Cultura
Proverbi marinareschi a Pantelleria / 3

A mmari semu!
Siamo a mare!
Quindi siamo in una situazione disperata. Si alludeva, al fatto, in caso del
malaugurato affondamento della nave o del veliero su cui si era imbarcati, di ritrovarsi inermi e
sperduti nel mare sconfinato e spesso in burrasca. Per trasposizione veniva poi usato dai panteschi
terragni, cosa che non piaceva affatto ai panteschi marini in quanto il mare, su cui essi si
guadagnavano il pane quotidiano, veniva usato in questo caso in senso negativo per indicare un
estremo e mortale pericolo. Si sentenziava anche davanti ad improvvisi personali tracolli finanziari.
A mari nun si cùntanu migghia
A mare non si contano le miglia.
Era un proverbio in auge quando si andava per mare con le vele.
Infatti quando si andava a vela la velocità dei navigli e quindi l’arrivo nel porto predestinato
dipendeva da due elementi, il vento e il mare, che erano indipendenti dalla volontà del patrun e dei
marinai. Quindi era davvero una perdita di tempo contare le miglia che separavano dal porto di
arrivo. Un miglio si poteva percorrere in un battibaleno o in ore.
Aprili sardi a varrili
Aprile sarde a barili.
Infatti il mese di aprile è il mese più propizio per le sarde e le sardine, che per
il passato costituivano una fonte di guadagno non da poco per i pescatori siciliani. I pescatori
panteschi si recavano, per questo tipo di pesca, presso l’isola di Lampedusa, i cui fondali erano e
sono i più ricchi di pesce azzurro. L’imbarcazione usata era detta “varca longa”, di solito lunga sei
metri e larga due, quella impiegata dai palermitani era detta invece “sardara”.
A tempu ‘i tempesta ogni pirtusu è portu
In tempo di tempesta ogni pertugio o anfratto è un porto.
Il significato è immediato.
Era la regola
aurea dei marinai di un tempo, quando di fronte ad un’improvvisa e violenta burrasca cercavano
subito riparo in piccole insenature della costa, dove restare alla cappa in attesa del ritorno del buon
tempo. Se la burrasca coglieva in alto mare, allora non restava che affidarsi a Dio, alla Madonna e
ai Santi marinari. Il detto valeva anche davanti alle traversie della vita terragna nel significato di
adattarsi con pazienza alle improvvise difficoltà e trovare poi la forza e la volontà di rialzarsi.
Arcu di sira bon tempu tira, arcu di matina l’acqua è vvicina
L’arco di sera è pronostico di buon tempo, l’arco di mattina annuncia l’acqua.
L’arcu non è altro
che l’arcobaleno, il siciliano arcu di Nuè. E’ uno dei tanti detti marinareschi in cui si fanno
previsioni meteorologiche osservando quando accade in cielo. E manco farlo a posto generalmente si azzecca con questa previsione estemporanea.
A tiesta a la padedda e la cuda a mari
La testa in padella e la coda in mare.
Così si deve mangiare il pesce, freschissimo, quando la testa è
già in padella la coda deve essere ancora in mare. Questo proverbio dilata in modo inverosimile e
ironico la lunghezza del pesce da mettere in padella, a meno che quest’ultima non sia direttamente
in spiaggia con l’olio già a friggere.
A varca è di cu a cavarca
La barca è di chi la cavalca ovvero la buon governa.
Soltanto chi sa meglio governare la barca ne è
effettivamente anche padrone e, aggiungerei, signore. Il detto è decisamente, come vedremo,
maschilista, come solo i marinai di un tempo potevano (beati loro) permettersi di esserlo. Infatti la
barca o nave fin dai tempi dell’arcaica marineria greca è stata paragonata ad una bella donna.
A
questo punto, per meglio chiarire l’arcano, aggiungerei il proverbio genovese tradotto in italiano
che recita “Donna, cavallo e barca sono di chi li cavalca”. Più chiari di così.
Il marinaio pantesco era più pudico, ma intendeva esattamente la stessa cosa. A riprova un ricordo
di chi scrive.
Erano i primi anni Sessanta del secolo scorso e ritornavo da un bagno fatto alla “zotta
nica” di punta San Leonardo, Si era nella vecchia banchina, presso il castello, e un marinaio
pantesco, o meglio un pescatore, era intento a rammendare una rete. Mi precedeva una giovane e
formosa turista in un bikini assai succinto. Allora era uno spettacolo non usuale e che suscitava nei
panteschi più anziani commenti non del tutto benevoli.
Mia nonna materna, Rosa Almanza,
inorridiva letteralmente quando ne incontrava, per caso, una in costume in banchina.
Qualche altra
anziana si spingeva più in là, commentando implacabile, sotto voce, “buttana!”. Non giudicate con
il metro di oggi perché sarebbe soltanto da sciocchi.
Ad un certo punto al passaggio della turista il pescatore o marinaro che fosse, dopo un rumoroso
sospiro, esclamò il fatidico detto “A varca è di cu a cavarca”.
L’episodio mi è rimasto indelebile
nella memoria perché allora, ragazzo, capii il doppio senso di quell’antico proverbio.
Oggi
aggiungerei soltanto, per ristabilire un certo equilibrio, il detto “Addisiari e ’un aviri è pena di
muriri” (Desiderare e non avere è pena da morire).
(3 – continua)
Orazio Ferrara
Cultura
Al via procedura per libri di testo gratuiti o quasi. Domande entro 17 ottobre

