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Cultura

“Pantelleria: preistoria di un’isola” a Bologna 1 dicembre con Parco, Pantelleria Island, amministrazione e vari enti

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E’ in programma venerdรฌ 1 dicembre alle ore 15, nell’aula Prodi del Dipartimento di Storia Culture Civiltร  dell’Universitร  di Bologna (Piazza S. Giovanni in Monte, 2, Bologna) l’evento: “๐๐š๐ง๐ญ๐ž๐ฅ๐ฅ๐ž๐ซ๐ข๐š: ๐ฉ๐ซ๐ž๐ข๐ฌ๐ญ๐จ๐ซ๐ข๐š ๐๐ข ๐ฎ๐งโ€™๐ข๐ฌ๐จ๐ฅ๐š. ๐‹๐ž ๐ซ๐ข๐œ๐ž๐ซ๐œ๐ก๐ž ๐๐ž๐ฅ๐ฅโ€™๐”๐ง๐ข๐ฏ๐ž๐ซ๐ฌ๐ข๐ญ๐šฬ€ ๐๐ข ๐๐จ๐ฅ๐จ๐ ๐ง๐š ๐ง๐ž๐ฅ๐ฅ๐š ๐ญ๐ž๐ซ๐ซ๐š ๐๐ข ๐˜๐ซ๐ง๐ฆ. Seminario e proiezione del film diretto da Nicola Ferrari.
Un’importante occasione per approfondire le ricerche curate dall’universitร  di Bologna sull’epoca preistorica nell’isola.
Ad intervenire diversi rappresentanti di Enti e partner del progetto di ricerca fra cui anche il Commissario Straordinario Italo Cucci e la direttrice Sonia Anelli del Parco Nazionale Isola di Pantelleria.
A seguire la proiezione del film “La terra di Yrnm” di Nicola Ferrari. ๐˜“โ€™๐˜ฐ๐˜ฑ๐˜ฆ๐˜ณ๐˜ข ๐˜ณ๐˜ข๐˜ค๐˜ค๐˜ฐ๐˜ฏ๐˜ต๐˜ข ๐˜ญ๐˜ข โ€œ๐˜ด๐˜ต๐˜ฐ๐˜ณ๐˜ช๐˜ข ๐˜ข๐˜ณ๐˜ค๐˜ฉ๐˜ฆ๐˜ฐ๐˜ญ๐˜ฐ๐˜จ๐˜ช๐˜ค๐˜ขโ€ ๐˜ฅ๐˜ฆ๐˜ญ๐˜ญโ€™๐˜ช๐˜ด๐˜ฐ๐˜ญ๐˜ข ๐˜ฅ๐˜ข ๐˜—๐˜ข๐˜ฐ๐˜ญ๐˜ฐ ๐˜–๐˜ณ๐˜ด๐˜ช ๐˜ข๐˜ช ๐˜จ๐˜ช๐˜ฐ๐˜ณ๐˜ฏ๐˜ช ๐˜ฏ๐˜ฐ๐˜ด๐˜ต๐˜ณ๐˜ช. ๐˜ ๐˜ด๐˜ช๐˜ต๐˜ช ๐˜ช๐˜ฏ๐˜ต๐˜ฆ๐˜ณ๐˜ฆ๐˜ด๐˜ด๐˜ข๐˜ต๐˜ช ๐˜ด๐˜ฐ๐˜ฏ๐˜ฐ ๐˜ญโ€™๐˜ˆ๐˜ค๐˜ณ๐˜ฐ๐˜ฑ๐˜ฐ๐˜ญ๐˜ช ๐˜ฅ๐˜ช ๐˜š๐˜ข๐˜ฏ ๐˜”๐˜ข๐˜ณ๐˜ค๐˜ฐ, ๐˜ช๐˜ญ ๐˜๐˜ช๐˜ญ๐˜ญ๐˜ข๐˜จ๐˜จ๐˜ช๐˜ฐ ๐˜ฅ๐˜ช ๐˜”๐˜ถ๐˜ณ๐˜ด๐˜ช๐˜ข ๐˜ฆ ๐˜ช๐˜ญ ๐˜“๐˜ข๐˜จ๐˜ฐ ๐˜ฅ๐˜ช ๐˜๐˜ฆ๐˜ฏ๐˜ฆ๐˜ณ๐˜ฆ, ๐˜ค๐˜ฐ๐˜ฏ ๐˜ช๐˜ฏ๐˜ต๐˜ฆ๐˜ณ๐˜ท๐˜ช๐˜ด๐˜ต๐˜ฆ ๐˜ข๐˜จ๐˜ญ๐˜ช ๐˜ข๐˜ณ๐˜ค๐˜ฉ๐˜ฆ๐˜ฐ๐˜ญ๐˜ฐ๐˜จ๐˜ช ๐˜ฆ ๐˜ข๐˜จ๐˜ญ๐˜ช ๐˜ด๐˜ต๐˜ถ๐˜ฅ๐˜ฆ๐˜ฏ๐˜ต๐˜ช. ๐˜๐˜ฏ ๐˜ฒ๐˜ถ๐˜ฆ๐˜ด๐˜ต๐˜ฐ ๐˜ค๐˜ฐ๐˜ฏ๐˜ต๐˜ฆ๐˜ด๐˜ต๐˜ฐ ๐˜ช๐˜ญ ๐˜—๐˜ณ๐˜ฐ๐˜ง. ๐˜›๐˜ถ๐˜ด๐˜ข, ๐˜ค๐˜ฐ๐˜ฏ ๐˜ญ๐˜ข ๐˜ด๐˜ถ๐˜ข ๐˜ฏ๐˜ข๐˜ณ๐˜ณ๐˜ข๐˜ป๐˜ช๐˜ฐ๐˜ฏ๐˜ฆ, ๐˜ง๐˜ถ๐˜ฏ๐˜จ๐˜ฆ ๐˜ฅ๐˜ข โ€œ๐˜ง๐˜ช๐˜ญ ๐˜ณ๐˜ฐ๐˜ถ๐˜จ๐˜ฆโ€ ๐˜ฆ ๐˜ฅ๐˜ข ๐˜ฎ๐˜ฆ๐˜ฎ๐˜ฐ๐˜ณ๐˜ช๐˜ข ๐˜ด๐˜ต๐˜ฐ๐˜ณ๐˜ช๐˜ค๐˜ข.

