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Ambiente

Pantelleria, un lettrice segnala: al Lago niente cestini per immondizia e cartelli scoloriti. Dotare la zona con bagni chimici

Redazione

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Riceviamo  e pubblichiamo integralmente le segnalazioni e suggerimenti di una nostra lettrice, relativamente alla zona del Lago di Venere.

La presente per segnalare la totale carenza di cestini dell’immondizia presso tutta la circonferenza del lago di Venere, neanche presso il parcheggio delle auto. Non vi e’ neanche una spiegazione per turisti sulla storia del lago , sulle tradizioni, sui possibili benefici dei fanghi. Vi e’un cartello illegibile, logoro, vecchio e scolorito.

Non vi e’ neanche un bagno chimico: se qualcuno ha esigenza di una toilette deve appollaiarsi forse dietro ad un cespuglio?

Quanto sarebbe sfruttata una doccia a pagamento ? Una semplice doccia che funziona a tempo, a pagamento, come nelle spiagge della Romagna …farebbe la felicità di tutti i turisti che vengono a godere della bellezza di una location unica al mondo.

Nella speranza che presto qualche miglioria possa presto essere apportata in questa location paradisiaca nel rispetto della natura.

Cordiali Saluti

In copertina, foto di Leonardo Puleo

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7 Comments

7 Comments

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    fabrizio vella

    09:07 - Agosto 7, 2020 at 09:07

    Questa si chiama civiltà!

  2. Avatar

    Maria Gabriella Fasana

    15:36 - Agosto 7, 2020 at 15:36

    Condivido la segnalazione relativa alla totale assenza di cestoni per la raccolta della spazzatura allo specchio di Venere ma penso che più grave sia che dopo due anni per arrivarci si debba ancora fare un giro lunghissimo in strada pericolosa e sterrata.
    In ogni caso in assenza di cestoni in poi punti dell”isola conviene portarsi un sacchetto e riportarsi la propria a casa e, ove necessario, anche quella dei maleducati che l’abbandono ovunque come per le cicche abbandonate.

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    Marta Diglio

    21:13 - Agosto 7, 2020 at 21:13

    Vivo l’isola da qualche anno ormai….Non è mlto grande i nostri rifiuti li portiamo dove alloggiamo non ci costa niente sistemarli nella nostra borsa…. e così i nostri bisogni fisiologici……lasciamo il lago di venere così com’è.. meraviglioso…..cambia posto ci sono i centri commerciali sulla terra ferma che fanno al caso tuo….grazie .

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    siegfried buck

    22:49 - Agosto 7, 2020 at 22:49

    stessa cosa al porto di scauri, forse peggio, perchè -attenzione – lì si trova veramente una toilette, l’hanno costruita in 2005 – purtoppo “e chiuso da anni…
    (l’ho segnalato qualche anno fa sul pantelleria news!!!).
    buck (kaffefi)

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    Sandro

    14:22 - Agosto 8, 2020 at 14:22

    Il lago di Venere e Pantelleria non sono la riviera adriatica, chi pulirebbe il bagno e farebbe manutenzione alle docce a pagamento?
    Allora mettiamo anche lettini e ombrelloni
    musica e gonfiabili
    Meglio portarsi a casa i rifiuti e risciacquarti con una bottiglia di acqua e lasciare il lago come è

  6. Avatar

    Annamaria Albertini

    16:25 - Agosto 8, 2020 at 16:25

    Ho trascorso le vacanze a Pantelleria per due anni consecutivi e devo dire siano state indimenticabili
    Pantelleria non è per tutti , non è per un turismo di massa e con un minimo di buona volontà e rispetto ci si organizza per non lasciare sgradevoli tracce . Chissà che prima o poi riesca a ritornare per rivedere due splendidI AMICI ! Da Torino un caro saluto Annamaria

  7. Avatar

    Elena

    22:09 - Agosto 8, 2020 at 22:09

    Pantelleria o la ami o la odi….
    Noi l amiamo…. Certo la stanno lasciando al degrado puro… Un po’ di migliorie non guasterebbe…. Strade pericolose e comunque un po’ di più educazione e pulizia da parte dei villeggianti non guasterebbe…. Se poi I panteschi metterebbero del proprio…. Non guasterebbe.
    Rimane che sono state delle ferie fantastiche.

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Ambiente

Pantelleria centro senza acqua da oggi. Ecco perchè

Direttore

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Da oggi 19 novembre, l’erogazione di acqua in Pantelleria centro e zone limitrofe è interrotta.

Ecco l’avviso

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Ambiente

CER SOCIALE UNIPANT per Pantelleria: un successo di adesioni

Redazione

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Il 24 novembre scade il termine per partecipare al primo gruppo

L’Unipant è con soddisfazione che comunica che ad oggi abbiamo ricevuto ben 30 manifestazione di interesse di adesione alla costituzione della CER.

Siamo particolarmente soddisfatti del numero di interessati e speriamo che altri aderiranno. Tuttavia, per motivi organizzativi questa è l’ultima settimana per entrare nel primo gruppo del Quadro sociale.

Dal giorno 24 novembre procederemo:

1.⁠ ⁠all’Analisi di Fattibilità Tecnica ed Economica.

