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Pantelleria: nascere e morire un problema da isolani

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 Si faccia il possibile per equiparare il nostro ospedale  alle altre strutture sanitarie più fortunate.

 

Pantelleria l’isola dove nascere e morire è divenuto quanto mai problematico.

Giusy Orefice ieri sul gruppo Facebook Il Giornale di Pantelleria ha pubblicato il post che segue:

Delle nascite si è parlato e si continua a parlare a intervalli regolari, della morte si parla un po’ meno forse anche per una forma di pudore. La nascita, in fondo, pur con le sue problematiche, è il trionfo della vita, è apportatrice di gioia, è fiducia nel futuro, la morte, invece, soprattutto un tipo di morte con cui, volenti o nolenti, recentemente siamo costretti a fare i conti, segna la fine della vita. La realtà di questa terribile e sempre più diffusa malattia di cui, quasi per scaramanzia, si fa fatica anche a pronunciare il nome, se capita, tra testa e collo, ad un isolano, sconvolge non solo la sua vita ma quella della famiglia intera di cui il malato fa parte. Se non si tocca con mano questa realtà, non se ne comprende a pieno la problematicità e la drammaticità del viverla da isolani. Sorvolando sugli interventi chirurgici che, tutto sommato, risultano delimitati in tempi, più o meno concepibili, con regolare ricovero, il dramma viene innescato dalle terapie chemio, ove previste.

Ebbene il malato pantesco deve raggiungere in aereo + taxi l’ospedale dove gli viene praticata tale terapia. Spesso è previsto che l’ammalato trascorra precisi tempi per favorire l’assorbimento del medicinale, stando in diverse posizioni, prevalentemente disteso. Per il pantesco taxi, attesa in aeroporto e volo di rientro spesso pregiudicano tale prescrizione. È previsto che le urine vengano neutralizzare con candeggina, prima di essere versate nel water, in albergo o in viaggio la prescrizione è inattuabile. Ma l’aspetto più drammatico è costituito dal fatto che la febbre e il relativo malessere, prodotti dalla chemio, debilitano il fisico del paziente a tal punto da renderlo non in grado di affrontare il viaggio a distanza di una settimana o nelle settimane successive. Cosa fare? Interrompere la cura appena iniziata? Si può? Se ne perde l’efficacia? Prendere una casa in affitto nei pressi dell’ospedale, stravolgendo la vita di figli o parenti che non possono lasciare da solo un malato in balia di nausea, brividi, febbre…??? Sperare che non capiti a noi è molto consolatorio, acquisire consapevolezza che tocca e può toccare a tanti di noi può servire a batterci perché finalmente qui, ora, nel nostro ospedale si faccia il possibile per equiparare alle altre strutture sanitarie più fortunate, la realtà dei nostri malati con la valigia che la dura realtà rende spesso rinunciatari.

Giusy Orefice

Marina Cozzo è nata a Latina il 27 maggio 1967, per ovvietà logistico/sanitarie, da genitori provenienti da Pantelleria, contrada Khamma. Nel 2007 inizia il suo percorso di pubblicista presso la testata giornalistica cartacea L'Apriliano - direttore Adriano Panzironi, redattore Stefano Mengozzi. Nel 2014 le viene proposto di curarsi di Aprilia per Il Corriere della Città – direttore Maria Corrao, testata online e intraprende una collaborazione anche con Essere Donna Magazine – direttore Alga Madia. Il 27 gennaio 2017 l'iscrizione al Consiglio dell'Ordine dei Giornalisti nel Lazio. Ma il sangue isolano audace ed energico caratterizza ogni sua iniziativa la induce nel 2018 ad aprire Il Giornale di Pantelleria.

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4 Commenti

4 Comments

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    Angelo

    08:59 - Novembre 29, 2019 at 08:59

    Beh, capisco benissimo che una struttura ospedaliera come quella di Pantelleria è penalizzata dalle continue restrizioni sanitarie e comunque è interesse della cittadinanza renderla più efficiente possibile. Purtroppo non è solo Pantelleria a soffrire di questo handicap, ci sono Isole nell’arcipelago siciliano che non dispongono di ospedali e comunque la gente è costretta a vivere questa odissea in modo ancor più accentuata. Comunque, è giusto che se una struttura esiste venga potenziata e resa efficiente per permettere ai pazienti di curarsi nel miglior modo possibile.

  2. Avatar

    Angelo

    09:00 - Novembre 29, 2019 at 09:00

    Beh, capisco benissimo che una struttura ospedaliera come quella di Pantelleria è penalizzata dalle continue restrizioni sanitarie e comunque è interesse della cittadinanza renderla più efficiente possibile. Purtroppo non è solo Pantelleria a soffrire di questo handicap, ci sono Isole nell’arcipelago siciliano che non dispongono di ospedali e comunque la gente è costretta a vivere questa odissea in modo ancor più accentuata. Comunque, è giusto che se una struttura esiste venga potenziata e resa efficiente per permettere ai pazienti di curarsi nel miglior modo possibile.

