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Cultura

Pantelleria, vite ad alberello un patrimonio da salvaguardare. L’8 novembre a Khamma l’incontro

Marilu Giacalone

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LA PRATICA AGRICOLA DELLA VITE AD ALBERELLO, UN PATRIMONIO DA SALVAGUARDARE

 PANTELLERIA, SI È TENUTO UN DIALOGO A PIÙ VOCI PER LA VALORIZZAZIONE DELLA PRATICA AGRICOLA RICONOSCIUTA PATRIMONIO IMMATERIALE DELL’UMANITÀ

 
 
Il significato e il valore del riconoscimento UNESCO della “Pratica Agricola della vite ad alberello”, quale Patrimonio Immateriale distintivo dell’Isola di Pantelleria, è stato oggetto di un incontro tra istituzioni e comunità agricola locale, lo scorso martedì 8 novembre, nel contesto del Circolo Trieste Stella di Khamma. 
Un appuntamento nato dall’obiettivo di far conoscere ad un ampio pubblico l’importanza della coltivazione ad alberello, elemento identitario della Perla Nera del Mediterraneo, che coniuga millenni di storia, tradizioni e biodiversità, espressione di un sapere antico da tutelare, promuovere e tramandare.
 
Un bene immateriale culturale che il Parco Nazionale Isola di Pantelleria si impegna a salvaguardare attraverso il dialogo con le istituzioni e i produttori locali.
Sonia Anelli, Direttrice del Parco Nazionale Isola di Pantelleria, ha annunciato in occasione dell’incontro, l’avvio della selezione di 6 nuove figure professionali che andranno a creare un team strategico e operativo, per portare aventi i molti progetti previsti tra cui un piano integrato di valorizzazione del territorio a livello culturale e sociale.
All’appuntamento istituzionale hanno preso parte rappresentanti di partner dell’Ente Parco, ognuno dei quali ha contribuito presentando i primi dati di studi dedicati al progetto.
Università Telematica Unitelma Sapienza di Roma ha presentato le linee guida dell’indagine condotta sulle tematiche di conservazione e protezione / promozione e valorizzazione / trasmissione e documentazione – da implementare per far sì che Pantelleria possa continuare a preservare il proprio territorio e la comunità di produttori che con dedizione e passione lavora per tutelarne il genius loci.
I risultati finali saranno raccolti in un dossier che il parco condividerà con i rappresentanti locali e che saranno la base da cui partire per la definizione dei progetti futuri.
Un altro intervento è stato quello a cura di Agronica-Ibf  società del gruppo Bonifiche Ferraresi, specializzata nell’erogazione di servizi informatici in agricoltura: l’analisi è stata incentrata sulla variazione della copertura e uso del suolo dell’Isola degli anni 2008-2013-2019 e ha permesso di delineare una prima mappatura del contenuto di carbonio organico, principale indicatore di qualità dei suoli agricoli. Dopo aver mappato gli appezzamenti a uve Zibibbo, Agronica-Ibf ha eseguito un’analisi multitemporale utilizzando immagini satellitari, con lo scopo di caratterizzare la variabilità del vigore vegetativo dei vigneti dell’Isola.
Tutta la documentazione sarà messa a disposizione online.
SVIMEZ – Associazione per lo Sviluppo dell’Industria nel Mezzogiorno – si è unita all’appello del Parco Nazionale Isola di Pantelleria con una ricerca che evidenzia come le azioni identificative per la tutela e salvaguardia del Patrimonio Unesco, vadano di pari passo con quelle necessarie per garantire uno sviluppoeconomico del territorio.  SVIMEZ ha sottolineato come sia fondamentale un’azione concertata da parte di tutti i partner e della comunità pantesca, sotto il coordinamento dell’Ente Parco, per continuare a comunicare e a promuovere il Patrimonio Immateriale dell’Umanità.
 
Attività realizzata con il contributo del MIPAAF, ai sensi del D.D.G. Prot. Interno N.0447796 del 20/09/2022.

Sociale

Pantelleria, successo per lo spettacolo “Figlio non sei più giglio” con Daniela Poggi e Mariella Nava

Redazione

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“Figlio non sei più giglio” uno spettacolo che induce ad una riflessione da un altro punto di vista

Ieri sera, in occasione del 25 novembre – Giornata internazionale contro la violenza sulle donne – al Cineteatro San Gaetano di Scauri è andato in scena “Figlio non sei più giglio”, scritto da Stefania Porrino e interpretato da Mariella Nava e Daniela Poggi.
La serata è stata aperta dall’Assessore Benedetta Culoma, che nelle sue deleghe segue anche le Pari Opportunità. Nel suo intervento ha ricordato che la violenza sulle donne non riguarda soltanto i casi più eclatanti, ma anche ciò che accade nel quotidiano, nelle relazioni familiari e nei legami più vicini. Ha richiamato l’importanza di riconoscere i segnali e di non abituarsi a forme di controllo, dipendenza o sopraffazione che, purtroppo, spesso vengono normalizzate.


