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Trapani e provincia

Pantelleria-Trasporti, “25 anni di proteste e polemiche” il punto di Angelo Fumuso. Video

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25 anni di proteste e polemiche sui trasporti diciamo tutti le stesse cose, ma poi non succede niente

Sono sotto gli occhi di tutti i disservizi e le polemiche di questi giorni sui trasporti. Dopo la rottura di un motore della Pietro Novelli e il suo stop, l’intero compartimento della Siremar è entrato in crisi. Tra l’altro si è aggiunta anche la sfortuna . Un altro traghetto, pronto per arrivare a Trapani a sostituire il “Pietro Novelli”, ha avuto un’avaria ad un motore, praticamente nuovo. Si tratta dell’ “Isola di Stromboli” nave capace di viaggiare a 25 nodi di velocità e che può coprire la tratta Trapani – Pantelleria in poco più di tre ore. Intanto continuano i disagi nei collegamenti marittimi tra Trapani e Pantelleria. Mercoledì sera 03 Aprile, il traghetto Cossyra, unica nave rimasta sulla tratta, ha potuto imbarcare solo 30 passeggeri: era previsto il trasporto delle bombole di ossigeno per l’ospedale, classificate come merce pericolosa. Questo vincolo d’imbarco sul numero di passeggeri, sussiste anche quando trasporta benzina o bombole del gas. Purtroppo avendo un’unica nave, ci sono questi incmnvenieti. Anche i camionisti protestano perchè fermi da giorni, e il loro mancato arrivo, blocca il settore edile. Per salvare la patria si stanno forzando i tempi di recupero del “Lampedusa”, fermo da un anno e mezzo (dal lontano novembre 2017) per un serio problema al motore. Ha iniziato le prove d’accensione dei motori ed ha viaggiato per un paio d’ore, senza nessun problema. Si aspetta che terminano le ispezioni della Capitaneria di porto e del RIINA per poter riprendere a viaggiare verso Pantelleria; si spera per lunedì 08 Aprile. E in questo gioco ad incastri della Siremar, il “Cossyra” i ritornerebbe sulla linea Porto Empedocle – Lampedusa. Prenderà il posto del Galaxy, il traghetto preso in affitto a Ciprio, che nei giorni scorsi è dovuto ritornare al Pireo per rinnovare la classe di navigazione . Sarebbe di ritorno il 10 aprile e affiancherebbe il “Lampedusa sulla linea Trapani – Pantelleria, almeno fino al presunto rientro del “Pietro Novelli” della Siremar. Un gioco ad incastri che speriamo non trovi inciampi. Come ha dichiarato a “Pantelleria Internet” il Sindaco Vincenzo Campo : “Il problema, sta tutto nelle convenzioni che non obbligano le società di tenere una nave di riserva. Sarebbe prevista soltanto una penale di 25 mila euro per ogni viaggio saltato. Per quanto riguarda il trasporto delle merci, nella prossima convenzione dovrà essere prevista, oltre alla nave passeggeri, un traghetto che trasporti solo benzina, bombole del gas e bombole di ossigeno, in modo che non venga limitato il numero di passeggeri da imbarcare”.

Ho voluto fare delle ricerche e vedere vecchie dichiarazioni, fatte nelle varie manifestazioni in questi ultimi 25 anni. Mi chiedo, ma se sappiamo benissimo quali sono i mali dei trasporti, ma perché non succedere mai nulla ? Tutti siamo d’accordo che la Siremar debba rinnovare completamente il parco navi, ma nonostante tutto sono sempre le stesse navi che collegano Pantelleria e Lampedusa, alla terraferma. Che ci voglia una nave di riserva, lo diciamo sempre, però poi….Dico questo perchè rispetto a quanto detto dai vari politici, nelle varie manifestazioni , non ho più niente da aggiungere.

Giovanna Cornardo: “Questa manifestazione ha il significato di rivedere in Regione i contratti e fare arrivere delle navi adeguate!”

