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Cultura

Pantelleria, spigolature di storia isolana / 1

Redazione

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Chiesa Matrice, battezzo del dicembre 1587 

Cerimonia non usuale quella celebrata nella Chiesa Matrice di Pantelleria in data 6 dicembre 1587 (ragazzi, circa 450 anni fa!).

Infatti quel giorno vengono battezzate due gemelline, figlie di Filippo di Prada, soldato (probabilmente originario della Spagna, vista la diffusione in quest’ultima del cognome Prada).
Alla prima viene imposto il nome di Antonia. Padrino il caporale Giovanni Peres spagnolo, madrina Luisa di Lorenzo Baugas.
Alla seconda bambina s’impone il nome di Caterina. Padrino Martin Ferreri soldato, madrina Giovanna, figlia del quondam (del fu) Aloisio Rizzara.

I militari del castello considerati aristocratici

Tra il ‘500 e il ‘600 i militari, per lo più spagnoli, della guarnigione del castello di Pantelleria sono considerati l’aristocrazia dell’isola, peraltro non a torto in quanto spesso sono rami cadetti di importanti casate nobiliari spagnole.

Ecco perché gli isolani, per dare più lustro ai loro battesimi e matrimoni, li vogliono come padrini e testimoni. La cosa si accentuava quando si trattava di un battesimo o di un matrimonio, che riguardava in prima persona un milite e se poi era un ufiziale (i capisquadra) o una persona importante, non era raro il caso che a far da padrino o da testimone fosse lo stesso governatore e capitano d’armi a guerra dell’isola.

Chiesa Matrice, Il battezzo del 1588

L’anno successivo, 1588, il 10 marzo, sempre nella Chiesa Matrice, viene battezzata Vincenza, figlia di mastro Iacopo Cirillo. Padrino è “lo magnifico” Pietro Caradonna “cirurgico”. Quest’ultimo è il medico militare chirurgico della guarnigione spagnola di stanza nel locale castello a mare. Guarnigione che tutta spagnola non era, vista la presenza di un buon numero di soldati di origini sarde e di altri provenienti dal Napoletano e dalla Sicilia, come nel caso del Caradonna che è cognome siciliano.

Il nauta cosiriensis, navigatore cossirense

Il 10 febbraio del 1608 viene seppellito nella chiesa di Santa Maria della Margana Antonino Brignone, figlio di Iacobo de Brignone e di sua moglie Giovanna. La cosa che ci ha colpiti nel documento in esame è l’annotazione riferita al morto: “nauta cosiriensis” ovvero navigatore, marinaio cossirense. Probabilmente Antonino Brignone era un abile e conosciuto navigatore dell’isola, che quindi non accoglieva solo “milites”, ma anche provetti marinai in grado di sfidare il non sempre calmo, anzi spesso burrascoso, canale di Sicilia.

Il femminicidio del 1630: indizi su marito e amante

Il 29 dicembre 1630 viene trovata “occisa” Sebastiana uxor (moglie) di Francesco Chitardo, uno dei soldati della guarnigione.
Il prete che compila l’atto si perde tra tante parole per la salvezza dell’anima della povera Sebastiana, ma sull’omicidio nulla di nulla. Strano, perché in un altro atto simile, riguardando sempre una donna, specifica che è stata uccisa dal marito. Noi propendiamo

anche nel caso di Sebastiana per il delitto passionale.

Il marito sembrerebbe da escludere, dunque un amante o forse la donna aveva resistito ad un tentativo di violenza? Il mistero resta insoluto, sepolto sotto la polvere del trascorrere dei secoli. Anche nel corso del Seicento Pantelleria resta la base principale per le scorrerie di navi cristiane corsare verso le coste della Barberia.

L’approdo del brigantino del 1633

Il 31 settembre 1633 attracca nel porto dell’isola un brigantino, dal quale scendono alcuni marinai che trasportano a terra il corpo senza vita di un uomo. Si tratta del capitano Giuseppe Speradeo palermitano.

Quest’ultimo era stato ucciso da una “muschittata” durante un combattimento, che aveva visto impegnato il brigantino contro due feluche dei Turchi. Lo Speradeo viene seppellito nella chiesa del Santissimo Rosario presso il castello, che era poi la chiesa dei militari, in quanto di solito vi venivano inumati i soldati della guarnigione.

La gaelotta napoletana

Addì 20 novembre 1638 giunge nel porto di Pantelleria una galeotta proveniente da Napoli. La galeotta è denominata “Sancto Gennaro”.
Dalla nave viene sbarcato un marinaio morto, tale Raimundo Deliberto, nativo di Malta., che viene seppellito nel “cimiterio di Sancto Nicolai”. Questo cimitero era ubicato appena fuori le mura cittadine, in seguito sul quel luogo verrà edificata l’omonima chiesa di San Nicola.
Grosso modo l’ubicazione corrisponde attualmente all’inizio di via Catania a sinistra del bar Tikirriki.

Il cimitero di San Nicola era riservato ai forestieri e anche ai panteschi, se quest’ultimi morivano a bordo di qualche imbarcazione in arrivo. Era una precauzione sanitaria per evitare il diffondersi di eventuali epidemie, cosa non rara a quei tempi.

