Ambiente
Pantelleria, Strada del Lago: novembre 2018 il crollo dei massi, agosto 2020 il crollo della speranza della riapertura a breve
Correva l’anno 2018, quando un crollo straordinario di massi, serrava la strada del bel Lago di Venere.
Fu un evento che lasciò sgomenta l’intera popolazione, quella del 20 novembre di quell’anno, perchè il rischio di una tragedia memorabile fu grande.

Da allora, per la messa in sicurezza, la splendida e comoda via panoramica rimaneva chiusa al traffico.
Anche in questa occasione, come protesta contro la lungaggine dei lavori, si procedeva a sciopero della fame di un cittadino privato, ma che non ha sortito effetti, anche in questo caso.

Sembra che tale forma di contestazione sia di moda sull’isola, ma, come per il Punto Nascite, a nulla serve. Infatti, a tutt’oggi, della Strada del Lago non si può usufruire, a grande discapito e rischio per chi deve raggiungere le zone ad esso prossime, utilizzando Via del Khafaro.
E lo sa bene, questo, un turista che viene sulla nostra isola da tempo e che se l’è vista davvero brutta la sera del 10 luglio scorso, tale Tomarchio Salvatore, il quale, nel percorrere l’antica mulattiera allargata, è precipitato in un terreno con un salto di oltre 5 metri.
Questi ci ha inviato un lungo e dettagliato memoriale sull’epilogo di quella che doveva essere l’ultima e beata serata a Pantelleria:
“La vettura, contenente due persone assicurate alle cinture, colpiva due pietre sul massetto stradale di terra battuta e si impennava in volo, precipitando. Dopo cinque giravolte in aria, atterrava e giaceva in un terreno privato.
Immediatamente i soccorsi del proprietario, il quale allertava i carabinieri che a loro volta chiamavano i sanitari del 118. Trasportati presso il nosocomio dell’isola venivamo dimessi.”
Il resoconto del signor Turi Tomarchio è redatto in maniera molto semplice ma dettagliata e manifesta la sua gratitudine verso quanti si siano adoperati per trarlo in salvo ma anche di rammarico per lo stato in cui versa ancora la Strada del Lago.

Il giorno dopo, scriveva alla nostra redazione anche il proprietario del terreno su cui atterrava la Fiat Panda:
“Essendosi allargati verso i muri ed avendo eliminato quei 60/80cm di erba, che non ho mai levato io per il discorso che cosi non si stringevano per il lato destro.
Già è molto che sia andato a segnalare con quei 5 pali la zona intermedia, visto che il comune era ed è in dovere di procedere con segnaletica adatta le zone pericolose e visto che hanno dichiarato che la strada fosse sicura e con una portanza di 10 tonnellate più il peso del mezzo senza mai essere stato fatto nessun collaudo effettivo e certificato.
Vorrei porre l’accento anche sul danneggiamento dei muri, sulle condizioni dei proprietari confinanti alla strada comunale, strada non sicura causa portanza delle sollecitazioni, sul continuo passaggio e sul fatto che manchi una segnaletica adeguata, sul disagio in particolar modo dei paesani di Bugeber e dei turisti che per arrivare alle abitazioni in affitto o al lago devono percorrere codeste.
Per non parlare, infine, delle polveri alzate per il continuo passaggio: è un problema sia per chi abita vicino alla strada sia per i terreni visto che brucia le colture del cappero, della vite e dell’ulivo.”
Da lì, venivano istallati dei new-jersey

Da quanto ci è stato riferito dai residenti, Via del Khafaro non viene asfaltata per non deturpare e contaminare l’ambiente naturale.
Nel frattempo, la strada stessa è diventata una vera e propria discarica a cielo aperto. Ma a parte questa stranezza, vi è anche cosa predomina nel contenuto dell’indifferenziata smaltita arbitrariamente: un intero e corposo servizio di piatti dell’Ospedale Nagar (foto scattate a fine luglio).

Ritornando i disagi dei residenti di Bugeber, per la chiusura della Strada del Lago, essi sono di ordine pratico e quotidiano, ma anche per mezzi “speciali” come autocisterne e ambulanze che impiegano tre volte il tempo per raggiungere dalla perimetrale le zone interne.
Senza contare quelli arrecati alle uniche tre attività produttive della zona lacustre: i locali di ristorazione che hanno visto diminuire la clientela, anche prima delle restrizioni da Coronavirus e del centro ippico di Salvatore Ferrera, che proprio pieno lockdown, per nostro tramite, chiedeva aiuto per il sostentamento dei suoi splendidi animali.
Il maneggio è un grande richiamo per tanti turisti per l’attività sportiva privilegiata che si pratica in un contesto naturalistico unico al mondo.

Sappiamo che i lavori stanno procedendo, per poter finalmente ripercorrere in auto un tratto dell’isola di rari suggestione e fascino e che conduce amabilmente allo Specchio di Venere.

