Segui i nostri social

Salute

Pantelleria, un’isola senza nascite. Dal 2018 non più un pantesco, etnia destinata all’estinzione

Giada Zona

Pubblicato

-

Pantelleria senza punto nascita attivo dal 2018.
Sotto la voce “nati” del registro dell’Anagrafe solo marsalesi e trapanesi. La proposta Mustacciuoli

E’ solo un lontano ricordo recarsi all’ospedale di Pantelleria e poter partorire.
La vicenda inizia nel 2012, quando il Punto Nascita viene chiuso e già da qui i panteschi non sono stati in silenzio.

Dal 2012 al 2018 ci sono state delle aperture transitorie del punto nascita, registrando alcune nascite avvenute sull’isola ma solo in determinati periodi. Ci troviamo di fronte a una situazione poco chiara che colpisce Pantelleria da tanti anni, troppi. E non finisce qui.
Tutto si complica nel 2019, in seguito al D.A. della Regione Siciliana che, in forza di quanto disposto dal D.M. Balduzzi 2/04/2015 n. 70, stabilisce la chiusura dei punti nascita con meno di 500 parti all’anno. Poco dopo arriva la pandemia, complicando ancora di più la vita delle neo mamme pantesche: un’emergenza nell’emergenza. 

I trasferimenti in terraferma

Le donne pantesche in gravidanza sono costrette a partire un mese prima del parto, lasciando la famiglia, gli amici, gli affetti. Il proprio nido, direbbe Pascoli. 
Per aiutare le gestanti, la regione Sicilia versa loro un contributo, ma a parto compiuto. Anche questo aspetto ci lascia molti dubbi e perplessità.
Le neo mamme devono avere le disponibilità economiche per completare la loro gravidanza, dovendo trasferirsi fuori dall’isola tra Marsala, Mazara del Vallo, Trapani e anche Palermo; dovendo soggiornare almeno da 20 giorni prima della scadenza della gravidanza.

La donna in gravidanza può prendere un aereo e raggiungere la terraferma in circa 30 minuti, oppure può prendere la nave, un mezzo di trasporto solo apparentemente più economico. Basti pensare alla durata del viaggio, sei lunghe ore, e diventa ancora più oneroso se la futura mamma ha bisogno di portare con sé la macchina.

La voce dei panteschi


Pantelleria non è mai rimasta indifferente a questo tema, ma fin dall’inizio ha dimostrato la sua sensibilità. L’interesse per la questione del punto nascita ha rappresentato e rappresenta un collante sociale, cioè un elemento che riesce a tenere insieme la comunità pantesca, unita nella stessa lotta.
In prima linea troviamo il comitato “Pantelleria Vuole Nascere“, un gruppo sociale che chiede il riconoscimento del diritto di nascere a Pantelleria, molto attivo per la conquista di un diritto che ci viene negato. Tra le varie iniziative, ricordiamo il sit-in svolto davanti l’ospedale, iniziato il 2 settembre 2020 per denunciare la sospensione delle attività della sala parto. Proprio in questo periodo lanciano lo slogan #perilmiopartoiononparto, poi diventato manifesto del gruppo.

Presidente del Consiglio Comunale Giuseppe Spata, l’attuale assessore Massimo Bonì e alcuni panteschi di Aprilia


Non solo cittadini comuni, ma anche i personaggi politici dell’isola hanno espresso la loro voce. Pensiamo a Giuseppe Spata, ex Presidente del Consiglio Comunale di Pantelleria, presente a una manifestazione svoltasi sei anni fa a Roma. Ricordiamo anche l’ex sindaco di Pantelleria, Vincenzo Campo, che nel 2020 si recò davanti l’ospedale e iniziò uno sciopero della fame come segno di protesta. 

L’allora sindaco Campo, vice Caldo e Vallini, in sciopero della fame davanti il presidio ospedaliero di Pantelleria

Un diritto negato

Si pensi a una donna pantesca in gravidanza con un figlio piccolo di cinque anni. È costretta ad andarsene per mettere al mondo un’altra vita. Decide di prendere l’aereo. Valigie in macchina e direzione aeroporto. Ultimi abbracci con i familiari e poi il bambino domanda: “mamma, perché vai via?” E lei prova a dire qualcosa, ma come puoi spiegarlo? Ultimi abbracci (adesso ultimi per davvero) e via. La mamma fa i controlli e sale sull’aereo. Probabilmente è sola, perché i familiari e gli amici non possono assentarsi per un mese dal lavoro, o forse no, magari qualcuno è riuscito a partire con lei anche solo per qualche giorno. Posto 10 A, si siede. Gli assistenti di volo iniziano a dire le solite cose, ma oggi non li ascolta. L’aereo parte,ma l’occhio cade giù e vede Pantelleria. Inevitabilmente, non può fare a meno di immaginare un punto nascita attivo. Così si perde tra i suoi pensieri: pensa alle più fortunate, alle donne che possono partorire nel luogo in cui vivono, affiancate dalle persone più care. Pensa un po’, possono anche continuare a vivere normalmente, come sempre, senza trasferirsi in un’altra città.Così continua il viaggio in aereo, un viaggio breve, ma ricco di emozioni e riflessioni. Atterra a Trapani, ma non vede l’ora di tornare a Pantelleria, con il bimbo o bimba tra le braccia. Inizia a immaginare gli occhi felici della sua famiglia che, come da tradizione, si chiederanno: “a cu somigghia?”
In queste condizioni è plausibile pensare che molte donne evitino di rimanere incinta e pensare a metter su famiglia, per le troppe complicazioni che una maternità comporta.

