici più efficienti: ottimizzazione delle rotte e degli orari per ridurre il consumo di carburante;

Tariffe speciali con criteri sostenibili: introduzione di offerte che incentivano scelte di viaggio ecologiche.

Adottando queste misure, il settore dei trasporti potrebbe contribuire in modo significativo alla riduzione dell’impatto ambientale associato agli eventi di grande portata.

Aeroporti sotto assalto: la gestione del caos tra efficienza e disorganizzazione
Il caos negli aeroporti di Roma ha rappresentato una delle sfide più gravi nella gestione dei trasporti. L’arrivo massiccio di pellegrini a Roma ha messo a dura prova anche la gestione degli aeroporti, in particolare quelli di Fiumicino e Ciampino, che sono stati invasi da migliaia di passeggeri. La gestione dei flussi di persone ha rivelato numerose lacune, con lunghe code e ritardi che hanno causato forti disagi. Nonostante l’organizzazione di voli speciali e gli sforzi delle forze di sicurezza, gli aeroporti sono stati sopraffatti dalla situazione.

La disorganizzazione generale ha messo in luce la mancanza di un piano chiaro per gestire emergenze di tale portata. La qualità del servizio è stata messa in secondo piano, e gli aeroporti sono stati incapaci di rispondere in modo adeguato alla richiesta. Questo caos ha sollevato il problema di una revisione delle politiche di gestione in caso di eventi straordinari.

Link: https://www.prontobolletta.it/news/voli-prezzi-funerale-papa-francesco/ 

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25 aprile 2025, la commemorazione del Comune di Pantelleria Festa della Liberazione

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Il Comune di Pantelleria invita la cittadinanza a partecipare ad un momento di commemorazione in occasione della ricorrenza del 25 aprile, Anniversario della Liberazione dal nazifascismo.

Nel rispetto del clima di raccoglimento che accompagna il lutto nazionale proclamato per la scomparsa di Sua Santità Papa Francesco, quest’anno la celebrazione si terrà in forma sobria e contenuta.

La cerimonia si terrà alle ore 10:30 in piazza Cavour nella zona antistante il palazzo municipale ed é prevista esclusivamente la deposizione di una corona di fiori presso la sede comunale, alla presenza delle autorità civili e militari.

Si invita la cittadinanza ad unirsi al momento di memoria collettiva, condividendo nel silenzio il valore dei principi di libertà, democrazia e pace che questa giornata rappresenta.

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Siccità, ristori per 35 milioni. Barbagallo: «La Regione è al fianco degli agricoltori»

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Presidenza della Regione
Contro i danni causati dalla siccità via libera a ristori da 35 milioni di euro. La Regione Siciliana dà attuazione, per l’anno 2025, agli interventi previsti nel Programma di sviluppo rurale 2014-2022 per aiutare le aziende che hanno subito danni a causa degli eventi di severa siccità verificatisi nel 2024. La dotazione finanziaria del bando (misura 23 “Assistenza supplementare agli Stati membri colpiti da calamità naturali” (articolo 6, lettera a, del Regolamento Ue 2020/2220) è pari a 35 milioni di euro, interamente a carico del Feasr. La somma è così ripartita: 18 milioni per il comparto agrumicolo, 11 milioni per quello dell’olivo e 6 milioni per i comparti del mandorlo e del pistacchio.

«La Regione è al fianco degli agricoltori come dimostra questa misura. Il sostegno previsto mira a garantire il recupero di competitività e redditività delle imprese – dichiara l’assessore all’Agricoltura, Salvatore Barbagallo – concentrando le risorse disponibili sui soggetti maggiormente colpiti dalle calamità naturali sulla base di criteri oggettivi. Un’altra misura che arriva dopo gli aiuti forniti al comparto cerealicolo e a quello dell’apicoltura, il bonus fieno per lo zootecnico, gli aiuti alla viticoltura e lo sgravio delle cartelle esattoriali per le aziende colpite da siccità».

I beneficiari sono gli imprenditori, singoli o associati, che esercitano attività agricola, ai sensi dell’articolo 2135 del Codice Civile. L’importo massimo del ristoro per singolo beneficiario è fissato a 25 mila euro. Il contributo in forma forfetaria sarò erogato entro il 31 dicembre 2025, in base alle domande di sostegno/pagamento ammesse entro il 30 giugno 2025 ed in funzione della dotazione finanziaria assegnata ad ogni comparto colturale. La presentazione della domanda deve avvenire per via telematica, utilizzando la funzionalità on-line messa a disposizione da Agea attraverso il Sistema informativo agricolo nazionale (Sian). Il bando con le info e i dettagli è consultabile a questo link.

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