Cultura
Pantelleria, una statua in bronzo per il dottor Zurzolo e l’elogio al Medico dell’isola
Piazza Perugia custode dell’opera che renderà immortale il medico dell’isola, sempre nei cuori di chi ha avuto il privilegio di conoscerlo e volergli bene
Il Comune di Pantelleria, in seduta di giunta, ha approvato la realizzazione di una statua in bronzo, raffigurante il compianto medico dell’isola: dottor Michele Zurzolo.
L’opera verrà posizionata presso la Piazza Perugia in C/da Tracino, ove il professionista risiedeva, come segno di stima e riconoscenza nei confronti di un uomo che ha dedicato la sua vita al servizio della nostra comunità, con impegno, professionalità e, soprattutto, con
un grande cuore. l’Amministrazione Comunale del 2017, anno in cui morì il Dott. Michele Zurzolo,
proclamando il lutto cittadino per la giornata del 2 agosto 2017 per manifestare il grande
cordoglio del Comune di Pantelleria, diede il primo segnale della rilevanza morale e
professionale del medico.
Elogio al Dottor Zurzolo, un uomo e un professionista senza eguali
La cura e la guarigione delle persone sono sempre state, in ogni epoca della storia umana, e in questo momento più che mai, prerogative lampanti di desiderio di ripresa e risanamento fisico e psicologico.
Il medico di famiglia è una scelta seria o almeno lo era; e poteva rappresentare, oltre alle necessità di cura estreme, un momento gioioso di serenità domestica.
Fino a pochi decenni orsono, a Pantelleria come nel resto del mondo, poter godere della disponibilità di un medico a ‘tempo pieno’ era spesso privilegio esclusivo di quanti immuni alle difficoltà economiche.
Dallo sbarco sull’Isola del dottor Michele Zurzolo, proveniente dalla Calabria negli ormai lontani anni ’60 del Novecento, ogni difficoltà cominciò a dissolversi e, per chi ha avuto la fortuna di conoscerlo, è riuscito a ricavarne una meravigliosa esperienza, insieme alla considerazione di aver incontrato un Grande Uomo, ancor prima che un Dottore con la D maiuscola.
Persona elegante, colta e magnanima, si distingueva per i suoi cappelli in varie fogge, sotto i quali splendeva uno sguardo tranquillizzante e protettivo, mentre soccorreva ogni paziente che ne avesse bisogno, dopo aver percorso strade sterrate, vicoli e sentieri, su muli e carrozze, a bordo delle prime automobili che allontanavano il ricordo delle fatiche e delle debolezze dell’ancora vivo dopoguerra, adattando il passo del mestiere alla velocità sfrenata degli anni in avvenire.
Si presentava perciò ai bimbi malati con affezionata premura, alleggerendo l’atmosfera infermiccia con la dolcezza di caramelle e cioccolatini d’ogni gusto, dopo aver rassicurato sulla poca serietà del malessere con un ‘Tutto a posto, non c’è nulla di cui preoccuparsi’.
L’Arte della cura
Ogni contrada dell’Isola ne aveva apprezzato l’Arte della Cura, seppur avesse prediletto per dimora Khamma, l’araba località dalle sorgenti calde.
Medico che, nelle possibilità delle terapie del tempo, sostenuto da commovente umanità ed infinita competenza, è riuscito a salvare molte vite, talora facendo ricorso al severo rimedio della penicillina o degli antibiotici più blandi, solamente in congiunture di preciso bisogno.
‘I rimedi naturali prima di tutto’, sosteneva con la fermezza della sua professionalità e della sua indole calabra, sempre osservando con amorevole attenzione, attendendo con pazienza ed esprimendo la sua cura con estrema calma e precisione, mentre i familiari dei pazienti approntavano qualcosa da mangiare, come ringraziamento sincero al dottore amico di tutti, cui non pesava il sacrificio dello spostamento: una fetta di tumma stagionata, una sarduzza, un pomodoro tranciato e un buon bicchiere di zibibbo, fra scambi di parole lenitive e incoraggiamenti senza fine.
Parimenti, la sua casa era aperta a tutti e accoglieva pazienti provenienti da ogni angolo dell’Isola, assiduamente anche amici stretti, con i quali trascorreva le sue ore di riposo – sempre affiancato dalla sua meravigliosa Anna – alternandola spesso con l’abitazione in Cala Tramontana, a pochi passi dal mare; per poi riprendere ad esercitare con superba dedizione la propria Missione da un dammuso all’altro, sempre accolto con grande gioia come antidoto alle patologie della vita, ai tempi in cui ancora regnava il Senso dell’Umanità.
Riduttivo definirlo semplicemente medico. Restrittivo per gli odierni termini di paragone, con tutto il merito alle eccezioni tangibili e innegabili.
Un vero Guru dell’Anima, prima ancora che generico incaricato alla guarigione.
