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Cultura

Pantelleria, novità per l’Open Day Unipant e iniziano gli appuntamenti con il cinema

Redazione

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Apertura delle votazioni per scegliere i film del Cine&Pizza e date dei Cineforum gratuiti per la Democrazia Partecipata

Mancano 2 giorni all’Open Day dell’Unipant che si terrà sabato 29 marzo dalle 10.00 alle 13.00 e poi dalle 15.00 alle 17.00 presso la sede del’’Università Popolare di Pantelleria in Via San Nicola, 42A.

L’Open Day è aperto a tutti i cittadini e visitatori dell’isola e permetterà di fare delle lezioni prova di alcuni corsi e laboratori e chiedere informazioni sulle attività dell’Unipant.

Nel programma della giornata ci sono delle novità, infatti è stata inserita nel programma una nuova attività: il CORSO INDIVIDUALE DI VIOLINO, per il quale sarà possibile anche prenotare una lezione di prova gratuita anche in altre giornate, inviando una mail a info@gmail.com ed è stato modificato l’orario della prova per MASSAGGI e MEDITAZIONE E YOGA, posticipandola alle 16.00.

Ecco il nuovo programma:

Dalle 10.00 alle 11.00 DANZA CONTEMPORANEA di Antonella Amato

Dalle 11.00 alle 12.00 LABORATORIO DI CANTO di Sabina Esposito e ASTROLOGIA: INTRODUZIONE ALLA LETTURA DEI TAROCCHI con Urania De Vittori

Dalle 12.00 alle 13.00 MEDITAZIONE IN MOVIMENTO di Florence Giuffrè e INTRODUZIONE ALLA CONOSCENZA DELLA MUSICA ed è stato inserito anche il CORSO INDIVIDUALE DI VIOLINO di Fabrizio Dell’Asta

Dopo una pausa, si riprenderà alle 15.00 e fino alle 17.00 si potranno chiedere info, così come nel resto della giornata, su tutti gli altri corsi, sulle attività culturali e sui progetti di Democrazia Partecipata e Erasmus+ e sui CORSI E ESAMI CERTIFICATI DI LINGUE E INFORMATICA.

Si chiuderà, dalle 16.00 alle 17.00 con due corsi di Fiorenzo De Francesco, il Corso di MASSAGGI che può essere effettuato in uno o due moduli, alla fine dei quali si otterrà un certificato professionale e il Corso di YOGA E MEDITAZIONE.

Votazioni per i film del Cine&Pizza

Da ieri sono partite anche le votazioni per i film da vedere nella stagione 2025-2026 del Cine&Pizza Unipant, una delle attività culturali più attese, in collaborazione con la Pizzeria Maestrello di Pantelleria, che partirà il 21 giugno.

La votazione è gratuita e aperta a tutti, soci e non soci, e si divide in 3 sezioni: GENERALE, PER FAMIGLIE, GIAPPONE. Circa 68 titoli tra cui scegliere, grazie alla convenzione dell’Unipant con Enac e MPLC.

Si potrà votare online fino al 6 aprile compilando il modulo: https://forms.gle/JCeVaKrDtZiYngDs6

Per votare invece su carta, per l’intera giornata dell’Open Day si potranno compilare a mano i moduli e scegliere i titoli preferiti in sede.

I film più votati saranno programmati durante l’anno fino ad aprile 2026. L’accesso alle proiezioni del Cine&Pizza sarà solo su prenotazione.

Sarà disponibile una scheda di illustrazione dell’Attività Culturale da domani sul sito www.unipant.it.

Grazie alla stessa convenzione, potranno essere trasmessi anche i film del Cineforum del progetto “Panteschità 2: L’Isola del Sapere” della Democrazia Partecipata 2024, che si terranno alla sede Unipant in Via San Nicola, 42A, alle ore 19,30 e aperti gratuitamente a tutti i cittadini, con queste date:

12 aprile: LE RICETTE DELLA SIGNORA TOKU (drammatico, tematica: terza età)
27 aprile: PASSIONE di John Turturro (musicale, tematica: contaminazioni culturali)
30 aprile: WE WANT SEX (commedia, tematica: diritti delle donne e parità di salario)
2 maggio: UNA VOLTA NELLA VITA (drammatico, tematica: svantaggio sociale, multiculturalità, disagio adolescenziale)
17 maggio: “QUATTRO QUINTI” (documentario, tematica: disabilità)
24 maggio: CAPTAIN FANTASTIC (drammatico, tematica: educazione e società)
Le tematiche che saranno oggetto di discussione per ogni film sono state scelte in base alle indicazioni dei fruitori del Progetto “Panteschità” del 2023.

