Cultura
“Pantelleria l’isola maestra”, l’ultimo libro scritto da Franca Zona
Franca Zona, autrice pantesca, dedica un’opera alla sua amata terra
È da poco disponibile presso la libreria Maccotta la nuova opera di Franca Zona, intitolata “Pantelleria l’isola maestra”, con la prefazione di Marina Cozzo. Ma non si tratta del primo libro dell’autrice pantesca, infatti quest’opera si aggiunge ad altre già presenti in commercio: Il dammuso del nibbio (coautori Ruggeri Stefano e Antonio Valenza ), Schena Editore, 2015; Gli specchi di Vera, Book Sprint 2015; L’ombra del mare, Schena Editore 2020.
Rispetto agli altri, però, “Pantelleria l’isola maestra” rivela l’animo selvaggio della nostra terra, come spesso ripete l’autrice nelle pagine della sua opera. Questo libro racconta un viaggio che inizia con una riflessione letteraria, seguita dalla presentazione dell’isola a partire dai popoli che nei secoli l’hanno abitata, modificata e colonizzata, lasciando tracce che ancora oggi fanno parte di noi panteschi. L’altra parte dell’opera, invece, è dedicata all’economia, all’enogastronomia e alla valorizzazione del patrimonio naturalistico di Pantelleria.
È interessante notare che il primo capitolo inizia con le parole di Gabriel Garcia Marquez, uno dei più celebri scrittori che aveva dedicato alcune riflessioni a Pantelleria, quasi come se l’autrice volesse suggerire l’importanza di questo luogo. Dopo un breve accenno letterario, l’autrice continua il suo racconto, presentando la natura e la geodiversità che caratterizza la nostra isola. Spesso Pantelleria è conosciuta per il mare e per il lago di Venere e, talvolta, ci dimentichiamo che si tratta di un’isola vulcanica, portatrice di un’energia che percepiamo fin dal primo momento in cui la visitiamo.
Poi l’autrice fa un passo indietro nella storia, riportandoci ai Sesioti, ai Fenici e ai Romani, i quali hanno avuto un ruolo fondamentale sull’evoluzione di Pantelleria. Basti pensare ai Fenici che hanno introdotto le pratiche agricole sull’isola, una delle attività più caratterizzanti e importanti della nostra terra. Anche i bizantini hanno avuto un ruolo centrale nello sviluppo di Pantelleria, i quali sono intervenuti alla costruzione del Castello, definito dall’autrice come “scrigno prezioso dei tesori di Pantelleria”. E non manca, ovviamente, l’arrivo degli arabi; dal cambio del nome, da “Patelarèas” a “Bent a- Ryon”, ai dammusi e ai muretti a secco, essi hanno dato inizio alla cosiddetta “svolta culturale” a Pantelleria.
In seguito a questo percorso storico e introduttivo della nostra isola, la scrittrice si sofferma sulle tradizioni economiche pantesche, dal cappero al Moscato e al Passito di Pantelleria. Sfogliando le pagine del libro, emerge una ricostruzione storica accompagnata da alcune foto scattate dall’autrice.
Un’attenzione particolare è dedicata al Passitaly e altri eventi enogastronomici che hanno permesso di diffondere i nostri prodotti, anche oltre i confini isolani. Ultimo, ma non per importanza, è il capitolo dedicato al nostro ambiente, dove la scrittrice racconta la storia del parco naturale e del Museo del Mare di Pantelleria.
Giungiamo così alla conclusione di quest’opera, dove l’autrice riporta alcune questioni che richiedono un certo riconoscimento, come gli interventi urbanistici. Non ci resta, quindi, che approfondire queste tematiche riguardanti la nostra terra e la nostra vita, descritte in maniera approfondita da Franca Zona nel suo ultimo libro “Pantelleria l’isola maestra”.
Cultura
Pantelleria, grande successo per “Il Presepe a Gadir”: uno spettacolo nello spettacolo
Oggi si ripete con gli oltre 60 figuranti, meteo permettendo – F O T O

