Connect with us

Cultura

Pantelleria, il vero ombelico del Mediterraneo

Redazione

Published

-

È onestamente più difficoltoso parlare delle piccole tracce nella cuspide nord, o meglio nord-occidentale dell’isola, perché quest’area è la più antropizzata della sua superficie, ma proprio per questo ha visto le cose più grandi ed anche grandemente distruttive nei secoli e nei millenni.

Lasciando alle nostre spalle la grotta di Sateria, l’antro termale che si associa facilmente al mito di Ogigia, della maga Circe ed Ulisse, si trova lungo la costa la maggiore presenza di cemento e quindi di costruzioni, spesso devastanti come strutture alberghiere e turistiche, con le loro dimensioni fuori misura e non tradizionali, tradendo così l’aspetto pittoresco. Ma tant’è!

Certo, i Sesi, nelle contrade Mursia/Cimillia non sono grandi costruzioni, anche se richiamano i nuraghe sardi. Essi ebbero probabilmente una funzione diversa, non castellare, non abitativa ma sepolcrale.

Il grande archeologo Paolo Orsi ne contò, nelle sue indagini, oltre un centinaio, ma oggi ne sono sopravvissuti e visibili solo alcuni, tra cui primeggia il cosiddetto Sede del Re, nei pressi del villaggio dell’età del Bronzo, fatto di capanne lignee, ricoperte di frasche e probabilmente da pelli di animali allora esistenti, allevati e non allevati ma selvatici. Un grande muraglione difensivo lo contorna parzialmente, a testimonianza di una comunità organizzata e socialmente attiva. Tale comunità rimane a tutt’oggi sconosciuta nelle sue origini tanto da essere identificata come dei “popoli del mare”. Iberici o liguri che fossero, non lo sappiamo. Tuttavia non possiamo non osservare come sia i Sesi che il villaggio e il muraglione fossero perfettamente iscritti e ambientati col territorio, dissimulati e fusi con esso per evitare di essere facilmente visibili dall’esterno, vicino e lontano, quasi mimetizzati, tra il verde della vegetazione e il nero della pietra lavica. Insediamenti coevi sono segnalati anche alla Balata dei Turchi, forse per l’estrazione dell’ossidiana, e a Mueggen. Siamo ovviamente nell’epoca megalitica, tra 18° e 16° secolo avanti Cristo, salvo retrodatazione.

Superate le Cuddie rosse e la ventosa Punta Fram, si arriva nella zona urbanizzata, anticipata da parecchi resti di strutture militari ascendenti alla seconda guerra mondiale, fra nuovi insediamenti industriali, sorti prevalentemente dopo la stessa, e al Cimitero principale. Non è certamente la parte più bella dell’isola questa, fra l’erosione della salsedine marina e il disordine creato al panorama dall’azione umana, non sempre attento a preservare la bellezza naturale. Qui però ci ha pensato la natura a collocare qualche pianta rara non altrimenti presente sul territorio europeo, e di origine africana.

Roba da studiosi, direte voi, ma segno ulteriore dell’essere al margine fra due continenti.

A chi scrive capitò, nell’ambito di un congresso della Fondazione Mediterranea, tenutosi nel Castello Utveggio di Palermo, con il titolo di Colloqui Interculturali, nell’ultimo decennio del Novecento, di rappresentare la peculiarità di Pantelleria che è sicuramente il vero ombelico del Mediterraneo, il suo vero centro geografico ma anche naturalistico e antropicamente collocato nella sede del cosiddetto Mondo Antico, fra Europa, Asia e Africa, con caratteristiche tratte dalla culla di tutte queste culture, nessuna esclusa e tutte non visibili a occhio nudo, se non con difficoltà.

