Cronaca
Primo Piano-Pantelleria, ha iniziato il travaglio Marta Brignone: soffre ed è sola in ospedale a Trapani
Marta Brignone ha iniziato il travaglio ieri sera e ad ora prosegue con doglie dolorosissime.
E’ ricoverata da sabato 28 marzo, ma è a Trapani dal 12 marzo, causa della chiusura del Punto Nascite di Pantelleria.
Sta vomitando perchè, avendole indotto il parto (per evitare invecchiamenti di placenta etc) le somministrano anche una sorta di anestetico, che le porta inevitabilmente vomito.
Il personale ospedaliero dell’Ospedale di Trapani, dove si trova ricoverata, cerca di fare il possibile per assisterla, ma non può concentrare tutte le attenzioni su di lei, com’è comprensibile.
Causa isolamento per il contenimento del Coronavirus, in ospedale non fanno entrare nessuno dei famigliari presenti nella cittadina: la mamma, il papà e il compagno Tony.
Intanto, in questo preciso istante è a soli 3 centimetri di dilatazione, quindi sarà ancora lungo il tempo perchè il tanto atteso Giuseppe faccia sentire la sua vocetta squillante al suo primo vagito.
Non un viso noto, non una carezza, non una voce amica che le possa far compagnia e incoraggiare, non una mano che le stringa la sua. In queste condizioni, Marta sta affrontando quello che dovrebbe essere il momento più bello per una donna, in quanto tale.
Fino a qualche ora fa la mamma riusciva a farle qualche videochiamata per tenerle compagnia e sostenerla, ma ora Marta non risponde più: è esausta e afflitta.
All’Ospedale Nagar di Pantelleria, nella sua terra, tra la sua gente, dove tutti si conoscono e aiutano, sarebbe stato tutto diverso, anche se fosse stata sola non lo sarebbe mai stata realmente.
Al momento, sull’isola contiamo 6 donne prossime alla maternità e, quindi
speriamo:
- che Marta rappresenti un esempio, una sorta di “vittima sacrificale” per vincere la battaglia per le altre future mamme che sono costrette, ma non vogliono partire per partorire.
- Che dunque le istituzioni, dalle locali più prossime, a quelle più alte e distanti (circa 1200 km) capiscano realmente cosa si sta verificando in queste ore e nel prossimo futuro e tornino indietro sui loro passi compiuti o mai intrapresi per il Punto Nascite.
- Che tornino a nascere piccoli panteschi meravigliosi, orgogliosi del loro sangue, delle loro radici e della loro meravigliosa isola.
- Che si torni a dare valore ad due diritti sacrosanti: uno decidere dove far nascere il proprio bambino, mantenendo così viva una etnia destinata all’estinzione, due decidere di avere un bambino. Si perchè in condizioni simili di grande disagio sociale, economico e sanitario, quante donne decideranno di metterne al mondo uno?
Ma Pantelleria vuole nascere!
Marina Cozzo
Cronaca
Liberty Lines, On. Safina (PD) “preoccupazione nelle comunità delle Isole Minori”
Le ultime vicende che hanno coinvolto la Liberty Lines S.p.A. stanno generando comprensibile preoccupazione nelle comunità delle isole minori e in tutta la provincia di Trapani. Pur senza entrare nel merito della vicenda giudiziaria – che seguirà il suo corso nelle sedi opportune – non possiamo ignorare l’impatto che questa situazione può avere sul diritto alla mobilità, sulla continuità del servizio pubblico e sulla serenità dei lavoratori.
Oggi più che mai è necessario aprire immediatamente un tavolo di confronto tra Regione Siciliana, amministrazione giudiziaria e tutte le parti interessate, per mettere in sicurezza un servizio strategico e vitale per oltre 35 mila residenti delle isole minori, che non possono essere ostaggio dell’incertezza.
La Regione Siciliana deve saper esercitare con autorevolezza il proprio ruolo istituzionale, tutelando gli interessi pubblici e pretendendo condizioni contrattuali trasparenti, vantaggiose ed equilibrate. Non si tratta di puntare il dito contro nessuno, ma di evitare che il nostro territorio viva una condizione di sudditanza che rischia di penalizzare cittadini e imprese.
Allo stesso tempo, è fondamentale garantire la piena salvaguardia dei lavoratori, che rappresentano un patrimonio di competenze irrinunciabile e che non devono subire le conseguenze di una vicenda che li supera.
La continuità del servizio, la tutela dell’occupazione e la difesa dell’interesse pubblico devono essere le nostre priorità. Su questo, come Partito Democratico, continueremo a vigilare e a far sentire la nostra voce.
Dario Safina
Deputato ARS PD
Ambiente
Pantelleria, calendario distribuzione acqua a Khamma e Tracino – dicembre 2025
Un nuovo passaggio di acqua nelle contrade attigue Khamma e Tracino. Si comincia domani 4 dicembre

Politica
L’Ars conferma la fiducia a Schifani, respinta la mozione dei gruppi di minoranza
L’Ars conferma la fiducia a Schifani, respinta la mozione dei gruppi di minoranza
L’Assemblea Regionale Siciliana , ieri sera, ha respinto la mozione di sfiducia al presidente della Regione, Renato Schifani, con 41 voti contrari e 26 a favore. La votazione è giunta dopo quasi cinque ore di dibattito in Aula, al termine del quale Schifani è intervenuto per una replica. Il presidente ha tracciato un bilancio di tre anni di attività del suo governo illustrando i risultati conseguiti a partire dal risanamento dei conti pubblici, dai progressi in campo economico e occupazionale, dagli interventi infrastrutturali nei trasporti, nello smaltimento dei rifiuti e nel settore idrico, fino ai miglioramenti nella sanità, nelle politiche sociali e ambientali e nel turismo. Nel suo intervento, Schifani ha evidenziato, tra l’altro, l’ulteriore miglioramento del giudizio di Moody’s che ha portato il rating della Regione Siciliana da “speculativo” a “stabile” e gli interventi in favore del sistema delle imprese.
«La maggioranza ha dato prova oggi di grandissima compattezza – ha detto il presidente della Regione – un dibattito acceso nel quale ho ascoltato tutti. Quello che ho riscontrato è l’assenza di una controproposta da parte dell’opposizione. Noi andiamo avanti con il nostro programma – ha aggiunto Schifani – non ho mai avuto dubbi sull’esito di questa di questa votazione, anche perché siamo dalla parte del giusto. Abbiamo il diritto e il dovere di governare, ce l’hanno chiesto i siciliani, ci hanno investito di questo ruolo e dobbiamo portarlo avanti».
Schifani in Aula ha inoltre ricordato che già nel 2002 aveva auspicato che la misura del carcere duro diventasse permanente e che venisse introdotto il sequestro “per equivalente” dei patrimoni mafiosi, obiettivi poi raggiunti anche grazie al suo impegno parlamentare. Il presidente ha rivendicato le scelte del governo in difesa della legalità e per la prevenzione di rischi di infiltrazioni mafiose negli appalti della Regione. A tal fine, il governo ha affidato i principali bandi a Invitalia e tutti i più importanti appalti sono sottoposti alla valutazione dell’Anac, tra questi quelli per i termovalorizzatori e per il polo pediatrico di Palermo.
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