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Comunicati stampa

Pantelleria vuole nascere, il presidio prosegue: ancora nessuna risposta concreta e nessun invito ufficiale dalle istituzioni

Redazione

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Alla luce del report del sindaco Campo sugli incontri tenuti con l’assessore Razza e i dirigenti Asp, abbiamo deciso di continuare il Presidio. Non abbiamo ottenuto le risposte concrete che abbiamo chiesto ma solo alcune promesse di azioni da programmare e postazioni di bilancio a venire. Di fatto nulla di nuovo è stato ottenuto, molti dei miglioramenti elencati erano già previsti nella rete ospedaliera approvata nel gennaio 2019 e nel piano aziendale pubblicato e già in attuazione. E’ quindi semplicemente in atto, sicuramente in ritardo, una rideterminazione. Non abbiamo sentito integrazioni con esami di screening e prevenzione primaria da noi sottolineati o incarichi di servizio per figure fisse e continuative come ad esempio per il medico Oncologo… promessa di 9 ore settimanali quando già è stato comunicato il calendario trimestrale fino al 30 novembre: una volta al mese e figure sempre diverse. Sul Punto Nascita siamo di nuovo al punto di partenza. Ricordiamo che nel decreto della rete ospedaliera a cui si fa riferimento il nostro Punto Nascita è stato cancellato. Questa volta si rimbalza la responsabilità al Comitato Percorse Nascite Nazionale dal quale si attende un parere senza il quale la Regione non può procedere. Ricordiamo che fino a qualche mese fa e come da videoconferenza del sindaco si diceva che tale organo esprimesse un mero parere non vincolante e di poco rilievo perché la competenza era esclusivamente dell’Assessore Regionale. Ora invece serve il via del Percorso Nazionale che tutti sappiamo essere dipendente dagli adeguamenti necessari di cui però nessuno oggi ha parlato e che ancora non sono stati messi in atto dall’ASP. L’apertura potrà quindi avvenire a condizione che vengano rispettati i requisiti minimi di sicurezza, così come previsto dall’accordo Stato-Regioni del 2016, che sancisce il mantenimento di apertura in deroga per i punti nascita in zone disagiate come la nostra (ovvero distanti dalla prima struttura sanitaria oltre 90 km). Non capiamo perchè si continui a parlare di richiesta dei requisiti quando questi DEVONO essere garantiti per legge. PER LEGGE il nostro Punto Nascita non deve essere messo in discussione ma solo adeguato alle norme. Ancora una volta nessuna istituzione si assume il dovere di rispettare la legge, di ottemperare ai propri ruoli e alle proprie competenze e di assumersi le responsabilità conseguenti. Fino ad allora noi saremo al presidio presso il piazzale dell’ospedale tutti i giorni dalle 10.00 alle 20.00 per manifestare dissenso nei confronti di una politica sorda. Aspettiamo sempre un confronto con l’Assessore Regionale Ruggero Razza e con il Commissario ASP, Paolo Zappalà.

Infine, precisiamo, ancora una volta, di non aver ricevuto alcun invito ufficiale da parte dell’assessorato, né tantomeno indicazioni di orario e luogo. Abbiamo chiesto per mezzo email al segretario Lo Re, col quale avevamo avviato una corrispondenza, la necessità di ricevere una comunicazione ufficiale per poter partecipare all’incontro, titolate a farlo, fornendoci tutti i dettagli del caso ma nessuna risposta è stata mai più pervenuta dopo questo ultimo contatto.

 

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Egadi, lavoratori in nero in cantieri edili. Sanzioni da 20mila euro per le ditte

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Al termine di una mirata attività investigativa, i finanzieri della Tenenza hanno eseguito diversi accessi nei confronti di 10 cantieri, procedendo al controllo delle autorizzazioni e della regolarità delle posizioni lavorative del personale impiegato.

Nel corso di tali interventi, nei cantieri ubicati in Favignana, Levanzo e Marettimo, sia nei rispettivi centri cittadini che nelle zone costiere ad alta vocazione turistica, sono stati identificati n. 32 lavoratori impegnati in attività lavorativa, di cui 8 sono risultati totalmente “in nero”.

