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Ambiente

Pantelleria, salviamo il piccolo eden di Vicolo Colombo

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“All’attenzione del Sindaco di Pantelleria, Fabrizio D’Ancona.”

Questo l’incipit di un post dell’attenta e sensibile Giusy Orefice, per segnalare l’imminente disfacimento dell’eden in miniatura, realizzato in Vicolo Colombo.

Ma leggiamo cos’altro ci spiega

La Signora Graziella Allegretti, da moltissimi anni, ha realizzato e si prende cura, in maniera del tutto disinteressata, di un angolo di giardino, in via Colombo, divenuto attrazione turistica da cumulo di rifiuti e macerie qual era.
Si è recato da lei il capocantiere incaricato dall’ acquirente di una vicina abitazione, intenzionato ad estirpare tutte le piante del giardino per farne una zona giorno all’aperto.. Il Comune può fare qualcosa per salvare questo delizioso angolo, divenuto patrimonio di tutti coloro che percorrono il vicolo ???
Grazie!

Non sappiamo quanto il sindaco possa fare, trattandosi di proprietà privata, ma forse un tentativo di compromesso tra le esigenze abitative dei nuovi proprietari e la conservazione del lussureggiante verde, realizzato negli anni con amore, dedizione e generosità, in uno dei pochi vicoli storici del centro di Pantelleria.

Marina Cozzo è nata a Latina il 27 maggio 1967, per ovvietà logistico/sanitarie, da genitori provenienti da Pantelleria, contrada Khamma. Nel 2007 inizia il suo percorso di pubblicista presso la testata giornalistica cartacea L'Apriliano - direttore Adriano Panzironi, redattore Stefano Mengozzi. Nel 2014 le viene proposto di curarsi di Aprilia per Il Corriere della Città – direttore Maria Corrao, testata online e intraprende una collaborazione anche con Essere Donna Magazine – direttore Alga Madia. Il 27 gennaio 2017 l'iscrizione al Consiglio dell'Ordine dei Giornalisti nel Lazio. Ma il sangue isolano audace ed energico caratterizza ogni sua iniziativa la induce nel 2018 ad aprire Il Giornale di Pantelleria.

Ambiente

Ora Legale 2025, impatti sorpresa su energia e benessere

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Come il cambio d’orario impatta sul consumo energetico
Con l’arrivo della primavera, l’ora legale sta per fare il suo ritorno. Il 30 marzo 2025, infatti, tornerà il consueto cambio d’orario, spostando le lancette in avanti di un’ora. Sebbene l’ora legale sia stata introdotta con l’intento di ridurre i consumi energetici, gli effetti concreti sul risparmio energetico sono ancora oggetto di dibattito. In questo articolo, esamineremo gli impatti che questa modifica ha sull’ambiente e sulle bollette.

Gli effetti dell’ora legale sul consumo energetico
L’ora legale, che prevede lo spostamento delle lancette in avanti di un’ora, è stata introdotta per cercare di ridurre i consumi energetici durante i mesi estivi. Il principio su cui si basa questa modifica oraria è semplice: con più ore di luce naturale alla sera, si dovrebbe ridurre l’uso delle luci artificiali e quindi il consumo di energia. Sebbene questo possa sembrare un vantaggio immediato, i risultati non sono sempre stati così positivi come ci si aspetta.

Infatti, gli effetti sul risparmio energetico sono stati oggetto di numerosi studi. Secondo l’Agenzia Internazionale dell’Energia (AIE), l’impatto del cambio d’orario sui consumi è modesto. In media, il risparmio energetico è pari a circa lo 0,3% dei consumi annuali di energia elettrica. Questo dato, seppur positivo, potrebbe sembrare inferiore alle aspettative iniziali. Inoltre, l’efficacia dell’ora legale dipende da vari fattori, tra cui l’efficienza energetica degli edifici e l’aumento dell’uso di dispositivi elettronici.

Un altro punto importante riguarda il cambiamento nelle abitudini quotidiane. Mentre inizialmente si pensava che l’ora legale potesse contribuire significativamente a ridurre i consumi, la realtà è che l’uso di tecnologie moderne ha portato a un paradosso: con più ore di luce, aumentano anche le attività che consumano energia, come l’uso di elettrodomestici e dispositivi elettronici. Pertanto, se da un lato si guadagna in luce naturale, dall’altro si perde in efficienza energetica.

