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Cultura

Primo maggio 2021: la festa di chi un lavoro ancora ce l’ha

Giuliana Raffaelli

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L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro”. Recita così l’articolo 1 della Costituzione italiana che, grazie al referendum del 2 giugno 1946, è anche diventata Repubblica.

Ma ha ancora senso parlare di “Festa del lavoro” in un periodo storico in cui quasi 1 milione di posti di lavoro è andato perso a causa delle conseguenze economiche della pandemia e delle restrizioni attuate per contenere i contagi?

E cosa vuol dire esattamente “fondata sul lavoro”? Vediamo di ripercorrere insieme le tappe che hanno portato a questa importante formulazione, per cercare di riappropriarci del suo profondo senso e di assaporare nuovamente il gusto della nobile arte dell’esercitare un lavoro.

Il tema viene affrontato due volte nella nostra Costituzione: innanzitutto negli articoli 1, 3 e 4 che sanciscono i principi fondamentali dei cittadini italiani. Andando avanti lo ritroviamo negli articoli del Titolo terzo della Parte prima, relativo ai “Rapporti economici”. Elaborati dalla Prima e dalla Terza Sottocommissione furono esaminati e votati dall’Assemblea Costituente nelle sedute del 22 e 24 marzo 1947 (i principi fondamentali) e dell’8, 9 e 10 maggio 1947 (gli articoli del Titolo terzo).

Per giungere alla formulazione attuale furono necessarie molte elaborazioni che vagliarono varie proposte, tutte comunque orientate verso la caratterizzazione del concetto di Repubblica. Esso doveva avere una chiara connotazione non solo storica e politica ma anche economica e sociale. Aldo Moro, illustrando i primi articoli generali del progetto di Costituzione (nella seduta del 13 marzo 1947), sottolineava che “Non avremmo ancora detto nulla se ci limitassimo ad affermare che l’Italia è una Repubblica, o una Repubblica democratica. Occorre che ci sia una precisazione intorno ad alcuni orientamenti fondamentali che storicamente caratterizzano la Repubblica italiana”. A fargli eco Bartolomeo Ruini (meglio conosciuto come Meuccio Ruini), presidente della Commissione dei Settantacinque, che nella relazione al progetto affermava “Bisogna essere ciechi per non vedere che è oggi in corso un processo storico secondo il quale, per lo stesso sviluppo della sovranità popolare, il lavoro si pone come forza propulsiva e dirigente in una società che tende ad essere di liberi ed eguali”.

Quella che doveva realizzarsi era quindi una democrazia sociale ed economica.

Alla fine della discussione tre furono le espressioni proposte nella seduta del 22 marzo 1947, comunicate dallo stesso Ruini: “Si presentano a voi, onorevoli colleghi, tre formule, tra le quali dovrete scegliere: prima «Repubblica di lavoratori»; seconda «fondata sul lavoro»; terza «fondata sui diritti di libertà e del lavoro»”.

Come sottolineava Giorgia Amendola “Il popolo ci chiede che la Costituzione italiana sia una Costituzione che possa impedire ogni ritorno di fascismoche dia all’italiano garanzie di piena e sicura libertà… Di fronte all’esperienza vissuta nell’ultimo ventennio i diritti della persona umana non possono essere garantiti soltanto sul piano politico, ma vanno garantiti anche sul piano economico e sociale. Non abbiate paura, colleghi e, se credete veramente che il lavoro è il fondamento della Repubblica, non nascondete questa affermazione nelle pieghe di un capoverso che pochi leggeranno, ma proclamatelo solennemente, direi orgogliosamente, nella 35 prima riga della Costituzione”.

Amintore Fanfani, in un intervento all’Assemblea costituente, rimarca: “Il nostro testo dice: «L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro». In questa formulazione l’espressione «democratica» vuole indicare i caratteri tradizionali, i fondamenti di libertà e di eguaglianza senza dei quali non vi è democrazia. Ma in questa stessa espressione la dizione «fondata sul lavoro» vuol indicare il nuovo carattere che lo Stato italiano, quale noi l’abbiamo immaginato, dovrebbe assumere”.

Ma allora oggi, nell’anno 2021, ha ancora senso “festeggiare il lavoro” quando al cittadino italiano sono stati tolti alcuni tra i diritti fondamentali, di cui il lavoro (insieme alla libertà) ne è uno dei principali?

