Economia
Pantelleria – Trasporti marittimi, PD: gravi danni all’economie delle isole minori per rincaro biglietti

Partito Democratico della provincia di Trapani esprime tutto il proprio disappunto per la decisione unilaterale assunta dalle società di navigazione, navi e aliscafi, di aumentare il costo dei biglietti del 20% per i collegamenti da e per le isole minori siciliane, scelta questa che arrecherà danni incalcolabili alle già fragili economie delle isole minori siciliane.
E’ dal mese di marzo che è rimbalzata all’opinione pubblica la grave problematica dell’aumento dei costi del carburante e, nonostante i molteplici appelli lanciati, il governo siciliano non è riuscito a prospettare alcuna soluzione al governo centrale per una pronta risoluzione della questione e a difesa delle comunità isolane, che vengono ancora chiamate a pagare un costo altissimo.
Appare impensabile che, per far fronte all’aumento del costo del carburante, l’unica soluzione possa essere quella di aumentare le tariffe e rimodulare le tratte per recuperare i maggiori costi sostenuti dalle compagnie di navigazione
Abbiamo il dovere di difendere il principio della continuità territoriale, dichiara Giuseppe La Francesca Responsabile provinciale Isole minori del partito Democratico, che si pone come obiettivo principale quello di tutelare quei territori più svantaggiati quali sono le isole minori, garantendo loro un modello di crescita sociale ed economica al pari degli altri territori.
Il Partito Democratico, dichiara il Segretario provinciale Domenico Venuti, è già al lavoro con i suoi rappresentanti istituzionali per trovare una soluzione di fronte all’ennesimo fallimento del governo Musumeci.
Economia
Pantelleria – Riqualificazione area tra aeroporto e porto affidata a Edil Costruzioni Siciliana s.r.l. Ecco a quanto

E’ pubblicata la gara di appalto con relative proposte per i lavori di riqualificazione urbana dell’area compresa tra l’aeroporto ed il porto di Pantelleria.
Valore Stimato: Euro 2.310.221,82 IVA es.
Il seggio di gara, pertanto, dichiara aggiudicataria provvisoria dell’appalto la ditta Edil Costruzioni Siciliana s.r.l. con sede in Favara, Via Mazzola snc, P. IVA01802370849, che ha offerto un ribasso del 27,862% sull’importo a base d’asta di € 2.283.557,49 e, pertanto per l’importo di € 1.647.312,70, oltre oneri della sicurezza non soggetti a ribasso pari ad € 26.664,33, per un totale di € 1.673.977,03.
Dichiara, infine, come seconda in graduatoria l’impresa Edivera srls che ha offerto un ribasso del27,819% sull’importo a base d’asta di€ 2.283.557,49e, pertanto per l’importo di € 1.648.294,63, oltre oneri della sicurezza non soggetti a ribasso pari ad € 26.664,33, per un totale di € 1.674.958,96.
La determina integrale: https://www.comune.pantelleria.tp.it/Novita/Avvisi/Lavori-di-riqualificazione-urbana-dell-area-compresa-tra-l-aeroporto-ed-il-porto-di-Pantelleria
Economia
Porto di Trapani: richiesta urgente di un Consiglio comunale straordinario e aperto