Puรฒ interessareย โ€œPantelleria: preistoria di unโ€™isolaโ€ a Bologna il 1 dicembre. Grande partecipazione dallโ€™isola

ยฉparconazionaledipantelleria

Marina Cozzo รจ nata a Latina il 27 maggio 1967, per ovvietร  logistico/sanitarie, da genitori provenienti da Pantelleria, contrada Khamma. Nel 2007 inizia il suo percorso di pubblicista presso la testata giornalistica cartacea L'Apriliano - direttore Adriano Panzironi, redattore Stefano Mengozzi. Nel 2014 le viene proposto di curarsi di Aprilia per Il Corriere della Cittร  โ€“ direttore Maria Corrao, testata online e intraprende una collaborazione anche con Essere Donna Magazine โ€“ direttore Alga Madia. Il 27 gennaio 2017 l'iscrizione al Consiglio dell'Ordine dei Giornalisti nel Lazio. Ma il sangue isolano audace ed energico caratterizza ogni sua iniziativa la induce nel 2018 ad aprire Il Giornale di Pantelleria.

Cultura

Aurelio La Torre porta la lingua siciliana al centro del dibattito europeo

Direttore

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Graz (Austria) โ€“ La voce della Sicilia ha trovato spazio ieri pomeriggio al convegno internazionale โ€œMultiple voices in the classroom: Harnessing the power of regional and minority languages in secondary educationโ€, organizzato dallโ€™European Centre for Modern Languages (ECML), organismo del Consiglio dโ€™Europa. Protagonista รจ stato il dirigente della Presidenza del Consiglio,ย Aurelio La Torre, che attualmente si occupa, tra l’altro, dello Stato di Diritto e dei Diritti Fondamentali, con particolare attenzione anche ai diritti linguistici.

