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Ambiente

Pantelleria, Recuperata e salvata una rara Cicogna Nera

Redazione

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Cari della redazione e cari lettori, vi scrivo per informarvi di un ultimo
straordinario recupero effettuato dall’Associazione L’Avamposto che riguarda
l’avifauna migratoria, non solo per l’importanza della specie, ma anche per la
sua rarità.
Infatti, la sera del 2 ottobre mi perveniva un insolita segnalazione da parte della
Signora Patrizia Tirapelle e Piergiacomo Bianco che mi riferivano che
all’interno del resort Al Qubba, da diverse ore girovagava disorientata una
Cicogna Nera (Ciconia nigra) che non riuscendo a volare era in evidente
difficoltà.
Recatomi immediatamente sul posto, infatti ho potuto notare che la cicogna
nera appariva denutrita e in uno stato di debolezza e vulnerabilità fisica
abbastanza critico, per di più trovandosi in un luogo in prossimità
dell’aeroporto, prevenendo ogni possibile rischio, decisi di effettuarne il
recupero.
Accertatomi che lo splendido animale non avesse alcuna ferita evidente e non
presentasse nessun sintomo di intossicazione o peggio di avvelenamento,
potevo meglio constatarne il tangibile stato di deperimento fisico e di
disidratazione in cui versava.
L’Associazione L’Avamposto negli anni ha raccolto e quando possibile curato,
decine di specie in uno stato estremo di denutrizione e disidratazione, spesso
talmente grave da risultare fatale per queste creature.
Infatti la nota carenza d’acqua peculiare dell’isola e la quasi completa mancanza
di punti d’acqua dolce reperibili e disponibili per l’avifauna migratoria, ma
anche per quella stanziale, non permette a molti individui di potersi dissetare e
ristorarsi dalle fatiche del viaggio e di conseguenza le segnalazioni di uccelli in

difficoltà, soprattutto di specie legate agli ambienti palustri o umidi divengono
sempre più frequenti.

Dall’ultimo report di primavera sull’opera di recupero dell’avifauna svolta
dall’associazione, si aggiungono due poiane, di cui una purtroppo deceduta per
collasso organico dopo alcune ore dal recupero. dovuto al grave stato di
disidratazione e deperimento, quattro gheppi, di cui purtroppo due deceduti,
uno per le stesse cause della poiana, l’altro per grave bruciatura da folgorazione
elettrica, un giovane gabbiano reale e infine l’importante recupero di uno dei
due giovani fenicotteri smarritisi al Lago di Venere, già trasferito e reinserito
nella colonia stanziale delle Saline di Trapani grazie al supporto della
Soprintendente Silvia Muratore e all”Ispettore Forestale Vitaggio.
Adesso ci investe una grande responsabilità per aiutare al meglio questa rara
bellezza da proteggere e grazie alla giornaliera consultazione con il Centro
Recupero Fauna Selvatica della Lipu di Ficuzza e il Corpo Forestale, per
evitare alla cicogna un ulteriore stress, si è deciso di non procedere al
trasferimento e di provvedere alle cure parentali e a rimetterla in forze sull’isola
di Pantelleria.

Superati i primi giorni di difficoltà, in cui la cicogna stentava ad accettare la
condizione limitata del giardino protetto e rifiutava categoricamente il cibo,
tanto da doverla nutrire tramite imbeccata e appena diminuita un minimo la
diffidenza congenita verso gli esseri umani tipica di questa specie, ha
cominciato a nutrirsi da sola e a migliorare la propria condizione di giorno in
giorno.
Tanto che Mercoledì 9 ottobre insieme al Dott. Gianni Giardina del Centro di
Ficuzza, alla Soprintendente della Forestale Silvia Muratore, all’Ispettore
Forestale Massimo Cascio e all’Ispettore Sergio Gallo in servizio sull’isola, si è
deciso di fare una prova di inserimento in un area molto ampia ma comunque
protetta, per osservarne meglio lo stato di salute e constatare se la cicogna
avesse acquisito sufficienti energie per riprendere in sicurezza la migrazione
verso il Nord Africa.
Ciò è stato possibile grazie alla disponibilità del Parroco della Chiesa di
Pantelleria Don Vincent Ramesh e dei responsabili del Centro Sportivo
parrocchiale, che hanno consentito di utilizzare il grande capannone per la
particolare “prestazione sportiva”.
Da tale prova e al successivo accurato controllo delle ali, svoltosi insieme
all’Ispettore Paolo Landolina e all’Ispettore Calogero Caruso che ha confermato

