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Spettacolo

Ragusa anni Sessanta. Quelle sere d’estate al “Cinema estivo”

Redazione

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Entrare in una sala quando si voleva, a film iniziato.

Fumare in galleria mentre sullo schermo lo faceva Humprhey Bogart. Baciare la tua ragazza come baciavano Marilyn Monroe. Rivivere il piacere della sala cinematografica nella Ragusa degli anni ’60….

Il racconto di Salvatore Battaglia

All’inizio degli anni Sessanta, ma già dall’immediato dopoguerra, l’americana fabbrica di sogni, Hollywood, spediva a pieno carico tutta la sua cinematografia in Europa, libera ormai dagli eventi bellici. A Ragusa giungevano a ritmo serrato quei meravigliosi film a colori che narravano della sfavillante e opulenta società americana. Nelle fresche serate d’estate, i favolosi film americani si potevano godere al Cinema estivo. Lungo la strada di Viale Sicilia, vicino l’ospedale Civile (ex ospedale Mussolini), dove vi erano il famoso Caffe Sicilia e un prestigioso albergo denominato “Jonio Hotel”, una rapida discesa conduceva proprio di fronte ad una piccola nicchia che era il botteghino del Cinema estivo (Arena La Licata). Attraversato l’ingresso, pavimentato a basole bianche e sinuose, si accedeva alle varie zone della platea che, vasta e compatta di sedili in ferro di colore azzurro e a listelli in legno, si disponeva davanti ad un grande schermo bianco. Nella luce incerta di prima sera partivano le immagini fortemente cromatiche che, nel vortice delle sigle musicali, avviavano le vicende del film in programmazione.

Scorrevano le immagini della società americana, le città dai grattacieli alti, altissimi, le strade larghe, le auto lunghe dalle preziose finiture cromate; immagini che narravano dell’America, che era per noi il sogno del dopoguerra, un’America tutta cinematografica. Volevamo sapere tutto di quella società, e tutto si presentava bello e gradevole: gli attori, agili ed eleganti, con i cappelli a falde larghe alla James Stewart e Cary Grant, i vestiti di seta di Hedy Lamarr e quelli leggeri come una nuvola di Ginger Rogers che danzava con Fred Astaire in smoking bianco o nero. Anche il nuovo cinema italiano del dopoguerra (il neorealismo scarno ed essenziale di Zavattini e De Sica) è passato dagli schermi del Cinema Estivo, alternandosi con la cinematografia americana. Inoltre il Cinema estivo è uno dei più bei ricordi della mia città negli anni Sessanta.

In seguito il Cinema è stato chiuso e sostituito da un supermercato con parcheggio (bisognava dare spazio al nuovo che avanzava il “Consumismo”). La scomparsa del Cinema estivo ha lasciato una ferita nel cuore della città perché sono venuti meno tutte quelle attività culturali e ricreative che costituivano un apporto formativo per le nuove e le vecchie generazioni.

L’Arena è stata anche un luogo di bellezza, di fantasia e di sogno, si presentava come una terrazza distesa nella frescura della sera estiva appena rischiarata, a tratti, da quel singolare chiaroscuro baluginante della pellicola che ronzava nel proiettore rumoroso come una trebbiatrice. Luogo di bellezza immaginata, dinamica, ricca di quel fascino e mistero che solo la finzione cinematografica può dare e che svanisce all’improvviso quando sullo schermo, al termine del racconto cinematografico, compare la parola FINE o THE END.

Come funzionavano i cinema di Ragusa nel periodo non estivo

Il giorno preferito per andare al cinema era di solito la domenica pomeriggio, perché normalmente si lavorava anche di sabato. Il biglietto si acquistava al botteghino e non aveva importanza se il film era già cominciato o era già al secondo tempo, a volte! Si entrava senza aspettare e poi si rimaneva fino a quando si era già visto: capitava così di vedere prima la parte finale e poi l’inizio del film, oppure, gente alzarsi nel bel mezzo della proiezione e andare via. Non esistevano limiti di capienza, per cui esauriti i posti a sedere, si continuavano a vendere i biglietti. Ricordo che nei film di successo, i cosiddetti Kolossal, come “I dieci comandamenti” o “Ben Hur “, per esempio, il cinema era così pieno che accoglieva anche la gente in piedi: schierata lungo il perimetro dei muri ed a volte pigiata nel corridoio centrale. Consuetudine che facilitava “strusciamenti” di vario genere. Anche da seduti bisognava stare molto attenti a chi ti sedeva accanto, perché a volte, per evitare “allungamenti di mani” indesiderate, l’unica soluzione era cambiare posto! Per lo stesso motivo, era sconsigliatissimo andare in bagno! Meglio tenersela! Anche perché il cattivo odore che emanavano i gabinetti, si sentiva già nell’antisala.

