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Economia

Pantelleria troppo cara. Un turista scrive al sindaco Vincenzo Campo

Direttore

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Pantelleria troppo cara.

Un nostro lettore ci ha contattati spiegando che sono i trasporti molto costosi a far rinunciare dal trascorrere le vacanze a Pantelleria, in favore di altre mete turistiche più economiche.

Attraverso il nostro giornale, scrive al Sindaco per manifestare il suo disappunto.

La lettera

“Buonasera signor Sindaco, mi chiamo PARLONGO VINCENZO e le scrivo da Reggio Calabria. Le scrivo perché sono molto arrabbiato oltre che deluso. Mi spiego meglio. Era mia intenzione trascorrere a luglio una settimana di vacanza con la mia famiglia (5 persone) sulla sua splendida isola di PANTELLERIA alloggiando in un DAMMUSO. Dopo aver preso un impegno di affitto ho dovuto disdire di corsa perché mi sono stati chiesti circa €600 (SEICENTO) A/R per traghettare la macchina da Trapani. Mi è stato proposto di arrivare a PANTELLERIA senza macchina al costo di € 400 A/R, ma facendo due calcoli mi costerebbe di più perché dovrei affittare una macchina al costo di € 250 più almeno, più la benzina, imprevisti esclusi! Insomma una vacanza da € 1.500 SOLAMENTE PER TRAGHETTARE E DORMIRE. Un assurdità! Assurdità che con immenso rammarico mi dirotta altrove, a me come ad altri turisti. Mi dispiace tantissimo constatare questa situazione a Pantelleria. Mi scuso per il disturbo ma ci tenevo a fare sapere al PRIMO CITTADINO il mio pensiero, mio, come quello di molte altri turisti che si sono ritrovati in una situazione analoga.

Vincenzo Parlongo, Reggio Calabria, 20/05/2019″

Marina Cozzo è nata a Latina il 27 maggio 1967, per ovvietà logistico/sanitarie, da genitori provenienti da Pantelleria, contrada Khamma. Nel 2007 inizia il suo percorso di pubblicista presso la testata giornalistica cartacea L'Apriliano - direttore Adriano Panzironi, redattore Stefano Mengozzi. Nel 2014 le viene proposto di curarsi di Aprilia per Il Corriere della Città – direttore Maria Corrao, testata online e intraprende una collaborazione anche con Essere Donna Magazine – direttore Alga Madia. Il 27 gennaio 2017 l'iscrizione al Consiglio dell'Ordine dei Giornalisti nel Lazio. Ma il sangue isolano audace ed energico caratterizza ogni sua iniziativa la induce nel 2018 ad aprire Il Giornale di Pantelleria.

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6 Comments

6 Comments

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    Maria

    16:34 - Maggio 21, 2019 at 16:34

    Sig. VINCENZO Parlongo ha proprio ragione a scegliere un’altra meta.. SIG. SINDACO DA PANTESCA le dico che i trasporti per Pantelleria sono davvero parecchio Cari….. Peccato che Pantelleria è presa d’assalto dal turista con la grana… Dovrebbero disertarla anche Loro perché i biglietti sono costosissimi ne so qualcosa….

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    Massimo

    17:35 - Maggio 21, 2019 at 17:35

    Mi aggrego al sig. Parlongo, costa di più il traghetto Trapani Pantelleria auto più due adulti una bimba di 8 anni e un infante 240 euro a tratta posto a sedere, che Genova Palermo 245 euro incluso cabina vista mare. Fortunatamente sono originario di Pantelleria e quindi ho un punto di appoggio dove alloggiare, se non avesse avuto quest’ultimo sicuramente avrei scelto altre mete di una settimana all’inclusiv al costo del solo viaggio a/r per Pantelleria.
    In quanto dispiace tantissimo ma bisognerebbe fare qualcosa.
    La compagnia grande navi veloci usa fare gli sconti non solo hai residenti in Sicilia ma anche hai solo nati, perché non lo fa anche la compagnia siremar?
    Oppure alcune promozioni come il prenota prima.
    Massimo Di MASCIO

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    Sergio Acampora

    12:26 - Maggio 22, 2019 at 12:26

    Credo che questa lettera sia esemplificativa di una situazione oramai insostenibile per tutti, specialmente per chi ha investito nel turismo sull’isola e giorno per giorno è vittima di continue vessazioni!