Pantelleria ha il compito di impegnarsi affinché le donne possano vivere il lieto evento della nascita nella terra che amano e in cui vivono.

Proposta di legge di Mustacciuoli

Nella nostra isola è sempre acceso l’interesse per questo tema, come dimostra, in ultimo in termini di tempo, una proposta di legge promossa da Aurelio Mustacciuoli, residente pantesco attivo nelle varie problematiche dell’isola, e Filippo Panseca, artista da poco scomparso e molto legato a Pantelleria.
L’iniziativa nasce per permettere ai figli di genitori residenti sull’isola di essere registrati come nati a Pantelleria, nonostante il parto avvenga altrove. Sembra una proposta ragionevole, considerando che la nostra isola riprenderebbe a registrare nascite, un’isola la cui popolazione è caratterizzata sempre più da anziani.

Giada Zona, nata a Pantelleria nel 2004, ha trascorso alcuni anni dell’infanzia fuori dall'isola, per farvi ritorno all'età di 10 anni. Dopo la maturità nel 2022 si è trasferita a Siena per iscriversi alla facoltà di “Scienze Della Comunicazione”, un corso che le permette di coltivare ogni giorno i suoi interessi: giornalismo, sociologia, media digitali, politica. Recentemente ha frequentato il laboratorio di giornalismo, offerto dall’Università di Siena, maturando la passione che la lega al mondo della stampa e alle varie forme che sta assumendo nell’ecosistema mediale nel quale viviamo. Da gennaio 2025 collabora con "Culture Globalist", un giornale nazionale che ha la sua sede fisica all'università di Siena. Scrivere su questo giornale le permette di mantenere vivo il legame con Pantelleria e con fierezza contribuirà all’informazione della comunità pantesca.

Pubblicità
Clicca per commentare

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Salute

Pantelleria, calendario delle farmacie di turno 2026

Direttore

Pubblicato

il

Pantelleria Experience ha condiviso il calendario delle farmacie di turno, per l’anno 2026.

Dal  4 Gennaio – al 22 Febbraio

Dal 1° Marzo – al 19 Aprile

Dal 26 aprile – al 14 Giugno

Dal 21 Giugno – al 6 settembre

Dal 13 Settembre – al 1° Novembre

Dall’8 novembre al 27 dicembre

Tutte le info e grafiche sono di Pantelleria Experience

Leggi la notizia

Salute

Nuovo numero del servizio prenotazione presso Azienda Sanitaria Provinciale Trapani

Redazione

Pubblicato

il

Da oggi è operativo il nuovo numero del servizio di prenotazione telefonica #CUP dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Trapani:
0923 025025
Chiamando questo numero potrai parlare con operatori dedicati per prenotare le prestazioni sanitarie in modo semplice e diretto.
Il nuovo recapito si affianca ai numeri CUP già attivi 331 1402643 – 331 1402817 – 331 1402591 – 331 1402788 e nelle prossime settimane diventerà l’unico numero di riferimento per le prenotazioni telefoniche CUP.

Leggi la notizia

Salute

Operazione Fish-Net, controlli della Capitaneria di Porto a Pantelleria, Egadi e altre località trapanesi

Redazione

Pubblicato

il

Controlli in materia di pesca. Sequestrati oltre 800 kg di prodotto ittico non

tracciato e scaduto E’ in corso l’operazione Fish – Net condotta dai militari della Guardia Costiera di Trapani dedicata ai controlli sulla filiera ittica.

Sotto il coordinamento della Direzione Marittima di Palermo, sono state condotte numerose ispezioni lungo tutto il territorio del Compartimento Marittimo di Trapani, Marsala, Pantelleria, Marettimo, Favignana, San Vito Lo Capo e Castellammare del Golfo.

L’operazione, finalizzata all’individuazione degli illeciti e violazioni della normativa vigente sulla pesca e commercializzazione, ad oggi ha condotto all’elevazione di n. 10 sanzioni amministrative nei confronti di esercizi commerciali nel territorio trapanese per un importo complessivo di 15000€ ed un quantitativo complessivo di circa 800 kg di prodotto ittico (fresco e congelato) sottratto al commercio in quanto non accompagnato da documentazione riportante le informazioni obbligatorie a tutela del consumatore.

L’etichettatura e la documentazione commerciale dei prodotti della pesca forniscono dettagli cruciali sul percorso del prodotto, dalla cattura o dall’allevamento fino al consumatore, il quale deve essere informato sulla provenienza, la data di cattura e le pratiche di produzione sostenibili, rassicurando i consumatori sulle scelte responsabili delle aziende.

La documentazione assicura la tracciabilità del prodotto, un aspetto importante in caso di necessità di carattere sanitario e permette di identificare rapidamente la fonte di un eventuale problema alimentare, supportando interventi rapidi e riducendo il rischio di diffusione di prodotti nocivi, fornendo, nel contempo, informazioni sulla specie ittica, sulle pratiche di pesca o allevamento, e persino sull’impatto ambientale in materia di sostenibilità.

L’attività di controllo continuerà in tutta la giurisdizione competenza del Compartimento marittimo di Trapani al fine di garantire che i prodotti ittici destinati al consumo finale siano di sicura provenienza in un periodo di sensibile aumento della domanda come quello delle festività natalizie.

Leggi la notizia

Seguici su Facebook!

Cronaca

Cultura

Politica

Meteo

In tendenza