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Cultura

Pantelleria, l’Ospedale sorto per necessità – II puntata

Redazione

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Nel dicembre del 1945, la Direzione Sanitaria dell’infermeria di Khamma-Tracino, trasformata in Presidio Sanitario, fu assunta dal dr. Manlio Marini, medico chirurgo, e la parte Amministrativa con gli adempimenti per il personale fu affidata all’avv. Samuele Corso.

Per rendere funzionale la nuova struttura civile che stava nascendo occorreva altro personale e pertanto furono fatte le assunzioni dei dottori Pietro D’Ancona, con la qualifica di analista e medico generico, del dr. Corrao, di origine Alcamese e del sig. Lo Presti con la qualifica di infermiere. Difficile per i Panteschi, abituati a chiamare il dottore in casa, riuscire a prendere l’abitudine a servirsi della nuova struttura in caso di necessità e ancor di più a volersi sottoporre ad interventi chirurgici.

Bisognava escogitare qualcosa per “rompere il ghiaccio” e l’idea venne al dr. Marini il quale per dare il via e incoraggiare coloro che avevano bisogno di interventi, mise in giro la voce che avrebbe eseguito “gratis” la prima operazione.

La pubblicità rivolta alla gente bisognosa anche di risparmiare portò l’effetto desiderato Dopo poco tempo la prima paziente, superando la diffidenza, si presentò con coraggio e fiducia. Era la suocera del sig. Durante molto conosciuto in quel tempo in quanto faceva la guardia municipale.

La donna aveva bisogno di operarsi di appendicite. Per qualche anno l’Ospedale rimase ad operare nella contrada di Khamma-Tracino, presso la casa del rag. Casano, allora segretario della Scuola Media e divenne sempre più il punto di riferimento di tutti coloro che avevano mali di una certa gravità che non potevano essere curati a casa con serenità.

Nel Marzo del 1948, quando ci fu la rivolta per le tasse sui latifondi, la presenza della Struttura Ospedaliera fu provvidenziale per curare tutti i feriti e dare conforto ai parenti disorientati dal grave epilogo della manifestazione.

Quel giorno i feriti arrivarono dal Capoluogo trasportati da un camion, seguiti da una moltitudine di parenti. I dottori e gli infermieri cercarono di prodigarsi il più possibile Fra tutti quei poveri malcapitati, giunti vivi in Ospedale, solo uno non potè salvarsi, il venticinquenne Salerno Michele, che colpito all’arteria di una gamba, morì dissanguato tra atroci sofferenze e gli sguardi attoniti ed impotenti di chi l’assisteva, mentre la moglie residente a Khamma, che per la gran confusione non era potuta entrare

nella stanza dell’ospedale, lo guardava dalla finestra di fronte.

Poco dopo, nel luglio del 1948, l’ospedale venne trasferito nei locali siti a San Francesco, in periferia del Capoluogo, dove il dr. Marini, alla luce di un lume a petrolio e con la sola assistenza dell’avvocato Corso, il quale lo aiutò come ferrista ed anestesista, eseguì una brillante operazione, felicemente riuscita, nonostante gli scarsi mezzi a disposizione. Si trattò di un urgente operazione al torace su un paziente, un certo Vito dall’ogghio (chiamato così perché vendeva l’olio per le strade), gravemente accoltellato, intervento che richiese la rimozione del cuore per poter mettere a posto tessuti e vasi, cosa che il dr. Marini, con i mezzi di cui disponeva, riuscì a fare molto magistralmente.

Chi volesse approfondire potrà consultare il volume Io tu e Pantelleria (attraverso il sito è anche possibile acquistare il libro)

Rosanna Gabriele

 

La foto di copertina è tratta da Pantelleria Archivio Storico

Cultura

Pantelleria, 25 e 26 agosto si terrà l’Ogghiu Pantiscu Fest: celebrazione dell’olio e della sua eroica origine

Redazione

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Dalla celebrazione di uno dei tesori della mappa dei prodotti d’eccellenza panteschi, l’olio, nasce l’Ogghiu Pantiscu Fest che si terrà il 25 e 26 agosto presso la suggestiva cornice del Castello di Pantelleria

Il progetto porta la firma di Stefania De Carlis, imprenditrice agricola e produttrice dell’olio pluripremiato Marthingana, insignito della prestigiosa Silver Tasting Cup al Milan International Olive Oil Award, e di altre etichette che si sono distinte in concorsi internazionali.

Con lei il noto oleologo Luigi Caricato, in collaborazione con Olio Officina, piattaforma culturale di riferimento per il mondo oleario.

Pantelleria è conosciuta in tutto il mondo per il suo zibibbo, per i capperi e per i vini che sanno di vento e di sole. Oggi, l’isola aggiunge un altro tesoro alla sua mappa delle eccellenze: l’olio extravergine d’oliva, frutto di ulivi che crescono strisciando tra le rocce, resistendo a condizioni estreme. Un olio che merita festa e riconoscimenti, racconto e visibilità.

Nel corso delle due serate interverranno ospiti d’eccezione, esperti del settore agroalimentare e studiosi.

