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Economia

Pantelleria, Tremarco “Grazie a tutti gli operatori del turismo”

Redazione

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Tremarco: 𝗜𝗹 𝗺𝗲𝗿𝗶𝘁𝗼 𝗲̀ 𝗩𝗢𝗦𝗧𝗥𝗢, operatori, imprenditori, uomini e donne del turismo, che avete creduto in una visione comune

Dall’articolo Una rete di imprese per il turismo di Pantelleria
l’Assessore al Turismo Federico Tremarco prende spunto per la sua analisi che verte sul gioco di squadra.

Ecco cosa dice l’Assessore Tremarco:

All’inizio di questa stagione molti hanno sollevato preoccupazioni, immaginando che l’isola potesse apparire meno frequentata, quasi vuota.
Taluni, qualche mese fa, parlavano di una spaccatura tra amministrazione comunale e operatori turistici.
Comprendiamo come queste osservazioni nascevano da un’interpretazione immediata (o per strumentalizzare ??) della situazione, ma è proprio da quelle affermazioni che voglio partire per una riflessione più profonda.
Pantelleria ha sempre avuto una dinamica turistica particolare, spesso segnata da picchi improvvisi e altrettanti cali, che derivano dall’assenza di una gestione coordinata e unitaria degli eventi e delle risorse.
Se dovessimo rappresentare questo andamento con un grafico, potremmo tracciare una curva sinuosa e irregolare, che alterna momenti di pieno e di vuoto senza una vera armonia.
𝗤𝘂𝗲𝘀𝘁’𝗮𝗻𝗻𝗼, 𝗽𝗲𝗿𝗼̀, 𝗾𝘂𝗮𝗹𝗰𝗼𝘀𝗮 𝗲̀ 𝗰𝗮𝗺𝗯𝗶𝗮𝘁𝗼.
Grazie a una visione condivisa, frutto di un dialogo continuo e di una partecipazione corale, siamo riusciti a trasformare quella curva irregolare in un percorso più stabile e lineare.
La stagione turistica ha visto una crescita graduale, senza quei bruschi cali che in passato hanno caratterizzato l’andamento dell’isola.
Fino alla fine di settembre, Pantelleria è stata accogliente e viva, dimostrando che è possibile “𝗴𝗼𝘃𝗲𝗿𝗻𝗮𝗿𝗲” con lungimiranza i flussi turistici.