l’assenza di evidenti ferite, contusioni o traumi, provvedendo anche al
conteggio delle grandi penne remiganti indispensabili per il volo e osservando
una graduale ma costante ripresa fisica della cicogna, si è potuta fare una
auspicabile previsione per la liberazione e il reinserimento in natura.
La cicogna nera rara in Europa e rarissima in Italia, è nella lista rossa delle
specie da proteggere, lo stato di conservazione viene considerato EN (in
Pericolo di Estinzione). La causa primaria del cattivo stato di conservazione,
dipende maggiormente dalla crescente antropizzazione del territorio e la
distruzione del suo habitat, consistente in boschi maturi con presenza di zone
palustri, corsi d’acqua, laghi e stagni.
Anche se il numero di coppie nidificanti in Italia risulta in leggero aumento, il
rapporto del 2023 sulla nidificazione della cicogna nera che comprende come
uniche stazioni, le regioni del Piemonte, dove nel 1994 ha nidificato dopo anni
di assenza la prima coppia, del Lazio, della Basilicata, della Puglia e della
Calabria, ha contato appena 42 coppie, che hanno portato all’involo di 54
giovani individui.
Per tanto, data la rarità e la preziosità di questa specie, si è ritenuto necessario
procedere con l’inanellamento per il riconoscimento e il monitoraggio
internazionale della nostra amica nei suoi spostamenti migratori.
Ciò sarà possibile grazie al pronto invio dei materiali utili da parte del
Coordinatore regionale della Lipu per la Sicilia Nino Provenza.
La più grande e principale difficoltà da affrontare successivamente è stata la
ricerca e la scelta del migliore luogo per la liberazione.
La maggiore preoccupazione è rappresentata dalla massiccia presenza di pali e
cavi elettrici che a tratti, sull’isola formano una vera e propria rete altamente
pericolosa per i frequenti impatti violenti o folgorazioni, risultando spesso una
trappola mortale per questo tipo di uccelli, che possono raggiungere un apertura
alare di due metri.
Ma fortunatamente non in tutta l’isola persiste questo problema, e grazie al
provvidenziale, saggio consiglio di Salvatore del negozio di alimentari di Sibà
che ha proposto la liberazione nella zona delle Favare, proprio perché la
municipalità ha cominciato a interrare i cavi elettrici e il luogo esposto a sud
verso l’Africa, abbastanza isolato, poco antropizzato, risulta di fatto la
soluzione migliore, che asseconda la natura timida e diffidente che
contraddistingue questa specie dalla più socievole cugina Cicogna Bianca.

Infatti, sono felice di annunciare che la liberazione della regale e meravigliosa
Cicogna Nera avverrà, salvo complicazioni, giovedì 17 ottobre alle ore 11:00
am. nella zona delle Favare di Pantelleria, con il supporto e la supervisione
dell’Associazione L’Avamposto e dell’Ispettore Paolo Landolina e dell’Ispettore
Calogero Caruso del Corpo Forestale.
E visto che mentre scrivo queste righe corre il giorno di San Fortunato e se
andrà tutto bene come tutti ci auguriamo, presumendo intuitivamente che si
tratti di una femmina, battezzeremo la nostra amica con il nome di Fortunata.
Naturalmente, chiunque voglia assistere allo straordinario evento sarà
benvenuto, purché si rispetti religioso silenzio e il mantenimento della
posizione di osservazione suggerita dagli organizzatori.
Si consiglia di dotarsi di binocolo per una successiva osservazione a distanza.
Mi tocca e mi commuove sempre vedere cosi tanta buona e bella gente che si
prodiga con senso di responsabilità e dedizione per riuscire a dare una seconda
possibilità di vita ad un altra creatura.
Vorrei fosse sempre cosi, anche tra noi esseri umani.
Voglio ringraziare con tutto il cuore, i numerosi attori in questo lieto scorcio di
vita dell’isola di Pantelleria: Patrizia e Piergiacomo che hanno visto per primi la
cicogna nera, perché non si sono limitati a guardarla, ma l’hanno vista con
l’occhio attento e sensibile del buon osservatore, il Corpo Forestale e il Centro
di Recupero Fauna della Lipu di Ficuzza per la costante opera di salvaguardia
ambientale e il salvataggio di migliaia di animali in difficoltà, la Parrocchia di
Pantelleria per la gentilezza, la disponibilità e per aver intercesso con Gesù e la
Madonna per una pronta guarigione della bellissima cicogna, la Comunità di
Pantelleria per la vibrante, umana bellezza, i soci dell’Associazione
L’Avamposto che ci sostengono, in particolare Sandra Tamburini che ha fatto
una generosa donazione per l’acquisto di un indispensabile spara rete ad aria
compressa, per un più sicuro e agevole recupero dei giovani fenicotteri, che
puntualmente si smarriscono al Lago di Venere, Linda Russo che documenta e
registra le magnifiche esperienze che vive quotidianamente l’associazione con
foto e video degni del National Geographic o quasi, Fleur Chetwind che ha
messo a disposizione la sua bellissima proprietà per la creazione
dell’importante progetto di un Centro di Primo Soccorso per l’Avifauna di
Pantelleria, l’Ente Parco Nazionale di Pantelleria per aver riconosciuto l’attività
di recupero e cure della fauna che svolge l’Associazione l’Avamposto e iniziato
il dialogo per una concreta progettazione volta alla realizzazione e gestione del
Centro di Primo Soccorso dell’Avifauna per l’isola di Pantelleria, Nino