Valuteremo i profili di consumo e produzione potenziale del punto di prelievo (POD) al fine di verificare la Vostra inclusione e il Vostro contributo ottimale all’interno della nascente Comunità Energetica Rinnovabile (CER).

2.⁠ ⁠all’Elaborazione di Simulazioni.

Predisporremo simulazioni e modelli previsionali per calcolare i potenziali benefici di autoconsumo condiviso e di risparmio energetico derivanti dalla partecipazione alla CER.

Pertanto, occorrerà inviare copia dell’ultima bolletta elettrica (solo le prime due pagine) tramite email all’indirizzo cer@unipant.it oppure consegnare una copia presso la sede Unipant, via San Nicola 42A, (la copia possiamo farla in sede) nei giorni 19, 20, 25, 26, 27 novembre dalle 17 alle 19.30.

Insieme all’invio della bolletta (o consegna della stessa in sede) occorrerà compilare, firmare e inviare (sottoscrivere in sede) il modulo di consenso al trattamento dei dati personali allegato.

Qualora, dal 24 novembre, dovessero pervenire altre manifestazioni di interesse queste verranno prese in considerazione in un secondo momento.

Infine, per ragioni organizzative e di tempistica, il mancato invio (e/o consegna) della bolletta, insieme al consenso al trattamento dei dati, entro il 30 novembre verrà considerato come rinuncia alla partecipazione, dando la possibilità a chi si è iscritto dopo ad entrare nella CER. Si terrà conto dell’ordine cronologico di adesione.

La perentorietà dei termini è necessaria per rispettare il cronoprogramma per consentire al progetto di proseguire in maniera costante.

 

Dipartimento Energia e Ambiente UNIPANT

Avv. Marcello Sparacio

Ing. Angelo Parisi

 

Contatti per Informazioni: CER@UNIPANT.IT – WWW.UNIPANT.IT – 331 490 5245

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Ambiente

Addio termosifoni? L’Italia inventa la pittura che riscalda i muri grazie al grafene

Redazione

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Una rivoluzione invisibile: la vernice che scalda le pareti
Un’innovazione che sembra uscita dalla fantascienza arriva dall’Italia: una pittura riscaldante al grafene, sviluppata dalla società BeDimensional SpA in collaborazione con l’Università di Genova.

Si applica come una normale vernice, ma è capace di trasformare intere pareti in superfici radianti, eliminando la necessità di termosifoni, stufe o pannelli ingombranti.

Raggiunge temperature oltre i 100°C consumando appena 35 watt per metro quadrato, molto meno rispetto ai comuni sistemi elettrici e con un risparmio potenziale del 40% sui consumi energetici.

Un’idea destinata a cambiare il modo in cui riscaldiamo le nostre case — soprattutto in un periodo in cui ottimizzare i consumi di luce e gas è diventata una necessità per molte famiglie.

Perché tutti parlano della vernice riscaldante al grafene
Il segreto sta nel grafene, materiale considerato rivoluzionario per l’efficienza con cui conduce elettricità.
Quando la parete pitturata viene collegata a semplici elettrodi in rame, entra in funzione il Joule effect, generando calore direttamente sulla superficie.

Questa tecnologia offre:

un calore più uniforme

un ambiente senza sbalzi termici

meno dispersioni energetiche

Un approccio che si integra perfettamente in un percorso di consumo consapevole. Per monitorare meglio i consumi domestici è utile conoscere il costo del kWh o il proprio consumo energetico.

Come funziona davvero: tecnologia semplice, risultati sorprendenti
La vernice è compatibile con diverse superfici, dai normali intonaci ai pannelli sandwich, ed è pensata sia per nuove costruzioni che per ristrutturazioni.
Non servono impianti complessi: basta applicarla e collegare gli elettrodi.

Tra i vantaggi principali:

nessuna manutenzione

assoluto silenzio

nessun elemento visibile che ingombra l’ambiente

massima libertà di design

Una soluzione ideale per bagni, studi, locali tecnici e spazi difficili da raggiungere con i sistemi di riscaldamento tradizionali.

Pro e contro: come trasformare un’innovazione in opportunità
Vantaggi
Consumi ridotti rispetto ai riscaldamenti elettrici tradizionali

Installazione semplice

Calore uniforme

Nessun impatto estetico

Per chi desidera valutare alternative più convenienti, è possibile confrontare le offerte luce e le offerte gas.

Sfide
Meno efficiente delle pompe di calore più performanti

Necessità di certificazioni e test a lungo termine

Disponibilità commerciale iniziale limitata
Nonostante ciò, il potenziale è enorme: soprattutto per ristrutturazioni eleganti, locali piccoli, ambienti umidi o progetti ad alto valore estetico.

Il calore invisibile che cambia la casa
La pittura al grafene propone un nuovo modello di comfort domestico: invisibile, efficiente e sostenibile.

In futuro potrebbe integrarsi con tecnologie smart e sistemi fotovoltaici, trasformando ulteriormente il modo in cui utilizziamo l’energia.

Questa innovazione tutta italiana potrebbe davvero portare a un mondo senza termosifoni visibili. Se i prossimi test confermeranno le prestazioni promesse, la pittura riscaldante al grafene potrebbe diventare uno dei pilastri dell’edilizia sostenibile del futuro.

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