Gli accertamenti conseguenziali hanno permesso di rilevare che n. 3 lavoratori, oltre a prestare la loro attività lavorativa “in nero”, percepivano indebitamente il reddito di cittadinanza. Per questi ultimi è scattata la segnalazione all’INPS per la sospensione immediata di tale beneficio.

Nei confronti delle imprese coinvolte, i finanzieri hanno irrogato sanzioni nel minimo per circa 20.000,00 euro oltre al recupero della contribuzione previdenziale ed assicurativa evasa, con relativa regolarizzazione e ricostruzione del rapporto di lavoro a favore dei dipendenti.

I predetti controlli si inquadrano nel contesto dell’impegno operativo profuso dalla Guardia di Finanza nella sistematica repressione del lavoro sommerso in ogni settore economico, con il duplice scopo di tutelare i molti onesti imprenditori che operano nella legalità e contrastare invece, con decisione, coloro che traggono indebiti vantaggi finanziari e competitivi dal disonesto sfruttamento della manodopera irregolare.

L’attività ispettiva condotta dalla Fiamme Gialle trapanesi per il contrasto al lavoro irregolare continuerà nelle prossime settimane, anche in altri settori economici, a salvaguardia dei diritti dei lavoratori ed a tutela dei cittadini onesti.

COMUNICATO STAMPA

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Castelvetrano – Carabinieri intervengono al Pronto Soccorso. 29enne denunciato

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Riceviamo e pubblichiamo Comunicato Stampa della Legione Carabinieri “Sicilia” – Comando Provinciale di Trapani.

È stato denunciato dai Carabinieri della Compagnia di Castelvetrano il 29enne che la notte scorsa avrebbe danneggiato i locali del pronto soccorso dell’ospedale Vittorio Emanuele II. Il giovane, giunto presso il locale nosocomio in forte stato di alterazione psicofisica dovuta all’abuso di alcol, avrebbe preteso di ricevere immediate cure per delle lievi ferite auto inferte. Dopo alcuni minuti di attesa avrebbe messo a soqquadro i locali del pronto soccorso spintonando il medico presente. È stato necessario l’intervento dei Carabinieri per ristabilire la calma e far riprendere agli operatori sanitari normale servizio. Il giovane veniva denunciato per danneggiamento e interruzione di pubblico servizio. Le indagini degli inquirenti proseguono al fine di raccogliere ulteriori riscontri investigativi.

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Green Pass Isole minori, ottenuta deroga per servizi essenziali anche ai non vaccinati. Lo annuncia On. Mazzetti (FI)

Redazione

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Roma, 8 gennaio. “Gli scarsi collegamenti e il cronico isolamento insieme all’introduzione del Super Green Pass avrebbero potuto tagliare fuori una parte di cittadini delle isole minori che hanno scelto di non vaccinarsi o che, per le già citate problematiche, non hanno potuto ancora. Ricordiamo, infatti, che gli ospedali o i presidi sanitari sono quasi tutti sul continente. Stanti le regole attuali, senza il vaccino non potrebbero prendere un traghetto, unico mezzo, né per un esame o intervento e nemmeno per una prima dose.

Molti sindaci delle isole minori, a cominciare da Sergio Ortelli del Giglio, avevano rilevato il problema e, grazie al Ministro Mariastella Gelmini che su mia sollecitazione e con l’appoggio del ministro Giovannini abbiamo deciso di trovare un rimedio.

Come Forza Italia la nostra posizione sul vaccino e sulle certificazioni è limpida, cionondimeno non possiamo non riscontrare in questo caso una grave menomazione dei diritti e per questo abbiamo chiesto e ottenuto l’equiparazione dei cittadini delle isole, seppur non vaccinati, non sempre perché no vax, ma per altre problematiche come donne in gravidanza o studenti che devono frequentare scuole di diverso livello o agli altri che non vogliono o non hanno ancora ricevuto il vaccino.

Abbiamo quindi ottenuto una deroga tramite ordinanza del Ministro Speranza per i servizi essenziali come scuola e sanità, dunque una completa e giusta equiparazione”. Lo dichiara Erica Mazzetti, Deputata di Forza Italia e consigliere politico del ministero Gelmini.

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