L’ingresso sarà fino ad esaurimento posti. Nei prossimi giorni sul sito www.unipant.it info e schede nella sezione Democrazia Partecipata.

 

Pantelleria, 27 marzo 2025

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Cultura

Pantelleria, lavori di adeguamento, messa in sicurezza ed efficientamento energetico della palestra della Scuola Media “Dante Alighieri”

Redazione

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Alla cittadinanza, Il Sindaco comunica che l’Amministrazione comunale di Pantelleria ha portato a compimento l’iter amministrativo e progettuale necessario per il recupero e la piena rifunzionalizzazione della palestra della Scuola Media “Dante Alighieri”, struttura da tempo inagibile e fortemente attesa dalla comunità scolastica dell’isola. Il Sindaco comunica che l’intervento rientra in una più ampia strategia di riqualificazione dell’edilizia scolastica, con l’obiettivo prioritario di garantire sicurezza, accessibilità, sostenibilità energetica e qualità degli spazi destinati alle attività formative e sportive.

Il progetto prevede opere di adeguamento strutturale e funzionale, la messa in sicurezza dell’edificio, il miglioramento delle prestazioni energetiche attraverso l’installazione di impianti moderni e l’utilizzo di fonti rinnovabili, nonché il completo ripristino della fruibilità della palestra per studenti, associazioni sportive e iniziative collettive. Il Sindaco comunica che l’intervento consentirà di restituire alla cittadinanza una struttura fondamentale per la crescita educativa, sociale e sportiva dei giovani di Pantelleria, colmando una carenza che per anni ha inciso negativamente sull’offerta di spazi adeguati alle attività motorie.

L’Amministrazione è consapevole che l’esecuzione dei lavori potrà comportare disagi temporanei; tuttavia, il cronoprogramma è stato definito con l’obiettivo di contenere l’impatto sulle attività scolastiche, con una durata complessiva stimata in circa 14 settimane. L’Amministrazione continuerà a seguire con attenzione tutte le fasi successive, dall’affidamento dei lavori alla loro realizzazione, assicurando trasparenza, rispetto dei tempi e tutela dell’interesse pubblico. Pantelleria guarda avanti, investendo sulle scuole, sulla sicurezza e sul futuro delle nuove generazioni.

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Cultura

Il violinista di Solarino Don Paolo Teodoro e le radici di una tradizione di due secoli

Laura Liistro

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La storia nascosta di un paese che ha fatto della musica una firma identitaria

Nel 1827, quando il paese non era ancora Comune, un documento d’archivio rivela la presenza inattesa di un musicista professionista. Da allora Solarino non ha mai smesso di essere una comunità musicale.

Solarino – Nel 1827 il paese non era ancora autonomo e viveva un momento di transizione politica e amministrativa. Eppure, in quell’anno cruciale, emerge un dettaglio sorprendente che permette di leggere la storia locale da una prospettiva nuova. Tra gli atti conservati presso l’Archivio di Stato di Siracusa compare il nome di Don Paolo Teodoro, registrato come violinista.

Un dato che, per l’epoca, spacca in due l’immagine consueta di un borgo rurale fatto solo di agricoltori e artigiani.

Il musicista che rompe gli schemi

Il documento mostra chiaramente che Don Paolo Teodoro non era soltanto un residente rispettato di Solarino. Era un musicista. Un ruolo insolito in un contesto rurale del primo Ottocento, dove la musica raramente compariva nelle registrazioni ufficiali. Teodoro abitava in via Fontana, insieme alla moglie Costantino Eloisa, ma la sua formazione aveva radici ancora più profonde. Da giovane, infatti, era cresciuto in una parte dell’attuale Palazzo Requesens, allora indicato come Piano Palazzo n.2, oggi cuore dell’odierna Piazza del Plebiscito, luogo simbolo della vita sociale solarinese. Una crescita in un ambiente architettonico e culturale privilegiato che spiega – almeno in parte – la precocità di una vocazione musicale riconosciuta persino dagli atti civili borbonici.