Vediamo i dati ufficiali dell’Istat aggiornati al 6 aprile 2021.

Nonostante il blocco dei licenziamenti, l’impatto delle restrizioni e dei tagli nel mercato del lavoro dovuti alla pandemia ha portato ai seguenti risultati. Febbraio 2021: gli occupati in Italia sono 22.197.000, ovvero 945.000 in meno rispetto a febbraio 2020. In un anno sono crollati i posti a termine (-372 mila) e gli autonomi precipitano a 4,8 milioni (-355 mila). Mai si erano verificati dati così bassi. Sono andati persi 218 mila posti di lavoro tra i dipendenti stabili. Par condicio per questa diminuzione: essa ha infatti coinvolto sia uomini che donne e tutte le classi di età, anche se i dati peggiori sono stati registrati nei lavoratori sotto i 35 anni. Passiamo ora al tasso di disoccupazione. Febbraio 2021: esso è al 10,2%, mentre nel febbraio 2020 al 9,8%. Nei giovani fino a 24 anni esso è salito di 2,6 punti, volando al 31,6%. Infine gli inattivi (cioè le persone che non lavorano e non cercano un lavoro) sono aumentati di 717 mila unità.

Ma allora, cosa c’è oggi da festeggiare? Il primo maggio 2021 dovrebbe essere un giorno di protesta, non di festa.

(Credit immagine: Pixabay License)

Giuliana Raffaelli

Laureata in Scienze Geologiche, ha acquisito il dottorato in Scienze della Terra all’Università di Urbino “Carlo Bo” con una tesi sui materiali lapidei utilizzati in architettura e sui loro problemi di conservazione. Si è poi specializzata nell’analisi dei materiali policristallini mediante tecniche di diffrazione di raggi X. Nel febbraio 2021 ha conseguito il Master in Giornalismo Scientifico all'Università Sapienza di Roma con lode e premio per la migliore tesi. La vocazione per la comunicazione della Scienza l’ha portata a partecipare a moltissime attività di divulgazione. Fino a quando è approdata sull’isola di Pantelleria. Per amore. Ed è stata una passione travolgente… per il blu del suo mare, per l’energia delle sue rocce, per l’ardore delle sue genti.

Gastronomia

San Vito Lo Capo, Cous Cous Fest: Ricchi e Poveri, Piero Pelù, Big Mama, e tanti altri artisti in concerto gratuito

Matteo Ferrandes

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Cous Cous Fest: I Ricchi e Poveri, Piero Pelù, Rose Villain, Big Mama, La Rappresentante di Lista e tanti altri artisti in concerto gratuito

Dieci grandi live, tutti gratuiti, sulla spiaggia di San Vito Lo Capo

 

Dieci grandi concerti e spettacoli gratuiti per il Cous Cous Fest, il festival internazionale dell’integrazione culturale la cui 27^ edizione si svolgerà dal 20 al 29 settembre prossimi a San Vito Lo Capo.

Anche quest’anno la cittadina trapanese ospiterà una festa lunga dieci giorni all’insegna della pace, dello scambio e della multiculturalità e dello slogan Grains of peace, granelli di pace, che ribadirà, ancor più quest’anno, il messaggio di pace e unione tra i popoli che da sempre è il cardine della manifestazione. Chef provenienti da 10 Paesi del mondo, ospiti e artisti saranno a San Vito Lo Capo per un ricco programma di appuntamenti, sfide di cucina, degustazioni, concerti e incontri culturali.

 

Ecco il palinsesto di concerti e spettacoli gratuiti della prossima edizione: La Rappresentante di Lista (venerdì 20 settembre), Popshock Big Beach Party, (sabato 21) i Ricchi e Poveri (domenica 22), Disco Club Paradiso (lunedì 23), I Sing Sicily (martedì 24), Sud Sound System + Papa Leu Selecter (mercoledì 25), Piero Pelù (giovedì 26), Rose Villain (venerdì 27), Big Mama (sabato 28) e Leonardo Fiaschi (domenica 29).

 

“Anche quest’anno il Cous Cous Fest – ha detto Francesco La Sala, sindaco di San Vito Lo Capo – offre ai suoi visitatori un  palinsesto di concerti e spettacoli gratuiti sulla spiaggia di San Vito Lo Capo che arricchisce il programma della kermesse internazionale. E’ un cartellone che vede, come sempre, nomi di spicco del panorama musicale nazionale e che va incontro ad un target di visitatori variegato, dai giovani ai meno giovani, che ogni anno scelgono di partecipare ad un evento unico che riserva grandi emozioni”.