Salvatore Gino Gabriele : “Io penso che sia per un senso civico che noi abbiamo portato in Piazza le nostre iddee, e le porteremo alla Regione Sicilia. Noi riteniamo che in questa maniera non possiamo più andare avanti. Troppo spesso e troppo di frequente rimaniamo isolati per tante ragioni. Le ragioni molto spesso derivano dalle compagnie di navigazioni, dalla difficoltà di poter garantire servizi ottimali, perchè abbiamo delle navi che non sono assolutamente adeguate. E spesso si cercano scuse anche per non partire, anche in circostanze tali che la nave potrebbe regolarmente svolgere il proprio servizio. Poi ci sono anche organi istituzionali, nel senso che ci sono parecchie situazioni in cui Regione e Ministero non applicano in maniera chiara le norme contrattuali che le compagnie di navigazioni hanno il dovere di rispettare. Una battaglia di sostegno ad servizio marittimo efficiente. Il caro trasporti sta incidendo pesantemente sull’economia che è a brandelli; la crisi si sente qui. Oggi dove si parla sempre di più di spread wine; le spese devono diminuire; ma questo non deve essere sempre a carico dei cittadini. “ Diteci cosa vi serve, e noi ve lo diamo!” A noi non serve nulla! Noi possiamo anche decidere, e lo dico senza nessuna paura, di stare I S O L A T I ! Perché a noi non serve questo tipo di servizio ! Perché non è sostenibile ! Dobbiamo avere una profonda consapevolezza di ciò ! Perché non si spezza la catena, e continua ad essere un perpetuo meccanismo clientelare, in cui loro hanno i vantaggi e noi abbiamo tutti gli svantaggi ! Quindi regole certe e voglia di fare da parte di tutti ! Questa è un isola che non si piega all’indifferenza, ma anzi dà risposte a chi non si muove. Questa è Pantelleria! E lo dobbiamo gridare con forza! Ed io starò in prima linea assieme a voi !” Stefano Scaltriti :” Quando queste navi arrivano a Trapani e le guardano; ma chi è che viene a Pantelleria ? Queste navi sono da smantellare ! Non c’è più niente da fare! Tutte le volte che entriamo su queste navi, rischiamo la vita ! Queste navi sono un pericolo! Queste navi sono un pericolo e vedete cosa è successo al Cantiere di Palermo. Queste navi sono un pericolo per la gente che ci lavora! Non è possibile fare lavorare la gente 24 ore al giorno, coi fumi di gasolio su quella nave. Con la gente che sta nelle cuccette con la m… fino alle ginocchia. Questa non è una nave moderna, è una nave fenicia! E’ l’ora di smetterla !” Forse Sindaco Campo faresti bene a sentire il tuo assessore e tenere un atteggiamento più duro. Non promesse ma impegni, regole certe nei contratti! E soprattutto navi nuove!

Video della manifestazione sui trasporti a Pantelleria

Marina Cozzo è nata a Latina il 27 maggio 1967, per ovvietà logistico/sanitarie, da genitori provenienti da Pantelleria, contrada Khamma. Nel 2007 inizia il suo percorso di pubblicista presso la testata giornalistica cartacea L'Apriliano - direttore Adriano Panzironi, redattore Stefano Mengozzi. Nel 2014 le viene proposto di curarsi di Aprilia per Il Corriere della Città – direttore Maria Corrao, testata online e intraprende una collaborazione anche con Essere Donna Magazine – direttore Alga Madia. Il 27 gennaio 2017 l'iscrizione al Consiglio dell'Ordine dei Giornalisti nel Lazio. Ma il sangue isolano audace ed energico caratterizza ogni sua iniziativa la induce nel 2018 ad aprire Il Giornale di Pantelleria.

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3 Commenti

1 Commento

  1. Avatar

    Toti

    18:20 - Aprile 8, 2019 at 18:20

    Trent’anni che le mie vacanze si chiamano Pantelleria! Sempre con auto e famiglia al seguito.Da sempre con navi fatiscenti,il cui costo della cabina è pari al prezzo di hotel a 4*.Che si chiamasse Tirrenia,Siremare o compagnia delle isole,la musica è sempre stata la stessa.Non ho mai compreso perché alla pari delle compagnie aeree ,dove si sono alternate(con alterne fortune) varie compagnie, non si pensi di interpellare compagnie del nord Europa,le quali hanno traghetti degni da navi da crociera. Bisogna essere determinati nei confronti della Regione con azioni volte a porre fine una volta x tutte a questo “schifiu”!!!

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Trapani, maltrattamenti ed estorsione in famiglia. Misure contro 41enne

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 I CARABINIERI  SOTTOPONGONO IL PRESUNTO COLPEVOLE AL DIVIETO DI AVVICINAMENTO

I Carabinieri della Stazione di Paceco hanno eseguito il provvedimento con cui il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Trapani ha sottoposto un 41enne alla misura cautelare dell’allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento alle persone offese con applicazione del braccialetto elettronico.

Tale provvedimento è scaturito a conclusione delle indagini avviate dai Carabinieri sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Trapani, sulla base delle dichiarazioni accusatorie sporte dalla madre e dal fratello del 41enne.

L’uomo, già pregiudicato e sottoposto alla misura di prevenzione della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza con obbligo di soggiorno, nell’ultimo anno e mezzo avrebbe posto in essere quotidiane condotte di maltrattamento nei confronti dei congiunti conviventi, consistite in percosse e minacce gravi, finalizzate probabilmente ad ottenere somme di denaro per l’acquisto di sostanze stupefacenti.