𝗖𝗼𝗻𝗱𝗶𝘃𝗶𝗱𝗼 𝗾𝘂𝗮𝗻𝘁𝗼 𝗱𝗶𝗰𝗼𝗻𝗼 𝗴𝗹𝗶 𝗢𝗽𝗲𝗿𝗮𝘁𝗼𝗿𝗶 𝗧𝘂𝗿𝗶𝘀𝘁𝗶𝗰𝗶 in questo articolo, e cioè 𝗰𝗵𝗲 𝗾𝘂𝗲𝘀𝘁𝗮 𝗲̀ 𝘀𝘁𝗮𝘁𝗮 𝘂𝗻’𝗼𝗽𝗲𝗿𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝘀𝗲𝗻𝘇𝗮 𝗽𝗿𝗲𝗰𝗲𝗱𝗲𝗻𝘁𝗶, 𝗶𝗻 𝗰𝘂𝗶 𝗽𝗲𝗿 𝗹𝗮 𝗽𝗿𝗶𝗺𝗮 𝘃𝗼𝗹𝘁𝗮 𝗶𝗹 𝗖𝗼𝗺𝘂𝗻𝗲, 𝗶𝗹 𝗣𝗮𝗿𝗰𝗼 𝗡𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗮𝗹𝗲 𝗲 𝗩𝗢𝗜, 𝘀𝘁𝗿𝗮𝗼𝗿𝗱𝗶𝗻𝗮𝗿𝗶 𝗼𝗽𝗲𝗿𝗮𝘁𝗼𝗿𝗶, 𝗮𝘃𝗲𝘁𝗲 𝗹𝗮𝘃𝗼𝗿𝗮𝘁𝗼 𝗶𝗻𝘀𝗶𝗲𝗺𝗲 𝗽𝗲𝗿 𝘂𝗻 𝗽𝗿𝗼𝗴𝗲𝘁𝘁𝗼 𝘂𝗻𝗶𝘁𝗮𝗿𝗶𝗼.
Questa sinergia ha fatto sì che l’isola non solo venisse frequentata, ma soprattutto amata e apprezzata fino alla chiusura della stagione.
𝗚𝗿𝗮𝘇𝗶𝗲 𝗮 𝘁𝘂𝘁𝘁𝗶 𝗴𝗹𝗶 𝗼𝗽𝗲𝗿𝗮𝘁𝗼𝗿𝗶 𝗰𝗵𝗲 𝘀𝘁𝗮𝗻𝗻𝗼 𝗮𝗿𝗿𝗶𝗰𝗰𝗵𝗲𝗻𝗱𝗼, 𝗰𝗼𝗻 𝗰𝗼𝗻𝘁𝗿𝗶𝗯𝘂𝘁𝗶 𝗱𝗶 𝗶𝗱𝗲𝗲 𝗲 𝗺𝗼𝘁𝗶𝘃𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲, 𝗶𝗹 𝘁𝗮𝘃𝗼𝗹𝗼 “𝗣𝗮𝗻𝘁𝗲𝗹𝗹𝗲𝗿𝗶𝗮 𝗦𝗶𝘀𝘁𝗲𝗺𝗮 𝗜𝘀𝗼𝗹𝗮”, uno strumento di confronto e pianificazione che ho voluto fortemente.
“Pantelleria Sistema Isola” ha riunito istituzioni e operatori in un dialogo costante, permettendo di costruire una visione condivisa che ha finalmente portato a una gestione più consapevole e strategica del nostro patrimonio turistico.
La partecipazione attiva di tutti ha reso possibile quella crescita graduale (in un contesto sicuramente non favorevole) che è sotto gli occhi di tutti, e ci ha permesso di affrontare le sfide con una forza comune.
A coloro che, pur con sincera preoccupazione, avevano paventato uno scenario diverso, vogliamo dire che il successo di quest’anno non è frutto del caso, ma di una strategia pensata, condivisa e, soprattutto, realizzata grazie al contributo di tutti.
È la dimostrazione che, con la collaborazione e il confronto costruttivo, si possono raggiungere risultati che vanno oltre le aspettative.
𝗜𝗹 𝗺𝗲𝗿𝗶𝘁𝗼 𝗲̀ 𝗩𝗢𝗦𝗧𝗥𝗢: operatori, imprenditori, uomini e donne del turismo, che avete creduto in una visione comune.
Uniti abbiamo costruito qualcosa di più grande delle singole parti, e continueremo su questa strada, con la stessa dedizione e la stessa passione.
Ci vediamo tutti insieme a Rimini, al 𝗧𝗧𝗚 𝗧𝗿𝗮𝘃𝗲𝗹 𝗘𝘅𝗽𝗲𝗿𝗶𝗲𝗻𝗰𝗲 dal 9 all’11 ottobre 2024.

