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Salute

Partinico – Obesity day: screening gratuiti e incontro su obesità e tumori. 10 ottobre alla Clinica Santa Chiara

Redazione

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Tra i temi anche l’emergenza obesità pediatrica. Tra i relatori i diabetologi Vincenzo Provenzano e Francesca Gaia Provenzano
Il 10 ottobre si celebra, in tutta Italia, Obesity Day, campagna nazionale di sensibilizzazione per la prevenzione dell’obesità, indetta da Adi, Associazione italiana di dietetica e nutrizione clinica che, quest’anno, si pone come obiettivo di informare la popolazione sulla correlazione tra obesità e tumori. In Sicilia, a Partinico, alle porte di Palermo, sabato 12 ottobre, si terrà un incontro dedicato al tema presso la Casa di cura Santa Chiara che effettuerà anche screening gratuiti sull’obesità, dalle ore 8:30 alle ore 13:00, per la rilevazione dei parametri antropometrici (peso, altezza, circonferenza vita, rapporto circonferenza vita/altezza e indice di massa corporea). È possibile prenotarsi chiamando il numero 091/5567870 o recandosi direttamente presso la sede della clinica in via Maggiore Guida n.9, a Partinico.

L’incontro su cancro e obesità alla clinica Santa Chiara

L’incontro “Cancro: tutto il peso dell’obesità. Scopri, comprendi, previeni”, rivolto a medici di base, medici di medicina generale, scuole e cittadinanza, prenderà il via alle ore 9:00 e si terrà nella sala convegni della Casa di Cura Santa Chiara. È organizzato con l’Associazione Diabetici e Celiaci Danilo Dolci di Partinico, presieduta da Orazio De Guilmi ed è patrocinato, oltre che da ADI, anche da SIMDO, Società italiana malattie metaboliche, diabete e obesità e dal Comune di Partinico.

Tra i temi del dibattito: epidemiologia dell’obesità ed impatto socioeconomico; obesità e patologie correlate con particolare attenzione al cancro; una nuova epidemia: allarme obesità pediatrica. Alle ore 11:00 seguirà la tavola rotonda “Proposte politiche per la prevenzione e la cura dell’obesità”. Interverranno i direttori sanitari della Casa di Cura Santa Chiara, Vincenzo Provenzano e Francesca Gaia Provenzano, il sindaco di Partinico, Pietro Rao, l’epatologo Riccardo Volpes, il pediatra Gaspare Anselmo, la psicologa Letizia Strazzera e l’associazione di volontariato Cittadinanza Attiva.

La correlazione tra tumori e obesità e il test per scoprire l’indice di rischio

In occasione di Obesity Day 2024, la Fondazione ADI ha formulato un test online per conoscere il rischio cancro correlato alle proprie abitudini alimentari e attività fisica. Si trova sul sito www.obesityday2024.it. Ci sono almeno 13 diversi tipi di tumore direttamente correlati con l’obesità e la sedentarietà. Si tratta di endometrio, mammella, colon-retto, esofago, reni e vie renali, pancreas, stomaco, cardias, fegato, ovaio, cistifellea, tiroide, del meningioma e del mieloma multiplo. Inoltre, quasi l’80% dei tumori al fegato sarebbero evitati col controllo del peso e l’attività fisica.

Di tutti i tumori quasi uno su 8 nelle donne e uno su 10 negli uomini sarebbe evitabile con un peso normale. L’obesità ha ormai superato il fumo di sigaretta come principale fattore evitabile di tumori perché provoca nel nostro organismo una risposta infiammatoria cronica con aumento di numerose sostanze dette citochine, in grado di creare un ambiente favorevole alla crescita di numerosi tumori.

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Prevenzione neonatale, presentato in ARS disegno di legge per diagnosi su immunodeficienze primitive

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E’ stato presentato disegno di legge a firma di Giuseppe Pace, capogruppo di Democrazia Cristiana presso l’ARS, su  “Disposizioni in materia di accertamenti diagnostici neonatali obbligatori per la prevenzione e la cura delle immunodeficienze primitive”.

Lo scopo di tale atto è quello di inserire nei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) lo screening neonatale obbligatorio per la diagnosi precoce delle immunodeficienze primitive.
Tali malattie sarebbero tanto rare quanto gravissime con possibili conseguenze fatali. La diagnosi precoce potrebbe evitare tutto ciò.

In buona sostanza diagnosticare un sistema immunitario carente può rappresentare un salvavita per il neonato.

Il disegno di legge farebbe realizzare un Centro di coordinamento per gli screening neonatali dedicato alle immunodeficienze primitive,  presso i presìdi ospedalieri dotati di Unità Operativa di Oncoematologia pediatrica.
In questo modo anche lo stile di vita del neonato migliorerebbe, evitandone la migrazione sanitaria, per viaggi della speranza.

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Salute

Al via stagione dei bagni, al via pericoli, al via soccorso in mare e non solo con FISA

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Una manciata di giorni e la stagione dei bagni ha il suo via, specie in zone come Pantelleria e Lampedusa, dove seppur l’acqua sia frizzantina ancora, l’invito alla prima nuotata primaverile è manifesto dal sole e dai colori dei nostri mari.
I nostri mari sempre selvaggi, inafferrabili e seducenti.

Ma sia che ci si trovi nelle stupende piccole isole della Sicilia, si che ci si trovi nei litorali di Torvajanica o in quello di Forte dei Marmi, c’è una cosa che accomuna: il mare e i rischi che esso porta seco.

