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Economia

Pantelleria, piccoli tennisti a caccia di sponsor. Il caro prezzo dello sport

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Domani importante trasferta per i piccoli atleti del Circolo Tennis di Pantelleria: finali provinciali

Abbiamo letto il post del M° Mario Squitieri e abbiamo capito di dover dare eco a questo appello:

Siamo belli😍 , siamo bravi👏, siamo forti💪 e cerchiamo uno o più SPONSOR( con ragazzi come questi il RITORNO D’IMMAGINE è assicurato😉) ..
Domani a giocarci la FINALE PROVINCIALE del campionato FIT JUNIOR PROGRAM categoria GREEN a Trapani , ci andremo coi nostri mezzi…Ma se qualcuno fosse interessato ad aiutarci ad affrontare le spese delle nostre trasferte, gliene sapremmo rendere merito🙏🙏🙏

Intervista a Mario Squitieri

Mister cosa accade nel mondo del tennis di Pantelleria? “Accade che stiamo per partire per una trasferta nel trapanese, ma questo presuppone dei costi che sono sempre tutti a carico della famiglia. E’ il prezzo da pagare per ambire a confrontarsi, a pari età, con compagni di gioco.”

Domani che partita ci sarà? “Domani andremo a cimentarci ad una finale provinciale. Se dovessimo vincerla, saremo qualificati per le regionali. Questo è si un traguardo grande per la nostra piccola scuola, ma anche un problema”

E perchè mai? “Perchè se vinciamo, vogliamo andare avanti, naturalmente, fino alle nazionali e confronti sempre più alti, ma questo presuppone sacrifici soprattutto economici enormi. Consideri che  per questa giornata fuori casa già solo le spese in trasferimenti in aereo e in macchina a nolo hanno il loro peso. Quando le trasferte durano più di un giorno si deve affrontare anche la spesa del pernotto, come è successo per l’ultima di 15 giorni fa. In tutto ciascun ragazzo è costato 250.00.

“In quella giornata abbiamo vinto e siamo arrivati alla prova di domani e allora che facciamo? Ci fermiamo? Non possiamo non onorare il campo e dobbiamo proseguire il percorso.

“Le mie spese sono coperte dal circolo, ma solo le mie e sono solo spese senza alcun guadagno. Anzi le posso dire che quello dovrebbe essere l’unico mio giorno di riposo. Ma vi rinuncio perchè mi sento responsabile e in dovere di portare avanti quello che stiamo costruendo. Quindi devo assolutamente dare un segnale di volontà, incoraggiamento, di partecipazione: devo essere il primo a partire!”

Maestro, domani quanti bambini porterà a giocare? “In questa finale saranno in 8: i 20010/11 giocano contro il circolo Rocco Ricevuto di Trapani. I 2008/2009 contro il tennis club Trapani e sono:

Cecilia Brignone, Dalila Valenza, Lorenzo Bilardo, Lorenzo Bernardo, Elias Eyraud, Nicolò Culoma, Riccardo Patanè e Ludovico Farina

“In entrambe le fasce d’età abbiamo vinto e ora andiamo alla provinciale. Da qui il campo rosso successivo da percorrere è quello delle regionali e poi, magari, anche quello nazionale. Sono traguardi importanti e obiettivi che necessitano di un piccolo aiuto.”

“Stiamo invocando l’aiuto di qualche privato, qualche azienda: una bella sponsorizzazione sulle magliette!”

 

Va bene, Mister, ma come sono i piccoli tennisti panteschi? “Sono bambini di grande talento! A Pantelleria ho trovato terreno non fertile, di più: ragazzi prodigiosi, fortissimi.

“Come posso dire: materiale umano d’eccellenza!

“Sono meravigliosi sia dal punto di vista umano, sia come atleti! La sponsorizzazione delle ditte, dei negozi etc, quindi, non va al circolo o a me ma ai figli di Pantelleria, ai loro figli!”

 

Il M° Squitieri, durante la conversazione, più volte ha ribadito il fatto che le sponsorizzazioni sono solo finalizzate ai piccoli tennisti panteschi affinchè questi possano proseguire un percorso sportivo con entusiasmo, prefissandosi obiettivi e non affliggendosi al pensiero che tutto questo grava fortemente.

Arrivare a gareggiare in Sicilia o in Italia e magari ancora oltre, sarà un modo per rendere Pantelleria ancora più importante, concretamente; sarà creare fiducia nei figli dell’isola per il loro futuro, ma anche il loro presente, sapendo che quanto impiegano in energie viene compreso, apprezzato e supportato con entusiasmo e orgoglio di essere piccoli tennisti di Pantelleria.

