Cronaca
Pantelleria, Punto Nascite: la lettera di Marta la mamma costretta a partire per partorire
 
																								
												
												
											Stringe il cuore leggere la lettera di Marta Brignone, la giovane gestante costretta a partire per dare alla luce in suo bambino, a causa della chiusura del Punto Nascite di Pantelleria.
Marta stessa, oggi ha appurato che sarà sola durante il parto e, dopo il tanto atteso lieto evento, nessun parente potrà visitare lei o il neonato, per mantenere asettici da Covid-19 i reparti ospedalieri.
Così recita il testo che riportiamo per intero:
Oggi, 9 marzo 2020, ho affrontato alla 37° settimana di gravidanza il viaggio per poter partorire il mio bambino; viaggio assolutamente non in programma, in quanto fino al 2 marzo io avrei dovuto partorire nella mia isola, Pantelleria.
E’ stata una notizia alquanto sconvolgente e molto pesante per me a livello sopratutto emotivo, ma anche fisico, in quanto, nel giro di pochi giorni, mi sono dovuta organizzare, fare le valigie, cercare un posto dove alloggiare, organizzare gli impegni di lavoro del mio compagno, che si ferma con me solo due giorni (proprio per via del lavoro), fare organizzare i miei genitori per starmi vicina. Oltre a questi problemi,, anche la preoccupazione di questo virus Covid-19, che è arrivato anche in Sicilia.
Affrontare tutto ciò non è facile e tutta la preoccupazione e il nervosismo vengono trasmessi anche al mio bambino.
In questi ultimi giorni di gravidanza non è molto consigliato avere delle preoccupazioni così forti da farmi star male fisicamente e non farmi dormire la notte.
Questa, dunque è una testimonianza diretta di una donna in procinto di partorire, lontana, molto lontana dalla sua terra, dai suoi cari, e non per sua scelta.
Il momento del parto e il post, inoltre, portano già ad uno stato di grande delicatezza psico-fisica, si aggiungano anche le ansie dettagliatamente descritte dalla nostra dolce Marta.
Cronaca
Pantelleria, ripristinata linea TIM
 
														Dopo quattro giorni di black out, finalmente e, sembrerebbe, stabilmente, sembra essere stata ripristinata definitivamente la linea TIM in tutta l’isola.
Da giovedì scorso i disagi sono stati innumerevoli per la comunità.
Confidiamo in un nuovo atteggiamento verso il lavoro di scavo, affnchè non si verifichino nuove esperienze come quelle recenti, per cui nel giro di un mese e mezzo due episodi di negligenza hanno arrecato disservizi per intere giornate. Nel primo caso di settembre, l’isolamento è durato per settimane.
La redazione, collegata h24 con internet, ringrazia la Fibercop che gestisce la linea, per aver attenzionato subitaneamente il problema intervenendo nei tempi relativi al livello del danno cagionato.
Salute
Campagna Fibrosi Cistica – Comune di Trapani si tinge di verde con il Rotary Club
 
														Campagna di sensibilizzazione Fibrosi Cistica
Il Comune di Trapani ha aderito alla campagna nazionale “1 su trenta e non lo sai” su iniziativa del Rotary Club Trapani, presieduto dall’Avv. Salvo D’Angelo. Fino a domenica 26 Ottobre Palazzo Cavarretta, è illuminato di verde.
L’evento si inserisce nella campagna nazionale voluta da Fondazione Fibrosi Cistica ricerca che in Sicilia viene sostenuta dal Distretto 2110 Sicilia e Malta.
“Accendiamo la Sicilia” per accendere una luce su questa patologia e portare alla popolazione generale un messaggio semplice: 1 su trenta di noi…..e non lo sa è portatore sano, asintomatico e inconsapevole di una mutazione genetica sul gene CFTR che può trasmettere ai figli. Una coppia di portatori sani ha una possibilità su quattro di avere un figlio affetto da Fibrosi Cistica, la più frequente delle malattie genetiche gravi. Fare il test genetico prima del concepimento permette alla coppia di conoscere il proprio rischio genetico e affrontare una gravidanza consapevole.
Visita il sito testfibrosicistica.it
Salvo D’Angelo, presidente Rotary Club Trapani: “Abbiamo acceso, con il Comune di Trapani, l’attenzione della comunità su un tema caro al Rotary, la prevenzione. La diffusione di notizie scientifiche, da sempre, ha caratterizzato l’attività del Rotary, ed in particolare di questo club. I professionisti che operano con spirito di servizio, al di sopra di ogni interesse personale, sono i primi interlocutori di ogni forma di assistenza”.
Ambiente
Ambiente, via libera ai cani al guinzaglio nelle aree naturali protette
 
														I cani al guinzaglio potranno entrare nelle aree naturali protette della Sicilia. Lo stabilisce il decreto firmato dall’assessore regionale al Territorio e all’ambiente, Giusi Savarino, che aggiorna le disposizioni vigenti e regolamenta, secondo criteri più attuali, la fruizione del patrimonio naturale regionale.
«L’introduzione dei cani al guinzaglio all’interno di parchi e riserve è una novità che ho fortemente voluto – sottolinea l’assessore Savarino – per rispondere alle legittime istanze dei numerosi fruitori, tra cui molti turisti, di questi luoghi splendidi che caratterizzano il territorio siciliano. Vivere esperienze di immersione nella natura in compagnia degli animali d’affetto è un’opportunità per adulti e bambini, nel rispetto dell’equilibrio con la fauna selvatica e la flora. Dopo il regolamento emanato la scorsa primavera che consente ai dipendenti dell’assessorato del Territorio e dell’ambiente di portare in ufficio i loro animali domestici, con questo provvedimento proseguiamo il nostro impegno nell’accrescere il benessere dei cani e di chi se ne prende cura».
Il decreto consente l’introduzione dei cani al guinzaglio in specifici sentieri e aree individuate dall’ente gestore delle aree naturali protette sulla base di linee guida e criteri fissati dall’assessorato regionale del Territorio e dell’ambiente, previo parere del Consiglio regionale per la protezione del patrimonio naturale. Resterà in vigore, invece, il divieto di ingresso nelle zone A dei parchi e delle riserve naturali integrali e nelle altre zone di ciascuna area naturale protetta dove non è consentita la fruizione. L’ente gestore può comunque prevedere deroghe motivate, specifiche e nominative, nei limiti fissati dalle linee guida regionali. Adesso tutti gli enti gestori provvederanno a integrare i rispettivi regolamenti di fruizione dei singoli siti naturalistici.
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