Ambiente
Pantelleria l’isola degli asinelli. Oggi sbarcate altri tre esemplari di razza pantesca

“Pantelleria Asinabile”, ultimi ritocchi per la grande festa dell’asino pantesco
Benvenuti nell’isola degli asinelli
Tre piccole Muse del lavoro e del paesaggio agricolo annunciano un evento speciale
( Pantelleria, 30 Settembre 2025 )Laura, Iris e Francesca. Sono questi i nomi delle tre splendide asinelle di razza pantesca sbarcate stamattina a Pantelleria.
Hanno affrontato un lungo viaggio partendo ieri nel tardo pomeriggio da Erice, dove sono ospiti del Demanio Forestale di San Matteo, un bosco di conifere ed eucalipti dove dal lontano 1989 si alleva l’Asino pantesco. Una delle razze asinine più antiche e pregiate d’Italia che, nell’ambito di un vasto progetto di conservazione e salvaguardia della biodiversità, è stata recuperata con accurati studi scientifici che hanno coinvolto ricercatori di vari atenei.
Si sono poi imbarcate sul traghetto e hanno attraversato il mare per arrivare, stamattina, in quella che è la loro terra di antica origine per essere protagoniste, insieme al piccolo Ettore, del Festival “Pantelleria Asinabile” ormai alle porte (dal prossimo ottobre).
Come ci racconta Raffaele Falsetta, responsabile e caposquadra dell’allevamento Asino Pantesco di Erice “Il progetto iniziale è quello di introdurre l’asino pantesco sul proprio habitat naturale che è l’isola di Pantelleria. Un lavoro estenuante, un lavoro duro che è stato portato finalmente a termine, con meravigliosi frutti. Grazie alla collaborazione con il Parco Nazionale Isola di Pantelleria, queste tre asine prenderanno parte a un festival occasione speciale per mostrare realmente alla collettività il lavoro fatto in tutti questi anni che ha dato i suoi frutti”.
“Annunciatrici di un evento speciale che allieterà l’Isola per una settimana, sono già arrivate a Punta Spadillo tre asinelle, tre piccole Muse del Lavoro e del Paesaggio agricolo” ha detto Italo Cucci, commissario straordinario dell’Ente Parco. “Insieme all’asinello Ettore già ospite a Sibà saranno protagoniste del Festival Pantelleria Isola Asinabile. Se non capite al volo il loro messaggio, aspettatevi il saluto dei bambini che festeggeranno l’originale compagnia viaggiante”.
Ricordiamo che l’appuntamento è per la prossima domenica 5 ottobre quando, dopo l’inaugurazione del Festival la mattina in sala consiliare, le asinelle partiranno da Punta Spadillo, in una sorta di “transumanza”, per raggiungere Piazza Cavour, trasformata per l’occasione in hub creativo e didattico con stand, laboratori manuali e tanto altro ancora.

Ambiente
Pantelleria – Cimitero Militare di Khamma, lettore segnala come luogo storico trascurato e abbandonato

