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Ambiente

Pantelleria – Nuova ordinanza antincendi con proroga. I dettagli

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Il Comune di Pantelleria, con firma del Sindaco pro tempore, Fabrizio D’Ancona, ha emesso nuova ordinanza sulla prevenzione incendi sull’isola.

Il documento così recita:

  • “Che prudenzialmente, in ragione, di quanto sopra specificato, in considerazione anche degli eventi incendiari di straordinaria violenza verificatosi nel decorso anno 2023, tale decreto proclama cheper la stagione antincendio boschivo venga anticipato l’inizio della data al 15 maggio fino al 31 ottobre di ogni anno, anziché l’intervallo temporale dal 1° giugno al 15 ottobre;
  • Ritenuto necessario, a causa delle frequenti precipitazioni invernali 2024/2025 che hanno determinato lo sviluppo eccessivo e diffuso di vegetazione erbacea e arbustiva spontanea su tutto territorio dell’Isola di Pantelleria, di consentire eccezionalmente fino 15 giugno solo la combustione controllata di moderati quantitativi di vegetazione risultante da sfalci e ripuliture varie, previa comunicazione al Distaccamento Forestale di Pantelleria che dovrà essere preventivamente informato di detta attività almeno 24 ore prima al numero 0923-28648. Le attività di combustione dovranno avvenire esclusivamente tra le ore 05.00 e non oltre le ore 07.30 del mattino, in giornate le cui condizioni metereologiche siano favorevoli (assenza di vento e temperature non eccessive), adottando ogni precauzione possibile (buche del terreno la cui parte circostante sia priva di vegetazione, riserva di acqua pronta all’impiego nelle immediate vicinanze), al fine di evitare eventuali propagazioni non volute delle fiamme. L’attività di combustione dovrà essere sempre vigilata dall’esecutore con estrema attenzione fino alla completa scomparsa di potenziali pericoli, fermo restando le disposizioni di cui sopra;
  • Vista la presenza nel territorio di questo Comune di numerose aree libere, abitazioni isolate, terreni agricoli che risultano in uno stato di abbandono ed offrono l’habitat idoneo al proliferare di vegetazione spontanea, infestante, ricettacolo anche di discariche abusive con la presenza di rifiuti abbandonati;

Dato atto che tutto quanto sopra risulta rappresentare un potenziale pericolo che minaccia il
territorio comunale e che il perdurare di tale stato di cose aggrava e diventa causa di rischi;

Che si ritiene pertanto necessario vietare tassativamente

 Accendere fuochi di ogni genere;
 La combustione di residui vegetali agricoli e forestali nel periodo di massimo rischio a
partire dal 15 maggio fino al 31 ottobre di ogni anno;
 Far brillare mine o usare esplosivi;
 Usare apparecchi a fiamma o elettrici per tagliare metalli;
 Usare motori (fatta eccezione per quelli impiegati per eseguire i lavori forestali autorizzati e
non in contrasto con le PMPF ed altre norme vigenti), fornelli o inceneritori che producono
faville o brace;
 Fumare, gettare fiammiferi, sigari o sigarette accese e compiere ogni altra operazione che
possa creare comunque pericolo immediato di incendio;
 Esercitare attività pirotecnica, accendere fuochi d’artificio, lanciare razzi di qualsiasi tipo e/o
mongolfiere di carta meglio note come lanterne volanti dotate di fiamme libere, nonché altri
articoli pirotecnici;

