Cronaca
Ponet primo maggio, raffica di denunce e sanzioni nella provincia di Trapani

RAFFICA DI DENUNCE E SANZIONI DURANTE I CONTROLLI IN
PROVINCIA DI TRAPANI
Nei giorni scorsi i Carabinieri della Provincia di Trapani – con l’ausilio del Nucleo
Carabinieri Cinofili di Palermo – hanno svolto una serie di servizi straordinari lungo le
principali vie di comunicazione per incrementare i controlli alla circolazione stradale e alle
persone sottoposte a misure limitative della libertà personale, nell’ambito di quanto
discusso e delineato in seno al comitato provinciale sull’ordine e sicurezza pubblica
tenutosi con il Prefetto di Trapani.
A seguito dell’attività si è proceduto alla denuncia di:
– 7 persone, per guida senza patente;
– 3 persone, per guida in stato di ebbrezza alcolica;
– 3 persone per evasione poiché, ancorché in regime degli arresti domiciliari, non
venivano trovate presso le rispettive abitazioni.
– 2 persone per violazione della misura amministrativa del divieto di accesso nel centro
cittadino (“daspo urbano”);
– un 18enne, per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti (sono stati
rinvenuti nell’autovettura in uso e sottoposti a sequestro gr. 25 di marijuana e gr. 56 di
hashish);
– un 37enne, di nazionalità straniera, per ricettazione poiché fermato alla guida di un
ciclomotore risultato provento di furto;
– un 30enne, di nazionalità straniera, per violazione dei doveri inerenti alla custodia,
poiché fermato alla guida di autovettura già sottoposta in precedenza al fermo
amministrativo per pregresse violazioni alla circolazione stradale.
Nel corso dell’attività sono stati altresì:
– segnalati alla Prefettura di Trapani 8 giovani, quali assuntori non terapeutici di
sostanze stupefacenti, trovati in possesso di (cocaina, hashish e marijuana) per uso
personale,
– elevate 41 contravvenzioni per violazioni al codice della strada;
– sottoposte a fermo amministrativo 4 autovetture non in regola con la prevista
documentazione.
Economia
Pantelleria – Unipant, seminario “Come ridurre le bollette”

Il primo dei seminari del progetto di Democrazia Partecipata continua la divulgazione informativa sulle energie rinnovabili iniziato lo scorso anno: dopo la teoria, scopriamo come applicarle
Il primo dei seminari gratuiti offerti dall’Unipant nel progetto di Democrazia Partecipata 2024 “Panteschità 2: L’Isola del Sapere” che si terrà in due parti venerdì 9 e sabato 10 maggio alle ore 17.30 presso la sede Unipant di Via San Nicola, 42° a Pantelleria centro.
Il Seminario ha il titolo “Come ridurre le bollette – Rendi la tua casa autosufficiente” e sarà tenuto dall’Ing. Angelo Parisi.
Questo seminario prosegue il ciclo di divulgazione informativa sulle energie rinnovabili iniziato lo scorso anno con i seminari ‘Pantelleria Isola Modello per le Energie Rinnovabili’.
L’Ing. Angelo Parisi, esperto in energie rinnovabili, anche quest’anno ci spiegherà:
come leggere la bolletta e da quali voci è composta,
l’analisi dei consumi delle abitazioni di Pantelleria,
come ridurre i consumi con interventi di efficientamento,
come si può avviare l’autoproduzione di energia elettrica con impianti a fonti rinnovabili anche sull’isola
a quali incentivi si può attingere.
Dopo la teoria dello scorso anno, quest’anno si passa alla pratica.
L’ingresso gratuito sarà fino ad esaurimento posti.
Ambiente
Amianto, pubblicato avviso da 1,4 milioni per finanziare rimozione e smaltimento