Ieri 28 dicembre, alle suggestive ore del crepuscolo, Gadir si è animato e illuminato di arte, passione e partecipazione, grazie alla regia della PGS Madonna della Pace.
L’antico borghetto marinaro si presenta già come uno spettacolare presepe ogni giorno dell’anno, ma ieri vederlo animato di così tante persone, nelle ore del crepuscolo, con quell’accenno di rigore invernale è stato come vivere sospesi nel tempo. Il tutto allietato dalle melodie di mirabile zampognaro, come tradizione vuole.

Ottima l’organizzazione, i cui fautori si sono armati di forza e pazienza, dovendo fronteggiare anche le bizze del maltempo.
Tutti si sono impegnati anche oltre il dovuto, sapendo che così si fa se si vuole lasciare il segno in una piccola ma grande impresa come Il Presepe a Gadir.
Ogni postazione aveva il suo perchè, non era messa lì come riempitivo e ciascun figurante ha animato con maestria e leggerezza la simpaticamente definita Betlemme marinara.

L’evento è supportato dal Patrocinio del Comune di Pantelleria, della Zio Tano Academy, dell’Ente Parco che ha “messo a disposizione” due splendidi esemplari di asini dell’allevamento San Matteo di Erice. Importante il supporto della Polizia Municipale, Vigili del Fuoco e Capitaneria di Porto, di diversi volontari e de Il Coro, che si è prestato ad una foto insieme ad un impareggiabile Aldo Salerno, improvvisato castagnaro.

E in un andirivieni amicale e festoso, di gente che si conosce da sempre e riunita in un contesto simile, si intravede la capanna della natività, con tanto di bambinello vero e proprio, di nome Francesco.

Tra le postazioni, vi era quella del gioco dei dadi, della lavanderia, del fornaio che offre squisite e biscotti, fino anche del barbiere, del fabbro e del pastore, per menzionarne solo alcuni. Si è pensato a tutto per rendere Gadir un presepe vivente memorabile, con gli oltre 60 attori in scena.
Domani, 29 dicembre, dalle ore 17.00 alle ore 20.00, si replica, meteo permettendo, per permettere a quanta più gente possibile di assistere ad uno spettacolo nello spettacolo, nella graziosa e amena Gadir.
In copertina foto di Simone Raffaele