  4. Avatar

    Gianni

    23:14 - Maggio 22, 2019 at 23:14

    È vero purtroppo io e mia moglie ogni anno spendiamo 500 euro (macchina e cabina) inclusa andata e ritorno meno male che ho origine pantesche.Ho una casa bene o male sto quasi un mese all’anno diciamo che ammortizzo la spesa. Ma a quanti amici ho dovuto sconsigliare di venire a Pantelleria per via dei prezzi del traghetto.

  5. Avatar

    Giuseppe

    16:54 - Maggio 25, 2019 at 16:54

    PANTELLERIA costa come tutte le altre isole d’Italia

  6. Avatar

    Toti

    07:39 - Giugno 14, 2019 at 07:39

    Fosse solo il costo! Paghi una cabina quanto o piu un hotel 4* x ritrovarti in ambiente fatiscente ed angusto!!

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Ambiente

Pantelleria, Unipant organizza conferenza su Comunità Energetica Rinnovabile

Redazione

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Cos’è una CER, a chi può interessare, cosa ci guadagna chi partecipa e come si crea: queste alcune delle domande a cui daranno risposta l’Ing. Angelo Parisi e l’Avv. Marcello Sparacio
 
L’Università Popolare di Pantelleria (UNIPANT) è lieta di annunciare un importante evento formativo e informativo intitolato “La Transizione Energetica Inizia dalla Comunità”, che si terrà sabato 8 Novembre alle ore 17:30 presso la sede operativa di Via San Nicola, 42abcd. L’ingresso è libero e aperto a tutta la cittadinanza.

L’iniziativa, promossa dal Dipartimento Energia e Ambiente dell’Unipant, si inserisce nell’ambizioso progetto “Pantelleria, Isola Modello”, che mira a informare, sensibilizzare e formare gli isolani sulle opportunità offerte dalle energie rinnovabili e che ha preso il via non appena l’Unipant si è costituita, nel 2023, con i primi seminari pubblici. Il Dipartimento ha lavorato attivamente su questo progetto dalla scorsa primavera e, dopo il fermo estivo, avvia ora la cruciale fase di consultazione con soci e isolani interessati.

L’obiettivo primario dell’incontro è infatti quello di avviare il percorso per la costituzione di una prima Comunità Energetica Rinnovabile (CER) a carattere sociale a Pantelleria. Una CER è un soggetto giuridico i cui membri (cittadini, piccole imprese, enti locali) si uniscono volontariamente per produrre, consumare e gestire localmente energia pulita, portando vantaggi ambientali, economici e sociali alla comunità.

L’incontro approfondirà i temi cruciali per la realizzazione della CER pantesca, tra cui:

Il ruolo strategico delle CER nella Transizione Energetica e l’analisi del contesto insulare di Pantelleria.
La Progettazione e la realizzazione degli impianti di Produzione.
Il Quadro Giuridico e Normativo di riferimento.
La Fattibilità Economico-Finanziaria del progetto.
Saranno relatori dell’evento l’Ing. Angelo Parisi e l’Avv. Marcello Sparacio, esperti sia dal punto di vista tecnico e teorico che legislativo, che spiegheranno al pubblico come si può arrivare alla costituzione di una CER sociale sull’isola e quali benefici porterà a chi ne farà parte.

Il progetto “Pantelleria, Isola Modello” e la promozione delle CER fanno parte degli obiettivi principali che UNIPANT persegue nell’ambito dei progetti europei Erasmus+ e Solidarity Corps, e rinnovano l’impegno dell’Università nel promuovere la sostenibilità e l’innovazione a livello locale con una visione europea.

L’invito a partecipare è rivolto a commercianti, imprenditori, cittadini, associazioni, professionisti e quanti interessati a capire di cosa si tratta, come possono beneficiare di una CER sociale e come contribuire attivamente a questa iniziativa comunitaria.

Per qualsiasi info: 331 490 5245 – info@unipant.it

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Ambiente

Ora solare 2025, stanotte si cambia. La storia nella Prima Guerra Mondiale

Redazione

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Le lancette andranno spostate indietro di un’ora, dalle ore 3 di notte andranno posizionate alle ore 2. Si avrà un’ora in più di luce al mattino e si dormirà un’ora in più. Nei sette mesi di ora legale che stanno per chiudersi, secondo Terna, c’è stato un risparmio economico di oltre 90 milioni di euro.