Ambiente
Pantelleria, ordinanza per indagine geofisica dell’isola: limiti nella navigazione
L’Ufficio Circondariale Marittimo di Pantelleria ha emesso ordinanza riportante il seguente avviso:
Nel periodo dal 01 dicembre 2025 al 30 luglio 2026 le seguenti unità
effettueranno un’attività di indagine geofisica con l’ausilio di strumentazione quale
Multibeam Echosounder, Subbottom Profiler, Sound Velocity Profiler e Campionamenti a
mezzo benna Van Veen nell’ambito del progetto “SEAMOUNTS” nello Stretto di Sicilia:
• “NG SURVEYOR” di bandiera Italiana, IMO n°9690872, nominativo
internazionale “I.B.E.G.”, t.s.l. 1856, lung. mt. 64,80;
• “IEVOLI AMBER” di bandiera italiana, IMO n°9764984 nominativo
internazionale “I.B.S.J.”, t.s.l. 3715 lung. mt. 83,07;
• “IEVOLI COBALT” di bandiera italiana, IMO n°976872 nominativo
internazionale “I.B.O.K.”, t.s.l. 4495, lung. mt. 83,83;
•
“NG WORKER” di bandiera italiana, IMO n°9533244 nominativo
internazionale “I.C.I.D.”, t.s.l. 3923, lung. mt. 88,00.
La campagna oceanografica è dedicata alla mappatura su larga scala di 79 montagne sottomarine situate oltre le 12 miglia dalla costa italiana a una profondità compresa tra 150 e 2000 metri, con lo scopo di raccogliere dati cruciali per la conservazione della biodiversità e la valutazione dei rischi geologic
Le citate unità opereranno all’interno di una macro area all’interno della quale ricadono anche le acque sottoposte alla giurisdizione del Circondario Marittimo di Pantelleria.
Nello stralcio cartografico sotto riportato, è rappresentata la macro area in questione i cui punti di coordinate geografiche (datum WGS ‘84) sopra emarginati sono indicati con i numeri 78, 79, 80, 81, 82, 83, 84 e 85 come meglio riportato nella tabella sottostante. Per tutta la durata della suddetta campagna di ricerca, le navi dovranno essere considerate “NAVE CON MANOVRABILITA’ LIMITATA” ai sensi della regola