 

Il Cous Cous Fest è organizzato dall’agenzia Feedback in partnership con il Comune di San Vito lo Capo, il sostegno della Regione Siciliana, dei main sponsor Bia Cous Cous, Conad ed Electrolux e degli official sponsor Acqua Maniva, Amadori, Cia – Agricoltori italiani Sicilia Occidentale, Premiati Oleifici Barbera, il Gruppo Caronte & Tourist, Organizzazione regionale ovicoltori siciliani, Le Stagioni d’Italia, Tenute Orestiadi e UniCredit. La direzione artistica è invece di Massimo Bonelli, già direttore artistico del Concerto del Primo Maggio di Roma e della sua iCompany.

La Rappresentante di Lista – venerdì 20 settembre

Si comincia con La Rappresentante di Lista, che ha conquistato il pubblico con sonorità che attraversano i generi. Con quattro album in studio e due album live, la band nei suoi 13 anni di carriera ha calcato i palchi di tutta Italia e non solo. Dopo aver partecipato al Festival di Sanremo come ospiti e concorrenti, e aver raggiunto il successo con i brani “Amare” e “Ciao Ciao”, certificati rispettivamente Disco di Platino e Quarto Disco di Platino, La Rappresentante di Lista continua a lasciare il segno nella scena musicale italiana. Ad aprire lo spettacolo ci sarà Mille, cantautrice, musicista e attrice che scrive e arrangia le sue canzoni seguendo semplicemente quello che le piace, con un timbro vocale unico. Indie a suo modo, pop a suo modo si sta facendo conoscere dal grande pubblico.

 

PopShock Big Beach Party – sabato 21 settembre

Sabato 21 settembre arriva tutta l’energia del PopShock Big Beach Party: una festa esplosiva con grande musica, coreografie e un dj set di 4 ore, curato da Marco Basciano, Alessio Librizzi e Kid Gamma. PopShock è una realtà unica del clubbing, in continua crescita, che collabora ogni anno con grandi artisti, regalando emozioni irripetibili.

 

I Ricchi e Poveri – domenica 22 settembre

 

Sull’onda del grande successo sanremese con il brano “Ma non tutta la vita” certificato disco di platino da FIMI/GfK realizzato anche in lingua spagnola “Pero no toda la vida” e dopo il successo estivo di “Aria”, i Ricchi e Poveri saranno protagonisti, a San Vito Lo Capo, di una coinvolgente festa popolare che ripercorrerà oltre 50 anni di carriera sino al tormentone sanremese “Ma non tutta la vita” e al singolo estivo “Aria”. 

Lo spettacolo travolgente e colorato intreccia la storia alla contemporaneità attraverso i grandi successi, tra i quali: La prima cosa bella, Che sarà, Mamma Maria, Voulez vous danser, Se m’innamoro e Sarà perché ti amo. Angelo e Angela saranno accompagnati da Antonio Rugiero alle chitarre, Roberto Chiappetta al basso, Alfredo Biondo alle tastiere e Gianpaolo Noce alla batteria.

I Ricchi e Poveri, con 22 milioni di dischi venduti e 30 album realizzati, sono il gruppo italiano più famoso nel mondo oltre ad essere diventati un fenomeno cult, conquistando un pubblico sempre più giovane e ampio, ottenendo risultati sorprendenti su TikTok con oltre 360.000 creazioni e 670.000.000 di views con la sola canzone presentata all’ultimo Festival di Sanremo. Sono gli artisti sanremesi che su TikTok hanno avuto la maggiore crescita percentuale per numero di follower (+780%).

Sarà perché ti amo è infatti uno dei brani italiani più conosciuti nel mondo, che vanta oltre 260 milioni di stream nella versione italiana e ben 80 milioni nella versione spagnola (“Serà porque te amo”). Una canzone iconica che è stata adottata spesso dal mondo dello sport come colonna sonora di tante manifestazioni e società sportive nazionali e internazionali, impiegata per i festeggiamenti della vittoria di Jannik Sinner e Sofia Goggia, oltre che per la vittoria olimpica delle azzurre del volley a Parigi.