Ci affacciamo ora sulla rada di Pantelleria, il suo difficile porto naturale, affacciato al Maestrale ma tra basse colline e pianori costieri. Il primo impatto riguarda la tristemente famosa punta della Croce, nome dovuto forse a una qualche presenza di Croce nei tempi andati, ma non più rintracciabile. Qui sorgeva una batteria navale costiera, ovviamente a difesa, che ebbe la tragica sventura di essere centrata da ordigni distruttivi durante i combattimenti dei primi anni quaranta. Morirono i soldati e i resti furono raccolti – come si usa dire – col cucchiaino. Ovviamente, come spesso accade, nessuna lapide ne ricorda il terribile mortale sacrificio, soprattutto se la guerra l’hai perduta.

E su questo si potrebbe discutere all’infinito, quando si pensa all’alto valore strategico militare dell’isola, già definita roccaforte e sentinella dell’impero, contrapposto al fatto che fino a oggi manca un luogo, più o meno monumentale, dedicato ai caduti di tutte le guerre e alle loro sofferenze.

Tuttavia, e andando oltre, si nota nello specchio d’acqua interno del pittoresco Porto Vecchio, una sorta di Y rovesciata disegnata da scogli. È quanto resta dell’antico porto fenicio del primo millennio avanti Cristo, e ha pertanto un valore storico archeologico. Presumibilmente intorno sorgevano piccoli cantieri di alaggio e costruzioni navali. Fu probabilmente da qui che partì quella nave da guerra conservata nel museo Anselmi di Marsala e che partecipò alla famosa battaglia delle Egadi e che una volta vinta permise a Roma di stabilire il proprio dominio su Mediterraneo, in latino il Mare Nostrum.

Come mai questa individuazione?

Gli storici hanno raccolto le prove del fatto che il legname utilizzato e le tracce di pietrisco fra gli interstizi erano provenienti da Pantelleria (anzi Hiranim, per l’occasione).

L’allora città stato indipendente era alleata anche militarmente con Cartagine, a cui diede man forte per la flotta e non solo. Perdendo la battaglia e la propria indipendenza, come ovviamente si verificò, e come tutti sappiamo.

La storia si è ripetuta, mutatis mutandis, oltre duemila anni dopo, schierati dalla parte perdente, e quindi sbagliata.

(Foto: Sesiventi)

Cultura

Pantelleria, come passa il tempo al Circolo Trieste di Khamma

Direttore

Published

on

Siamo alle ultime battute delle attività molteplici che si svolgono in uno dei circoli più antichi e frequentati di Pantelleria: il Trieste Stella.
Da qui si riparte nel mese di ottobre, due volte a settimana, in genere il martedì e il sabato per ritrovarsi insieme, condividere e progettare.

Con la tecnologia, l’adunata si realizza tramite messaggi nella comune chat di Whatsapp, un tempo con il passaparola o ci si recava in sede direttamente e si vedeva chi c’era e cosa si poteva improvvisare.

Partite a carte, tombola, serate mangerecce e di musica, i passatempi rituali. Nel tempo a queste si sono aggiunte altre iniziative culturali, come realizzare disegni da mettere in mostra.
Ma oltre a questo, poi  ci sono altre manifestazioni culturali più altisonanti che animano il circolo.

Noi abbiamo ricevuto queste splendide immagini che ritraggono panteschi khammioti rilassati, sereni e desiderosi di ritrovarsi in armonia, scambiando qualche chiacchiera e un giro di tombola.

Continue Reading

Cultura

  Forbes celebra Sonia Anelli: tra le 100 donne del cambiamento, anche l’ex direttore del Parco Nazionale Isola di Pantelleria

Redazione

Published

on

 

Un prestigioso riconoscimento arriva per Sonia Anelli, già direttrice del Parco Nazionale Isola di Pantelleria dal 2021 al 2024, inserita da Forbes Italia tra le 100 donne che guidano il cambiamento nel nostro Paese.

Nella lista “L’Italia delle Donne” – giunta all’ottava edizione – Forbes celebra il talento, la determinazione e la leadership femminile che stanno contribuendo al progresso economico, culturale e sociale dell’Italia.

