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Cronaca

Pantelleria- Migranti, Sbarchi in mezzo ai turisti. Diventerà Bellissima “Pantelleria meta ambita da chi?”

Redazione

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Riceviamo e pubblichiamo

 

 

Pantelleria metà ambita, non solo dal turismo, ma anche dei migranti.

In pieno giorno, sulle scogliere frequentate da bagnanti,  approdano come fossero di casa con piccoli gommoni.

È accaduto stamane, 12 luglio, a poco più delle ore 12,00,presso una caletta a pochi metri di una struttura ricettiva.

Sarebbe da stupidi credere che arrivino dalla loro patria su dei gommoni, e logico risulta pensare che dei pescherecci o delle navi , lascino queste persone al largo per raggiungere le coste con questi piccoli mezzi. Arrivano asciutti, puliti, come se avessero fatto un giro dell’isola panoramico e avessero preso il sole come semplice turisti.

Non si accusa il migrante, ma in questi casi cosa dovrebbe pensare il turista che felicemente e spensieratamente prende il sole e si trova di fronte una simile situazione, e questo è accaduto oggi. Appare inverosimile, eppure qui accade.

Dove e come si tutela la cittadinanza, e se fossero stati armati?

Chi avrebbe protetto quei bagnati da possibili  aggressioni?

A tutto ciò si aggiunge anche la paura del Virus, perché come è noto, anche questi sbarchi potrebbero essere fonte  di possibile contagio.

A tutt’oggi Pantelleria registra 4 casi di positività Covid, dove vogliamo arrivare??

In un paese civile tutto questo non dovrebbe accadere, questi mezzi dovrebbero essere avvistati anzitempo , e dovrebbero essere dirottati in approdi ove non si  causi nessun disagio alla cittadinanza.

Ci rivolgiamo al sindaco, massima autorità sull’isola, di monitorare al massimo la problematica, di garantire il massimo controllo sull’isola, perché spiacevoli situazione come questa di oggi, non si ripetano.

Il turista non paga profumatamente per villeggiare in queste condizioni.

Occorre maggiore tutela del territorio, perché questo è solo l’inizio di una lunga stagione che vedrà protagonisti questi scenari.

Ci siamo passati la scorsa stagione estiva, si eviti quindi di ricadere sugli  stessi errori.

Non si arrivi ad un punto di non ritorno, si rischia di perdere Pantelleria dal controllo e di dare un calcio a quel turismo che tutti attendono con ansia e che come ben sappiamo, per molti, tantissimi, risulta essere fonte di reddito.

Il coordinamento DB

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Economia

Prezzo della Benzina ai minimi storici: i motivi del calo

Redazione

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Nel 2023, il prezzo della benzina è sceso a 1,20 € al litro, un minimo storico non visto dall’inizio della pandemia nel 2020. Fattori principali che hanno influenzato questa riduzione sono il crollo della domanda di petrolio e la riduzione dei margini di distribuzione.

Calo Prezzo Benzina: come è cambiato negli ultimi anni

I prezzi della benzina hanno visto una significativa fluttuazione negli ultimi anni. Prendendo ad esempio i dati degli ultimi tre anni, il costo medio della benzina nel 2021 era di 1,30 € al litro. Questo prezzo è aumentato nel 2022, raggiungendo 1,50 € al litro, a causa dell’instabilità del mercato del petrolio e delle tensioni geopolitiche. Tuttavia, nel 2023, si è osservata una riduzione sostanziale, con il prezzo medio che è sceso a 1,20 € al litro. Questa tendenza al ribasso riflette una combinazione di fattori, inclusa la diminuzione della domanda globale di petrolio e l’effetto delle politiche energetiche più sostenibili.

Crollo della Domanda di Petrolio

 
La domanda di petrolio ha subito un calo significativo, influenzato da diversi fattori macroeconomici e da un cambio nelle abitudini dei consumatori. L’agenzia Internazionale dell’Energia ha riportato che la domanda globale di petrolio ha visto una riduzione del 3% nel corso dell’ultimo anno. Questo calo è in parte dovuto alla crescente adozione di veicoli elettrici e alla maggiore sensibilità verso le alternative sostenibili. Inoltre, il rallentamento economico in grandi economie come la Cina e l’Europa ha contribuito a una minore richiesta di carburanti fossili.

 

Riduzione dei Margini di Distribuzione

 I margini di distribuzione, che comprendono i costi di trasporto, stoccaggio e vendita al dettaglio della benzina, hanno registrato una diminuzione. Questo fenomeno si spiega principalmente con l’efficienza operativa migliorata e con la riduzione dei costi logistici. Ad esempio, molte compagnie petrolifere hanno ottimizzato le loro operazioni di catena di approvvigionamento per adattarsi a un ambiente di mercato più competitivo, riducendo così i loro margini di distribuzione.

Costo della Benzina: previsioni e prospettive future

 Nonostante il calo attuale dei importo della benzina, il mercato rimane volatile e soggetto a rapidi cambiamenti. La continua evoluzione delle politiche energetiche, unita alle incertezze economiche globali, potrebbe portare a nuove fluttuazioni dei prezzi. Monitorare questi sviluppi sarà cruciale per comprendere le future tendenze dei prezzi del petrolio e della benzina. Inoltre, la transizione verso fonti energetiche più sostenibili potrebbe influenzare la domanda di petrolio a lungo termine, modellando così il panorama energetico globale.

 
 
Fonte: https://www.prontobolletta.it/

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Ambiente

Aggiornamento – Guardia Costiera: collisione a largo delle coste siciliane

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Le unità che nella mattinata odierna sono entrate in collisione a largo di Capo Passero stanno dirigendo in queste ore verso il porto di Augusta, dove arriveranno in serata. Dal monitoraggio dell’area in cui è avvenuto l’incidente non si sono registrati inquinamenti marini. Non risultano inoltre criticità per i membri degli equipaggi.

Una delle due unità mercantili coinvolte nel sinistro ha riportato una estesa falla allo scafo che però non ne ha compromesso al momento la navigazione per il rientro in porto. 

Le due unità – sotto il coordinamento della Sala Operativa della Direzione marittima di Catania – sono monitorate nella navigazione da mezzi aerei e navali della Guardia Costiera.

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Ambiente

Studenti da tutta Italia ospiti di Necton per studiare cetacei, tartarughe e microplastiche nei mari Siciliani

Redazione

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Quest’anno le attività di ricerca della Necton Marine Research Society, società con sedi a Catania e Messina, che opera da oltre 25 anni nell’ambito di studi e ricerche legate alla biologia dei cetacei in diverse aree della Sicilia e della Calabria, e con particolare riferimento allo Stretto di Messina ed al Golfo di Catania, saranno dedicate principalmente alle tematiche connesse alla devastazione ambientale legata alla possibile costruzione del Ponte.

Quest’anno la Necton ospiterà circa 230 studenti provenienti da tutti gli Atenei nazionali e che collaboreranno alla raccolta dei dati sullo stato dell’ambiente e dei cetacei lungo le due sponde dello Stretto di Messina, i cui risultati saranno inviati alla Commissione Europea al fine di bloccare quest’opera che oltre ad essere inutile dal punto di vista economico, è estremamente dannosa per un ecosistema assolutamente unico dal punto di vista ambientale e storico-culturale

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