Ordina 

 Ai proprietari e/o possessori/detentori a qualsiasi titolo, di aree libere all’interno e/o
all’esterno del centro abitato, di terreni boschivi, agricoli e non, entro la data del 14 maggio
di ogni anno, al diserbo ed alla pulizia dell’area posseduta da qualsiasi materiale o rifiuto
infiammabile e, comunque, alla rimozione di ogni elemento e condizione che rappresenti
pericolo per l’igiene e la pubblica incolumità;
 I proprietari e/o possessori/detentori di cui al precedente punto, sono tenuti entro lo stesso
termine a realizzare lungo i confini con le strade, sentieri, edifici, adeguate piste taglia
fuoco di larghezza non inferiore a mt 10,00;
 Ogni cittadino, anche turista o gitante, deve attenersi alle prescrizioni su esposte e
collaborare nelle attività di segnalazione ed intervento;
 Chiunque, trovandosi in presenza di un incendio boschivo e di vegetazione deve darne
immediato avviso tramite il numero telefonico dedicato 1515 al Corpo Forestale della
Regione Siciliana o tramite il numero telefonico 115 del Corpo Vigili del Fuoco;
 A tutti gli Enti e alle persone fisiche e giuridiche detentori a qualsiasi titolo di boschi, terreni
pubblici entro la data del 14 Maggio di ogni anno, di provvedere al decespugliamento ed
alla rimozione di vegetazione erbacea e/o arbustiva e di eventuali rifiuti presenti lungo i
cigli e le scarpate stradali nonché lungo i sentieri di accesso ad aree protette, nel rispetto
delle norme vigenti, compreso il C.D.S.;
 A tutti i soggetti di mantenere le condizioni di sicurezza realizzate a norma del presente atto
fino alla data del 31 ottobre di ogni anno;
 Dal 15 maggio al 31 ottobre di ogni anno, stante l’elevato rischio di incendi in tutto il
territorio comunale è vietato:
 Accendere fuochi di ogni genere;
 La combustione di residui vegetali agricoli e forestali;
 Far brillare mine o usare esplosivi,
 Usare apparecchi a fiamma o elettrici per tagliare metalli,
 Usare motori (fatta eccezione per quelli impiegati per eseguire i lavori forestali autorizzati e
non in contrasto con le PMPF ed altre norme vigenti), fornelli o inceneritori che producono
faville o brace;
 Fumare, gettare fiammiferi, sigari o sigarette accese e compiere ogni altra operazione che
possa creare comunque pericolo immediato di incendio;
 Esercitare attività pirotecnica, accendere fuochi d’artificio, lanciare razzi di qualsiasi tipo e/o
mongolfiere di carta meglio note come lanterne volanti dotate di fiamme libere, nonché altri
articoli pirotecnici;

AVVERTE

Che la stagione antincendio boschivo avrà inizio il 15 maggio e termina il 31 ottobre e che
tuttavia, in considerazione delle frequenti precipitazioni invernali che hanno determinato lo
sviluppo eccessivo e diffuso di vegetazione erbacea e arbustiva spontanea, è consentito,
eccezionalmente fino al 15 giugno, procedere alla combustione controllata di moderati
quantitativi di vegetazione risultante da sfalci e ripuliture varie, solo previa comunicazione al
Distaccamento Forestale di Pantelleria che dovrà essere preventivamente informato di detta
attività almeno 24 ore prima al numero 0923-28648. Le attività di combustione dovranno
avvenire esclusivamente tra le ore 05.00 e non oltre le ore 07.30 del mattino, in giornate le cui
condizioni metereologiche siano favorevoli (assenza di vento e temperature non eccessive),
adottando ogni precauzione possibile (buche del terreno la cui parte circostante sia priva di
vegetazione, riserva di acqua pronta all’impiego nelle immediate vicinanze), al fine di evitare
eventuali propagazioni non volute delle fiamme. L’attività di combustione dovrà essere
sempre vigilata dall’esecutore con estrema attenzione fino alla completa scomparsa di
potenziali pericoli.
Che il materiale proveniente dalla pulizia dei terreni deve essere rimosso a cura e spese degli
interessati, con divieto assoluto, comunque, di abbandonare cumuli di alcun genere;
Qualora gli organi di Polizia individueranno il soggetto/i inadempiente/i, a carico di quest’ultimo/i,
sarà, emesso, oltre alla sanzione amministrativa prevista da un minimo di 25,00 euro ad un
massimo di 500,00 euro ai sensi dell’art. 7 bis del D. Lgs 267/2000, specifico provvedimento con il
quale entro cinque giorni dalla notifica dello stesso, sarà imposta la pulitura dell’area e/o l’apertura
dei viali parafuoco;
Nei casi di inadempienza all’ottemperanza al disposto di cui al precedente punto, si provvederà con
l’esecuzione d’ufficio a spese del trasgressore, nonché con l’applicazione dell’art. 650 del Codice
Penale;
Gli organi di Polizia, sulla base delle disposizioni dettate dai singoli Comandi di appartenenza,
nonché di tutti gli Enti territoriali preposti, sono incaricati di vigilare sulla stretta osservanza della ordinanza.

Il documento integrale: 

ordinanza_n_28

Marina Cozzo è nata a Latina il 27 maggio 1967, per ovvietà logistico/sanitarie, da genitori provenienti da Pantelleria, contrada Khamma. Nel 2007 inizia il suo percorso di pubblicista presso la testata giornalistica cartacea L'Apriliano - direttore Adriano Panzironi, redattore Stefano Mengozzi. Nel 2014 le viene proposto di curarsi di Aprilia per Il Corriere della Città – direttore Maria Corrao, testata online e intraprende una collaborazione anche con Essere Donna Magazine – direttore Alga Madia. Il 27 gennaio 2017 l'iscrizione al Consiglio dell'Ordine dei Giornalisti nel Lazio. Ma il sangue isolano audace ed energico caratterizza ogni sua iniziativa la induce nel 2018 ad aprire Il Giornale di Pantelleria.