Si può essere eccellenti nuotatori, con resistenza acquatica sopra la norma, con fisici tonici etc etc, ma anche in una nuotata qualcosa può andare storto. La forza del mare è invincibile. Figurarsi se il bagnante è meno esperto e resistente.
Quante volte abbiamo letto di persone uscite a nuotare, si trovino in difficoltà, poi va in soccorso qualcuno che si pensava fosse un grande nuotatore, riesce a mettere in salvo l’incauto e lui muore affogato per la fatica. Anche papà per salvare i propri figli hanno subito questa sorte.

E’ qui che entra in campo, o meglio, in mare l’esperto al salvamento.
Si tratta di una attività che comporta non pochi rischi per chi la esegue, ma anche moltissima preparazione, attitudine e passione.
Non a caso si svolgono corsi molto ben strutturati e da personale di altissimo livello ed esperienza, proprio per ridurre al minimo i rischi di chi salva e della vita da soccorrere.
Esiste una realtà a livello nazionale e che stiamo seguendo da un pò. 
Non è assolutamente una novità, anzi una associazione consolidata e forte che forma esperti di salvamento e di mare.

La FISA

Parliamo di quegli esperti che hanno una formazione e una vocazione come quella che si riscontra e richiede nella FISA,  Federazione Italiana Salvamento Acquatico, appunto
SI tratta di  un ente nazionale di formazione, autorizzato al rilascio del brevetto professionale di Assistente Bagnanti dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti – Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto (prot. 0020845 – 04/03/2010). La federazione è guidata dal Presidente Raffaele Perrotta.

Nel corso degli anni la sua struttura è cresciuta acquisendo sempre più professionalità tecnico-scientifica, inserendo figure altamente qualificate e programmi innovativi nell’ambito della formazione nel salvamento acquatico, del soccorso terrestre, della sicurezza, della protezione civile e della salvaguardia ambientale.

La FISA infatti ha sviluppato al suo interno molteplici settori e scuole federali volti a creare soccorritori professionisti capaci di PREVENIRE, EVITARE e SAPER INTERVENIRE in caso di emergenza. Il nostro scopo è promuovere una diffusa attività sociale per la salvaguardia della vita in generale: umana, animale e ambientale.

Le competenze della FISA

Oltre alla formazione dei soccorritori acquatici/assistenti bagnanti, la Federazione ha anche altri settori:

le Scuole Federali di specializzazione del salvamento acquatico: Rescue Board, Moto d’Acqua, Cinofili da salvataggio, Fluvial Alluvial Rescue, Water Park Lifeguard e D.I.E.T. per il trattamento del traumatizzato;
Nuoto, Baby Rescue, Droni, Primo Soccorso Cinofilo, Unità Cinofile per la ricerca di dispersi in superficie e su macerie, Minaccia e Salvaguardia dell’ambiente marino.

Il riconoscimento della Presidenza del Consiglio dei Ministri

Il 13 novembre 2019 la Presidenza del Consiglio dei Ministri comunica la registrazione nell’elenco centrale delle Organizzazioni di Volontariato (odv) della Protezione Civile Nazionale, oltre che come componente della Commissione del Volontariato Nazionale.

La F.I.S.A. (S.I.S.) programma ed attua la sua attività sul territorio nazionale, per mezzo delle sue delegazioni territoriali, al fine di contribuire alla sicurezza in acqua e a terra; diffondere la cultura dell’acqua come prevenzione e consapevolezza; studiare e diffondere strumenti, comportamenti, tecniche e addetti altamente qualificati per la sicurezza e il soccorso in mare e in tutte le situazioni di emergenza.

Di recente la FISA ha stretto un patto, come potete leggere in: FISA e ANAB, Perrotta e Ballarin siglano protocollo per Sicurezza e Tutela degli Assistenti Bagnanti.

Ricordiamo che è possibile contribuire agli impegni della FISA, donando il 5×1000, come di seguito spiegato: 5×1000 per sostenere la Federazione Italiana Salvamento Aquatico: il tuo contributo nella formazione e dotazione di soccorritori

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Salute

Soccorsa turista infortunata. Intervento congiunto alla Riserva dello Zingaro

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INTERVENTO ALLA RISERVA ZINGARO (TRAPANI) DEL SOCCORSO ALPINO E SPELEOLOGICO SICILIANO, IN COLLABORAZIONE CON L’AERONAUTICA MILITARE, PER UNA TURISTA INFORTUNATA

Primo intervento della stagione da parte del Soccorso Alpino e Speleologico Siciliano nella Riserva Naturale Lo Zingaro, in sinergia con l’Aeronautica Militare. Nel primo pomeriggio i tecnici del Soccorso Alpino e Speleologico Siciliano sono intervenuti a Cala Beretta per recuperare una turista di 53 anni originaria di Verona che si era procurata, scivolando lungo il sentiero, un importante trauma ad un arto inferiore.

Scattato l’allarme alle 14,50, due tecnici di elisoccorso si sono imbarcati al campo sportivo di Castellammare del Golfo su un elicottero HH 139B dell’82° centro SAR del 15° Stormo dell’Aeronautica Militare, decollato dall’aeroporto di Trapani-Birgi.

Il velivolo ha calato sul luogo dell’incidente due tecnici del SASS e l’aerosoccorritore dell’Aeronautica Militare con il verricello. La donna è stata immobilizzata, imbracata col triangolo di evacuazione e recuperata tramite il verricello sull’elicottero che l’ha poi sbarcata al campo sportivo di Castellammare, dove ad attenderla c’era un’autombulanza del 118.
Ha collaborato personale del Corpo Forestale del Nucleo di Vigilanza Zingaro e personale della medesima area protetta.

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