Anche per l’anno scolastico 2025/2026 sono state attivate le procedure per l’erogazione degli
stanziamenti destinati alla fornitura gratuita e semigratuita dei libri di testo per le famiglie con basso reddito, ai
sensi dell’art. 27 della legge 448/98.
Beneficiari dell’intervento sono gli studenti delle scuole secondarie di primo e di secondo grado, statali e
paritarie, il cui nucleo familiare ha un indicatore della situazione economica equivalente (ISEE), in corso di
validità, pari o inferiore a € 10.632,94.
Dovranno essere prese in considerazione le attestazioni ISEE valide, ovvero, tutte quelle che non
riporteranno alcuna “annotazione” (omissione/difformità), pena l’esclusione.
La richiesta di contributo dovrà essere inoltrata entro il 17 ottobre 2025 e formulata utilizzando lo schema di domanda allegato, dovrà essere corredata dai
seguenti documenti:
1. Fotocopia del documento di riconoscimento del soggetto richiedente il beneficio (padre, madre o
tutore) in corso di validità.
2. Codice Fiscale del soggetto richiedente.
3. Fotocopia dell’attestazione dell’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (I.S.E.E.) in
corso di validità.
I richiedenti il beneficio non dovranno allegare alcuna documentazione di spesa relativa all’acquisto dei libri di
testo, ma dovranno conservarne copia per almeno 5 anni che esibiranno su richiesta dell’Amministrazione,
consapevoli della decadenza dai benefici conseguiti in seguito a dichiarazioni non veritiere e che gli atti falsi sono
puniti ai sensi del Codice Penale e delle Leggi speciali in materia (46 e 47 del D.P.R. 28 dicembre 2000, n° 445 e
art. 71 – 445/00).
L’importo del contributo sarà determinato dallo scrivente Dipartimento e distinto per classe frequentata, pertanto, i Comuni dovranno comunicare il numero degli studenti beneficiari, utilizzando esclusivamente il modello allegato alla presente come segue:
Le Istituzioni scolastiche cureranno la ricezione delle domande di partecipazione e provvederanno a trasmetterle ai Comuni di residenza, entro e non oltre il 19 novembre 2025. I Comuni, previo opportuno controllo della documentazione pervenuta, dovranno trasmettere, il numero degli studenti beneficiari, utilizzando esclusivamente il modello allegato alla presente (All. 1), al Dipartimento Regionale dell’Istruzione dell’Università e del Diritto allo Studio – Servizio 5 Diritto allo Studio entro e non oltre 3 il 13 marzo 2026 ESCLUSIVAMENTE a mezzo PEC ed in formato PDF, al seguente indirizzo: dipartimento.istruzione@certmail.regione.sicilia.it
Spettacolo
“Voci dal Mediterraneo”, 800mila spettatori su Pantelleria e sul festival creato per essa

E’ con vero piacere che la Produzione, l’Associazione Musicultura e la Eventi e Management Italia, e il Direttore Artistico Massimo Galfano, della seconda edizione del Festival Internazionale Voci Dal Mediterraneo, comunicano che:
Sabato 30 Agosto
Circa 800.000 Telespettatori (con punta di Share del 3%) Hanno seguito, solo Su Canale Italia e Sky 913, La seconda edizione del Festival Internazionale Voci Dal Mediterraneo
Per rivedere la finale del Festival vai sul canale you tube di Canale Italia.
Spettacolo
Pantelleria, tutti gli eventi della prima settimana di settembre: canzoni e comicità al Centro e docufilm a Khamma

Programma eventi della settimana – Estate 2025
📍 Pantelleria – dal 1 al 6 settembre
👉 1 settembre – ore 21:00
🎶 Danilo Ruggero in concerto – “Puzzle”
📌 Piazzetta Messina (Pantelleria Centro)
👉 2 settembre – ore 21:30
🎼 Suoni Panteschi – “Note da Oscar”
📌 Piazza Castello (Pantelleria Centro)
👉 5 settembre – ore 21:00
🎥 “E se l’isola si perde nel tempo”
(Proiezione documentario di Nello La Marca, 2012)
📌 Circolo Trieste (Khamma)
👉 6 settembre – ore 21:45
😂 Matranga & Minafò
I comici di Made in Sud tornano sul palco con il loro mix di comicità siciliana.
📌 Piazza Cavour (Pantelleria Centro)
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