Allo stato degli atti, il competente Giudice ha valutato i gravi elementi di riscontro raccolti dagli investigatori dell’Arma per l’emissione della misura cautelare applicata nei confronti del 41enne.

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Trapani e provincia

Trapani, arrestati ladri in ospedale Sant’Abate. Polizia e Carabinieri insieme nell’operazione

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ARRESTATI DALLA POLIZIA DI STATO E DAI CARABINIERI

LADRI IN OSPEDALE

Erano appena passate le 5 del mattino del 15 febbraio quando un paziente, ricoverato nel reparto di Cardiologia dell’Ospedale Sant’Antonio Abate, veniva svegliato dalla presenza di due estranei nella stanza di degenza che rovistavano tra i propri effetti personali.

L’uomo, impaurito, riusciva a far allontanare gli sgraditi ospiti e notava la sparizione del telefono cellulare. Immediatamente avvertiva i sanitari e le forze dell’ordine che tempestivamente raggiungevano l’uscita del nosocomio e si ponevano all’inseguimento di tre ragazzi segnalati che cercavano di fuggire.

I tre giovani, eludendo la vigilanza del personale sanitario, si erano introdotti in alcune stanze di degenza dell’Ospedale ed erano riusciti a rubare un cellulare e altri oggetti di proprietà dei ricoverati.

Il tempestivo intervento degli operatori della Volante della Polizia di Stato e dei militari dell’Arma dei Carabinieri ha fatto sì che sono stati fermati poco fuori dal nosocomio con la refurtiva e tratti in arresto.

Due dei tre fuggiaschi venivano intercettati e bloccati nella vicina via Cosenza dalla Volante della Polizia di Stato mentre il terzo dopo un’incessante ricerca veniva fermato vicino l’Ospedale, nascosto all’interno di un condominio, dai militari dei Carabinieri. I tre giovani, con addosso ancora la refurtiva, venivano tratti in arresto e sottoposti, dopo l’udienza di convalida, alla misura cautelare degli arresti domiciliari con applicazione del braccialetto elettronico.

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“Se l’usura presenta il conto, ribellati”: nuova campagna di sensibilizzazione dello Sportello Antiracket di Trapani

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Una campagna di sensibilizzazione per aiutare esercenti e ristoratori a venire fuori dall’incubo dell’usura. E’ un’iniziativa pensata e realizzata dallo Sportello di solidarietà per le vittime del racket e dell’usura dell’Associazione Antiracket della provincia di Trapani: si tratta di una delle tante attività messe in campo da quando è operativo lo sportello, grazie ad un fondo del Ministero dell’Interno.

 

Con la pandemia e il lockdown, molti esercenti sono stati costretti a chiudere i loro locali. In tanti, per sopravvivere, hanno dovuto indebitarsi. E’ proprio a loro che si rivolge la campagna ideata dallo Sportello, che sarà canalizzata attraverso i social media, con l’individuazione di un target preciso nel territorio della provincia di Trapani. Non solo: lo Sportello organizzerà degli incontri con le associazioni di categoria, e invierà anche una lettera aperta a tutti gli esercenti, per spiegare loro perché è importante denunciare l’usura e quali sono i benefici di legge ai quali si accede.

 

“Le cronache – dichiara il responsabile dello Sportello, l’avvocato Giuseppe Novara – ci riportano quasi quotidianamente, purtroppo, notizie su usurai che prestano soldi con tassi anche del 300% a ristoratori, gestori di bar e locali, in difficoltà. Il fenomeno è molto diffuso in provincia di Trapani, e noi non vogliamo restare a guardare”.

 

A sostegno delle vittime di usura ed estorsione, tra l’altro, gli strumenti non mancano. A partire dal Fondo di solidarietà.

“Più in generale – aggiunge Valerio D’Antoni, consulente dello Sportello – la crisi economica seguita alla pandemia ha rappresentato un terreno fertile per la criminalità, che grazie all’ampia disponibilità di denaro contante derivato da attività illegali può acquisire facilmente la proprietà o il controllo di società in difficoltà finanziaria. Noi aiutiamo chi è in difficoltà a ribellarsi”.

 

Ricordiamo che allo Sportello di Solidarietà  possono rivolgersi non solo gli operatori economici ma anche i professionisti e, più genericamente, i cittadini che hanno bisogno di assistenza perché ritengono di essere finiti nelle maglie dell’estorsione, o di essere vittime di usura. Lo sportello offre consulenza legale e giuridica, economica, e supporto psicologico

Lo sportello è attivo sempre: si può chiamare il 370 1543414 o inviare una mail a info@trapaniantiracket.it . Lo sportello riceve anche tutti i mercoledì e venerdì dalle 16 alle 20, in Via Marinella 8 a Trapani.

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