Provenza del coordinamento regionale della Lipu, per la fornitura del materiale
tecnico per il monitoraggio di Fortunata.
Non ci sono limiti ai sentimenti contrastanti che scaturiscono osservando una
creatura cosi misteriosa ed elegante, al profondo amore e allo stesso tempo alla
ruggente, selvaggia diffidenza che esprimono i suoi occhi, che sembrano
leggerti dentro.
Occhi che sembrano conoscere bene l’aspetto spiazzante della più intima e
volubile duplicità umana, capace di disarmanti tenerezze e di feroci distruzioni.
Per tutto il tempo trascorso a prendermi cura di lei, naturalmente non ho potuto
non pensare ai bambini di tutto il mondo.
Ai bambini che nell’era del consumismo più sfrenato, continuano a morire di
fame e di stenti nell’indifferenza generale, mentre milioni di tonnellate di grano
e altre risorse alimentari ogni anno vanno al macero per mantenerne alto il
prezzo di mercato.
Ai bambini che non riusciamo a proteggere per l’evidente fallimento della
cosiddetta società sapiens, riflesso della mal riposta e ipocrita politica, dedita
ormai solo ai proclami contro fantomatici nemici e alla più becera e lugubre
propaganda di guerra.
Una politica sempre più con le mani sporche di sangue di civili innocenti che
riflette il tragico degrado culturale, esistenziale del cosiddetto occidente
collettivo, che pur di non vedere e sentire il dolore del genocidio del popolo
Palestinese in corso, si rende complice del massacro deliberato di migliaia di
bambini e famiglie inermi nella martoriata terra di Palestina e negli Stati
limitrofi.

Mi piace pensare che la natura, intrisa di benefiche energie in qualche modo
veda e provveda comunque a tutto, anche a quegli aspetti cosi insondabili e
oscuri, che spesso restano inaccessibili alla comprensione umana.
Voglio immaginare che ci siano lidi inesplorati, li da qualche parte.
Luoghi di pura gioia, dove ogni bambino possa correre felice sui verdi prati,
dove le cicogne possano sempre vegliare dall’alto del cielo sull’umanità
finalmente in pace.
Pantelleria 16 ottobre 2024

Il Presidente dell’Associazione
Culturale L’Avamposto
Anselmo Consolo

Ambiente

L’asino di Pantelleria un simbolo su Rai3. L’importanza di riportare la razza sull’isola

Direttore

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Italo Cucci “Siamo amici della natura, delle fauna e di tutto quello che manca al resto del mondo.” – Attesi entro il 2026 altri due puledrini di asino pantesco

Uno splendido servizio è stato dedicato all’asino di Pantelleria, dalla Rai nella rubrica “Il Settimanale“, in onda tutti i sabato dalle ore 12.30 su Rai3.
L’incipit caratterizzato dalla nascita di Ettore porta subito gli spettatori in uno stato di curiosità, sorpresa e meraviglia. 
Sul giocoso puledrino molte aspettative per la comunità, perchè, come recita il collega la sua nascita dopo decenni per Pantelleria “rappresenta un recupero di identità storica”.