La Torre, siciliano di Messina, che รจ stato l’autore delย Manifesto di Bruxellesย sulla lingua siciliana ed รจ tra i fondatori dellโ€™AUCLISย (Associazioni Unite per la Cultura e la Lingua Siciliana), ha presentato nel convegno la relazione โ€œ7 proposte per valorizzare le lingue regionali e minoritarie in Europaโ€. Nell’esposizione, dopo avere evidenziato il contesto normativo europeo, ha messo in luce il paradosso italiano: un Paese ricco di lingue storiche e tradizioni locali, ma che riconosce e tutela ufficialmente solo una piccola parte di esse,ย lasciando fuori idiomi di grande diffusione come il siciliano.

Portando lโ€™esperienza maturata con lโ€™AUCLIS, ha suggerito diverse iniziative replicabili anche in altri contesti europei, come lโ€™adozione di un Manifesto e lโ€™utilizzo diย date simbolicheย โ€“ ad esempio la Giornata internazionale della lingua madre del 21 febbraio โ€“ da dedicare allโ€™insegnamento e alla celebrazione delle lingue regionali nelle scuole e ha raccontato l’esperienza dello spettacolo teatrale “Poros”, in cui il XII canto dell’Odissea รจ messo in scena in lingua siciliana.

Nel suo intervento ha sottolineato anche i vantaggi delย bilinguismoย e la valenza della lingua regionale per il rafforzamento dei legami con le comunitร  di emigrati e discendenti allโ€™estero. Ha inoltre evidenziato come ci sia poca attenzione verso laย discriminazione linguistica, invitando gli organizzatori a considerare la possibilitร  di un convegno dedicato a questo tema in occasione dello โ€œZero Discrimination Dayโ€ delle Nazioni Unite, previsto per il 1ยฐ marzo 2026.
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Con il suo intervento in Austria, Aurelio La Torre ha portato la questione della lingua siciliana e delle altre lingue regionali italiane al centro del dibattito europeo, ribadendo che la diversitร  linguistica non รจ un ostacolo ma – in linea con la Costituzione e con i principi europei – un patrimonio di cui essere orgogliosi, da tutelare e promuovere.

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Cronaca

Solarino, 1866 โ€” Lโ€™omicidio Dโ€™Agostino e il mistero dellโ€™armadio comunale

Laura Liistro

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Le vicende riguardanti la morte di Giuseppe Dโ€™Agostino, farmacista e segretario comunale supplente, sono oggi ricostruibili grazie alla documentazione conservata presso lโ€™Archivio Storico di Siracusa e lโ€™Archivio Comunale di Solarino. Gli atti di stato civile, i verbali e la corrispondenza amministrativa permettono di analizzare il contesto e le circostanze del delitto, offrendo elementi utili a comprendere le dinamiche politiche e amministrative della Sicilia post-unitaria.

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Il delitto nella piazza centrale

Le fonti indicano che la morte di Dโ€™Agostino avvenne nella propria casa posta nella piazza centrale, in cui tutto si muoveva, la notte del 30 settembre 1866. Lโ€™uomo fu colpito da unโ€™arma da fuoco e rinvenuto privo di vita il giorno successivo. La piazza, fulcro della vita cittadina e luogo di transito per impiegati, contadini e notabili locali, divenne improvvisamente teatro di un fatto che interruppe la consueta routine del paese. La notizia si diffuse con rapiditร , alimentando commenti e sospetti.

Lโ€™atto di morte venne registrato ufficialmente il 1ยบ ottobre 1866 da Paolo Marabito, Sindaco facente funzioni (ff.) e Ufficiale dello Stato Civile del Comune di Solarino, come risulta dagli atti conservati nellโ€™Archivio Comunale.