Un contributo a fondo perduto per la rimozione e lo smaltimento dell’amianto presente nelle abitazioni siciliane. L’assessorato regionale dell’Energia, attraverso il dipartimento Acqua e rifiuti, ha pubblicato l’avviso del valore di oltre 1,4 milioni di euro, a valere sul Programma di azione e coesione (Programma operativo complementare) 2014/2020, con l’obiettivo di incentivare privati e condomìni a bonificare le unità immobiliari in cui è presente questo materiale altamente nocivo per la salute e per l’ambiente.
Le domande vanno presentate esclusivamente online attraverso l’apposita piattaforma ( www.bandoamianto.regione.sicilia.it ) che sarà attiva dalle 12 del 27 maggio alle 12 del 5 settembre. Il contributo è pari all’80% dei costi effettivamente sostenuti, fino a un massimo di 5 mila euro. Nel caso di interventi condominiali, invece, il finanziamento non potrà essere superiore a 2.500 euro per unità immobiliare, entro un limite massimo di 30 mila euro per tutto l’edificio.
«Con questo incentivo economico – sottolinea l’assessore all’Energia Francesco Colianni – assicuriamo un aiuto concreto a tutte quelle famiglie che vogliono rendere sicura la propria casa ed eliminare definitivamente il rischio legato alla presenza di materiali e manufatti contenenti amianto. Allo stesso tempo garantiamo uno smaltimento dei rifiuti in linea con tutte le normative vigenti, quindi nel pieno rispetto dell’ambiente. Sono convinto che molti siciliani sapranno approfittare di questa straordinaria opportunità ».
La procedura di presentazione delle domande è articolata in quattro fasi: dal 27 maggio sarà possibile inserire i dati preliminari e ottenere così il codice univoco che andrà riportato in tutte le comunicazioni; dall’11 giugno si potrà completare l’istanza e inserire sulla piattaforma la documentazione richiesta dal bando; dalle ore 12 del primo settembre fino alle 12 del 5 settembre scatterà la fase della validazione delle domande (click day) e si passerà quindi all’approvazione e pubblicazione dell’elenco delle istanze ammesse; entro i successivi 150 giorni si dovrà presentare la rendicontazione e la relativa richiesta di pagamento.
Contribuirò copriranno esclusivamente le spese relative agli interventi eseguiti successivamente all’invio della domanda e che riguarderanno, in particolare, l’elaborazione del Piano di lavoro da presentare all’Asp, l’esecuzione dei lavori di rimozione dei manufatti contenenti amianto, il trasporto e al conferimento dei rifiuti speciali presso impianti autorizzati, l’allestimento del cantiere di lavoro e gli oneri amministrativi o spese tecniche correlate all’esecuzione dei lavori.
L’avviso completo è consultabile a questo indirizzo.
Salute
Aborto – Safina (PD): “Schifani venga in Aula. È ora di garantire salute e diritti alle donne siciliane”

Trapani, 2 maggio 2025 – “Martedì 6 maggio sarà una data importante per la Sicilia. All’Assemblea Regionale porteremo in Aula la norma che prevede l’assunzione di personale sanitario non obiettore nelle strutture pubbliche dell’isola, con l’obiettivo di garantire piena applicazione alla legge 194. In quella sede, mi aspetto e chiedo che il Presidente della Regione Renato Schifani sia presente. Perché, quando si parla di salute, di diritti, di donne, il massimo rappresentante delle istituzioni non può restare in disparte”.
L’appello accorato arriva dal deputato regionale del Partito Democratico Dario Safina che ha proposto la norma e dal Coordinamento delle donne democratiche siciliane.
“Oggi in Sicilia l’interruzione volontaria di gravidanza, sebbene prevista dalla legge nazionale, – spiega Safina – è ostacolata nella pratica da un sistema che non funziona. Oltre l’85% dei ginecologi è obiettore di coscienza, in alcune province la percentuale supera il 90%. Questo dato ha un significato preciso: troppe donne non riescono a esercitare un diritto riconosciuto, troppe strutture non sono nelle condizioni di offrire un servizio fondamentale, e troppi silenzi istituzionali aggravano una situazione che sfocia, di fatto, in una discriminazione strutturale”.
“Parliamo della salute delle donne siciliane -insiste il deputato trapanese -. Della loro possibilità di scegliere, di essere curate, di non dover affrontare percorsi umilianti o migrazioni sanitarie per ottenere ciò che la legge già garantisce. Questa proposta di legge nasce per dare una risposta concreta e immediata: rafforzare il personale sanitario con figure non obiettrici, capaci di assicurare il servizio in ogni struttura pubblica dell’Isola. Non è uno scontro ideologico, è una questione di giustizia, di dignità, di salute pubblica”.
A sostegno della richiesta si unisce anche la voce del Coordinamento Donne Democratiche, che attraverso Cleo Li Calzi, componente dell’esecutivo nazionale, ribadisce con forza: “È inaccettabile che nel 2025 in Sicilia non sia ancora garantito un diritto fondamentale come quello alla libera scelta delle donne. La piena attuazione della legge 194/78 nelle strutture sanitarie pubbliche non è più rinviabile. È un diritto irrinunciabile che deve essere garantito in ogni provincia, senza ostacoli, senza ipocrisie, senza zone d’ombra. Il provvedimento in discussione è un atto dovuto per garantire l’equità nell’accesso alle cure, contrastare le disuguaglianze territoriali e riaffermare la laicità delle istituzioni pubbliche”.
Da qui l’appello al presidente Schifani: “Martedì venga in Aula. Partecipi al dibattito. Ci dica cosa pensa della mancata attuazione della legge 194 in Sicilia, della negazione quotidiana del diritto delle donne a decidere sul proprio corpo, delle ripercussioni che tutto questo ha sulla loro salute fisica e psicologica. E se ha delle perplessità sul testo che sarà discusso, le esprima. Ci dica come, secondo lui, può essere modificato e migliorato. Il confronto democratico è sempre benvenuto, ma il silenzio e l’assenza non sono tollerabili”.
“Il rispetto delle leggi dello Stato, il diritto alla salute, l’equità nell’accesso alle cure non sono temi negoziabili. Sono le fondamenta della nostra convivenza civile. E oggi, in Sicilia, sono a rischio. Il governo regionale non può più voltarsi dall’altra parte. È il momento della verità” conclude Safina.
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