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Cronaca

Pantelleria, La Francesca scrive al sindaco di Cinisi: recupero del casolare assassinio Peppino Impastato

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Riceviamo e pubblichiamo

Egregio Sig. Sindaco,

si apprende con sconforto da diverse testate giornalistiche che il casolare di Cinisi dove il 9 maggio 1978 fu ammazzato per mano della mafia Peppino Impastato versa in grave condizioni di manutenzione, nonostante nel corso degli anni diversi impegni sono stati assunti dalle istituzioni.

Ricordiamo come nel 2003 gli allora commissari straordinari del Comune di Cinisi imposero un vincolo sul casolare destinando l’area ad “attrezzature culturali e sociali”. Anche l’ex Presidente della Regione Rosario Crocetta nel 2014 aveva promesso un esproprio dell’area per rendere ancora più facile la realizzazione sia dei necessari interventi conservativi del casolare che di riqualificazione dell’intera area, anche per dare una risposta concreta alle tante persone che ogni anno si recano nel luogo dove è stato assassinato Peppino Impastato.

Non deve sembrarle strano che dalla lontana isola di Pantelleria Le arrivi questa richiesta di intervento per tutelare un luogo che per tanti siciliani riveste un altro valore simbolico di lotta alla mafia. Chi le scrive, insieme a tanti compagni, ha voluto fortemente, anche nella nostra isola, che una via del nostro territorio fosse intestata a Peppino Impastato. Ecco perché ho a cuore che quel casolare, che ha visto gli ultimi momenti di vita del giovane Peppino, non venga abbandonato e dimenticato.

Mi unisco pertanto all’appello lanciato da Giovanni Impastato, fiducioso che possa trovare accoglimento soprattutto perché abbiamo il dovere di ricordare per non dimenticare.

Con Osservanza

Giuseppe La Francesca

Marina Cozzo è nata a Latina il 27 maggio 1967, per ovvietà logistico/sanitarie, da genitori provenienti da Pantelleria, contrada Khamma. Nel 2007 inizia il suo percorso di pubblicista presso la testata giornalistica cartacea L'Apriliano - direttore Adriano Panzironi, redattore Stefano Mengozzi. Nel 2014 le viene proposto di curarsi di Aprilia per Il Corriere della Città – direttore Maria Corrao, testata online e intraprende una collaborazione anche con Essere Donna Magazine – direttore Alga Madia. Il 27 gennaio 2017 l'iscrizione al Consiglio dell'Ordine dei Giornalisti nel Lazio. Ma il sangue isolano audace ed energico caratterizza ogni sua iniziativa la induce nel 2018 ad aprire Il Giornale di Pantelleria.

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Pantelleria, nuova bomba rinvenuta a Monte GIbele. L’ordinanza del sindaco

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Interdizione  dei sentieri

Il Sindaco di Pantelleria, Fabrizio D’Ancona ha emesso in queste ore ordinanza di interdizione di Monte Gibele, per il rinvenimento di ordigno bellico.

Cos’ recita l’atto sindacale:

PREMESSO che è stata rilevata la presenza di un ordigno bellico inesploso e potenzialmente efficiente nel territorio del Comune di Pantelleria, in località Monte Gibèle (coordinate geografiche 36°46’35.4”N – 12°00’52.7”E);
CONSIDERATO che le operazioni di bonifica del residuato bellico rientrano nelle competenze del personale militare specializzato del Genio Guastatori, che interverrà secondo un programma operativo che sarà definito e comunicato a breve;
RITENUTO necessario ed urgente, a tutela dell’incolumità pubblica e privata e della sicurezza di persone, animali e cose, disporre l’immediata interdizione dell’area interessata fino al completamento delle operazioni di bonifica…

ORDINA 1. l’immediata interdizione dell’area ubicata in località Monte Gibele, lungo il tratto del sentiero CAI n. 971 dalle coordinate 36°46’32.4”N – 12°00’37.4”E fino all’intersezione con i sentieri CAI n. 971 e n. 977 (coordinate 36°46’42”N – 12°01’05”E);
È fatto divieto a chiunque non autorizzato di accedere all’area fino al completamento delle operazioni di disinnesco, bonifica e rimozione dell’ordigno bellico.

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