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Pantelleria – Trasporto pubblico, dall’11 settembre cambia orario

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Avviso ai naviganti, novità dalla Capitaneria di Porto: Un mare di servizi a portata di click!

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Oggi sciopero aerei: cosa fare per salvare il viaggio

Continuano gli scioperi aerei in Europa. Dopo i disservizi riscontrati nelle scorse settimane in Germania, adesso è il turno dell’Italia, con lo sciopero nazionale del trasporto aereo in occasione di oggi, lunedì 24 marzo.
Uno sciopero che avrà pesanti ripercussioni nei passeggeri, con voli cancellati e voli in ritardo. Secondo una stima di ItaliaRimborso, oltre 22mila i viaggiatori italiani possono subire un disservizio per lo sciopero aereo. Gli aeroporti maggiormente colpiti sono quelli di Milano Malpensa, Venezia e Napoli.
Per lo sciopero di lunedì 24 marzo, l’Enac ha diffuso l’elenco dei voli garantiti, che riguardano i movimenti aerei da e per l’Italia. Basta consultare il seguente link dove sono presenti tutte le tratte aeree garantite.
Le compagnie aeree hanno iniziato a cancellare con anticipo i voli coinvolti nello sciopero di lunedì 24 marzo. I vettori aerei dovrebbero fornire assistenza, proponendo un volo alternativo al passeggero, così come previsto dal Regolamento Comunitario 261/2004. Ecco quindi che il viaggiatore si trova in una situazione di totale difficoltà.
In caso di sciopero aereo del comparto aereo nazionale, al contrario di quanto avviene con gli scioperi che riguardano le compagnie aeree, il passeggero non ha diritto alla compensazione pecuniaria, ma può comprarsi a proprie spese un nuovo volo alternativo, anche con una compagnia aerea diversa rispetto a quella inizialmente scelta. Ciò avviene qualora il passeggero non venga adeguatamente riprotetto dal vettore aereo. Queste somme sborsate per via dello sciopero aerei possono essere rimborsate, così come le spese per qualsiasi altro mezzo di trasporto utilizzato per giungere alla destinazione inizialmente programmata, eventuali notti in hotel in più e pasti nei giorni in cui è stato provocato il disservizio aereo.
“Nelle ultime settimane abbiamo registrato l’aumento delle proposte delle destinazioni da parte delle compagnie aeree – dice Felice D’Angelo, ceo di ItaliaRimborso – . Proporzionalmente, però, sono cresciuti i disservizi aerei, così come gli scioperi, dove il passeggero può subire un ritardo o una cancellazione del volo. Il viaggiatore, qualora non riprotetto dal vettore aereo con un nuovo volo, può sicuramente sostituirsi all’assistenza della compagnia aerea e sostenere tutte le spese per raggiungere la meta prefissata. In questo caso sarà poi possibile avviare un reclamo di rimborso spese, rivolgendosi direttamente al vettore aereo o ad una claim company come la nostra”.
L’amministratore di ItaliaRimborso, che fornisce assistenza gratuita ai passeggeri, vittime dei disservizi aerei, chiarisce i diritti del viaggiatore in caso di sciopero: “Nei casi di sciopero del comparto aereo, al passeggero non spetta la compensazione pecuniaria, prevista dal Regolamento Comunitario 261/2004, che oscilla da 250 a 600 euro, ma solo ed esclusivamente il rimborso delle spese per raggiungere la meta, se queste comprovate da scontrini e/o fatture”.
Ulteriori dettagli sul rimborso delle spese sostenute in riferimento allo sciopero aereo è possibile consultarle al seguente link: rimborso sciopero aerei.
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Disagi per l’incendio di Londra: ecco come salvare il viaggio

Un grosso incendio ha colpito una centrale elettrica limitrofa all’aeroporto di Londra Heathrow nella notte tra giovedì 20 e venerdì 21 marzo, provocando un blackout allo scalo londinese. Un rogo che ha comportato la chiusura dell’aeroporto londinese fino a mezzanotte di oggi, almeno per il momento.
Alla chiusura dello scalo di Londra pesanti disservizi subiranno i passeggeri e le migliaia di turisti che erano in partenza dal suddetto aeroporto. È stata infatti diramata un invito alla cancellazione di tutti i voli, che per la giornata si attestano a 1350 voli, con 300mila passeggeri a terra. Nello specifico molti di questi riguardano anche collegamenti da e verso l’Italia che si attestano, secondo le stime di ItaliaRimborso, nella giornata odierna di 56 voli diretti da verso l’Italia nei collegamenti con l’aeroporto di Londra Herthrow. Disagi quindi provocati per 11mila passeggeri italiani circa coinvolti nei collegamenti con gli aeroporti di Napoli, Roma Fiumicino, Firenze, Bologna, Venezia, Milano Linate e Milano Malpensa. A questi disservizi si possono ulteriori disagi per i passeggeri che volano in coincidenza da Londra verso altre destinazioni, come gli Stati Uniti o l’Asia. Le compagnie aeree stanno avvisando i passeggeri, comunicando loro, la cancellazione o le riprotezioni disponibili anche verso altri aeroporti londinesi.
Nonostante il vettore aereo non sia responsabile del disservizio, e per questo motivo non spetta la compensazione pecuniaria ai passeggeri (un risarcimento del danno), tuttavia secondo il Regolamento Europeo 261 del 2004, è previsto il rimborso delle spese extra sostenute dal viaggiatore per raggiungere la meta prefissata, qualora la stessa compagnia non abbia provveduto ad assistere il passeggero.
Il passeggero, quindi, alla ricezione della comunicazione della cancellazione del volo, è libero di accettare o meno la riprotezione, qualora la stessa sia nei giorni successivi alla data di viaggio programmato. In questo caso, quindi, il passeggero può acquistare un volo alternativo anche con altra compagnia aerea per raggiugere la propria destinazione. Risulta fondamentale in questo processo conservare la prenotazione originale del volo aereo da e per Londra Heatrhow, ma anche tutte le ricevute, fatture e scontrini di quanto speso per l’acquisto di ogni mezzo per raggiungere la meta prefissata.
“I passeggeri che subiranno i disservizi aerei per via dell’incendio all’aeroporto di Londra Heathrow – dice Felice D’Angelo, ceo di ItaliaRimborso – , possono seguire quanto disciplinato dal Regolamento Europeo 261/2004 e chiedere successivamente, qualora non riprotetti dal vettore aereo, il rimborso di tutti costi sostenuti. Il predetto regolamento infatti vale anche all’interno dell’aeroporto londinese, non rientrante più nell’Unione Europea. Ciò infatti quando il passeggero coinvolto nel disservizio viaggia con vettore comunitario o nel caso in cui il disagio coinvolga un vettore extraeuropeo in partenza dall’Italia. I viaggiatori possono fare richiesta direttamente alla compagnia aerea o una claim company, come la nostra”.
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