Gli impatti sul benessere e sulle abitudini quotidiane
Oltre agli effetti sul consumo energetico, l’ora legale ha un impatto significativo sulle persone. Cambiare l’orario ha ripercussioni sul nostro ritmo circadiano, ovvero il nostro orologio biologico interno. Questo può causare un periodo di adattamento durante il quale si sperimentano effetti negativi come fatica, difficoltà di concentrazione e disturbi del sonno.

Il passaggio all’ora legale può influire sulla qualità del sonno, soprattutto nelle prime settimane dopo il cambio d’orario. Sebbene la luce solare in più al pomeriggio sembri vantaggiosa, può ridurre la qualità del riposo notturno, aumentando il rischio di stress e alterando la produttività lavorativa. Inoltre, l’adattamento al nuovo orario può incidere sul benessere psicologico, causando stanchezza e nervosismo, un fenomeno più evidente nei paesi che adottano l’ora legale, con persone che lamentano problemi di sonno anche settimane dopo il cambiamento.

La prospettiva futura: l’ora legale è ancora utile?
Molti paesi stanno riconsiderando l’utilità dell’ora legale, e l’Italia ha partecipato a un dibattito europeo per valutare la possibilità di abolire il cambio d’orario annuale, optando per una scelta stabile tra ora solare e ora legale. Sebbene l’adozione dell’ora legale sembri allineata agli obiettivi di sostenibilità, i benefici in termini di risparmio energetico sono stati inferiori alle aspettative. Con l’evoluzione delle tecnologie energetiche e la gestione dei consumi, la modifica costante dell’orario potrebbe non essere più giustificata.

In futuro, molte nazioni potrebbero eliminare il cambio d’orario, scegliendo un orario stabile che risponda meglio alle esigenze moderne e alle sfide climatiche. L’ora legale del 2025 potrebbe essere l’ultima in cui ci si interroga sulla sua utilità, poiché, seppur con effetti limitati sul consumo energetico, gli impatti sul benessere sono evidenti. L’evoluzione delle politiche energetiche potrebbe portare a un ripensamento definitivo per un risparmio più efficiente e sostenibile.

Fonte: https://www.prontobolletta.it/news/ora-legale-2025-effetti/ 

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Ambiente

Pantelleria, nuova gestione dei rifiuti nell’isola. Ecco chi si è aggiudicato l’appalto

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Aggiudicazione definitiva servizio di gestione integrata dei rifiuti nell’isola di

Pantelleria

Il Comune di Pantelleria ha affidato, in via definitiva il servizio di gestione integrata dei rifiuti nell’isola di Pantelleria, alla Costituenda A.T.I. ECO BURGUS SRL – I.CO.S. SRL – S.E.A.P. SRL con il punteggio complessivo di 97 punti e con il ribasso del 1,697% sull’importo a base d’asta di € 12.164.859,76 e, pertanto per l’importo netto di € 11.958.422,09 oltre oneri della sicurezza pari ad € 183.624,00 non soggetti a ribasso, per un totale di € 12.142.046,09.

La storia della Società Consortile ECO BURGUS a.r.l. inizia nell’Ottobre 2007 quando tre società (Cucchiara s.r.l. – Rubbino s.n.c. – AL.TA. Servizi s.r.l.) operanti nel settore dei rifiuti hanno deciso di consorziarsi col fine di ottimizzare i costi e migliorare la qualità dei servizi offerti. La sede centrale è a Carini in provincia di Palermo.

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Ambiente

Incontro informativo su specie esotiche invasive a Pantelleria Lunedì 31 marzo presso il Centro Visite di Punta Spadillo

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Incontro informativo sulle specie alloctone invasive a Pantelleria

Lunedì 31 marzo presso il Centro Visite di Punta Spadillo

 Lunedì 31 marzo, alle ore 18.30, presso i locali del Centro Visite di Punta Spadillo, si terrà un incontro organizzato dall’Ente Parco Nazionale Isola di Pantelleria, rivolto a vivaisti, portatori di interesse e cittadini interessati. Il tema dell’incontro sarà la presenza delle specie alloctone invasive sull’isola e la normativa nazionale ed europea che ne regola il controllo.

 

Ospite dell’iniziativa sarà il Prof. Tommaso La Mantia del Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Forestali dell’Università di Palermo, che illustrerà cosa si intende per specie alloctona invasiva, i rischi legati alla loro diffusione e gli interventi necessari per la loro eradicazione.

 

Per ulteriori informazioni è possibile contattare l’Ente Parco all’indirizzo mail:

educazioneambientale@parconazionalepantelleria.it o al numero di telefono 0923 569412

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