Ambiente
Pantelleria: la Guardia Costiera emana nuova ordinanza sulla sicurezza balneare
La Guardia Costiera di Pantelleria ha emanato una nuova ordinanza che stabilisce norme e disposizioni in merito alla “Sicurezza Balneare”, in sostituzione della precedente che risale al 2013.
L’ufficio Circondariale Marittimo di Pantelleria lo rende noto con il seguente comunicato:
Con l’avvento della stagione estiva, per garantire la sicurezza dei bagnanti, il Comandante dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Pantelleria rende noto che in data 24.06.2019 è stata emanata la nuova Ordinanza N.06/2019 di “di Sicurezza Balneare” che stabilisce le
norme di sicurezza da tenere in mare, con particolare riferimento a quelle turistico balneari, ai fini della sicurezza della navigazione e della salvaguardia della vita umana in mare. La nuova ordinanza, che rinnova e sostituisce la precedente che risale al 2013, sarà affissa presso tutti gli stabilimenti balneari e strutture della costa, ed è già consultabile/scaricabile gratuitamente sul seguente link: http://www.guardiacostiera.gov.it/pantelleria/Pages/ordinanze.aspx
Il presente provvedimento si applica nei confronti di:
- chiunque gestisce a qualunque titolo strutture destinate alla balneazione, compresi i rispettivi specchi acquei antistanti, insistenti sul pubblico demanio marittimo ovvero in aree private ubicate sulla costa, comunque frequentate da bagnanti, anche a fruizione gratuita;
- titolari delle concessioni di aree per l’esercizio di attività nautiche di locazione e noleggio di natanti;
- organizzatori di regate od altre attività agonistiche in mare e lungo la costa;
- concessionari per lo svolgimento di attività turistico-balneari nell’ambito del Circondario marittimo di Pantelleria;
- gestori di approdi per unità da diporto;
- operatori marittimi o subacquei impegnati in qualsiasi tipo di attività nell’ambito del Circondario marittimo di Pantelleria;
- associazioni di Volontariato e di Protezione Civile;
- assistenti bagnanti impiegati nelle organizzazioni del servizio di salvamento istituite nell’ambito del Circondario marittimo di Pantelleria;
- responsabili del Servizio di salvamento istituito dal Comune, per i tratti di litorale libera frequentati da bagnanti; frequentatori dei tratti di costa ed utenti del mare, a scopo professionale e ludico-diportistico.
In linea generica, “l’ordinanza di sicurezza balneare”, è uno strumento che si pone al servizio del cittadino per garantire la sicurezza degli usi pubblici del mare, siano essi per diletto o per lavoro, in un periodo intenso come è quello estivo. Come tale deve necessariamente tenere in considerazione delle esigenze delle realtà locali contemperandole con le prioritarie norme a tutela della sicurezza. Le modifiche introdotte con la nuova Ordinanza nascono dunque anche dal proficuo, opportuno e doveroso scambio di informazioni con gli operatori di settore e con l’Amministrazione Comunale.
Si ricorda sempre che chiunque abbia notizia o si accorga di una situazione di pericolo per l’incolumità della vita umana in mare e per la sicurezza della navigazione ovvero d’inquinamento marino, è tenuto ad informare immediatamente la sala operativa della Capitaneria di porto – Guardia Costiera di Pantelleria (attiva 24 ore su 24), ad uno dei seguenti recapiti telefonici: • 1530 (chiamata gratuita – numero di emergenza in mare). • 0923/913651 – 0923/911027 (Sala Operativa). • via radio sul canale radio 16 VHF.
Infine, punto importante della nuova ordinanza è riferito ai divieti espressamente riportati e sul quale non si transige. Di seguito un estratto dell’ordinanza, articolo 3: “Fatta eccezione per le unità in servizio di Polizia Marittima o di Soccorso, nelle seguenti zone di mare, anche riservate alla balneazione, è vietato a qualsiasi unità transitare: a) Tra il Faraglione di Tracino e la costa; b) Sotto l’arco dell’Elefante (Punta dell’Arco); c) Tra il Faraglione di Dietro l’Isola e la costa; d) All’interno dell’area archeologica sommersa di Gadir, segnalata in loco con le boe e su carta nautica; e) All’interno delle grotte dell’Isola.”
In allegato all’ordinanza è presente il VADEMECUM sulle Norme di Sicurezza Balneare per i bagnanti, per i diportisti e per i professionisti del settore che potrà essere distribuito a vario titolo a tutti i fruitori della costa pantesca.
Ufficio Circondariale Marittimo di Pantelleria
LINK UTILI:
ORDINANZA COMPLETA N. 06/2019 (Norme di Sicurezza Balneare nel Circondario Marittimo di Pantelleria)
Ambiente
Pantelleria, vendemmia 2025: i risultati tra siccità pregressa e peronospera
Soddisfacente la vendemmia 2025. Dati alla mano
Ogni anno teniamo sott’occhio quella che una eccellenza indiscussa di Pantelleria: la viticultura.