Le sue origini tunisine/algerine conferiscono maggior fascino alla storia e alla cultura di questo irresistibile animale che ha rischiato di estinguersi, ma  grazie al lavoro sinergico del Dipartimento Regionale delle Foreste e dall’Università di Palermo, in trent’anni di studi, si contano 78  esemplari.

Dopo Ettore, si attende la nascita di altri due asini panteschi, con l’auspicio di arrivare a cento capi, ma l’obiettivo è di arrivare a 150, per scongiurare nuovi rischi di estinzione, come ha spiegato Giuseppe Pace.

Importanza ed eco sono stati attribuiti, nel servizio, al recentissimo Festival Pantelleria Asinabile, organizzato dall’Ente Parco Nazionale Isola di Pantelleria che ha creato un sipario costruttivo ed energico per la presenza dell’asino sull’isola.

Anna Maria Cusimano, Guida del Parco, ha sottolineato come molti bambini  abbiano perso il contatto con la natura e l’asino, con le giuste tecniche, può fare da ponte tra i piccoli panteschi e la natura stessa.

Ma i progetti che coinvolgono gli asini non sono finiti, anzi si parla di escursioni a piedi nei sentieri millenari di una isola tutta da esplorare, ammirare e annusare, come spiega Massimo Montanari, formidabile art director del festival Pantelleria Asinabile, rendendo l’isola una entità molto interessante e di richiamo.

Matteo Piceni, altra Guida del Parco, ha spiegato le qualità dell’asino proprio ad affrontare certe attività. La sua camminata ambiale, lo rende particolarmente adatto a certi percorsi svolti pacatamente, con lentezza e piacevole rilassatezza.

Di poi, interviene il Commissario Straordinario del Parco di Pantelleria, Italo CucciSiamo amici della natura, delle fauna e di tutto quello che manca al resto del mondo e questo ci rende orgogliosi.
“Mi ha emozionato la sua ascesa, quella dell’asino, nel mondo dei pet, addirittura per l’aiuto terapeutico che possono portare ai bambini, delle persone che hanno difficoltà e quelle che non ne hanno”.

Il servizio dal minuto 5.14, circa.

https://www.rainews.it/tgr/rubriche/ilsettimanale/video/2025/10/TGR-Il-Settimanale-del-18102025-d1d526d6-15f5-40a0-aa7f-80bc3d6c9510.html?wt_mc=2.www.wzp.rainews

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Ambiente

Pantelleria, imperdibile II Giornata dei Cammini e Sentieri di Sicilia con il Cammino Pantesco

Redazione

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2ª GIORNATA DEI CAMMINI E SENTIERI DI SICILIA
Domenica 26 ottobre 2025

Finalmente ci siamo! parteciperemo a questa giornata speciale con il CAMMINO PANTESCO per fare parte ufficialmente dei Cammini e Sentieri di Sicilia!

Un grande evento promosso dall’Assessorato Turismo Sport Spettacolo Regione Siciliana con il supporto del Coordinamento Regionale dei Cammini e Sentieri di Sicilia, della Sezione Sicilia CAI – Club Alpino Italiano, di Terre di Mezzo Editore e Fà la Cosa Giusta! con la collaborazione dell’Agenzia Gira L’isola e della Sezione Petralia CAI – Sottosezione Pantelleria e il patrocinio del Comune di Pantelleria, del Parco Nazionale Isola di Pantelleria e della Pro Loco Pantelleria APS.

Un itinerario naturalistico e spirituale per scoprire i luoghi di culto che identificano le contrade dell’Isola di Pantelleria percorrendo sentieri rocciosi, antiche strade romane e mulattiere che attraversano il Parco Nazionale Isola di Pantelleria.
Si percorre il tratto che da Tracino giunge al Lago Bagno dell’Acqua/Specchio di Venere attraversando un seducente contesto naturalistico e agricolo.

Punto di ritrovo: Chiesa Madonna della Pace, Piazza Perugia, Tracino, ore 9;00
Punto di arrivo: Lago Bagno dell’Acqua (Lago Specchio di Venere), ore 16:00

Durata: 7 h
Distanza: 13 km, point to point
Difficoltà: E – escursionistico

Prenotazioni
Eventribe
https://www.eventbrite.com/e/il-cammino-pantesco-tickets-1723115838859aff=odcleoeventsincollection&keep_tld=1

Info
WhatsApp ‪+39 347 5935743‬
info@camminopantesco.it
referente: Anna Maria Cusimano, Guida Ufficiale Parco Nazionale Isola di Pantelleria
organizzazione: I Nuovi Filopanti Società Cooperativa

Numero massimo: 24 partecipanti

Si consiglia un abbigliamento a strati comodo e informale.