Ambiente

Ora legale, domani alla Camera di discuterà per renderla permanente

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Sono state raccolte  352mila firme per rendere permanente l’ora legale

Domani alla Camera dei deputati, su iniziativa della Società Italiana di Medicina Ambientale (Sima), Consumerismo No profit e del deputato Andrea Barabotti (Lega), si presenterà la richiesta per avviare un iter parlamentare e dire così addio all’ora solare nel nostro Paese.

Se dovesse passare, si arriverà alla conclusione dei lavori che porterà ad una proposta normativa sull’ora legale permanente, quindi un’ora avanti tutto l’anno.

ANSA riposta che “nel 2018, spiegano i promotori in una nota, la Commissione Europea aveva lanciato una consultazione pubblica alla quale parteciparono 4,6 milioni di cittadini europei: l’84% si espresse a favore dell’abolizione del cambio d’ora. Nel 2019 il Parlamento Europeo approvò una proposta di direttiva per lasciare ai singoli Stati la libertà di scegliere ma il tema è rimasto in sospeso”.

 In base alle analisi, dal 2004 al 2025 l’ora legale ha permesso agli italiani di risparmiare 2,3 miliardi di euro con importanti riduzioni di emissioni di CO2 in atmosfera.
La stima segnalata da ANSA è che, con l’ora legale “per i 12 mesi, si potrebbe arrivare ad un risparmio annuo di circa 720 milioni di kWh con vantaggi in bolletta per 180 milioni di euro”.

Tutto questo porterà benefici al commercio, al turismo perchè dilata il tempo di sole anche nei mesi più bui e freddi, da pensarsi  anche alla stagione turistica.

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Ambiente

Guardia Costiera – Operazione Calypso controlli serrati a Gela, Cefalù, Pelagie, Pantelleria, Egadi e Ustica

Redazione

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Conclusa operazione Calypso: oltre 992 controlli e più di  5.500 kg di prodotto ittico irregolare

Si è appena conclusa la fase finale dell’operazione complessa denominata “Calypso”, coordinata dal 12° Centro di Controllo Area Pesca della Direzione Marittima di Palermo, avente giurisdizione sul tratto di costa e di mare prospiciente i comuni costieri da Gela a Cefalù, incluse le Isole Pelagie, Pantelleria, le Egadi e Ustica.

L’operazione ha visto impegnate, sia a terra che in mare, le donne e gli uomini della Guardia Costiera di Palermo e degli uffici marittimi dipendenti, in un’intensa attività di controllo dell’intera filiera della pesca, finalizzata a verificare il rispetto delle disposizioni nazionali e internazionali in materia di tutela delle risorse ittiche e dell’ambiente marino.

Particolare attenzione è stata riservata alla prevenzione e alla repressione degli illeciti connessi all’impiego di attrezzi da pesca non conformi, alla tutela delle specie oggetto del “fermo biologico”, alla salvaguardia del consumatore dalle frodi alimentari e alla garanzia della qualità e tracciabilità del prodotto ittico destinato ai ristoranti e alle famiglie.

Nel periodo compreso tra il 20 ottobre e il 12 novembre 2025, il dispositivo operativo ha effettuato oltre 990 controlli ispettivi presso mercati ittici e rionali, esercizi di ristorazione, centri di distribuzione all’ingrosso, piattaforme logistiche, vettori stradali, ambulanti abusivi e unità da pesca in attività.
L’attività di vigilanza ha portato all’accertamento di 70 illeciti amministrativi, alla contestazione di sanzioni pecuniarie per un ammontare complessivo di 87.000 euro, al deferimento di un cittadino extracomunitario all’Autorità Giudiziaria per pesca illegale in acque territoriali, nonché al sequestro di 26 attrezzi da pesca irregolari e alla sospensione di un’attività commerciale di vendita al dettaglio.

Complessivamente sono stati sequestrati circa 5.550 chilogrammi di prodotto ittico, giudicato non idoneo al consumo umano dai dirigenti medici dell’ASP competente e successivamente avviato alla distruzione da parte di una ditta specializzata.
Tra le attività più significative, si evidenziano numerosi interventi condotti nella Città Metropolitana di Palermo, presso mercati ittici, esercizi di ristorazione e centri di distribuzione all’ingrosso, nonché attraverso l’attività di monitoraggio delle piattaforme social. In tali contesti sono stati sequestrati complessivamente 1.200 chilogrammi di prodotti ittici, molti dei quali dichiarati non idonei al consumo umano dal personale dell’ASP 6 – Palermo.