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Atto di morte originale

Lโ€™anno 1866, il giorno 1 ottobre, nella casa comunale di Solarino alle ore 15,
dinanzi a me Paolo Marabito, facente funzioni da Sindaco e Ufficiale dello Stato Civile del Comune di Solarino, sono comparsi:
โ€ข Raffaele Gibilisco, figlio del fu Giuseppe, di anni 36, contadino, domiciliato in Solarino;
โ€ข Salvatore Miano, figlio di Santo, di anni 40, contadino, domiciliato in Solarino.

I quali hanno dichiarato:
Che alle ore quattro della notte del 30 settembre corrente, รจ morto nella casa di sua abitazione il signor Giuseppe Dโ€™Agostino, di anni 35, di professione farmacista, domiciliato in Solarino, figlio del fu Matteo e della fu Michela Bordonaro, coniugato con Raffaela Sculardo (o Spulardo).

La morte รจ avvenuta per arma da fuoco.

รˆ stato allegato al presente atto un foglio del Giudice Mandamentale di Floridia, in data odierna, che, avendo adempiuto agli atti richiesti, ha autorizzato la sepoltura del cadavere.

Letto il presente atto ai dichiaranti, essi lo hanno confermato.

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La chiave dellโ€™armadio e i fascicoli riservati
I registri comunali evidenziano che, nei giorni successivi allโ€™omicidio, il Prefetto chiese alla vedova, Raffaella Lombardo, la chiave dellโ€™armadio in cui il marito custodiva documenti riservati relativi a delibere comunali e appalti post-unitari.

La donna rifiutรฒ la consegna, dichiarando che i documenti non dovevano essere toccati in quanto in quellโ€™armadio risiedeva la veritร , senza fornire ulteriori spiegazioni.

Le annotazioni presenti nellโ€™Archivio Storico di Siracusa confermarono che lโ€™armadio conteneva fascicoli riguardanti forniture pubbliche, concessioni e lavori stradali, documenti in grado di compromettere interessi politici e amministrativi locali.

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Attivitร  del segretario e piste investigative

Dagli atti custoditi nellโ€™Archivio Storico Comunale di Solarino emerge che, qualche giorno prima della morte, Dโ€™Agostino aveva partecipato attivamente e in modo critico alle discussioni durante lโ€™ultimo consiglio comunale, opponendosi a certe proposte. Questa attivitร  politica costituisce una delle possibili piste legate al suo assassinio.

Unโ€™altra strada investigativa collegava il delitto a lotte interne familiari, ma il caso non fu mai risolto e rimase avvolto dal mistero.

Un elemento di particolare interesse fu il legame con il caso del parroco Bordonaro, inizialmente accusato di essere il mandante dellโ€™omicidio. La vicenda si intrecciรฒ con la presenza della Commissione Antimafia guidata dal Commissario di P.S. SanGiorgi e con le tensioni generate dalle elezioni amministrative nel comune di San Paolo Solarino.

Nel 1877, il parroco Bordonaro fu sottoposto a ammonizione giudiziaria, con provvedimento che gli impedรฌ di organizzare liste elettorali e di partecipare attivamente alla vita politica del territorio.

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Il silenzio calato dopo dieci anni

Dopo dieci anni di indagini, grazie alla difesa assicurata da ottimi avvocati e al sostegno del deputato Agostino Bertani, la vicenda dellโ€™omicidio Dโ€™Agostino e del caso Bordonaro cadde nel silenzio.

Bertani, figura politica di rilievo e massone del Grande Oriente dโ€™Italia, esercitรฒ influenza e protezione sul caso, contribuendo a chiudere lโ€™indagine e far cadere nel silenzio lโ€™omicidio e le accuse contro il parroco Bordonaro.

Con il suo intervento, tutto continuรฒ nel silenzio, e lโ€™omicidio del farmacista Dโ€™Agostino rimase un giallo irrisolto della Sicilia post-unitaria.

Analisi storica e prospettive investigative

La documentazione archivistica consente di ricostruire un quadro coerente: lโ€™omicidio si collocรฒ in un contesto amministrativo sensibile, caratterizzato da appalti post-unitari, lotte interne, tensioni elettorali e dinamiche di potere consolidate.