Una consuetudine curiosa era che una volta al cinema si fumava, ed era caratteristico il grande cono di luce fluttuante di fumo che grazie al proiettore raggiungeva lo schermo. Oggi sembra impensabile, eppure allora era normale, come fumare in tutti i luoghi pubblici, autobus compresi! Oggi sembra strano, ma i cinema all’epoca erano frequentati per lo più persone di sesso maschile, per lo meno in certi cinematografi: non tanto per il genere di film che veniva proiettato (non esisteva il genere a “luci rosse” fino agli anni ’80) ma per la mentalità di quella generazione. I ragazzini si mettevano sempre nelle prime file e ricordo, che da piccolo, nel cinema Trionfale in Via Roma, il custode vigilava che non facessero troppi schiamazzi: con una lunga canna bacchettava in testa il piccolo malcapitato che osava parlare ad alta voce. Botta che arrivava inaspettata ed improvvisa ed a volte ingiustamente. E controllava che i bambini non rimanessero a rivedere il film a ripetizione; alla fine della proiezione passava in rassegna i volti dei piccoli, intimando ai sospetti di uscire “perché già lo avevano visto”! Magari non era vero, ma provare a dimostrarlo era impossibile!

Seguivano polemiche, frigne e rimproveri

Molti cinema avevano la platea e la galleria e, in alcuni, non era consigliato stare seduti nella parte in basso al limite del bordo della galleria perché giù arrivava di tutto! Un mio brutto ricordo al cinema nel 1968… attenuato da uno gradevole La pellicola scorreva sul grande schermo ma la magia del cinema era inquinata dalla nicotina che, come una nebbia nefasta, calava su di noi piccoli spettatori inermi. In sala, i fumatori erano liberi

di incenerire l’aria come e quando volevano: nessuna legge impediva loro di accendere e spegnere le sigarette nei locali chiusi.

Anche il sottoscritto ricorda queste scene di ordinaria follia quando, da ragazzino, tra l’emozione dei “Quattro dell’Ave Maria “-1968 di G. Colizzi, con T. Hill e B. Spencer e le risate con” Il Medico della mutua” – 1968 fi L. Zampa, con A. Sordi e B. Valori, il cinema si trasformava ben presto in una cappa di fumo passivo… era la cosa che detestavamo di più… e proprio a farlo apposta c’era sempre qualcuno vicino a noi che fumava ininterrottamente… l’unica cosa buona che in parte attenuava il fumo delle sigarette era il bere a sorsi con i miei amici la nostra bevanda preferita… la Gassosa con la liquirizia immersa nella bottiglietta… perché lo facevamo…? Perché alla fine della bevuta degustavamo la liquirizia impregnata di gassosa… per noi era il massimo della goduria.

Oggi, a distanza di qualche anno, è inconcepibile vedere qualcuno fumare in un locale pubblico… (Tempi che furono).

Salvatore Battaglia
Presidente Accademia delle Prefi

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Spettacolo

Le top film e serie TV dell’ultima settimana secondo Justwatch

Redazione

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L’ultima classifica inerente a top film e serie TV più gettonate in Italia nell’ultima settimana: https://www.justwatch.com/it/streaming-charts

I Film


 Per i film, ​​A House of Dynamite stabile in vetta per la seconda settimana consecutiva. Presentato al Festival di Venezia, il film racconta la corsa contro il tempo scatenata quando un missile non rivendicato colpisce gli Stati Uniti: la missione è scoprire chi lo abbia lanciato e come reagire. Con A House of Dynamite, Kathryn Bigelow ha conquistato la critica firmando un thriller geopolitico carico di tensione, mettendo a confronto scienza militare, diplomazia e il rischio di un conflitto globale.

Entra direttamente in seconda posizione La ballata di un piccolo giocatore. Lord Doyle, giocatore d’azzardo perseguitato dai debiti e dai creditori, decide di rifugiarsi a Macao finché le acque si calmino. Nella città simbolo del gioco d’azzardo, Doyle incontra una donna che potrebbe rappresentare la sua salvezza e cambiare il corso della sua vita.

Chiude il podio, anch’esso come nuova entrata, Eden. Ambientato dopo la crisi economica mondiale del 1929, il film segue un gruppo di persone che sogna una vita alternativa al di fuori del capitalismo. Per realizzare il proprio desiderio, il gruppo si reca alle Galápagos per ricominciare da capo, affrontando speranze e difficoltà in un’avventura che mescola sogno e realtà.

Serie TV

 Per le serie TV, entra direttamente in vetta Welcome to Derry, la nuova serie ambientata negli anni ’60 nella cittadina del Maine. Lo show esplora le origini di Pennywise, il clown più spaventoso di sempre, e il male che infestava Derry molto prima degli eventi narrati nei film e nei romanzi.