Ringraziamo il M° Mario Squitieri per averci profilato un altro spaccato dell’isola: il talento dei picciotti panteschi e auguriamo a tutti i ragazzi del Circolo Tennis di Pantelleria e del nostro mondo sportivo  ogni miglior risultato in campo e nella vita, magari con il contributo di concittadini che credono in loro o anche solo nello sport.

 

Marina Cozzo

Marina Cozzo è nata a Latina il 27 maggio 1967, per ovvietà logistico/sanitarie, da genitori provenienti da Pantelleria, contrada Khamma. Nel 2007 inizia il suo percorso di pubblicista presso la testata giornalistica cartacea L'Apriliano - direttore Adriano Panzironi, redattore Stefano Mengozzi. Nel 2014 le viene proposto di curarsi di Aprilia per Il Corriere della Città – direttore Maria Corrao, testata online e intraprende una collaborazione anche con Essere Donna Magazine – direttore Alga Madia. Il 27 gennaio 2017 l'iscrizione al Consiglio dell'Ordine dei Giornalisti nel Lazio. Ma il sangue isolano audace ed energico caratterizza ogni sua iniziativa la induce nel 2018 ad aprire Il Giornale di Pantelleria.

Ambiente

Addio termosifoni? L’Italia inventa la pittura che riscalda i muri grazie al grafene

Redazione

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Una rivoluzione invisibile: la vernice che scalda le pareti
Un’innovazione che sembra uscita dalla fantascienza arriva dall’Italia: una pittura riscaldante al grafene, sviluppata dalla società BeDimensional SpA in collaborazione con l’Università di Genova.

Si applica come una normale vernice, ma è capace di trasformare intere pareti in superfici radianti, eliminando la necessità di termosifoni, stufe o pannelli ingombranti.

Raggiunge temperature oltre i 100°C consumando appena 35 watt per metro quadrato, molto meno rispetto ai comuni sistemi elettrici e con un risparmio potenziale del 40% sui consumi energetici.

Un’idea destinata a cambiare il modo in cui riscaldiamo le nostre case — soprattutto in un periodo in cui ottimizzare i consumi di luce e gas è diventata una necessità per molte famiglie.

Perché tutti parlano della vernice riscaldante al grafene
Il segreto sta nel grafene, materiale considerato rivoluzionario per l’efficienza con cui conduce elettricità.
Quando la parete pitturata viene collegata a semplici elettrodi in rame, entra in funzione il Joule effect, generando calore direttamente sulla superficie.

Questa tecnologia offre:

un calore più uniforme

un ambiente senza sbalzi termici

meno dispersioni energetiche

Un approccio che si integra perfettamente in un percorso di consumo consapevole. Per monitorare meglio i consumi domestici è utile conoscere il costo del kWh o il proprio consumo energetico.

Come funziona davvero: tecnologia semplice, risultati sorprendenti
La vernice è compatibile con diverse superfici, dai normali intonaci ai pannelli sandwich, ed è pensata sia per nuove costruzioni che per ristrutturazioni.
Non servono impianti complessi: basta applicarla e collegare gli elettrodi.

Tra i vantaggi principali:

nessuna manutenzione

assoluto silenzio

nessun elemento visibile che ingombra l’ambiente

massima libertà di design

Una soluzione ideale per bagni, studi, locali tecnici e spazi difficili da raggiungere con i sistemi di riscaldamento tradizionali.

Pro e contro: come trasformare un’innovazione in opportunità
Vantaggi
Consumi ridotti rispetto ai riscaldamenti elettrici tradizionali

Installazione semplice

Calore uniforme

Nessun impatto estetico

Per chi desidera valutare alternative più convenienti, è possibile confrontare le offerte luce e le offerte gas.

Sfide
Meno efficiente delle pompe di calore più performanti

Necessità di certificazioni e test a lungo termine

Disponibilità commerciale iniziale limitata
Nonostante ciò, il potenziale è enorme: soprattutto per ristrutturazioni eleganti, locali piccoli, ambienti umidi o progetti ad alto valore estetico.

Il calore invisibile che cambia la casa
La pittura al grafene propone un nuovo modello di comfort domestico: invisibile, efficiente e sostenibile.

In futuro potrebbe integrarsi con tecnologie smart e sistemi fotovoltaici, trasformando ulteriormente il modo in cui utilizziamo l’energia.

