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Spettacolo

Partanna set del corto “Assunta” di Luana Rondinelli, tra finalisti dell’Afrodite Shorts l’11 e 12 dicembre a Roma

Redazione

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Donatella Finocchiaro è la protagonista di un’emozionante storia sull’affido vista come salvezza. Attraverso una narrazione intensa, tra punte di orrida verità, fatta di “pugnalate” da cui non ci si può sottrarre, fino alla sublimazione dell’amore materno. La pellicola è ambientata a Partanna (TP).

  

29 novembre – Un simbolismo fatto di gesti e immagini, con una narratrice protagonista capace di unire l’orrore di una vita di “ferite” subite in quanto donna alla più luminosa e carezzevole speranza, quella che è eredità di bene e di futuro. 

  

Si intitola “Assunta” il cortometraggio scritto da Luana Rondinelli con Francesco Teresi e diretto dalla stessa Rondinelli, che è stato selezionato tra i dieci finalisti dell’Afrodite Shorts, il festival sull’audiovisivo al femminile in programma l’11 e il 12 dicembre nella Casa del Cinema di Roma.

  

La pellicola vede protagonista l’attrice Donatella Finocchiaro che riempie di eleganza morale un ruolo intenso e che tratta il delicato tema dell’affido familiare, ma anche la violenza domestica e la violenza scaturita da una vita spinta avanti dalla necessità di sostentamento: questi sono i temi al centro di un’opera che, in poco meno di dieci minuti, racconta un’angoscia passata, un orrore presente e una bellezza raggiunta. 

  

Il cortometraggio “Assunta” è stato girato a Partanna (Trapani) ed è liberamente ispirato al racconto “Nientemai” di Alessandro Savona. Oltre a Donatella Finocchiaro, fanno parte del cast Bruno Di Chiara, Antonio Pandolfo e Mattia Libeccio, che costituiscono quadri di uno snodo narrativo che parla di sofferenza e pena, ma anche di metacognizione e di etica, che diventa poesia del male e resurrezione. 

 

Prodotto da Accura Film, Ignazio Passalacqua e Michela Culmone il film e gioca sul contrasto tra la bruttura della necessità, che trova luogo nelle case dirute e la bellezza del Castello Grifeo, per poi liberarsi nella magnificenza di una mattina che guarda al paesaggio soleggiato della natura siciliana che rinfranca e appaga. 

  

“Assunta – spiega Luana Rondinelli – è una prostituta che, una volta sottratto il figlioletto Mattia dalla furia efferata di un padre violento, sceglie di darlo in affido per consentirgli di avere quel che lei, momentaneamente, non gli può dare. Attraverso il punto di vista della protagonista viene indagato il delicatissimo legame tra mamma/figlio/famiglia affidataria, senza mai perdere di vista le priorità emotive del bambino. Lasciandoci trasportare dalla sua voce over, ci ritroviamo all’interno della sua realtà; nella quotidianità di un borgo di una Sicilia senza tempo. Percorriamo al suo fianco quelle strade, sorprendendoci di trovare dentro quella storia tante altre piccole storie cariche di pregiudizio e maldicenza nei confronti della prostituta del paese”. 

  

Opera realizzata con il sostegno del Comune di Partanna, dell’associazione Palma Vitae, dell’artista Giufè, di Arci “al circoletto” e Tartaruga Records, il direttore della fotografia è Daniele Savi, la Segretaria di produzione Stefania Viti, i fotografi di scena Giuseppe Renda e Girolamo Di Giuseppe, makeup artist Gaia Gaudesi, il Drone è di Andrea Franco, gli Effetti Visual di Alessandro Trettenero, i costumi di Dora Argento, il montaggio di Giuliana Sarli e le musiche di Gregorio Caimi. 

  

Biografia di Luana Rondinelli

  