Il riconoscimento arriva per Sonia Anelli, che ha guidato il Parco negli ultimi anni, anche nell’attuale fase commissariale insieme a Italo Cucci, continuando a promuovere un modello di gestione sostenibile, innovativo e profondamente legato al territorio.

Una notizia che ci riempie di orgoglio: Pantelleria continua ad essere esempio e ispirazione, anche grazie a chi vi ha lavorato nel corso degli anni e grazie a chi vi continua a lavorare con passione e dedizione.

Continue Reading

Cultura

Pantelleria contro Ischia, nel Torneo virtuale degli stemmi Isole Minori italiane. V O T A T E

Redazione

Published

on

Sulla pagina Fun with Flags si sta svolgendo il Torneo virtuale degli stemmi dei Comuni delle Isole Minori d’Italia

Un modo per pubblicizzare gratuitamente il nostro territorio
QUARTI DI FINALE
Oggi c è PANTELLERIA contro Casamicciola Terme (Ischia)
Per votare bisogna entrare nel link qui sotto e votare con la reaction del
Non valgono like e commenti solo la reaction
Votate e condividete
https://www.facebook.com/100081819372102/posts/698482846222355/

 
 
 
 COPPA ISOLE MINORI
2° QUARTO DI FINALE
Si vota dalle 9.00 alle 22.00 con la reaction abbinata allo stemma (non valgono like o commenti)
CASAMICCIOLA TERME (Isola d’Ischia)

Situato nella parte settentrionale dell’isola d’Ischia, dispone di un porto misto commerciale e turistico. È l’unico comune che confina con tutti gli altri dell’isola: a est con il Comune di Ischia, a sud con il Comune di Barano d’Ischia lungo il sentiero che separa il bosco della Maddalena dal Monte Maschiatta, e con Serrara Fontana attraverso le colline Jetto, toccando a sud-ovest il Comune di Forio e lambendo a ovest con la Fundera anche quello di Lacco Ameno. Ha una superficie di circa 5,5 km², con una conformazione in gran parte collinare. Man mano che si risale verso l’entroterra, allontanandosi dalla costa, la densità demografica diminuisce, azzerandosi o quasi, in prossimità del monte Epomeo. La popolazione ha da sempre sfruttato le sorgive termali di Casamicciola, rendendo famosa questa località per la qualità delle cure termali. Lungo la costa ci sono tre spiagge equidistanziate, in zona Fundera, Marina e Perrone.
Rappresenta una donna che bagna i piedi nelle acque di un ruscello, con a fianco un vaso di terracotta e sullo sfondo tre colli.

Pantelleria

Pantelleria (Pantiḍḍrarìa in siciliano) è un comune italiano di 7 159 abitanti del libero consorzio comunale di Trapani in Sicilia.
Il comune copre l’intera isola di Pantelleria che è estesa più di 80 km² (4 volte circa l’isola di Lampedusa) e si trova a 110 km a sud ovest della Sicilia e a 65 km a nord est della Tunisia, la cui costa è spesso visibile a occhio nudo.
L’isola raggiunge un’altitudine di 836 m sul livello del mare con la Montagna Grande. Il porto dell’isola permette il collegamento regolare con il porto di Trapani. Pantelleria è dotata di un aeroporto ed è collegata all’Italia continentale con voli di linea, in regime di continuità territoriale.
Instagram
https://www.instagram.com/frankie_with_flags?igsh=MW11bjZ2NmszZ2J3Ng==
Telegram
https://t.me/rattusierattuse

Continua  a leggere su https://www.facebook.com/permalink.php?story_fbid=pfbid0MGTmDEmci2rHH2BjkAqGoeziiKTSgmXHEzF2yr91JS6ugAZNSHW1wAa3np7xmbPTl&id=100081819372102

Continue Reading

Seguici su Facebook!

Cronaca

Cultura

Politica

Meteo

In tendenza