Mentre è caduta nell’oblio da sette anni, come un orologio fermo, la proposta della Commissione europea di abolire l’avvicendamento, era stata presentata nel 2018. Un po’ di storia Se l’invenzione dell’ora legale risale al Settecento e porta la firma di Benjamin Franklin, in Italia l’ora legale è stata istituita nel 1916 nel corso della Prima Guerra Mondiale proprio per un risparmio in termini energetici fino al 1920, tornando in occasione del Secondo conflitto mondiale tra il 1940 e il 1948. Dopo un primo passaggio nel 1965, è nel 1966 che viene introdotta ufficialmente nel nostro Paese per i mesi compresi tra maggio e settembre. Nel 1980 un accordo tra 14 Paesi, Italia compresa, anticipa il cambio che, da allora viene anticipato in concomitanza con la Pasqua.
Il doppio cambio dell’ora durante l’anno, da legale a solare, potrebbe però avere delle ricadute sull’alternanza sonno-veglia e da tempo è causa di dibattito non solo in Italia ma anche nell’Unione europea. Al centro la difficoltà di coniugare risparmio economico e le abitudini sociali e personali di ognuno di noi.

Salvatore Battaglia
Presidente Accademia delle Prefi

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Cronaca

La “guerra” dell’Ora Legale in Europa: Commissione UE vuole abolizione. Domani lancette indietro

Redazione

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Tra risparmio energetico nullo e impatti sulla salute, la Commissione Europea dichiara l’ora legale una “assurdità”, ma la necessaria maggioranza degli Stati membri continua a mancare
di Filomena Fotia da Meteoweb.eu

Il conto alla rovescia per l’abolizione del cambio stagionale dell’ora sembra essersi interrotto a metà strada, bloccato da un muro di veti incrociati nel Consiglio dell’Unione Europea. Nonostante la volontà popolare e la spinta della Commissione, l’alternanza tra ora solare e legale, nata negli anni ’70 per ragioni di risparmio energetico, continua a scandire le nostre vite 2 volte l’anno. La Commissione Europea, forte di un parere schiacciante espresso da 4,6 milioni di cittadini – un record per una consultazione pubblica UE – che si sono dichiarati a favore della fine di questa pratica, ha da tempo avanzato la proposta di abolizione. Il Parlamento Europeo ha fatto la sua parte, votando a favore nel 2019 e stabilendo il 2021 come anno limite per il cambiamento.

“Un ritmo che non conviene più”
Eppure, a diversi anni di distanza, nulla è cambiato. Il commissario UE per i Trasporti e il Turismo Sostenibili, Apostolos Tzitzikostas, ha ribadito a Strasburgo la posizione della Commissione: lo spostamento delle lancette “non ha più alcun fine“. “L’iniziativa nacque in risposta alla crisi energetica, ma oggi non produce più alcun risparmio energetico per nessun settore, ma anzi porta complicazioni inutili“, ha dichiarato il commissario, annunciando un’ulteriore “analisi più approfondita con uno studio dettagliato” per superare l’attuale stallo.

Le motivazioni della Commissione non sono solo economiche: l’attenzione si sposta sempre più sugli impatti sulla salute e sull’umore, in particolare per bambini e anziani, che “patiscono le conseguenze maggiori” di questo “mini-jet lag” semestrale. Recenti studi, infatti, suggeriscono un impatto negativo sui ritmi circadiani, che in alcuni Paesi del Sud Europa vengono mitigati dalla scelta di rimanere con l’ora legale permanente.

Il blocco degli Stati Membri
Nonostante il chiaro segnale dei cittadini, con Tzitzikostas che sottolinea come “i cittadini europei vogliono la fine di questa assurdità“, il processo decisionale si è incagliato. “Gli Stati membri al Consiglio non hanno ancora raggiunto una posizione univoca” ha concluso il commissario.

Il nodo cruciale risiede nel Consiglio, dove per definire una posizione è necessaria una maggioranza qualificata di Stati membri, consenso che al momento non esiste. L’assenza di tale maggioranza stoppa l’iter legislativo, nonostante la Spagna abbia recentemente riaperto la discussione a livello europeo, con il premier Pedro Sanchez, secondo cui il cambio d’ora “francamente non ha senso“.

In sostanza, per adottare la legislazione che porrebbe fine ai cambi stagionali è necessario l’accordo sia del Parlamento Europeo che del Consiglio. Fino a quando gli Stati membri non troveranno un terreno comune, la “battaglia” per un orario stabile è destinata a rimanere sospesa. L’orologio biologico e quello dell’economia europea continueranno a disallinearsi 2 volte l’anno, in attesa di una decisione che l’Europa, per ora, non riesce a prendere.

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