Grazie a questa pratica di agricoltura decisamente eroica anche ai nostri tempi, l’isola ha conquistato uno spazio nei patrimoni dell’umanità, per cui l‘UNESCO ha conferito, lo ricordiamo, il riconoscimento proprio per la vite ad alberello.
Quest’anno abbiamo voluto fare un approfondimento, con una intervista, viste le recenti problematiche ambientali. Abbiamo contattato, all’uopo, Giovanni Bonomo, agricoltore eroico soprattutto per la passione che mette nel suo lavoro. Solerte, studioso, conosce i nomi latini di tutti o buona parte i parassiti che aggrediscono la vite, ma anche i capperi e altre colture importanti nella nostra economia. Con quel suo fare un pò romantico e un pò nostalgico, si sofferma ad analizzare soluzioni possibili per arginare problematiche simili, anche in modo sostenibile, si veda la conferenza che si terrà il 13 novembre prossimo e di cui parleremo in questo articolo.
E così, esordiamo: Signor Bonomo, com’è andata la vendemmia di quest’anno? “Partiamo dalla siccità dell’anno scorso che ha portato una certa sofferenza alle piante. Quest’anno invece è piovuto circa 600 mm, quindi un po’ d’acqua è entrata nel terreno, però le piante venivano da un periodo di indebolimento, in cui la vendemmia è stata pessima.
Quest’anno però le viti, queste viti che hanno piantato i nostri antenati, che le hanno scelte fondamentalmente molti migliaia di anni fa, potendo risalire sino ai fenici, perchè lo zibibbo arriva a Pantelleria con i fenici, hanno avuto un buon ristoro grazie appunto all’azione della pioggia. Seppur non sia stata abbastanza generosa.
Ma ciò che ha afflitto quest’anno le piante è stata la peronospera che ha inflitto loro un effetto di “bruciatura”.
Vuole spiegare a chi non è del settore cos’è la peronospera? “La peronospera, è un parassita, venuto dall’America, come anche lo Oidio, che in Italia si chiama malaria. Esso si riproduce, si replica, e alla fine le foglie tenere e i grappoli teneri che vengono colpite restano come “bruciate”. L’intera isola ha sofferto di questo “attacco”.
Siamo a novembre, la vendemmia ormai è arrivata quasi al termine. A Pantelleria si fanno più raccolti, ce li vuole spiegare? “Sì, oramai l’abbiamo terminata. La prima raccolta si fa all’incirca ad agosto, nelle zone troppo veloci, partendo dalla scogliera con le uve primizie.
Queste primizie, una volta partivano per fare le cosiddette gabbiette ed essere distribuite come uva da tavola. Fatta questa prima raccolta, via via si risale di quota.”
Quali sono i vitigni della tradizione pantesca? “In gran parte è lo zibibbo, poi i panteschi avevano, un tempo per uso personale, il catarrato, il nero nostrale l’insolia, il garignano e altri vitigni secondari. Però ripeto, una volta questi coltivati per uso personale, l’uva che andava alla vendita era lo zibibbo.
“Questo perchè, in genere, l’agricoltore pantesco non gradisce tanto lo zibibbo, specie il vino dalla prima raccolta che sa essere stucchevole.
“Ma, negli ultimi decenni, sono cominciati ad arrivare i Merlot, i Cabernet, i Shiraz e via discorrendo così.”
Soddisfacente la vendemmia 2025. Dati alla mano
La vendemmia di quest’anno ha prodotto un quantitativo e un qualitativo che ci (6:40) lascia soddisfatti? “Come quantitativo si potrebbe fare un po’ di più, se non venissimo da un anno molto arido, come qualità è molto buono. L’uva passa appassisce sempre a quel livello là, quindi poi sono sia i viticoltori con la loro cura, sia gli enologi che fanno dei grandi vini.
Questo quando non piove proprio quando è durante la vendemmia, perchè va a peggiorarsi la qualità dell’uva. Questo, per fortuna non si è verificato in questa annata.
Ho parlato ieri con l’Antonio D’Aietti l’enologo, forse il principale professionista dell’isola, e lui mi ha detto che stanno guardando gli ultimi arrivi delle varie particelle, delle varie produzioni: siamo sui un 22 mila, si potrebbe arrivare a 24-25 mila quintali.”

Tra qualche giorno si darà via a un corso formativo all’avanguardia, che vuole esporre l’isola ad uno step nel progresso dal punto di vista dei trattamenti. Organizzato dal Centro Giamporcaro e nato da una sua idea, cosa può anticiparci? “L’Università di Palermo ci ha indicato questo formatore, il prof. Luigi Rotondo. Il corso si terrà dal 13 al 16 ottobre e durerà 14 ore, distribuite in tre pomeriggi e una mattinata, cercando di conciliare l’orario con le esigenze degli agricoltori, che di solito lavorano sempre e non hanno mai tempo di fare i corsi.