Il caso rimase ufficialmente irrisolto, e la chiave dellโ€™armadio non venne mai acquisita dalle autoritร . Le fonti archivistiche lasciano aperto il quesito centrale: la morte di Dโ€™Agostino fu un evento isolato o collegata alle scoperte effettuate nellโ€™armadio mai aperto, dove risiedeva la veritร ?

Lโ€™analisi dei documenti dellโ€™Archivio Storico di Siracusa e dellโ€™Archivio Comunale di Solarino, unita agli elementi relativi alla Commissione Antimafia guidata dal Commissario SanGiorgi, alle elezioni amministrative di San Paolo Solarino e allโ€™ammonizione giudiziaria subita dal parroco Bordonaro nel 1877, permette di tratteggiare con rigore storico lโ€™evento, sottolineando la relazione tra la funzione istituzionale del segretario, le dinamiche comunali e le circostanze sospette della sua morte.

Il mistero ancora vivo

Nonostante gli atti, le indagini e le testimonianze conservate negli archivi, lโ€™omicidio di Giuseppe Dโ€™Agostino resta ancora oggi avvolto nel mistero.

Lโ€™armadio mai aperto, la chiave mai consegnata, le tensioni politiche post-unitarie, le accuse decadute contro il parroco Bordonaro e il silenzio imposto dal sostegno politico di Bertani lasciano una scia di domande senza risposta.

La memoria di quegli eventi permane nei registri e nei documenti, tracce indelebili di un giallo siciliano che la storia non ha mai completamente svelato, testimoniando le tensioni, i conflitti e i segreti che segnarono la vita amministrativa e politica di Solarino nellโ€™Ottocento.

Ogni fascicolo, ogni nota e ogni riga scritta nel tempo sembra suggerire che la veritร , pur custodita, non sia mai stata interamente rivelata. Il caso Dโ€™Agostino rimane cosรฌ un simbolo della complessitร  della Sicilia post-unitaria, dove potere, politica e segreti personali si intrecciarono in un mistero che ancora oggi affascina storici e investigatori.

Laura Liistro

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Cultura

Pantelleria, 7 dicembre cerimonia di svelamento del busto in bronzo in memoria del Dott. Michele Zurzolo

Redazione

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Opera del Mยฐ Michele Cossyro

La nota del nostro Sindaco Fabrizio D’Ancona

Alla cittadinanza, Il Sindaco comunica che il 7 dicembre, alle ore 16:00, in Piazza Perugia, nella contrada Tracino, avrร  luogo la cerimonia di svelamento del busto in bronzo dedicato al Dott. Michele Zurzolo, medico che ha segnato in maniera indelebile la storia umana e sanitaria della nostra isola.

Originario della Calabria, il Dott. Zurzolo scelse di restare sullโ€™isola, facendo della professione medica una vera e propria vocazione al servizio della comunitร .Per decenni รจ stato un punto di riferimento costante per intere famiglie, raggiungendo anche le zone piรน difficili dellโ€™isola con spirito di sacrificio, senso del dovere e profonda umanitร . Il suo operare รจ stato caratterizzato da una presenza discreta ma instancabile, sempre vicino ai piรน fragili, spesso senza badare al compenso, ma solo al bisogno delle persone.

La realizzazione del busto rappresenta un segno concreto di riconoscenza pubblica verso un uomo che ha interpretato la medicina non solo come professione, ma come autentico servizio alla collettivitร , lasciando unโ€™ereditร  morale che ancora oggi vive nella memoria dei panteschi.

La scelta di Tracino, luogo in cui il dottore visse e operรฒ, conferisce a questo omaggio un valore ancora piรน profondo, legato al territorio e alla comunitร  che piรน direttamente ha beneficiato della sua dedizione. Un sentito ringraziamento รจ rivolto al maestro Michele Cossyro, autore dellโ€™opera, che con sensibilitร  artistica ha contribuito a rendere permanente il ricordo di una figura cosรฌ significativa per lโ€™isola. La cittadinanza รจ invitata a partecipare a questo momento solenne di memoria e gratitudine collettiva.

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