Cronaca
Pantelleria – Omicidio Fontana, è Ergastolo per Bronzolino. Avv. Marianna Rizzo e Nunzio Perota spiegano il processo

Questa è la condanna per Bronzolino Onofrio.
La Corte di Assise del Tribunale di Trapani si è pronunciata, quest’oggi, 16 giugno 2025, accogliendo tutte le richieste formulate dal Pubblico Ministero Dr. Diego Sebastiani alla precedente udienza del 19 maggio 2025.
Abbiamo sentito in una breve intervista i legali dei famigliari di Anna Elisa Fontana, difesa dagli avvocati Nunzio Palermo Patera e Marianna Rizzo, quest’ultima costituita parte civile anche per il Comune di Pantelleria.
Come si è svolto il processo? Oggi venivamo per sentire la difesa di Bronzolino, quindi c’è stata la camera di Consiglio e la lettura del dispositivo.
Quante ore di Camera di Consiglio ci sono state e sono state ore? Sono state due ore abbondanti. Poco tempo, perché d’altro canto c’era stata già la prima parte della discussione del Pubblico Ministero e delle parti civili ed il rinvio ad oggi che ha consentito alla Corte di leggere tutti gli atti di causa.
Dopo la discussione della difesa dell’imputato la Corte oggi ha rivalutato gli atti ed ha concluso accogliendo integralmente le richieste del Pubblico Ministero.
Preciso che la difesa dell’imputato ha scelto di consentire l’acquisizione al fascicolo per il dibattimento di tutti gli atti di indagine, sperando che venisse valutato positivamente il comportamento processuale al fine del riconoscimento delle attenuanti generiche.
In questo modo le prove sono diventate documentali, facilitando la decisione della Corte ed accorciando i tempi del processo.
A questo punto c’era poco da discutere sulla responsabilità dell’imputato, gli unici aspetti da valutare erano la concessione delle attenuanti
generiche e la verifica della sussistenza dell’aggravante della premeditazione.
Ma la Corte ha disatteso le richieste della difesa, accogliendo invece tutto quello che aveva richiesto il Pubblico Ministero.
Quindi ha condannato l’imputato alla pena dell’ergastolo, riconoscendo sussistenti tutte le aggravanti per come indicate nel capo di imputazione.
Con questa sentenza si chiude una brutta pagina di cronaca nera pantesca, che ha scosso l’isola profondamente per l’efferatezza, la crudeltà e inumanità di questo femminicidio.
Adesso il Bronzolino potrà fare ricorso ad altri due gradi di giudizio, per vedere diminuita la pena massima che gli è stata inflitta, ma intanto al momento è ergastolo e questa condanna accontenterà parecchia gente, anxhe se non vi sarà mai condanna che potrà ripagare il dolore e l’onore.
Ambiente
Pantelleria, nuovo distacco di energia elettrica: 5 agosto 2025

Per il giorno martedì 5 agosto, la Società SMEDE ha programmato distacco di energia elettrica per esigenze di servizio, nelle contrade di seguito riportate nell’avviso pubblico
Cronaca
Chiuso Castello di Pantelleria per motivi di sicurezza

E ora tutti gli eventi in programma?
L’Amministrazione Comunale informa la cittadinanza che, a seguito di un’ispezione tecnica condotta oggi dai funzionari del Demanio dello Stato, è stata disposta la chiusura immediata del Castello di Pantelleria per motivi legati alla sicurezza strutturale dell’edificio.
Il provvedimento ha carattere precauzionale e si rende necessario al fine di garantire l’incolumità dei visitatori, del personale e di tutti i cittadini, in attesa di ulteriori accertamenti e degli eventuali interventi di messa in sicurezza o adeguamento che verranno valutati nei prossimi mesi.
La chiusura resterà in vigore fino a nuova comunicazione.
Pur comprendendo il dispiacere che questa decisione potrà suscitare, specie in un periodo di alta affluenza turistica, contiamo sulla comprensione della cittadinanza: la sicurezza pubblica rappresenta, e continuerà a rappresentare, una priorità assoluta per questa Amministrazione.
Seguiranno aggiornamenti tempestivi non appena saranno disponibili nuove informazioni.
Salute
Quando la vita umana prevale: FISA, ANAB e SIPEM, insieme per la Sicurezza Acquatica

L’unione tra la Federazione Italiana Salvamento Acquatico (FISA) e l’Associazione Nazionale Assistenti Bagnanti (ANAB), un passo significativo nello studio e ricerca che continua. Questa sinergia a tre voci è un esempio lampante di come, quando l’interesse primario è la salvaguardia della vita umana e NON il mero guadagno o il potere politico, portino a benefici inestimabili per l’intera umanità. In un settore delicato come quello del soccorso in acqua, dopo questi tragici avvenimenti, l’integrazione di competenze diverse non solo ottimizza gli sforzi, ma eleva gli standard di sicurezza a vantaggio di chiunque si trovi in difficoltà, convinzione questa di tutti i presidenti delle tre organizzazioni FISA, ANAB E SIPEM.
Questa alleanza a tutto tondo sottolinea un principio fondamentale: la professionalità è la vera chiave di volta. Non si tratta di un optional, continua il presidente Perrotta, ma di una necessità imprescindibile. Ogni istruttore, ogni ente formativo e ogni bagnino deve possedere tutte le strategie sia di insegnamento che di impiego e deve garantire una preparazione impeccabile.
I grandi incontri politici dove non scaturisce nient’altro che mera politica tra potenti, porta il soccorso a restare un presente lacunoso già passato dove le conseguenze restano solo a chi perde un una vita. Non basta infatti la sola preparazione tecnica, non basta il raggiungimento di tempi con un cronometro per affrontare situazioni di emergenza in acqua; è fondamentale che gli operatori siano dotati sia degli strumenti psicologici per gestire lo stress per restare concentrati sotto pressione e offrire a loro volta supporto emotivo, sia alle vittime che ai colleghi dopo eventi traumatici.
La preparazione di un soccorritore parte da una consapevolezza del proprio mestiere, del rischio e della percezione dei pericoli ad esso connessi.
Per gli utenti, per i genitori, per chiunque si avvicini all’ambiente acquatico, diventa cruciale verificare e pretendere questa professionalità. Chiedere credenziali, informarsi sui percorsi formativi, assicurarsi che gli istruttori siano costantemente aggiornati, e che la loro formazione includa anche aspetti psicologici, non è un’eccessiva pignoleria, ma un atto di responsabilità.
La superficialità o l’improvvisazione in questo campo possono avere conseguenze devastanti come gli ultimi accadimenti, Incidenti che avrebbero potuto essere evitati, dolori profondi e perdite irreparabili sono spesso il risultato di una mancanza di preparazione o di un’attenzione insufficiente agli standard. Per questo, l’unione di FISA, ANAB e SIPEM è un messaggio chiaro: lavorando insieme, con un focus incrollabile sulla qualità e sull’etica, e con una vision che abbraccia ogni aspetto dell’emergenza, si possono prevenire tragedie e garantire un ambiente acquatico più sicuro per tutti. È un invito a ogni cittadino a non accontentarsi, a esigere il massimo da chi è preposto alla sua sicurezza e preparazione e per riconoscere questo valore inestimabile della vera professionalità.
Le leggi devono cambiare a vantaggio della vita umana attraverso lo studio degli incidenti passati per scelte più giuste per il futuro.
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