Una tradizione musicale che Solarino non ha mai abbandonato

Il caso di Don Paolo Teodoro non è un episodio isolato, ma il primo tassello visibile di una storia più lunga. Perché a differenza di tanti altri centri siciliani, Solarino non ha mai smesso di essere un paese musicale. Bande storiche, maestri locali, scuole di musica, gruppi giovanili, famiglie che tramandano strumenti da generazioni, musicisti nazionali , la musica, qui, non è un accessorio, ma un linguaggio collettivo. E questa continuità testimonia una capacità rara: fare dell’arte una parte della propria identità civile. Non tutte le comunità hanno saputo compiere questa scelta. Molti centri rurali hanno perso nel corso del Novecento le proprie tradizioni culturali, travolti da emigrazione e modernizzazione. Solarino, invece, ha seguito una traiettoria diversa: ha difeso la musica, l’ha fatta propria, l’ha trasformata in patrimonio comune.

Questo è il vero punto di forza del paese. Una maturità culturale che trova le sue prime radici in persone come Don Paolo Teodoro: uomini capaci, già due secoli fa, di portare l’arte dentro la vita quotidiana di una comunità in trasformazione. Oggi, quando strumenti e prove musicali risuonano nelle case, nelle scuole e nelle piazze, è possibile intravedere un filo diretto con quella firma d’archivio del 1827. Solarino continua a distinguersi per il suo fermento artistico. E la storia del violinista Don Paolo Teodoro si rivela allora molto più che una curiosità d’epoca: è l’origine documentata di un percorso identitario che il paese ha scelto di portare avanti con orgoglio. Due secoli dopo, Solarino resta un paese che suona e questa è, senza dubbio, una delle sue vittorie più grandi.

Laura Liistro

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Cultura

Elena Pizzuto Antinoro: da Santo Stefano Quisquina alla scena internazionale della ricerca linguistica

Laura Liistro

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Donna siciliana, studiosa di straordinaria competenza e voce autorevole della ricerca italiana, Elena Pizzuto Antinoro è considerata una delle figure più influenti negli studi contemporanei sulla comunicazione e sulle lingue dei segni.

Psicologa, linguista e ricercatrice del Consiglio Nazionale delle Ricerche, ha contribuito in modo determinante al riconoscimento della Lingua dei Segni Italiana (LIS) come sistema linguistico pienamente strutturato, superando visioni riduttive che ne avevano a lungo limitato la comprensione. Il suo percorso accademico si è svolto tra l’Italia e gli Stati Uniti, dove ha approfondito la Lingua dei Segni Americana (ASL) entrando in contatto con metodologie di ricerca all’avanguardia. Questa esperienza internazionale fu decisiva: rientrata in Italia, introdusse nuovi paradigmi analitici che avrebbero innovato radicalmente lo studio della LIS, collocando la ricerca italiana in un dialogo costante con quella mondiale. Caratteristica centrale del suo lavoro fu l’approccio interdisciplinare.

Elena operò a stretto contatto con persone sorde, analizzando i processi cognitivi, le strutture linguistiche e le dinamiche comunicative della lingua visivo-gestuale. Le sue pubblicazioni rappresentano oggi un riferimento fondamentale non solo in Italia, ma anche nel contesto internazionale degli studi sulle lingue dei segni. Tra le iniziative più rilevanti da lei guidate figura VISEL, progetto dedicato allo sviluppo di sistemi di scrittura per la lingua dei segni e alla definizione di strumenti didattici innovativi. Un contributo che ha ampliato le possibilità di ricerca e di accesso alla comunicazione visiva, rafforzando il ruolo dell’Italia nel panorama scientifico globale. Colleghi e collaboratori ricordano Elena Pizzuto Antinoro come una professionista rigorosa, dotata di una forte integrità etica e di una visione capace di anticipare nuove prospettive. Il silenzioso applauso con cui la comunità sorda l’ha salutata ne sottolinea il profondo impatto umano e scientifico.

Oggi, Elena Pizzuto Antinoro è riconosciuta come una figura chiave della linguistica internazionale e un esempio di eccellenza femminile nel mondo accademico. Siciliana, figlia di Santo Stefano Quisquina, ha portato la sua terra d’origine nei principali centri di ricerca del mondo, lasciando un’eredità destinata a influenzare a lungo gli studi sulla comunicazione e sulle lingue dei segni.

Laura Liistro

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