Luana Rondinelli è attrice, drammaturga e regista. Nata a Roma, ma cresciuta a Marsala, si diploma alla scuola di teatro del comune di Marsala diretta dal maestro Michele Perriera. Continua la formazione presso Ribalte, scuola romana di recitazione guidata da Enzo Garinei, e partecipa a molteplici laboratori. Nel 2011 fonda la compagnia Accura Teatro ed è autrice e regista di TADDRARITE pièce contro la violenza sulle donne, con cui conquisterà il premio della critica al contest internazionale Etica in Atto 2013, oltre a quello del Roma Fringe Festival 2014 come miglior Spettacolo e drammaturgia. Vittoria, quest’ultima, che consentirà l’approdo della rappresentazione negli USA al San Diego International Fringe Festival 2016, anticipato dalla chiamata all’In Scena! Italian Theater Festival 2015 di New York. Altri riconoscimenti le giungono per GIACOMINAZZA e per A TESTA SUTTA ottenendo con quest’ultimo testo il Premio Fersen alla drammaturgia in un anno che, peraltro, la vede in giuria al prestigioso Premio Mario Fratti di New York. Con il testo PENELOPE – L’ODISSEA È FIMMINA le verrà assegnato al Piccolo Teatro Grassi di Milano il Premio Anima Mundi 2018 alla drammaturgia femminile. Per il teatro Stabile di Catania ha realizzato “Eterna a vucca l’amma”, la riscrittura de “La Lupa” di Verga per la regia di Donatella Finocchiaro e “Press card” un testo di Gaetano Savatteri di cui cura la regia. 5 Nella nuova versione di Taddrarite dirige Donatella Finocchiaro, Claudia Potenza e Antonia Truppo grazie al quale le verrà riconosciuta una menzione speciale per il teatro al Premio Afrodite. Durante il periodo di chiusura dovuto al lockdown scrive tre sceneggiature che saranno inseriti in tre progetti video “La bella impastata cu sonno” andato in streaming per la manifestazione “Notte di zucchero” di Palermo, “Mättula un batuffolo di polvere a teatro” all’interno del progetto video “Avanti veloce” prodotto dallo stabile di Catania e “Medea” interpretato da Laura Giordani (produzione Clan Off) per la regia di Giovanni M. Currò. “’Sciara prima c’agghiorna” testo da lei scritto è ispirato al libro di Franco Blandi (Francesca Serio La madre) con i Musicanti di Gregorio Caimi per la regia di Giovanni Carta. Dirige l’attrice Valeria Solarino in “’Gerico Innocenza Rosa” monologo sull’identità di genere. Ha scritto insieme allo sceneggiatore Francesco Teresi la sceneggiatura di “A testa sutta” tratto dall’omonimo spettacolo teatrale e “Assunta” tratto dal racconto di Alessandro Savona “Nientemai”

Cultura

Gianni Bernardo a Palermo e Roma con “La casa dei silenzi”: oltre 150 repliche per l’artista di Pantelleria

Redazione

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Torna in scena Gianni Bernardo con “La casa dei silenzi” la sua pièce teatrale che ha conquistato il pubblico con raffinatezza 

Gianni Bernardo incontra un nuovo pubblico. Due tappe, 9 novembre al Piccolo Teatro dei Biscottari di Palermo, nel centro storico della città e 14, 15 e 16 novembre sul palcoscenico del Teatro Elettra di Roma, a due passi dal Colosseo.

Gianni torna a raccontare “La casa dei silenzi”, pièce da lui scritta e interpretata, liberamente ispirata a “L’uomo dal fiore in bocca” di Pirandello, rappresentata in molte città italiane per oltre 150 repliche.

Teatro di narrazione fatto di sfumature, di dettagli, di odori, di ascolto. Racconti di vita, cunti della memoria, ricordi che avanzano per scansioni impercettibili, parole e immagini che “si muovono e si impastano” dentro una storia fatta di tante piccole storie legate al filo fascinoso e incantante della memoria che Gianni trasfigura in una sorta di diario fortemente evocativo introducendo molteplici “quadri” ora gioiosi e brillanti, ora malinconici e suggestivi.

Info e prenotazioni: 347.856.1181

https://www.youtube.com/watch?v=vP6PXQ6MU1k

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Spettacolo

Pantelleria, programmazione film per novembre al Cinema San Gaetano

Direttore

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Programmazione mese di novembre:

  • sabato 01 e domenica 02 novembre, ore 21,00 UNA BATTAGLIA DOPO L’ ALTRA: un gruppo di rivoluzionari si ritrova quando un perfido nemico ritorna dal passato dopo 16 di silenzio. Un cast eccezionale sotto la regia di   Paul Thomas Anderson:
  • sabato 08 e domenica 09 novembre, ore 21,00: TRON: ARES,  segue un programma altamente sofisticato, Ares, che viene inviato dal mondo digitale a quello reale per una pericolosa missione
  • mercoledì 12, giovedì 23 e venerdì 14, ore 21: Per te: Paolo, affetto da Alzheimer precoce, cerca di restare presente per il figlio e la moglie, mentre tenta di ricucire il legame col fratello
  • sabato 15 e domenica  16 novembre, ore 21,00: TRE CIOTOLE:  Marta e Antonio sono una coppia che si separa dopo quello che sembrava un banale litigio. Ognuno reagisce alla rottura in maniera diversa: Marta si chiude in se stessa e il suo appetito sparisce. Antonio, invece si butta completamente nel lavoro.
  • sabato 22 e domenica 23 novembre ore 21,00 AFTER THE HUNT-DOPO LA CACCIA: Una professoressa universitaria si trova a un bivio personale e professionale quando un’allieva stellare lancia un’accusa contro uno dei suoi colleghi
  • sabato 29 e domenica 30 novembre ore 21,00  LA VITA VA COSÌ: Il film è ispirato alla vera storia del pastore Ovidio Marras, che ha impedito la costruzione di un resort di lusso sulla spiaggia di Tuerredda rifiutandosi di vendere un suo terreno
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Cultura

Pantelleria applaude l’inclusione: “Aspettando l’Asinello” conquista tutti

Redazione

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Non un semplice spettacolo, ma un’esperienza di comunità

“Aspettando l’Asinello“, scritto e diretto da Lucia Boldi con la collaborazione di Antonietta Valenza, continua a commuovere e far sorridere il pubblico di Pantelleria, trasformando piazza Cavour in un palcoscenico di vita vera.

Liberamente ispirata a Aspettando Godot di Samuel Beckett, la piccola pièce alterna momenti ironici e poetici, ma a renderla unica è il suo cuore: gli attori dell’associazione L’Albero Azzurro, protagonisti di un teatro autentico, senza maschere né artifici, dove ogni gesto è verità e ogni parola è emozione.
Un teatro che diventa specchio dell’isola, e simbolo di un’inclusione vissuta, non proclamata, con l’impagabile partecipazione del M° Gianni Valenza e la sua musica.

Ogni replica è un piccolo miracolo, un atto di coraggio e improvvisazione.
E l’imprevisto, qui, non è un ostacolo: è parte del copione, come nella vita.

Sul palco, ogni ragazzo ha portato qualcosa di sé:
Roberta Belvisi, precisa e attenta;
Luisa Costa, con i suoi abbracci spontanei; Quintina Policardo, che tra una prova e l’altra porta il suo setter Argo; Tony Princiotto, impaziente di indossare le orecchie dell’asinello; Samuela Ferrandes, che volteggia sul palco interpretando il maestrale; Gianni Di Chiara, che attende sempre il suo turno con serenità; Mariateresa Lopez, stretta nel suo maglioncino fino al momento dell’ingresso; Nino Perniciaro, sulla sua sedia a rotelle elettrica e infine Giacomo Policardo, rumorista straordinario, che con la canzone U sciccareddu riesce a strappare risate e applausi — persino dalle tre asinelle vere, nel recinto accanto alla piazza.

Venerdì 10 Aspettando l’Asinello non andrà in scena, invece sabato alle ore 18 si terrà l’ultima replica, eccezionalmente davanti al sagrato della chiesa, poiché la piazza sarà occupata da barbecue e padellate di spaghetti. Un dettaglio che sembra uscito da Beckett stesso, ma che a Pantelleria diventa realtà, con il sorriso.

“Aspettando l’Asinello” è stato presentato dal CAI di Pantelleria, con il sostegno del Parco Nazionale Isola di Pantelleria e del Comune, e fa parte di un progetto più ampio: la realizzazione di un documentario, curato dal videomaker Nicola Ferrari e la sua Associazione Culturale Obiettivo Mediterraneo che racconterà come sull’isola l’inclusione non sia una promessa, ma una pratica quotidiana.

“Questo spettacolo — spiega Lucia Boldi — è nato dal desiderio di dare voce a chi non sempre ne ha una. I ragazzi dell’Albero Azzurro non recitano: vivono. E a modo loro ci insegnano che la normalità è solo una parola, e che la diversità è un dono.”

Tra una prova e l’altra, Boldi confessa di aver contato trentasei caffè offerti da amici e spettatori.
“Ho forse la gastrite — scherza — ma anche il cuore pieno di gratitudine.”

E Pantelleria applaude, non solo lo spettacolo, ma un’idea di umanità che cammina, sorride e sa aspettare. Anche l’asinello.

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