Ogni malessere fisico deriva da una inquietudine interiore
Un Uomo che sosteneva che ogni malessere fisico deriva da una ‘inquietudine’ interiore; medico oggi irreperibile – utilizzando i gelidi termini dell’attuale medicina – , strenuo difensore dei diritti dei malati in assenza di garanzie ufficiali, con la capacità magica di disinfettare e curare con amore ogni malanno; fondamentale esempio di impegno, serietà ed esperienza sul campo, per tutti coloro che si lasciano oggi offuscare dalla Indifferenza nei confronti del Prossimo.
Forse si esisteva più ‘sicuri’ un tempo, quando Persone come Michele Zurzolo vivevano in amicizia con la Natura che, affascinata dall’indole filantropica di certi Uomini, sapeva regalarci ogni sorta di rimedio; quando il sorriso e la dolcezza di un Medico ci ripulivano l’Anima guarendo nello stesso tempo il Corpo; quando uno Sguardo attento e ben disposto faceva scoprire e riusciva a debellare ogni disgraziato acciacco; quando il Mondo era contagiato di Bellezza e la Terra un Paradiso di Calore.
Franca Zona
In copertina una foto dalla pagina facebook del Comune di Pantelleria
Cultura
C’è anche Alex Del Piero nel nuovo singolo di Pietro Gabriele – Da oggi su tutte le piattaforme digitali
Dopo il successo del singolo “Pantelleria”, Pietro Gabriele pubblica oggi “L’ultimo giorno dell’anno”
Dopo il successo del singolo “Pantelleria”, che ha ottenuto un’ampia rotazione sulle radio italiane ed è sigla Rai per la stagione 2025/26 del programma “Da noi… a ruota libera”, Pietro Gabriele pubblica oggi il nuovo singolo “L’ultimo giorno dell’anno”, disponibile da oggi su tutte le piattaforme digitali.
Il brano racconta quell’istante sospeso in cui il tempo sembra fermarsi e, allo stesso tempo, accelerare. È il momento del conto alla rovescia, quando in pochi secondi riaffiorano immagini, ricordi e sensazioni: l’ultimo giorno di scuola, l’ultimo sole d’estate, la fine di un amore o l’ultimo gol di un idolo, per lui Alex Del Piero.
“L’ultimo giorno dell’anno” si muove su sonorità indie-pop energiche con richiami agli anni ’80, mantenendo un equilibrio tra malinconia e spinta emotiva. Una canzone che non si limita a guardare indietro, ma utilizza il ricordo come slancio verso ciò che sta per arrivare.
Il testo procede per immagini immediate e universali, capaci di raccontare quella sensazione comune a tutti di sospensione e consapevolezza, quando sembra che tutto finisca e ricominci nello stesso istante.
Una nuova narrazione di vita, di momenti condivisi, fatta con quella leggerezza e freschezza che contraddistingue lo stile del cantautore pantesco.
“L’ultimo giorno dell’anno” è già un successo al primo ascolto. Orecchiabile, con quel ritmo giocoso, è destinato ad accompagnare le persone nelle loro quotidianità, ancor più immaginandosi e immergendosi in quei quadri di Pantelleria rappresentati con veridicità e sensibilità.
Con questo nuovo singolo, Pietro Gabriele prosegue un percorso artistico coerente e riconoscibile, fatto di narrazione emotiva, attenzione ai dettagli e una scrittura capace di trasformare attimi quotidiani in immagini sonore.
Il brano perfetto per le playlist di capodanno.
“L’ultimo giorno dell’anno” è disponibile da oggi su tutte le piattaforme digitali.
Ascoltalo ora su Spotify
https://open.spotify.com/intl-it/album/5ctgH4OyNJlfSq8vGp8gcQ?si=Dk4ZXuACS4OlBH4x17mK6g
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Cultura
Pantelleria, tutto pronto per il Presepe Vivente in scena a Gadir
Oltre una trentina di figuranti animeranno la suggestiva scena del Presepe Vivente
Nei pomeriggio di domenica 28 e lunedì 29 dicembre, dalle ore 17.00 alle 20.30, a Gadir verrà allestito il Presepe Vivente.
L’atteso evento è una idea dell’Associazione Madonna della Pace, che, con il supporto del Comune di Pantelleria, della Chiesa Forania, dell’Ente Parco e dello Zio Tano Academy, sta realizzando la seconda edizione.
La scelta della location è perfetta: Gadir è già di per sè un presepe e quando sarà arricchito di tutto il necessario e delle comparse (una trentina) sarà perfetto.
Ingresso libero, naturalmente per un evento straordinario per l’isola, in un momento così singolare e toccante come il Natale.
Cultura
Pantelleria, calendario delle messe festività natalizie 2025
Di seguit riportiamo il calendario completo delle messe che si celebreranno nel Capoluogo e nelle contrade maggiori di Pantelleria

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