Disco Club Paradiso – lunedì 23 settembre

Lunedì 23 settembre la musica dance pop invaderà San Vito Lo Capo con i Disco Club Paradiso, una band nata tra i banchi di scuola, che ha saputo conquistare il pubblico italiano grazie alla loro energia e al talento musicale. Dopo aver raggiunto la notorietà con la loro partecipazione a X Factor Italia 2022, i Disco Club Paradiso hanno continuato a crescere, creando musica e pubblicando ad aprile 2024 il loro primo album, “Come smettere con l’Università”.

 

I Sing Sicily – martedì 24 settembre

 

Uno spettacolo che unisce la bellezza della tradizione musicale siciliana ad un’esperienza visiva e narrativa coinvolgente. I Sing Sicily proporranno, martedì 24 settembre, i brani più celebri del repertorio siciliano, reinterpretati con nuovi e suggestivi arrangiamenti, accompagnati da video con la voce narrante di Sergio Friscia e Stefania Blandeburgo, che renderanno ogni nota un’immersione totale nella cultura sicula.

Sud Sound System + Papa Leu Selecter – mercoledì 25 settembre

Sono l’emblema del Salento e pronti a trasmettere al pubblico del Cous cous fest tutta la loro energia. I Sud Sound System, considerati i pionieri del raggamuffin e del dancehall style italiani, fanno tappa a San Vito con il loro Intelligenza Naturale tour, il tour che prende il nome dall’ultimo album che mette al centro le questioni sociali e la lotta contro il climate change. Fin dai loro esordi negli anni ’90 i Sud Sound System hanno rivoluzionato il panorama musicale italiano, portando il sound e l’energia della dancehall giamaicana nel cuore della cultura musicale italiana. Con testi che spaziano dall’impegno sociale alla celebrazione della vita, i Sud Sound System hanno dato vita a un genere unico che ha ispirato molti artisti.

 

Piero Pelù – giovedì 26 settembre

Giovedì 26 settembre il palco è di Piero Pelù e del suo Deserti Tour 2024 che prende il nome dall’ultimo album del rocker fiorentino, accompagnato da super musicisti del calibro di Amudi Safa alla chitarra, Luca Martelli “Mitraglia” alla batteria e Max Gelsi “Sigel” al basso. Deserti è il secondo capitolo della Trilogia del disagio, lavoro iniziato nel 2020 con la pubblicazione del disco “Pugili fragili”.

Dopo l’acufene che lo scorso anno lo ha costretto a cancellare il tour, Pelù spiega: “ho combattuto la depressione e solo grazie alla Dea musica ne sono uscito, ho tirato fuori le unghie, i denti, sputato l’anima, scritto cose nuove e urgentissime e elaborato altre idee che erano rimaste chiuse nel mio sconfinato archivio finendo di produrre questo nuovo viaggio sonoro cui sono particolarmente legato. Il tour sarà più coinvolgente che mai!”

 

Il pubblico del festival potrà ascoltare gli ultimi brani di “Deserti”: Novichok – che prende il titolo dal veleno subdolamente usato da Putin per uccidere i suoi oppositori e “per metafora è il veleno che ogni giorno viene propinato a noi cittadini attraverso i cibi contaminati e le propagande sempre più invasive e false”, Maledetto cuore, la prima rock ballad del nuovo album che “affronta il tema della difficoltà di comunicazione tra persone, nei rapporti amorosi ma in modo ancora più ampio nei rapporti umani in generale, un viaggio tra le dune dei deserti alla ricerca degli altri di cui abbiamo bisogno per aiutarci a capire noi stessi e il caos dentro e fuori di noi” ma anche Porte, Deserti e Picasso. Non mancheranno i grandi successi prodotti con i Litfiba: El Diablo, Cuore di vetro, Fata Morgana e alcune delle hit del rocker come Toro Loco e Bomba boomerang.

 

Rose Villain – venerdì 27 settembre

Reduce dal successo sanremese del brano “Click boom!”, già disco di platino, e delle tracce del nuovo album “Radio Sakura”, certificato disco d’oro e che ha esordito al secondo posto della Top Albums Debut Global di Spotify e sul podio della Top Album FIMI, Rose Villain farà tappa a San Vito Lo Capo con il suo tour estivo, il Radio Sakura Summer Tour 2024, l’occasione per ascoltare per la prima volta dal vivo i nuovi successi dell’album che fanno conoscere al pubblico la natura più intima dell’artista.  