Alla luce della crescente preoccupazione per il futuro del porto di Trapani – i cui lavori di dragaggio risultano ancora fermi per motivi legati a vicende giudiziarie – e prendendo spunto dall’articolo pubblicato oggi sul Giornale di Sicilia, relativo alla lettera del sindaco Giacomo Tranchida indirizzata alla Commissaria straordinaria dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sicilia Occidentale, avv. Annalisa Tardino, nella quale si annuncia un imminente incontro con gli operatori portuali, esprimiamo soddisfazione per questa iniziativa. Allo stesso tempo, tuttavia, riteniamo indispensabile e non più rinviabile la convocazione di un Consiglio comunale straordinario e aperto, interamente dedicato alla situazione dello scalo trapanese, con particolare attenzione al tema del pescaggio e allo stato dei lavori di dragaggio.
Il porto di Trapani, anche in termini di fatturato e di occupazione, rappresenta la più grande industria di tutta la Sicilia occidentale e, proprio per queste ragioni, non può essere considerato soltanto un’infrastruttura destinata agli operatori portuali, ai lavoratori, ai tecnici o ai marittimi che vi operano quotidianamente. Il porto riguarda l’intera comunità trapanese, la città nella sua interezza, la sua anima, la sua storia e il suo futuro.
Già lunedì scorso il dott. Filippo Amodeo, delegato di Sicindustria Trapani, aveva formalizzato la richiesta di convocazione del Consiglio comunale e, in precedenza, sia il Presidente del Consiglio comunale sia il Sindaco avevano condiviso la necessità di affrontare pubblicamente questa tematica cruciale.
Il porto costituisce la principale “industria” della città di Trapani e, grazie all’indotto e alle attività produttive collegate, rappresenta una risorsa strategica per l’intera Sicilia occidentale. Tuttavia, è sotto gli occhi di tutti come, sul fronte degli investimenti, Trapani non abbia ricevuto la stessa attenzione e lo stesso impegno riservati ad altri scali, come quello di Palermo. Ancora più grave è la situazione attuale, segnata dal blocco dei lavori di dragaggio e delle opere connesse, una condizione ormai insostenibile e non più procrastinabile.
Per queste ragioni chiediamo con forza la convocazione di un Consiglio comunale straordinario e aperto, che coinvolga istituzioni, operatori del settore, associazioni di categoria, cittadini e rappresentanti dell’Autorità portuale. Il porto non è solo una questione tecnica o settoriale: è una questione di interesse collettivo, che riguarda la città nella sua dimensione economica, sociale e identitaria.
Oggi più che mai è necessario un confronto pubblico, trasparente e costruttivo per affrontare il tema del pescaggio e le sue profonde implicazioni economiche. I milioni di euro già investiti non possono tradursi in un porto fermo a un pescaggio di appena otto metri. È urgente definire un cronoprogramma chiaro, pubblico e verificabile, che consenta agli imprenditori di pianificare, agli armatori di investire e alle istituzioni di monitorare l’effettivo avanzamento degli interventi.
In assenza di certezze, il rischio concreto è quello di vanificare gli sforzi compiuti fino a oggi. Se necessario, si intervenga anche a livello governativo per sbloccare le autorizzazioni e superare le lentezze burocratiche che continuano a rallentare un’opera strategica per il futuro del nostro territorio.
Siamo convinti che, per il suo valore economico, strategico e sociale, il porto rappresenti oggi il tema politico più serio e urgente per la città di Trapani. Per questo motivo chiediamo che il Consiglio comunale straordinario venga convocato con la massima urgenza, a tutela degli interessi della città e a sostegno delle future attività dell’Autorità di Sistema Portuale.
Gaspare Panfalone
Delegato provinciale ASAMAR Sicilia
Economia
Borghi marinari, un milione di euro per interventi di recupero e valorizzazione

Contributi a fondo perduto per interventi di restauro e riqualificazione di edifici, porti, spazi pubblici e altre aree legate alla pesca
È questo l’obiettivo dell’avviso da un milione di euro pubblicato dall’assessorato regionale dell’Agricoltura, dello sviluppo rurale e della pesca mediterranea.
«Questa iniziativa – dichiara l’assessore Luca Sammartino – rappresenta un’opportunità importante per stimolare lo sviluppo sostenibile delle piccole comunità costiere siciliane. L’obiettivo è quello di preservare e valorizzare il patrimonio storico e culturale legato ai borghi marinari della Sicilia, rafforzando la loro identità e promuovendo un turismo sostenibile. Gli interventi proposti dovranno contribuire alla creazione di percorsi culturali, strutture turistiche, musei, aree espositive e spazi di fruizione dedicati sia alla pesca che alle tradizioni artigianali locali: una grande occasione per la nostra Isola».
Ogni progetto può ricevere un contributo massimo di 250 mila euro, che coprirà fino al cento per cento dei costi, permettendo così di mettere in atto iniziative di grande valore per la conservazione e la promozione dei borghi marinari. Possono presentare la propria candidatura Comuni, enti pubblici, Gal della pesca, associazioni culturali e soggetti privati senza scopo di lucro che sono già attivi nel settore e che possiedono beni riconosciuti nel Registro delle identità della pesca mediterranea e dei borghi marinari (Reimar).
La partecipazione è aperta anche in forma associata, favorendo così la collaborazione tra enti pubblici e privati per interventi di maggiore impatto. Le proposte dovranno essere presentate entro il 3 novembre prossimo. Le richieste vanno inviate tramite Pec all’indirizzo dipartimento.pesca@certmail.regione.sicilia.it.
Per maggiori dettagli è possibile consultare l’avviso a questo link.
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