Cultura
Radici di pietra e di cielo: Lorenzo Reina, l’uomo che ha ascoltato la sua terra
Santo Stefano Quisquina saluta Lorenzo Reina non solo come il creatore del Teatro Andromeda, ma come un artista totale, capace di restituire senso, bellezza e dignità a un territorio e ai suoi simboli più profondi. La sua opera non si limita a un capolavoro architettonico incastonato tra i monti Sicani: è una visione del mondo che intreccia arte, natura e spiritualità.
L’arte di Lorenzo Reina nasce da un rapporto intimo con la terra e con il tempo naturale.
Le sue sculture, le installazioni e le architetture non impongono una presenza, ma sembrano emergere dal paesaggio stesso.
Pietra, luce, silenzio e cielo diventano materia artistica. Ogni gesto è misurato, essenziale, come se l’opera fosse il risultato di un ascolto profondo del luogo.
Il Teatro Andromeda rappresenta la sintesi più alta di questa ricerca: una scultura abitabile, un’opera totale in cui convergono arte visiva, architettura, astronomia e filosofia.
Ma Andromeda è anche il cuore di un’esperienza rituale che Reina ha saputo riportare in vita, restituendo dignità ai riti dei solstizi e ricreando quel filo antico tra l’uomo e la natura.
Con le celebrazioni del solstizio d’estate e del solstizio d’inverno, Lorenzo Reina ha trasformato il teatro in uno spazio sacro laico, dove il passaggio delle stagioni viene celebrato attraverso la luce, la musica e la danza.
Eventi intensi e sospesi nel tempo, capaci di generare un’atmosfera definita da molti come “magica”.
Il momento culminante è l’ingresso del sole nella “Maschera della Parola”, un gesto simbolico in cui la luce diventa messaggio, “parola di luce”, sintesi perfetta della sua poetica.
Questi riti, che attirano visitatori da tutta Italia e dall’estero, non sono semplici spettacoli, ma esperienze collettive di contemplazione e consapevolezza.
Lo dimostrano anche iniziative recenti come il “Solstizio di Pace 2025”, che hanno rafforzato il valore spirituale e universale di Andromeda, rendendolo un luogo di incontro tra culture, sensibilità e pensieri diversi.
Nella cosiddetta “Sicilia fredda”, spesso relegata ai margini, Reina ha costruito un’estetica della resistenza e della lentezza.
Ha dimostrato che la bellezza non ha bisogno di clamore, ma di radicamento.
Il vero tesoro che lascia a Santo Stefano Quisquina è una visione: l’idea che l’arte possa ricucire il rapporto tra uomo e natura, tra passato e futuro, tra materia e luce.
Oggi, tra i Sicani, la sua opera continua a parlare.
Non come monumento immobile, ma come esperienza viva.
Lorenzo Reina ha saputo materializzare la bellezza e trasformarla in rito, in comunità, in memoria condivisa.
Quella luce, diventata parola, continua a illuminare chi sa fermarsi ad ascoltare.
Laura Liistro
Personaggi
Charlotte da Pantelleria a Live Box di Casa Sanremo 2026
Charlotte, all’ anagrafe Sabina Esposito, cantautrice siciliana originaria di Pantelleria, parteciperà martedì 24 Febbraio 2026 al Live Box di Casa Sanremo, nello spazio Web Music Promotion gestito della Lino Management Berlin e Kalan Eventi Group, presentando il suo ultimo singolo “Come le foglie e il vento“
https://youtu.be/8O17KOBqy38?si=5ZKTu_uTYYuRLypV
L’ artista arriva a questo appuntamento grazie alla collaborazione con l’agenzia
siracusana di eventi e spettacoli gestita da Walter Iannì, da anni operante nel settore
dello spettacolo e nella promozione di talenti emergenti, non solo in ambito musicale.
La stessa è partners commerciale per la Sicilia della Lino Management Berlin per
tutti gli eventi in programma in ambito nazionale.
Conosciamo meglio in breve Charlotte.
La carriera artistica di Charlotte
L’ artista pantesca consegue nel 2018 la
Laurea in “Musica, Spettacolo, Scienza e Tecnologia del suono” presso il Politecnico
Internazionale “Scientia et Ars” di Vibo Valentia con indirizzo Canto Moderno.
Nel corso della sua carriera partecipa a numerose manifestazioni canore nazionali e
internazionali, conseguendo ottimi risultati professionali e la vede sempre
protagonista in vari masterclass musicali.
A Febbraio 2023 supera i casting per il Talent televisivo “The Coach”
nel febbraio 2024, dopo aver superato i casting di Sanremo DOC, si esibisce con il
suo ultimo inedito al Palafiori di Sanremo durante la settimana del Festival di
Sanremo.
Conosce Walter Iannì grazie ad un progetto denominato “ L’ Angolo dei Talenti “,
live su piattaforma social Tik Tok, promosse dalla stessa agenzia è finalizzate alla
promozione e visibilità di artisti in genere.
Successivamente accede di diritto al “Talenti Special 2025 “, talent online, abbinato
al progetto “L’ Angolo dei Talenti “, dove tutt’ora la vede in gara fino al 30 Aprile
2026 con altri colleghi del ramo musicale e artistico.
Artista di carattere e professionalmente preparata, così la definiscono Walter Iannì e
Lino Sansone, responsabile diretto della Lino Management Berlin, augurano all’
artista siciliana il meglio per i prossimi appuntamenti in programma.
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