“Non vedevo l’ora di tornare sul palco per portare per la prima volta live il nuovo album “Radio Sakura” – ha spiegato l’artista -. Per la prima volta durante questo tour estivo – e poi anche nelle date nei club di ottobre – avrò al mio fianco una band al completo. Insieme a me ci saranno Francesco Ferrini, membro originale dei The Villains, la mia prima band di Los Angeles, Andrea Gamba dei Daykoda e Andrea Dominioni, anche lui bassista per questo progetto di musica elettronica davvero molto forte. Con loro si è creata una bellissima sintonia e siamo pronti per spaccare tutto! Fare concerti mi dà sempre la sensazione di essere nel posto giusto al momento giusto. I miei concerti sono veri e propri show in cui racconto storie, anche la mia”.

Big Mama – sabato 28 settembre

Nota per i suoi testi schietti e potenti, che affrontano temi come discriminazioni e omofobia, con un flow e giochi di parole estremi che colpiscono dritto al cuore, Big Mama si esibirà al termine di una serata speciale, che prevede una sfilata di moda sui temi dell’integrazione e la premiazione del Campionato del mondo. Anche Big Mama è fortemente impegnata sui temi della pace e dell’uguaglianza, tanto da essere stata invitata a tenere un discorso all’ONU.

 

Leonardo Fiaschi – domenica 29 settembre

Domenica 29 si chiude con il sorriso con lo spettacolo del cabarettista e imitatore Leonardo Fiaschi dal titolo “Mai stato io”, uno show tra cabaret e musica, grazie anche al grande supporto musicale della D.B. Day’s Band. Uno spettacolo unico e originale nel suo genere, adatto a tutte le età.

 

Info utili: I live si svolgeranno sul palco allestito sulla spiaggia di San Vito Lo Capo alle ore 22:30

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Cultura

Vivi il fenomeno multigenerazionale “BARBIE: A Cultural Icon Exhibition” aperta da oggi a Milano

Redazione

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Vivi il fenomeno multigenerazionale
“BARBIE: A Cultural Icon Exhibition”
aperta da oggi a metà gennaio a Milano
in Via Paolo Sarpi 6/8 presso Next Exhibition
 

 

Next Exhibition, in collaborazione con l’azienda leader a livello mondiale nel settore dei giocattoli e dell’intrattenimento per la famiglia nonché proprietaria di uno dei portfolios di marchi più iconici al mondo, Mattel, Inc. (NASDAQ:MAT), è pronta per l’apertura di “BARBIE: A Cultural Icon Exhibition” è aperta da oggi sino a metà gennaio a Milano al Next Exhibition (Via Paolo Sarpi 6/8).

 

La mostra rende omaggio a sessantacinque anni di moda e ispirazione, dimostrando come Barbie sia più di una bambola, bensì una vera e propria una icona culturale e di stile. La mostra celebrerà Barbie come riflesso della cultura con interviste esclusive e uno sguardo ravvicinato alle bambole vintage, alla rappresentazione delle carriere e alle tendenze della moda di ogni epoca.

 

Oggi il portfolio prodotto Barbie è uno tra i più diversificati e inclusivi al mondo, ispirando le ragazze a immaginare tutto ciò che potranno diventare. L’obiettivo della mostra è quello di spingere tutti coloro che la visitano a ripercorrere tutto ciò che hanno sempre saputo su Barbie e a riflettere su come la società si sia evoluta con ogni generazione.

 

“Siamo elettrizzati di lavorare con Next Exhibition per portare Barbie: A Cultural Icon Exhibition in Italia” ha detto Julie Freeland, VP Location Based Entertainment in Mattel. “Barbie è un brand che si è evoluto attraverso le generazioni e non vediamo l’ora che i fans di tutte le età facciano un viaggio nel tempo con noi!”

 

“Barbie: A Cultural Icon Exhibition” presenterà una bambola Barbie originale prodotta nel 1959 e accompagnerà i visitatori in un viaggio attraverso i decenni, rendendo omaggio a Barbie e al mondo che la circonda. Analizzando le tendenze della moda degli anni ’60, ’70, ’80, ’90 e 2000, fino all’iconica bambola del 65esimo anniversario, rilasciata nel 2024.