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Ambiente

Pantelleria – Bonifica bomba. L’appello del Sindaco D’Ancona

Direttore

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Ordinanza Sindacale n. 49 dell’8 ottobre 2025 – Evacuazione area oggetto di intervento per attività di bonifica ordigno bellico per domenica 19 ottobre 2025 

Il Comune di Pantelleria informa la cittadinanza che, a seguito del ritrovamento di un ordigno bellico inesploso in località Arenella, in prossimità dell’ex Caserma Barone, nella giornata di domenica 19 ottobre 2025 si svolgeranno le operazioni di bonifica e despolettamento a cura del 4° Reggimento Genio Guastatori dell’Esercito Italiano.

Per consentire l’intervento in piena sicurezza, è stata disposta l’evacuazione temporanea della popolazione residente o presente a qualsiasi titolo entro un raggio di 775 metri dal punto di ritrovamento.

Evacuazione e tempi

Tutti i cittadini interessati dovranno lasciare la propria abitazione entro e non oltre le ore 9:00 di domenica 19 ottobre.
L’area rimarrà interdetta fino alla conclusione delle operazioni, il cui termine sarà comunicato successivamente dagli organi competenti.
Durante tale periodo sarà vietato il transito, la permanenza e lo svolgimento di qualunque attività all’interno del perimetro di sicurezza.

Punti di accoglienza

Per chi non dispone di un luogo alternativo, sono stati predisposti i seguenti punti di raccolta:

Aeroporto civile di Pantelleria (piano terra) – per i residenti nelle vie: del Mare, Kazzen, San Nicola, Arenella, Genova, Panoramica, delle Balate, Sidere, Ammiraglio Toscano;

Scuola Superiore di Via Santa Chiara – per i residenti nelle vie: Catania, Salibi, Cavallotti, Carducci, Trieste, Venezia, Bari, Belvedere, Napoli;

Oratorio della Chiesa Madre SS. Salvatore – come ulteriore punto di accoglienza.

È previsto un servizio navetta gratuito con partenza da Via Borgo Italia (zona ex Bar Policardo), attivo per tutta la durata delle operazioni di evacuazione.

Persone fragili e assistenza

Le persone con ridotta mobilità o con condizioni sanitarie che impediscono lo spostamento autonomo devono segnalare tempestivamente la propria situazione al Gruppo Comunale di Protezione Civile telefonando al 320 439 6535.
In caso di necessità, saranno predisposti interventi di assistenza specifica.
Si raccomanda inoltre di provvedere all’evacuazione anche degli animali domestici o di allevamento.

Attività economiche e servizi

Tutte le attività artigianali, commerciali e i pubblici esercizi situati nell’area interessata dovranno rimanere chiusi fino al termine delle operazioni.
È vietato accedere ai locali o svolgere attività all’interno del perimetro di interdizione.

Comportamenti raccomandati (best practices)

Preparare per tempo documenti personali, medicinali, beni di prima necessità e oggetti di valore da portare con sé;

Chiudere gas, acqua ed energia elettrica prima di lasciare l’abitazione;

Collaborare con le forze dell’ordine e i volontari, attenendosi scrupolosamente alle indicazioni ricevute;

Non avvicinarsi all’area di bonifica fino alla comunicazione ufficiale di conclusione delle operazioni;

Informare eventuali vicini o persone anziane che potrebbero avere bisogno di assistenza.

Appello alla cittadinanza

L’Amministrazione comunale invita tutti i cittadini a mantenere un comportamento responsabile e collaborativo, contribuendo con senso civico al buon esito delle operazioni.
La sicurezza della comunità dipende dalla partecipazione ordinata e consapevole di ciascuno.
Tutti i professionisti di settore stanno lavorando per la sicurezza dei cittadini.
Per ogni informazione e aggiornamento saranno utilizzati i canali ufficiali del Comune di Pantelleria, la Protezione Civile Comunale e gli organi di informazione locale.

Il Sindaco
Fabrizio D’Ancona

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