Ci scrive un lettore un toccante testo, arricchito di riferimenti storico/bellici. F O T O
Gentile Direttore,
questo è il secondo anno che trascorro un periodo breve di vacanze su questa meravigliosa isola, a cui mi sono affezionato. Per assaporare al meglio i vari paesaggi dell’isola trascorro le giornate camminando perché ciò ti permette di osservare al meglio le bellezze dei vari luoghi. Oggi al ritorno, giunto a Piazza Aloi di Khamma, ho notato un cartello con su riportato cimitero militare. Ho percorso il stretto sentiero e sono giunto ad una piccola area piena di erbacce con al suolo diverse croci in legno alcune storte, tutte segnate dal tempo, nessun nome, alcune tombe in cemento corrose dal tempo, una sola lapide recante il nome di un soldato proveniente da Venezia e morto nel 1943 che diede la vita per la grandezza del paese!
Mi ha colpito la trascuratezza del luogo, nessuna cura verso chi diede la propria vita inutilmente per un paese retto da una folle dittatura. Ho provato una infinita tristezza a quel abbandono. Provengo dal Friuli Venezia Giulia, ove vi è un sacrario civilmente conservato con oltre 100.000 morti, al Sacrario di Redipuglia (GO), dove si trova un cimitero di guerra inglese dal colore verde smeraldo accuratamente conservato con tanto di custode a cui provvede il Regno Unito annualmente, a due passi in Slovenia a Caporetto vi è un sacrario di caduti italiani, ottimamente conservato e aperto al pubblico. Sorge quindi una domanda perché qui a Pantelleria non ci si è curati di mantenere al meglio un piccolo cimitero militare?
Non sono un patriota, né una persona legata ad una ideologia, ma nipote di chi ha combattuto costretto inutilmente una guerra senza senso.
Cordiali saluti
Glauco Pittilino
di Monteaperta Udine.
Ambiente
Pantelleria, distacchi di energia programmati 1 e 2 ottobre. Ecco dove

Nuovi distacchi di eneregia elettrica, programmati per i giorni del primo e due ottobre 2025.
Ecco le contrade coinvolte
Ambiente
Ultima Ora – Pantelleria, maxi frode internazionale di zibibbo. Sequestrati 5000 litri di vino

Il deposito a Pantelleria: sequestrati 5000 litri di “prodotto vinoso”. I dettagli
L’operazione dei Carabinieri per la Tutela Agroalimentare di Roma e Messina, sotto la direzione della Procura della Repubblica di Marsala, ha portato alla luce una frode nella produzione e commercializzazione di vino con falsa denominazione Zibibbo di Pantelleria.
Le bottiglie false
Le indagini sono scattate attraverso un attento monitoraggio di siti web e social network, grazie ai quali si sono riscontrate anomalie nella commercializzazione di vini a denominazione protetta.
Dagli accertamenti dei militari si è risalito ad una società con sede in Germania, specializzata nel commercio di vini: essa immetteva sul mercato italiano e internazionale bottiglie etichettate come “Zibibbo di Pantelleria” senza possedere alcuna autorizzazione per la produzione e la vendita di questo prodotto DOP.
Non a caso la denominazione “Zibibbo di Pantelleria” è protetta da un disciplinare rigoroso, con requisiti di produzione e un e i prodotti sono sottoposti a severi controlli da parte delle autorità competenti.
I paesi coinvolti
La società avrebbe smerciato il vino contraffatto in Italia e in numerosi paesi esteri, tra cui Germania, Svizzera, Regno Unito, Norvegia, Canada, Taiwan, Giappone, Paesi Bassi, Belgio, Danimarca, Francia, Russia e Stati Uniti.
Una simile portata di commercio del dello zibibbo, potrebbe aver messo a rischio la reputazione delle eccellenze enologiche italiane e ingannando consumatori di tutto il mondo.
Prodotto contraffatto distrutto
Nel blitz ad un deposito sito a Pantelleria, i Carabinieri hanno proceduto al sequestro di 5mila litri di prodotto vinoso, di cui 3.500 litri erano ancora in fase di trasformazione, mentre circa 1.500 litri risultavano già imbottigliati ed etichettati con le false denominazioni “Zibibbo di Pantelleria” e “Terre Siciliane IGT”.
Il vino era, quindi, privo di qualsiasi tracciabilità, ed è stato distrutto, così come previsto ex lege.
La denuncia per truffa aggravata
La Procura della Repubblica di Marsala ha aperto il fascicolo contro l’amministratore dell’azienda tedesca che si è beccato una denuncia per: frode in commercio aggravata e per la vendita di prodotto non genuino.
Sembrerebbe che l’attività di commercio del vino falso avrebbe avuto inizio nel 2019 (coprendo 5 annate vendemmiali), almeno 30 mila bottiglie di vino comune non certificato, ottenendo un guadagno stimato in oltre 800 mila euro.
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