L’Assessore ha sottolineato che questo spettacolo invita a osservare con maggiore attenzione ciò che accade intorno a noi, a non voltarsi dall’altra parte e a domandarsi quale ruolo ciascuno possa avere nel prevenire la violenza, sostenendo chi vive situazioni di difficoltà e rafforzando una cultura del rispetto.
Lo spettacolo ha approfondito proprio queste dinamiche: il peso dei legami, le fragilità, le radici di comportamenti che possono trasformarsi in abuso e il percorso di chi trova la forza di rompere il silenzio.
Un racconto che parla di sofferenza e fragilità.
Un racconto che mette al centro anche il riscatto e la consapevolezza, necessari per provare a interrompere cicli che spesso sembrano senza fine.

Lo spettacolo ha offerto inoltre un punto di vista raro e complesso: quello delle madri degli uomini che commettono femminicidi. Donne che si interrogano su ciò che non hanno visto, su cosa avrebbero potuto fare, su quali segnali, oggi così evidenti, allora erano stati ignorati o minimizzati.
L’attrice ha interpretato questo ruolo con grande intensità, dando voce a una madre che si strugge e ripercorre i meandri della propria memoria alla ricerca di quei momenti in cui avrebbe potuto intuire l’indole violenta del figlio. Le volte in cui si è detta “è solo un ragazzo”, le risposte date per sminuire, i dubbi soffocati, le domande che tornano con forza: se solo avessi… se solo non avessi lasciato…

La componente musicale ha accompagnato la scena in modo delicato, sostenendo un’interpretazione che ha saputo creare un silenzio attento in sala. Un monologo intenso, capace di tenere il pubblico sospeso e di spingere alla riflessione anche dopo la conclusione dello spettacolo.

Il pubblico ha seguito con grande partecipazione. Al termine, Don Salvatore, il Vicesindaco Adele Pineda e l’Assessore Culoma si sono intrattenuti insieme alle artiste per un breve confronto, evidenziando quanto sia fondamentale continuare a sensibilizzare soprattutto i più giovani. Famiglia e scuola svolgono un ruolo importante, ma non sempre bastano: servono strumenti aggiuntivi, momenti di ascolto e linguaggi capaci di raggiungere davvero le nuove generazioni. In questo senso, il teatro può offrire un contributo decisivo.
Un ringraziamento va alle artiste, alla produzione e a tutti coloro che hanno reso possibile questa iniziativa.

La lotta contro la violenza sulle donne riguarda l’intera comunità e ogni occasione di riflessione condivisa è un passo in avanti verso un cambiamento reale.

Foto a cura di Clara Garsia
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Cultura

Pantelleria – Ripristino campanile, Comunità di Tracino-Khamma ringraziano amministrazione e Cons. Maddalena

Direttore

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La comunità di Khamma – Tracino ringrazia il sindaco Fabrizio D’Ancona e l’amministrazione tutta per il ripristino del campanile della Chiesa Madonna della Pace.
L’ apparecchio delle vecchie campane era stato installato nel 2006/2007 ,con le offerte fatte da diverse famiglie locali. Da qualche anno il dispositivo che governa il tutto si era danneggiato e purtroppo non è stato possibile ripararlo.

In tutto questo il Consigliere Comunale Giuseppe Maddalena si è fatto portavoce di un gruppo di parrocchiani, che ha fortemente voluto che le campane tornassero a suonare dopo qualche anno di silenzio.
Grazie a quest’ultimo e a questa amministrazione, la contrada può svegliarsi e scandire le ore del giorno con il tocco delle campane.

Gli abitanti di Khamma- Tracino

Foto a cura di Simone Raffaele

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Cultura

Pantelleria, tornano a suonare le campane della chiesa di Tracino

Redazione

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La Chiesa Madonna della Pace torna a far sentire la sua voce

Un sentito ringraziamento al Sindaco.

Grazie al supporto dell’amministrazione e con la collaborazione dei consiglieri comunali finalmente le campane della Chiesa Santa Maria della Pace tornano a risuonare, riportando nel nostro paese un simbolo di tradizione, fede e unione. 
Era molto tempo che la felice contrada di Tracino non sentiva scadenzata la propria vita dall’armonico suono del campanile.

Le campane non sono soltanto un suono: sono un richiamo alle nostre radici, un segno di vita e di comunità che continua a crescere e a guardare al futuro con fiducia. Il ripristino del loro funzionamento coincide con il magico periodo natalizio, sapendolo rendere più suggestivo.

Grazie di cuore a chi ha reso possibile tutto questo.
Invitiamo tutti a condividere la notizia e a partecipare ai prossimi momenti comunitari nella nostra amata chiesa di Tracino

Jean Rizzo
Segretario comunale Forza Italia

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