  3. Avatar

    Doriana Salsedo

    13:22 - Novembre 29, 2019 at 13:22

    Capisco che non è solo. Pantelleria il problema ma se prendiamo un”isola come l”ampedusa ha tutto o quasi ma la gli ospedali sono più fortini di noi a Pantelleria se i soldi si spendessero x cose davvero utili sarebbe meglio…. Un paziente che malato ogni volta deve partire e per partire ci sono spesse famiglie che si devono spostare dalla propria isola xke a Pantelleria non c’è una struttura idonea e poi per non parlare delle spesse che ci sono x viaggiare dovrebbero fare qualcosa in più per la. Nostra isola siamo isolato dal mondo non c’è nessun aiutoa anche chi deve affrontare una. Chemio deve per forza andare fuori dall, ‘isola per poter affrontare una chemio per la nostra struttura bisognerebbe fare qualcosa in più

  4. Avatar

    VELIA GIANNUZZI

    13:36 - Novembre 29, 2019 at 13:36

    Velia Giannuzzi Io credo di essermi emozionata nel leggere le parole di Giusy perchè descrivono esattamente una proplematica dolorosa che riguarda L’Isola di Tutti (Pantelleria). Io ho vissuto questa esperienza stando vicino ad un parente di un malato di cancro di Pantelleria e confermo ciò che Giusy racconta dando voce a molte persone che per “pudore”, “riservatezza” non condividono la propria esperienza. Forse solo Il Comune può prendere atto di ciò che manca e fare il possibile “per equiparare l’ospedale alle altre strutture sanitarie più fortunate
    La realtà dei nostri malati con la valigia che la dura realtà rende spesso rinunciatari”. Grazie Giusi Orefice

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Economia

Campagna apistica 2023-24, pubblicate le graduatorie: aiuti per oltre 400 beneficiari

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Presidenza della Regione
Approvate e pubblicate le graduatorie definitive del bando rivolto agli apicoltori per la presentazione dei progetti finalizzati alla realizzazione di “Azioni dirette a migliorare la produzione e la commercializzazione del miele” per la campagna apistica 2023-24 della Regione Siciliana.

Sono 435 in tutto i beneficiari delle sette azioni (A1, A2, B1, B2, B3, B4, B5, F1) previste dal bando le cui domande sono state ammesse al contributo che prevedeva una dotazione finanziaria complessiva di 1.065.750 di euro nell’ambito del Piano strategico Pac 2023-27.

Il bando, a cura del dipartimento regionale dell’Agricoltura,  era finalizzato alla presentazione dei progetti relativi a servizi diretti agli apicoltori e alle loro organizzazioni, anche tramite la creazione di reti di assistenza tecnica, di consulenza, formazione, informazione e scambio delle migliori prassi.

 

Al seguente link gli elenchi dei beneficiari ammessi delle otto azioni previste e quello degli esclusi.

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Economia

Palermo, alla Fiera Campionaria la cucina tradizionale siciliana con gli allievi del CIRS

caterina murana

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piatti della tradizione siciliana preparati dagli allievi del CIRS nel giorno della riapertura della Fiera Campionaria a Palermo. La scuola dei mestieri accoglierà il pubblico dal 20 aprile al 5 maggio, tra gastronomia e consigli di bellezza

 
 
 
 
 

Dopo cinque anni la Fiera Campionaria di Palermo viene restituita alla città.

Un ritorno in grande stile che vedrà coinvolti, dal giorno dell’inaugurazione in programma sabato 20 aprile alle 18:00, i do­cen­ti e gli al­lie­vi del cen­tro di for­ma­zio­ne pro­fes­sio­na­le CIRS.

A loro, il compito di occuparsi dell’accoglienza dei visitatori nel giorno della riapertura e fino al prossimo 5 maggio.

Un evento importante per gli allievi e i docenti del settore ristorazione del CIRS, Scuola Superiore delle Professioni che propone percorsi in grado di assolvere all’obbligo formativo, coniugando lo studio delle materie base all’apprendimento attivo di un mestiere attraverso i propri laboratori.

Sono quindici gli allievi e quattro i docenti chef – Andrea Calcagno, Benedetto Cavataio, Paolo Cusimano e Francesco Venezia  –  che si occuperanno del catering: la preparazione delle pietanze e il servizio sono interamente curati da loro.

Il CIRS offrirà il proprio contributo anche attraverso la presenza delle figure di hostess e steward che accoglieranno i visitatori d’onore: in tutto, dieci allievi e le due docenti Vita Rubino e Veronica Storniolo.

La scuola dei mestieri sarà presente alla Fiera del Mediterraneo, lato ingresso sud vicino l’area giochi, con due postazioni promozionali dove sarà possibile chiedere informazioni sulla scuola e l’offerta formativa.

Durante le due settimane di apertura degli spazi fieristici, gli allievi del settore ristorazione intratterranno il pubblico con dei cooking shows e offriranno un vero e proprio spettacolo culinario: mescolando tecnica e passione, infatti, prepareranno i piatti della tradizione locale.

Ma non è tutto.

Nel corso delle due settimane, infatti, alla Fiera del Mediterraneo ci saranno anche le allieve e gli allievi del settore benessere del CIRS.

Acconciatori ed estetiste, con grande professionalità regaleranno un’esperienza immersiva completa ai visitatori e, come in un vero e proprio centro di bellezza, offriranno gratuitamente consulenza, trucco e pettinature.

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Ambiente

Pantelleria – Lago, tanti animali feriti o morti. L’appello dell’Amministrazione: moderata velocità su strada

Redazione

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L’amministrazione comunale richiede la vostra attenzione e il rispetto di una moderata velocità nel tratto di strada che costeggia il lago Bagno dell’acqua. Come ben sapete, questo tratto è un importante punto di ristoro per gli uccelli migratori.

Siamo stati informati di numerose segnalazioni riguardanti il ritrovamento di molti uccelli feriti o peggio ancora, morti. È estremamente preoccupante e urgente adottare misure per proteggere questa preziosa fauna.

Pertanto, vi preghiamo di guidare con prudenza e di rispettare rigorosamente i limiti di velocità in quest’area. Ognuno di noi può fare la differenza per garantire la sicurezza di queste meravigliose creature.

Vi ringraziamo per la vostra comprensione e collaborazione

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