Includendo vestiti, accessori e lifestyle, seguendo un viaggio cronologico, la mostra presenterà oltre 250 bambole e accessori vintage, che prenderanno vita attraverso esposizioni a tema personalizzate.

Bambole Barbie che provengono dalle collezioni di Magia2000, collezionisti privati.

 

Supporti video e interviste ai designer di Barbie amplieranno la narrazione, così come gli scenari iconici: dalla prima Dreamhouse del 1962 a un’inconfondibile macchina rosa, da una fantastica tavola da surf alle due postazioni per selfies di Barbie e Ken a grandezza naturale, dove poter scattare delle foto souvenirs.

 

“Barbie significa qualcosa per tutti. Torna alla tua infanzia e unisciti a noi per questa mostra piena di nostalgia e per capire come Barbie continui ancora oggi ad avere un impatto sul nostro mondo” – ha dichiarato Andrea Alagna, CEO di Next Exhibition. “Siamo soprattutto molto orgogliosi che la mostra sia un inno all’inclusività.”

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Cultura

Promemoria: Sabato e domenica appuntamenti istituzionali per 10 anni di Unesco della vite ad alberello di Pantelleria

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Per la prima volta in Italia, Pantelleria accoglierà Fumiko Ohinata, a capo della Segreteria della Convenzione Unesco del 2003, per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale. L’occasione della sua presenza saranno gli eventi di celebrazione dei dieci anni dal riconoscimento Unesco che inizieranno sabato 14 e vedranno la partecipazione dell’ambasciatore Liborio Stellino, Rappresentante Permanente presso l’Unesco; e del sottosegretario di Stato del Ministero all’Ambiente, Claudio Barbaro.

Alle ore 12.30, è prevista la scopertura della targa celebrativa del decennale che verrà collocata sulla parete esterna del Municipio, nella piazza Cavour, nel centro del paese. Un’iniziativa che intende lasciare alla comunità pantesca, in maniera permanente, un messaggio di ringraziamento ai viticoltori eroici dell’isola, veri protagonisti del patrimonio Unesco.

Alle ore 21, in contrada Khamma, si svolgerà la serata istituzionale “10 anni di patrimonio Unesco” con la presentazione delle esperienze di valorizzazione della vite ad alberello. Tre i temi principali sui cui si svolgerà la serata: l’incontro tra istituzioni e comunità; il percorso di valorizzazione nei dieci anni Unesco; la voce dei protagonisti della pratica agricola; la consegna di riconoscimenti.

Apriranno la serata Italo Cucci, commissario straordinario dell’Ente Parco e la direttrice Sonia Anelli. Interverrà il sottosegretario del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Claudio Barbaro; la segreteria della Convenzione Unesco del 2003, per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale, Fumiko Ohinata; l’ambasciatore Liborio Stellino, delegato permanente presso l’Unesco a Parigi; il sindaco di Pantelleria, Fabrizio D’Ancona; il presidente del Consorzio dei Vini Doc Marsala, Benedetto Renda. Nel corso della serata il professor Pier Luigi Petrillo, direttore della Cattedra Unesco dell’Università Unitelma Sapienza di Roma, presenterà il lavoro per la salvaguardia della pratica agricola tra passato, presente, futuro.

Spazio, poi, ai protagonisti di queste celebrazioni con il talk show dedicato alla comunità praticante che vedrà una serie di testimonianze dei produttori dell’isola. Interverranno Emanuela Bonomo, Francesco Ferreri, Filippo de Nunzio. La serata si concluderà con la consegna dei riconoscimenti per la valorizzazione della pratica agricola della vite ad alberello e il brindisi insieme alla comunità.

Domenica 15 presso il castello di Pantelleria, alle ore 17.30, si terrà l’incontro dal tema “Confronti Eroici” in cui parteciperanno i rappresentanti dell’associazione dei Paesaggi Rurali di Interesse Storico. Seguirà la degustazione “10+5 di Patrimoni Unesco” incontro tra i vini prodotti nei territori di Pantelleria e Conegliano Valdobbiadene. L’appuntamento organizzato dall’Irvo, Istituto Regionale Vini e Oli di Sicilia, con la collaborazione del Direttore generale Dr. Gaetano Aprile e il Responsabile A.T.S. Dr. Lucio Monte, sarà condotta dall’enologo IRVO – Ambasciatore Viticoltura Eroica Cervim Gianni Giardina.

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