Questa innovazione tutta italiana potrebbe davvero portare a un mondo senza termosifoni visibili. Se i prossimi test confermeranno le prestazioni promesse, la pittura riscaldante al grafene potrebbe diventare uno dei pilastri dell’edilizia sostenibile del futuro.

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Ambiente

Grande adesione a “Pantelleria Terrazzamenti Colti”, il progetto del Parco

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C’è tempo fino al 31 dicembre 2025 


Sono molte le adesioni che stanno giungendo sia da parte di proprietari di terrazzamenti agricoli coltivati ritenuti a rischio di abbandono (o già incolti e abbandonati) al fine del loro recupero e conduzione sia da parte di terzi che sono interessati a prendere in gestione tali terreni per recuperarli attraverso la coltivazione di vite, cappero, ulivo, origano, o allevamenti e altre colture mediterranee idonee alla produzione di derrate.

L’Ente Parco Nazionale Isola di Pantelleria promuove una ricognizione su tutto il
territorio dell’isola per individuare proprietari di terrazzamenti agricoli — coltivati
ma a rischio di abbandono, oppure già incolti — interessati a renderli disponibili in
affitto per almeno 15 anni. L’obiettivo è favorire il recupero e la valorizzazione dei
terrazzamenti, privilegiando coltivazioni tradizionali come vite, cappero, ulivo,
origano, oltre ad altre produzioni mediterranee e piccoli allevamenti.
Invio delle manifestazioni di interesse:
UN’OPPORTUNITÀ IMPORTANTE PER I PROPRIETARI DEI TERRENI
E PER LA TUTELA DEL PAESAGGIO RURALE PANTESCO

Di seguito il link all’avviso https://www.parconazionalepantelleria.it/news-dettaglio..

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Economia

Pantelleria isola di terra e non di mare. Un progetto per aiutare il settore pesca

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Le condizioni favorevoli per il pescatore e l’avventore

Sin dalle origini di questa isola, l’uomo aveva intuito la sua vocazione agricola, mentre il comparto pesca, con meraviglia dei più, è praticato prevalentemente, da sempre, per diletto, per passatempo.

Una terra emersa da eruzioni vulcaniche, che fino al 1892 (data dell’ultimo episodio) ha cambiato aspetto, altitudine. La riva frastagliata, di difficile approdo da un mare troppo profondo già sotto costa. Senza parlare dei frequenti fenomeni tellurici cagionanti tsunami… Meglio stare a terra, una terra generosa, seppur arida.

Così si profila questa attitudine all’agricoltura per Pantelleria, mentre il comparto pesca è praticato prevalentemente, da sempre, per diletto, per passatempo.
Eppure questa isola una piccola realtà ittica è presente e resiste. Per aiutare e tutelare la quale si sarebbe pensato ad un progetto.

Il progetto: riqualificazione zona attracco pescatori e creazione ambienti per la conservazione e lavorazione del pesce

Si parla infatti di riqualificare l’area dedicata all’attracco delle barche dei Pescatori che è allocata subito dopo il cantiere di Esposito. Con una miglioria  che prevede pensiline, banchi per la vendita al dettaglio e anche un raccoglitore hight tech della spazzatura prodotta oltre che di quella casualmente raccolta con le reti in mare. quest’area delle pescherie di Pantelleria,  farci una pensilina, attacchi di luce e acqua corrente e quanto altro si potrebbe valutare importante.

Inoltre, nell’area del mattatoio dell’Arenella, si parla di fare un capannone per  i magazzini per  i pescatori per tenere tutte le loro cose.
I locali saranno corredati di frigorifero, abbattitore, più un laboratorio di trasformazione, nel quale i pescatori potranno anche cucinare: si pensi all’estate e al turista che va a comprare il pesce o addirittura già cotto professionalmente, evitando fritti in casa, con odori e pulizia annessi.

Da questo progetto esce un sistema di valorizzazione della pesca che passa attraverso la realizzazione di condizioni favorevoli per chi vuole fare il pescatore.
 
Il pescatore, in questo assetto prende il pesce, lo conserva e lo rivende a un prezzo diverso magari in un momento diverso. 

Questo disegno potrebbe rappresentare un incentivo anche per altre persone che desiderino avvicinarsi a questo lavoro che vede spesso aiuti dalla Regione Siciliana.

In questo  modo si ha la possibilità di:

  • posto da attracco per l’imbarcazione personale
  • si vendere anche il pesce sul posto
  • conservare o  lavorare, vendendo il prodotto finito
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