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Salute

Precari Covid-19 Sicilia, la Ugl Salute all’assessore Volo: “Lavoratori indispensabili”

Redazione

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Precari Covid-19 Sicilia, la Ugl Salute all’assessore Volo: “Lavoratori indispensabili. Confidiamo nell’impegno del Governo Schifani per proroga e stabilizzazione”

Il segretario regionale della Ugl Salute Carmelo Urzì ed il responsabile nazionale del coordinamento emergenza urgenza della Ugl Salute Giuseppe Catalano, hanno partecipato ieri a Palermo all’incontro sindacale convocato dall’assessore regionale della Salute Giovanna Volo per un confronto sul futuro dei lavoratori precari già impegnati durante l’emergenza Covid-19. “Abbiamo finalmente avuto modo di portare all’attenzione dell’assessore le nostre preoccupazioni su quello che sarà il destino di migliaia di lavoratori, soprattutto il personale amministrativo e tecnico, ma anche farmacisti, biologi e assistenti sociali che, ancora oggi, non sanno se potranno continuare a lavorare per il servizio sanitario regionale dopo il 28 febbraio. Stiamo parlando di lavoratori che in questi anni hanno svolto un lavoro eccezionale non solo impegnandosi nel difficile contrasto alla diffusione del virus, ma anche integrando appieno i vuoti in organico di Aziende sanitarie provinciali e Aziende ospedaliere in tutto il territorio siciliano. E’ questo quello che abbiamo voluto ribadire al rappresentante del Governo regionale – aggiungono Urzì e Catalano – continuando a difendere il lavoro prezioso di questi professionisti (in gran parte giovani ed ampiamente qualificati), nella speranza che il Parlamento nazionale possa esprimersi in tempi rapidi anche su una possibilità di stabilizzazione così come fatto per il personale sanitario che, come sappiamo, è stato assorbito per legge dal sistema sanitario stesso. Abbiamo quindi ribadito ulteriormente al nuovo assessore la necessità di legare la possibilità di prorogare e, di conseguenza, stabilizzare questi ormai indispensabili lavoratori anche in funzione delle strutture che si dovranno aprire a breve grazie al finanziamento ottenuto con i fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza, oltre che per integrare le posizioni vacanti da troppo tempo in Asp e ospedali. E su questo punto di vista confidiamo in un impegno deciso da parte del Governo Schifani. Auspichiamo dunque – concludono i due esponenti di Ugl Salute, di poterci rivedere presto con l’assessore Volo, nella speranza di ricevere buone notizie in favore dei precari ed, inoltre, anche per avviare un dialogo incentrato sul miglioramento del servizio dell’emergenza e urgenza in Sicilia.”

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Sanità, Giuliano (UGL): “OSS, figura confinata in un angolo. Non esistono lavoratori di serie B, la politica deve intervenire”

Giovanni Di Micco

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“E’ passato del tempo da quando, era il 2021, la senatrice Paola Boldrini cercò attraverso un DDL di far ottenere agli OSS quei diritti e quella dignità ancora oggi negati. Non essendo schiavi di alcun pregiudizio politico salutammo con soddisfazione quello che immaginavamo potesse essere l’inizio di un cammino che portasse alla luce, garantendo definizione e valorizzazione del ruolo che prevedesse anche una formazione continua e di alta qualità, una figura essenziale ed insostituibile della piramide della sanità italiana.  Tante buone intenzioni, si parlava anche della possibilità di dichiarare usurante la professione, a cui però non è stato dato alcun riscontro. Così che ad oggi la figura dell’operatore sociosanitario rimane confinata in un angolo, quasi dimenticata, senza ottenere i riconoscimenti, giuridici e materiali, che sarebbero dovuti.  Anzi con la creazione della figura dell’assistente infermiere, su cui confermiamo la nostra assoluta contrarietà, si è data una violenta spallata a quella crescita professionale che da tempo viene giustamente reclamata dalla categoria. Così, oggi, gli emolumenti degli OSS continuano a non garantire loro una vita dignitosa a fronte di carichi di lavoro spesso insostenibili cui si sommano da tempo aggressioni fisiche e verbali che sono tra le cause scatenanti dei sempre maggiori casi di burn-out. Discutere di un futuro migliore della sanità italiana rimane una missione impossibile se si continueranno ad avere lavoratori di serie B, messi al margine del sistema. Per questo chiediamo alla politica di intervenire per riprendere il filo di quanto la senatrice Boldrini aveva pensato. Per garantire agli oss di uscire dal limbo reclamando quella dignità che meritano” dichiara in una nota Gianluca Giuliano, segretario nazionale della UGL Salute.