𝗚𝗿𝗮𝘇𝗶𝗲, 𝗱𝗶 𝗰𝘂𝗼𝗿𝗲, 𝗮 𝘁𝘂𝘁𝘁𝗶 𝘃𝗼𝗶.

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Ambiente

Pantelleria, Unipant organizza conferenza su Comunità Energetica Rinnovabile

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Cos’è una CER, a chi può interessare, cosa ci guadagna chi partecipa e come si crea: queste alcune delle domande a cui daranno risposta l’Ing. Angelo Parisi e l’Avv. Marcello Sparacio
 
L’Università Popolare di Pantelleria (UNIPANT) è lieta di annunciare un importante evento formativo e informativo intitolato “La Transizione Energetica Inizia dalla Comunità”, che si terrà sabato 8 Novembre alle ore 17:30 presso la sede operativa di Via San Nicola, 42abcd. L’ingresso è libero e aperto a tutta la cittadinanza.

L’iniziativa, promossa dal Dipartimento Energia e Ambiente dell’Unipant, si inserisce nell’ambizioso progetto “Pantelleria, Isola Modello”, che mira a informare, sensibilizzare e formare gli isolani sulle opportunità offerte dalle energie rinnovabili e che ha preso il via non appena l’Unipant si è costituita, nel 2023, con i primi seminari pubblici. Il Dipartimento ha lavorato attivamente su questo progetto dalla scorsa primavera e, dopo il fermo estivo, avvia ora la cruciale fase di consultazione con soci e isolani interessati.

L’obiettivo primario dell’incontro è infatti quello di avviare il percorso per la costituzione di una prima Comunità Energetica Rinnovabile (CER) a carattere sociale a Pantelleria. Una CER è un soggetto giuridico i cui membri (cittadini, piccole imprese, enti locali) si uniscono volontariamente per produrre, consumare e gestire localmente energia pulita, portando vantaggi ambientali, economici e sociali alla comunità.

L’incontro approfondirà i temi cruciali per la realizzazione della CER pantesca, tra cui:

Il ruolo strategico delle CER nella Transizione Energetica e l’analisi del contesto insulare di Pantelleria.
La Progettazione e la realizzazione degli impianti di Produzione.
Il Quadro Giuridico e Normativo di riferimento.
La Fattibilità Economico-Finanziaria del progetto.
Saranno relatori dell’evento l’Ing. Angelo Parisi e l’Avv. Marcello Sparacio, esperti sia dal punto di vista tecnico e teorico che legislativo, che spiegheranno al pubblico come si può arrivare alla costituzione di una CER sociale sull’isola e quali benefici porterà a chi ne farà parte.

Il progetto “Pantelleria, Isola Modello” e la promozione delle CER fanno parte degli obiettivi principali che UNIPANT persegue nell’ambito dei progetti europei Erasmus+ e Solidarity Corps, e rinnovano l’impegno dell’Università nel promuovere la sostenibilità e l’innovazione a livello locale con una visione europea.

L’invito a partecipare è rivolto a commercianti, imprenditori, cittadini, associazioni, professionisti e quanti interessati a capire di cosa si tratta, come possono beneficiare di una CER sociale e come contribuire attivamente a questa iniziativa comunitaria.

Per qualsiasi info: 331 490 5245 – info@unipant.it

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Ambiente

Ora solare 2025, stanotte si cambia. La storia nella Prima Guerra Mondiale

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Le lancette andranno spostate indietro di un’ora, dalle ore 3 di notte andranno posizionate alle ore 2. Si avrà un’ora in più di luce al mattino e si dormirà un’ora in più. Nei sette mesi di ora legale che stanno per chiudersi, secondo Terna, c’è stato un risparmio economico di oltre 90 milioni di euro.

Mentre è caduta nell’oblio da sette anni, come un orologio fermo, la proposta della Commissione europea di abolire l’avvicendamento, era stata presentata nel 2018. Un po’ di storia Se l’invenzione dell’ora legale risale al Settecento e porta la firma di Benjamin Franklin, in Italia l’ora legale è stata istituita nel 1916 nel corso della Prima Guerra Mondiale proprio per un risparmio in termini energetici fino al 1920, tornando in occasione del Secondo conflitto mondiale tra il 1940 e il 1948. Dopo un primo passaggio nel 1965, è nel 1966 che viene introdotta ufficialmente nel nostro Paese per i mesi compresi tra maggio e settembre. Nel 1980 un accordo tra 14 Paesi, Italia compresa, anticipa il cambio che, da allora viene anticipato in concomitanza con la Pasqua.
Il doppio cambio dell’ora durante l’anno, da legale a solare, potrebbe però avere delle ricadute sull’alternanza sonno-veglia e da tempo è causa di dibattito non solo in Italia ma anche nell’Unione europea. Al centro la difficoltà di coniugare risparmio economico e le abitudini sociali e personali di ognuno di noi.