Saranno presenti anche rappresentanti delle istituzioni, tra questi il Sindaco di Pantelleria, Fabrizio D’Ancona e l’Assessore all’Agricoltura, Massimo Bonì e il Commissario Straordinario del Parco Nazionale Isola di Pantelleria, Italo Cucci.

Non mancheranno momenti di intrattenimento leggero e raffinato, pensati per alleggerire il racconto e far dialogare sapere e piacere, cultura e convivialità.

Il programma dettagliato dell’evento è ancora top secret e sarà rivelato nelle prossime settimane, ma promette sorprese, riflessioni e incursioni artistiche all’altezza della straordinaria natura dell’isola.

Protagonisti assoluti saranno gli ulivi striscianti di cultivar Biancolilla, piante basse, tenaci, modellate dal vento e dalla pietra. Un simbolo di resilienza e bellezza che da secoli resiste all’aridità e alla forza sferzante del maestrale, offrendo un olio dalle proprietà organolettiche uniche, dal profumo elegante e dal gusto identitario. 

L’obiettivo è chiaro: dare voce all’olio dell’isola, al suo paesaggio, alle sue radici. Non una semplice celebrazione, ma un atto d’amore verso la terra, un omaggio alla bellezza di ciò che nasce lento, profondo, autentico.

E questo è solo l’inizio: un assaggio di un progetto più ampio che mira a trasformare l’olio di Pantelleria in ambasciatore culturale e sensoriale dell’isola, dentro e fuori i confini del Mediterraneo.

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Cultura

Pantelleria, orari di apertura Castello Medievale

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Il Comune di Pantelleria  comunica che il Castello medievevale sarà aperto nelle seguenti giornate e fasce orarie:

  • Mattina, il martedì e il giovedì dalle ore 10,00 alle 12,00;
  • Pomeriggio, il lunedì, il mercoledì e il venerdì dalle ore 17,00 alle ore 22,00.

L’imponente e antica struttura viene spesso utilizzata per realizzazioni di eventi culturali, ospitando gli spettatori nella suggestiva corte.
Questa estate, la domus principesca sarà protagonista di molti e significativi intrattenimenti spaziando dalla letteratura all’archeologia, dalla nostra tipica agricoltura eroica a chissà quanti altri temi con interventi eccellenti.

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Cultura

Pantelleria, La Mulattera in una due giorni di “Arte e Sapori” conditi di cultura e libri

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Il 22 luglio protagoniste due scrittrici emergenti, Roberta Damiano e Maria Vittoria Miccoli Minarelli

Due giorni al Castello di Pantelleria dedicati all’Arte, in questo caso rappresentata dalla scrittura, e ai Sapori panteschi, con la presentazione di alcuni tra i prodotti più esclusivi delle aziende isolane. Questo il tema dell’evento “Arte e Sapori” organizzato dall’Associazione La Mulattiera, che ha ottenuto il Patrocinio del Comune di Pantelleria.

Martedì 22 luglio, il primo appuntamento, a partire dalle ore 19.30, vedrà protagoniste due giovani scrittrici, una pantesca, Roberta Damiano, che presenterà il suo ultimo romanzo ‘L’Ultima Meta’ e una emiliana, Maria Vittoria Miccoli Minarelli, che invece a Pantelleria ha trovato ispirazione per scrivere “Poi passa”, un breve romanzo nato dalla sua permanenza sull’isola.

Le due scrittrici saranno intervistate da Francesca Marrucci, giornalista e Presidente dell’Unipant, che sarà accompagnata in questa scoperta narrativa dalle letture di Cinzia Sana e dall’accompagnamento musicale del gruppo I Synthonia.

Tra una presentazione e l’altra, ci sarà la degustazione e la presentazione di un prodotto nuovo che ha già portato il nome dell’isola nel mondo, parliamo del D’stilla de La Nicchia della Bonomo&Giglio, azienda storica pantesca.

 La manifestazione è stata ideata e fortemente voluta dal Segretario dell’Associazione La Mulattiera, Luigi Labanti, che così spiega il connubio tra Arte e Sapori, protagonisti del format: “La Mulattiera nasce con lo scopo di ridare vita alle tradizioni che ormai stanno scomparendo e per poter promuovere Pantelleria a livello culturale, intendendo come cultura tutto quello che di unico proviene dall’isola. Il nostro scopo è far conoscere l’isola anche da punti di vista diversi, perché Pantelleria è fonte di ispirazione per le varie forme d’arte: letteratura, pittura, poesia, musica, ecc.

Anche la creazione di un prodotto è una forma d’arte e Pantelleria e le sue aziende ne danno prova quotidianamente. La Bonomo&Giglio, l’azienda pantesca ospite martedì, lo dimostra con l’innovazione che sposa la tradizione: il distillato di gin D’Stilla, ma anche le foglie di cappero croccanti, per fare due esempi.

L’obiettivo del format di “Arte e Sapori” è far incontrare due tipi di arte e dimostrare che non sono avulsi uno dall’altro, ma insieme sono parte stessa dell’isola.”

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