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Salute

Pantelleria e Egadi nella telemedicina dell’ASP di Trapani con Tunisia, progetto da 900mila euro

Redazione

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L’UE finanzia un progetto di telemedicina dell’Asp Trapani con la #Tunisia. E’ stato infatti approvato dal Dipartimento regionale della Programmazione il progetto di cooperazione, con capofila l’ASP Trapani, nell’ambito del Programma “Interreg VI-A Next Italia Tunisia 2021-2027” per iniziative di Telemedicina, denominato “TÉLÉ-MÉD-ISOLÉS – Services innovants de télémédecine a impact euroméditerranéen pour les sujets en conditions d’isolement”.

Il progetto, in partenariato con enti e istituzioni italiane e tunisine, prevede azioni di cooperazione transfrontaliera per promuovere la parità di accesso all’assistenza sanitaria e la resilienza dei sistemi sanitari. Mira a fornire servizi innovativi di telemedicina “di prossimità”, a impatto #euromediterraneo, a favore di un target di beneficiari, comprensivo di soggetti in condizione di “isolamento” sia per lontananza, sia per status sociale, migliorando significativamente la gestione delle malattie croniche e promuovendo la prevenzione in Sicilia e Tunisia, sfruttando le tecnologie di telemedicina per superare le barriere geografiche e socioeconomiche all’accesso alle cure, e riducendo gli spostamenti per raggiungere i luoghi di cura.

Il contributo comunitario per la realizzazione del progetto è pari a 907 mila euro, per un biennio di attività.

Sei i partner: tre italiani, ASP Trapani (capofila), Università degli Studi di Messina – Dipartimento di Giurisprudenza e Consorzio Sisifo, e tre tunisini, DACIMA Consulting, Association pour l’Education sanitarie en Médicine d’urgence e ABSHORE Tunisie. La convenzione tra gli enti partner sarà siglata il prossimo 5 maggio.

I partner tunisini individueranno di contro le località del territorio caratterizzate da difficoltà di accesso in cui implementare il progetto, aventi come target di riferimento i pazienti affetti da malattie croniche, con particolare riferimento al #diabete mellito. Il diabete comporta anche costi molto elevati: il 6,7% dell’intera spesa sanitaria nazionale, pubblica e privata è assorbita dalla popolazione diabetica

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Salute

Prevenzione neonatale, presentato in ARS disegno di legge per diagnosi su immunodeficienze primitive

Direttore

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E’ stato presentato disegno di legge a firma di Giuseppe Pace, capogruppo di Democrazia Cristiana presso l’ARS, su  “Disposizioni in materia di accertamenti diagnostici neonatali obbligatori per la prevenzione e la cura delle immunodeficienze primitive”.

Lo scopo di tale atto è quello di inserire nei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) lo screening neonatale obbligatorio per la diagnosi precoce delle immunodeficienze primitive.
Tali malattie sarebbero tanto rare quanto gravissime con possibili conseguenze fatali. La diagnosi precoce potrebbe evitare tutto ciò.

In buona sostanza diagnosticare un sistema immunitario carente può rappresentare un salvavita per il neonato.

Il disegno di legge farebbe realizzare un Centro di coordinamento per gli screening neonatali dedicato alle immunodeficienze primitive,  presso i presìdi ospedalieri dotati di Unità Operativa di Oncoematologia pediatrica.
In questo modo anche lo stile di vita del neonato migliorerebbe, evitandone la migrazione sanitaria, per viaggi della speranza.

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