Salvatore Battaglia
Presidente Accademia delle Prefi

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Cronaca

La “guerra” dell’Ora Legale in Europa: Commissione UE vuole abolizione. Domani lancette indietro

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Tra risparmio energetico nullo e impatti sulla salute, la Commissione Europea dichiara l’ora legale una “assurdità”, ma la necessaria maggioranza degli Stati membri continua a mancare
di Filomena Fotia da Meteoweb.eu

Il conto alla rovescia per l’abolizione del cambio stagionale dell’ora sembra essersi interrotto a metà strada, bloccato da un muro di veti incrociati nel Consiglio dell’Unione Europea. Nonostante la volontà popolare e la spinta della Commissione, l’alternanza tra ora solare e legale, nata negli anni ’70 per ragioni di risparmio energetico, continua a scandire le nostre vite 2 volte l’anno. La Commissione Europea, forte di un parere schiacciante espresso da 4,6 milioni di cittadini – un record per una consultazione pubblica UE – che si sono dichiarati a favore della fine di questa pratica, ha da tempo avanzato la proposta di abolizione. Il Parlamento Europeo ha fatto la sua parte, votando a favore nel 2019 e stabilendo il 2021 come anno limite per il cambiamento.

“Un ritmo che non conviene più”
Eppure, a diversi anni di distanza, nulla è cambiato. Il commissario UE per i Trasporti e il Turismo Sostenibili, Apostolos Tzitzikostas, ha ribadito a Strasburgo la posizione della Commissione: lo spostamento delle lancette “non ha più alcun fine“. “L’iniziativa nacque in risposta alla crisi energetica, ma oggi non produce più alcun risparmio energetico per nessun settore, ma anzi porta complicazioni inutili“, ha dichiarato il commissario, annunciando un’ulteriore “analisi più approfondita con uno studio dettagliato” per superare l’attuale stallo.

Le motivazioni della Commissione non sono solo economiche: l’attenzione si sposta sempre più sugli impatti sulla salute e sull’umore, in particolare per bambini e anziani, che “patiscono le conseguenze maggiori” di questo “mini-jet lag” semestrale. Recenti studi, infatti, suggeriscono un impatto negativo sui ritmi circadiani, che in alcuni Paesi del Sud Europa vengono mitigati dalla scelta di rimanere con l’ora legale permanente.

Il blocco degli Stati Membri
Nonostante il chiaro segnale dei cittadini, con Tzitzikostas che sottolinea come “i cittadini europei vogliono la fine di questa assurdità“, il processo decisionale si è incagliato. “Gli Stati membri al Consiglio non hanno ancora raggiunto una posizione univoca” ha concluso il commissario.

Il nodo cruciale risiede nel Consiglio, dove per definire una posizione è necessaria una maggioranza qualificata di Stati membri, consenso che al momento non esiste. L’assenza di tale maggioranza stoppa l’iter legislativo, nonostante la Spagna abbia recentemente riaperto la discussione a livello europeo, con il premier Pedro Sanchez, secondo cui il cambio d’ora “francamente non ha senso“.

In sostanza, per adottare la legislazione che porrebbe fine ai cambi stagionali è necessario l’accordo sia del Parlamento Europeo che del Consiglio. Fino a quando gli Stati membri non troveranno un terreno comune, la “battaglia” per un orario stabile è destinata a rimanere sospesa. L’orologio biologico e quello dell’economia europea continueranno a disallinearsi 2 volte l’anno, in attesa di una decisione che l’Europa, per ora, non riesce a prendere.

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