1.2 I comandanti/conducenti delle unità navali in transito in prossimità delle unità
impegnate nelle succitate operazioni, dovranno, secondo perizia marinaresca,
transitare alla minima velocità consentita per il governo in sicurezza dell’unità,
evitando di creare moto ondoso nonché valutando l’eventuale adozione di misure
aggiuntive suggerite dalla buona perizia marinaresca al fine di prevenire situazioni
di potenziale pericolo.
Ambiente
Pantelleria, al via bando per intervento di conservazione biodiversità del Lago
Gara per “Intervento di Conservazione della biodiversità del Lago Bagno dell’Acqua/Specchio di Venere” – Importo di 480.121 euro; scadenza invio candidature: 16/12/2025
Con fondi del Piano Sviluppo e Coesione PSC FESR 2014/2020 Regione Siciliana Azione 6.5.1
L’Ente Parco Nazionale Isola di Pantelleria comunica che è stata avviata la procedura di gara aperta per l’appalto dei lavori finalizzati alla conservazione della biodiversità del Lago Specchio di Venere con applicazione del criterio del minor prezzo e secondo le disposizioni di lex specialis contenute nel bando di gara, avvalendosi della stazione appaltante “Centrale Unica di Committenza dei Comuni di Pantelleria – Lampedusa e Linosa – Ustica e Salemi” e del supporto dell’Ufficio Tecnico del Comune.
Lo stesso Ente ha provveduto ad accurate indagini idrogeologica, vegetazionale, ambientale e
paesaggistica delle aree circostanti il Lago “Bagno dell’Acqua”, meglio noto come “Specchio di
Venere”, con il supporto tecnico-scientifico dei ricercatori e dei progettisti, individuando gli
obiettivi e definendo le modalità di tale intervento per:
- salvaguardare la biodiversità, con particolare riguardo alle specie vegetali endemiche presenti sulle rive del lago;
- proteggere le peculiarità geologiche e naturalistiche dell’area, evidenziandone, al contempo, le caratteristiche, ai fini di una fruizione turistica consapevole;
- garantire una migliore regimazione delle acque che defluiscono dai versanti verso il lago,
- tendendo a trascinare limo verso l’interno del bacino;
- migliorare la fruizione turistica nelle aree idonee, delimitandole in modo da evitare interferenze dannose con le zone di maggior pregio o meritevoli di tutela. A tale scopo si è provveduto, nel corso del periodo 2022 e 2023, ad una serie di sopralluoghi in sito, sotto la guida del personale tecnico dell’Ente Parco, al fine di concordare e definire le azioni e le modalità di intervento, nonché dimensioni e caratteristiche delle opere necessarie.
“Con il presente progetto” dichiara il Commissario Straordinario Italo Cucci “si realizzerà la parte
più urgente e significativa degli interventi finalizzati alla salvaguardia delle caratteristiche
ecologiche e naturalistiche del Parco, e alla protezione dello stesso dalle interferenze negative
potenzialmente derivanti dalle attività agricole e turistiche, che peraltro devono continuare a
coesistere insieme a quelle di conservazione e di ricerca”.
“Contemporaneamente” conclude il RUP Carmine Vitale direttore f.f. “si migliora la fruibilità del
Lago ai fini di un turismo anche di tipo naturalistico e geologico, mettendo in evidenza le numerose
peculiarità geologiche, botaniche, faunistiche ed archeologiche del sito. Le opere proposte tengono
conto dello stato attuale delle conoscenze, a seguito dei numerosi ed approfonditi studi da parte di
Università e centri di ricerca, che hanno messo in evidenza le numerose peculiarità della zona”.
La procedura ha un importo a base di gara di 480.121 euro e la scadenza per l’invio delle
candidature è il 16/12/2025 entro le 14:00. La data termine per la richiesta di chiarimenti è fissata per l’11 dicembre p.v.
Maggiori dettagli al seguente link
gara conservazione Lago
Ambiente
Ambiente, 13 milioni per 5 progetti “siti importanti”. Tra questi Lampedusa
Lampedusa, saline di Priolo, saline di Trapani e Paceco, fiume Pollina e pantano Lentini. Queste le cinque aree naturali siciliane per le quali sono stati finanziati da Roma altrettanti progetti prioritari di ripristino ambientale, complessivamente per oltre 13,3 milioni di euro. Con l’accordo tra la Presidenza del Consiglio e il Ministero dell’Ambiente, infatti, è stato approvato il finanziamento delle proposte presentate dall’assessorato regionale del Territorio e dell’ambiente, finalizzate all’attuazione in Sicilia del Regolamento europeo sul ripristino degli habitat naturali (il cosiddetto Restoration law).
«Il governo Meloni ha valutato positivamente i nostri progetti – commenta l’assessore Giusi Savarino – e a breve con queste risorse potremo dare attuazione, coinvolgendo gli enti gestori, a quanto previsto in fase progettuale. Un percorso da me avviato che ci permetterà di riqualificare, implementare e tutelare ancora meglio i siti individuati. Cito, tra tutti, l’acquisizione al patrimonio regionale della casa di Domenico Modugno, nella spiaggia dei Conigli a Lampedusa, dove nascerà il Centro per la biodiversità del Mediterraneo e la bonifica di un’area nelle saline di Priolo, tornate ad essere habitat di nidificazione dei fenicotteri rosa, esempio di resilienza ai margini di un grande polo industriale. Priorità per il governo Schifani, che finalmente potranno essere realizzate».
A seguito dell’intesa tra la Presidenza del Consiglio e il Mase, nei prossimi mesi il Ministero stipulerà uno specifico accordo con la Regione Siciliana, tramite l’assessorato del Territorio e dell’ambiente, per definire le procedure di attuazione dei progetti.
Queste, in sintesi, le proposte della Regione, finanziate per 13 milioni e 367 mila euro:
– Riserva naturale Isola di Lampedusa: prevista la riqualificazione naturalistica della costa meridionale di Lampedusa, ricostituzione della vegetazione naturale, acquisizione e valorizzazione dell’immobile nei pressi della spiaggia dei Conigli (ex casa Modugno) per realizzarvi il Centro per la conservazione e la fruizione della biodiversità insulare del Mediterraneo.
– Riserva naturale Saline di Priolo: prevista la creazione di aree umide attraverso la bonifica di un sito industriale finalizzate a favorire la nidificazione, lo svernamento e la migrazione di specie avifaunistiche.
– Riserva naturale Saline di Trapani e Paceco: sarà realizzato un progetto di recupero della Salina Bella e delle aree ecologicamente connesse.
– Sito Natura 2000 Fiume Pollina: in connessione con il Parco delle Madonie, sarà realizzato un progetto di riqualificazione fluviale del tratto a valle.
– Zona di protezione speciale per l’avifauna Pantano Lentini: qui sarà realizzato un progetto di acquisizione, riqualificazione e tutela.
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Salvatore Tonarchio
21:09 - Agosto 24, 2020 at 21:09
Ringrazio per l` articolo evidenziante i problemi e le magagne – due anni- che presenta la strada Comunale del Khafaro. Mi farebbe piacere conoscere la presa di posizione dell’ Amministrazione Comunale e del Suo Ufficio Tecnico sul fatto che il Salvatore Tomarchio ha riportato nell’ incidente dei danni corporali e psicologici; oppure i tal Signori diranno che tutto e` andato bene grazie alla mia buona stella!!! Lascio ogni altra valutazione ai Panteschi e ai turisti obbligati a percorrere codesta strada! Grazie per l’ attenzione, gradiate cordiali saluti. Salvatore Tomarchio