Esito ulteriore ispezione

Nel corso di un’ulteriore ispezione congiunta all’interno di una pescheria, a causa delle gravi carenze igienico-sanitarie riscontrate, il personale sanitario dell’ASP ha disposto, in applicazione delle normative del cosiddetto “pacchetto igiene”, la chiusura immediata dell’attività commerciale.

A Mazara del Vallo, nel corso di diverse attività ispettive, i militari hanno proceduto al controllo di uno stabilimento ittico durante le operazioni di scarico delle merci, ispezionando un autoarticolato proveniente da un porto dell’Unione Europea. Le verifiche hanno accertato che il prodotto trasportato — consistente in 2.200 chilogrammi di gambero rosso e viola, per un valore commerciale di circa 120.000 euro — era stato pescato in una zona non consentita dalla vigente normativa comunitaria. Di conseguenza, è stata elevata la relativa sanzione prevista dalle disposizioni di legge.

A Lampedusa, la motovedetta CP 285 della Guardia Costiera ha intercettato un motopeschereccio di nazionalità tunisina intento in attività di pesca all’interno delle acque territoriali italiane. L’equipaggio, accortosi della presenza dell’unità militare, nel tentativo di occultare il pescato ha tagliato la rete, provocando la ricaduta in mare del prodotto. Il motopesca è stato scortato in porto, dove, al termine delle verifiche ispettive, il comandante è stato deferito all’Autorità Giudiziaria per violazione dell’art. 8, comma 1, del D. Lgs. n. 4/2012, con il sequestro di 900 metri di rete da pesca.

L’operazione “Calypso” conferma l’impegno costante della Guardia Costiera nel contrasto alla pesca illegale e nella salvaguardia delle risorse del mare, a tutela dell’ambiente, della legalità e della sicurezza alimentare dei cittadini.

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Una rarità botanica a Pantelleria

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La professoressa Erina Montoleone ci segnala il Myoporum laetum

Da circa due anni la prof.ssa Erina Montoleone, autrice di diverse pubblicazioni sulle piante spontanee di Pantelleria, segue con attenzione l’evoluzione (crescita, fioritura e fruttificazione) di una Scrofulariacea. Si tratta del Myoporum laetum (=Mirioporum lieto), una specie endemica della Nuova Zelanda.

Il Myoporum laetum viene comunemente utilizzato per la formazione di siepi e barriere frangivento, grazie alla sua crescita rapida e alla notevole resistenza alla siccità, caratteristiche che lo rendono adatto a diversi tipi di terreno, anche aridi e poveri.

Nella cultura Maori è considerato un ottimo repellente naturale: le foglie, infatti, vengono strofinate sulla pelle per tenere lontani zanzare e pappataci. In Italia, la presenza di questa specie non era mai stata confermata.

Nel corso degli anni sono emerse alcune presunte segnalazioni in Toscana, Sardegna e Sicilia, ma tutte si sono poi rivelate errate. Due anni fa, durante una delle sue consuete escursioni, la prof.ssa Montoleone ha rinvenuto un esemplare spontaneo sull’isola, lungo la strada Perimetrale, all’incrocio con via Kazen.

L’insediamento spontaneo di questa pianta rende l’esemplare di Pantelleria estremamente significativo, non solo per la flora locale ma anche per l’intero territorio nazionale. Purtroppo, la pianta non è mai riuscita né a fiorire né a fruttificare (eventi che normalmente si verificano da marzo a giugno) poiché cresce accanto a un tombino, in un’area molto ristretta e degradata, simile a una piccola discarica.

La prof.ssa Montoleone si reca spesso a visitarla e, una mattina, ha notato che a pochi centimetri dal tronco erano stati scaricati rifiuti edili. Per evitare che il Myoporum laetum venisse sepolto ha prontamente chiesto l’intervento dell’Ente Parco, affinché fossero adottate misure di salvaguardia per questa specie così rara e preziosa.


L’Ente Parco si è attivato pulendo l’area circostante la pianta e installando una rete di protezione intorno al Myoporum laetum, al quale auguriamo lunga vita. Un sentito ringraziamento alla prof.ssa Erina Montoleone per la sua sensibilità, la dedizione e l’instancabile impegno nella ricerca e nello studio delle piante spontanee della sua amata isola.

Davide Emma

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