L’idea è di chiarirci le idee sulla peronospora e altri parassiti, formando i lavoratori del settore anche con l’autoproduzione di alcuni preparati, per cercare anche di ridurre l’impatto chimico sulle coltivazioni, che poi la parte anche li mangiamo noi.”
“L’argomento è molto grande, rispetto anche a come si mantengono i terreni, tenendo presente pure l’età delle persone, i mezzi che hanno a disposizione, i guadagni.”
Abbiamo notato che questo corso è considerato talmente valido, che il centro Giamporcaro ha radunato parecchi sostenitori: oltre Comune e Parco Nazionale, il Consorzio Vini Doc, le cantine Pellegrino, Emanuela Bonomo e Donnafugata. Poi Fertigess e Stelmond Bio, ma anche l’Autonoleggio Policardo, seppur non sia del settore. “Infatti, già durante una riunione dello scorso marzo abbiamo invitato diverse aziende, le più importanti hanno risposto, quindi Donna Fugata, Pellegrino, adesso è arrivata anche Emanuela Bonomo. Abbiamo anche come sponsor il Noleggio Policardo che è sempre molto sensibile ad appoggiare iniziative per il territorio. Tutta questa gente ha creduto in questo progetto presentato dal Giamporcaro, con il suo presidente Anna Rita Gabriele. Il Giamporcaro dura da 30 anni con un grande lavoro alle spalle: è uno dei maggiori soggetti attivi dal punto di vista sociale, culturale, il tutto, essendo una associazione no profit lo fa gratuitamente per la comunità di Pantelleria.”
Ambiente
Pantelleria, calendario distribuzione acqua a Rekhale – si parte domani 1 novembre 2025
Di seguito l’avviso pubblico relativo al calendario di distribuzione acqua per il mese di novembre, contrada Rekhale

Ambiente
Ordine Agronomi e Forestali di Trapani, tutti i membri del Consiglio
Elezione Consiglio Provinciale dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali 2025-2029 ai
sensi del DPR 169/05. Insediamento Consiglio e nomina delle cariche.
Il 29 settembre 2025 si è insediato il nuovo Consiglio dell’Ordine dei Dottori Agronomi e dei
Dottori Forestali di Trapani, pronto ad avviare un percorso di rinnovamento e crescita per la
categoria.
I membri del Consiglio
Il Consiglio dell’Ordine dei Dottori Agronomi e Forestali della Provincia di Trapani per il
quadriennio 2025/2029, risulta così composto:
Dott. Agronomo Gaspare Lodato – Presidente
Dott.ssa Agronomo Franca Omodei – Vice Presidente
Dott.ssa Agronomo Mariella Saladino – Segretario
Dott. Agronomo Giuseppe Mustazza – Tesoriere
Dott. Agronomo Renzo Nicolò Amato – Consigliere
Dott. Agronomo Diego Asta – Consigliere
Dott. Agronomo Adriano Chirco – Consigliere
Dott. Agronomo Pietro Marchese – Consigliere
Dott. Agronomo Junior Riccardo Russo Tiesi – Consigliere
Gli obiettivi
Tra i principali obiettivi vi è quello di rafforzare negli iscritti il senso di appartenenza all’ODAF di
Trapani, favorendo il coinvolgimento diretto degli iscritti attraverso momenti di confronto, una
comunicazione efficace e trasparente e la pianificazione di attività formative rispondenti alle
esigenze del territorio in cui operano.
Altro punto centrale è la valorizzazione del ruolo dell’agronomo anche attraverso la collaborazione
e/o partecipazione attiva in iniziative promosse da enti pubblici, aziende agricole e altri ordini
professionali del territorio al fine di contribuire allo sviluppo economico, ambientale e sostenibile.
Attraverso l’organizzazione e/o la partecipazione ad eventi divulgativi, seminari o convegni e
specifici tavoli tecnici, il nuovo Consiglio continuerà a promuovere:
– la tutela del territorio e del paesaggio, lo sviluppo sostenibile in agricoltura e nell’ambiente e
l’accrescimento della biodiversità, per garantire la salute del territorio e del paesaggio,
combinando l’approccio tecnico con una forte responsabilità sociale;
– la sicurezza e la gestione del territorio e delle risorse naturali al fine di contrastare il degrado
ambientale attraverso la pianificazione dell’assestamento forestale, della bonifica,
dell’irrigazione, della gestione dei parchi e delle riserve;
– le produzioni agricole e la gestione del territorio favorendo gli aspetti ecologici e ambientali;
– la diffusione di buone pratiche in materia di pianificazione urbanistica e infrastrutture verdi, a
beneficio delle aree rurali;
– l’aggiornamento professionale continuo degli iscritti, per rispondere alle esigenze di una società in
continua evoluzione.
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