Dopo essere entrata direttamente in testa, cede una posizione e scende al secondo posto la miniserie Il Mostro di Stefano Sollima. Composta da quattro episodi (il primo dei quali presentato al Festival di Venezia), ricostruisce la caccia al celebre “Mostro di Firenze”, il serial killer che terrorizzò l’Italia per decenni. Sollima promette un crime realistico e cupo, fedele al suo stile, capace di coinvolgere il pubblico raccontando in maniera profonda uno spaccato dell’Italia di quegli anni con tensione e atmosfere cupe.

Sale al terzo posto Slow Horses, che guadagna due posizioni. La serie segue le pecore nere dell’MI5 riunite nel team guidato da Jackson Lamb, un’unità speciale composta da agenti che hanno fallito missioni importanti. Tra rompicapo burocratici, noia e intrighi pericolosi, il team si trova sempre a fronteggiare macchinazioni, rischi e situazioni al limite.

A questa pagina è presente la tabella contenente la classifica completa aggiornata in tempo reale e riferita agli ultimi 7 giorni anche oltre la 10ma posizione.

Questa settimana JustWatch mette in evidenza la sua guida alle migliori serie crime italiane tratte da fatti realmente accaduti, perfetta per chi cerca suspense e storie di crimine reale. Rimane nelle parti alte della classifica settimanale Il Mostro, che ha catturato l’attenzione nazionale con il suo ritratto avvincente di crimine reale e tensione psicologica. L’autenticità e la profondità della serie ne fanno già una delle serie di maggior successo dell’anno tra il pubblico italiano. La lista completa è disponibile a questa pagina: https://guides.justwatch.com/it/migliori-serie-true-crime-italiane

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Cultura

Gianni Bernardo a Palermo e Roma con “La casa dei silenzi”: oltre 150 repliche per l’artista di Pantelleria

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Torna in scena Gianni Bernardo con “La casa dei silenzi” la sua pièce teatrale che ha conquistato il pubblico con raffinatezza 

Gianni Bernardo incontra un nuovo pubblico. Due tappe, 9 novembre al Piccolo Teatro dei Biscottari di Palermo, nel centro storico della città e 14, 15 e 16 novembre sul palcoscenico del Teatro Elettra di Roma, a due passi dal Colosseo.

Gianni torna a raccontare “La casa dei silenzi”, pièce da lui scritta e interpretata, liberamente ispirata a “L’uomo dal fiore in bocca” di Pirandello, rappresentata in molte città italiane per oltre 150 repliche.

Teatro di narrazione fatto di sfumature, di dettagli, di odori, di ascolto. Racconti di vita, cunti della memoria, ricordi che avanzano per scansioni impercettibili, parole e immagini che “si muovono e si impastano” dentro una storia fatta di tante piccole storie legate al filo fascinoso e incantante della memoria che Gianni trasfigura in una sorta di diario fortemente evocativo introducendo molteplici “quadri” ora gioiosi e brillanti, ora malinconici e suggestivi.

Info e prenotazioni: 347.856.1181

https://www.youtube.com/watch?v=vP6PXQ6MU1k

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Spettacolo

Pantelleria, programmazione film per novembre al Cinema San Gaetano

Direttore

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Programmazione mese di novembre:

  • sabato 01 e domenica 02 novembre, ore 21,00 UNA BATTAGLIA DOPO L’ ALTRA: un gruppo di rivoluzionari si ritrova quando un perfido nemico ritorna dal passato dopo 16 di silenzio. Un cast eccezionale sotto la regia di   Paul Thomas Anderson:
  • sabato 08 e domenica 09 novembre, ore 21,00: TRON: ARES,  segue un programma altamente sofisticato, Ares, che viene inviato dal mondo digitale a quello reale per una pericolosa missione
  • mercoledì 12, giovedì 23 e venerdì 14, ore 21: Per te: Paolo, affetto da Alzheimer precoce, cerca di restare presente per il figlio e la moglie, mentre tenta di ricucire il legame col fratello
  • sabato 15 e domenica  16 novembre, ore 21,00: TRE CIOTOLE:  Marta e Antonio sono una coppia che si separa dopo quello che sembrava un banale litigio. Ognuno reagisce alla rottura in maniera diversa: Marta si chiude in se stessa e il suo appetito sparisce. Antonio, invece si butta completamente nel lavoro.
  • sabato 22 e domenica 23 novembre ore 21,00 AFTER THE HUNT-DOPO LA CACCIA: Una professoressa universitaria si trova a un bivio personale e professionale quando un’allieva stellare lancia un’accusa contro uno dei suoi colleghi
  • sabato 29 e domenica 30 novembre ore 21,00  LA VITA VA COSÌ: Il film è ispirato alla vera storia del pastore Ovidio Marras, che ha impedito la costruzione di un resort di lusso sulla spiaggia di Tuerredda rifiutandosi di vendere un suo terreno
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