Ferrara Orazio (continua – 1)

Foto: la torre circolare, indicata dalla freccia, era una di quelle poste agli angoli del quadrilatero formato dalle mura cittadine di Pantelleria

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Cultura

Vespa Club Pantelleria, cambio programma per l’evento Babbo Natale tra le contrade

Redazione

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Variazione nel programma

Comunicato per evento Babbo Natale in Vespa di domani 21 Dicembre
Il Vespa Club Pantelleria ASD , INFORMA tutta la cittadinanza che in seguito alle avverse condizioni meteo , il programma subirà qualche variazione che di seguito si riporta :
Nelle contrade il Babbo Natale riceverà i bambini presso i circoli Trieste Stella e Agricolo Scauri  mentre a Pantelleria centro presso la saletta del bar Tikirriki.
Gli orari indicati nel programma iniziale rimarranno invariati.
Il Babbo Natale però vista la pioggia prevista arriverà in autovettura e non in Vespa. Approfitto a nome mio e di tutti i soci del club per auguravi un buon Natale a tutti ed un prosperoso nuovo Anno.
Vi aspettiamo numerosi.
Il Presidente Giovanni Pavia

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Cultura

Pantelleria, gli auguri di fine anno del Parco Nazionale: bilancio delle attività e sguardo al futuro

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Presso la trattoria Marrone di Scauri si è tenuto l’incontro di fine anno promosso dal Parco Nazionale Isola di Pantelleria, occasione per rivolgere gli auguri per il 2026 alla cittadinanza e alle autorità intervenute, ma anche per fare il punto sui numerosi progetti portati avanti nel corso dell’anno. Nel saluto iniziale il Commissario Straordinario Italo Cucci ha voluto ringraziare tutti coloro che hanno contribuito al lavoro del Parco, evidenziando l’importanza della collaborazione tra istituzioni, cittadini e operatori locali.


Ha poi rimarcato la sua soddisfazione nel ricoprire questo ruolo che dà forza all’Ente e che permette di portare avanti il lavoro anche con il supporto delle istituzioni nazionali. Durante la serata è stato tracciato un bilancio delle attività del Parco, sottolineando l’impegno costante nella tutela del territorio, nella valorizzazione delle tradizioni locali e nello sviluppo di percorsi inclusivi e sostenibili. Particolare attenzione è stata dedicata al festival Pantelleria Asinabile, progetto simbolo di inclusione e accessibilità, del quale è stato proiettato il documentario firmato da Nicola Ferrari, accolto con grande interesse e forte emozione dal pubblico presente.

Nel corso della serata si è svolta anche la consegna dei diplomi ai partecipanti del corso introduttivo teorico pratico per la costruzione dei muretti a secco “L’Arte dei muri a secco”, iniziativa che ha mirato a preservare e tramandare una delle tecniche costruttive più rappresentative del paesaggio pantesco, riconosciuta come patrimonio culturale e identitario dell’isola. Parole di gratitudine sono state espresse anche dal direttore facente funzioni Carmine Vitale, appena riconfermato in questo ruolo, che ha ringraziato la comunità pantesca per la fiducia accordata e per il sostegno dimostrato nei confronti dei progetti del Parco, ribadendo la volontà di continuare a lavorare insieme per la crescita e la valorizzazione dell’Isola di Pantelleria. Prima del brindisi e del momento conviviale il Sindaco Fabrizio D’Ancona ha portato un saluto e condiviso alcune riflessioni, sottolineando l’importanza del legame tra istituzioni e territorio e il rapporto di collaborazione fattivo tra Comune ed Ente Parco. Una serata di gioia, con momenti di emozione, in un clima di partecipazione e condivisione, con il rinnovato impegno del Parco Nazionale a proseguire nel percorso di tutela, inclusione e sviluppo sostenibile anche nel nuovo anno.

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Cinema, contributi alle microimprese per sviluppare progetti da girare in Sicilia

caterina murana

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Nuove risorse per girare film e serie tv in SiciliaParticolare attenzione per le sceneggiature

L’assessorato regionale  al Turismo, sport e spettacolo, insieme a Sicilia film commission, ha pubblicato un avviso per contributi fino a 50mila euro destinati allo sviluppo di progetti cinematografici ambientati nell’Isola, con particolare attenzione alla scrittura delle sceneggiature.

«Con questo provvedimento diamo seguito alla strategia del governo regionale per lo sviluppo in Sicilia dell’industria del cinema, destinando per la prima volta contributi alle piccole e microimprese indipendenti per lo start-up di opere cinematografiche e serie tv ambientate nell’Isola – dichiara l’assessore Elvira Amata – Il focus sulle microimprese indipendenti prende spunto dalle esigenze del settore emerse nel 2024 nel  corso degli Stati generali del cinema, evento che abbiamo organizzato in Sicilia, e intende costituire un volano per limitare le difficoltà congiunturali delle imprese marginali nell’avvio di nuovi progetti audiovisivi».

Le agevolazioni sono rivolte alle piccole e microimprese indipendenti di produzione cinematografica, costituite in forma societaria e con sede legale in Italia o nell’Unione Europea.

 
Il testo integrale dell’avviso pubblico è consultabile a questo link

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