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Cronaca

PANTELLERIA, IL SINDACO RISPONDE A SCONTRINO: “UN PRESIDENTE DELLO IACP NON DEVE CONOSCERE IL SINDACO DI UN COMUNE PER OCCUPARSI DEI SUOI INQUILINI”

Redazione

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Riceviamo e pubblichiamo integralmente controreplica del Sindaco di Pantelleria Vincenzo Campo al Presidente IACP Vincenzo Scontrino, sulla faccenda alloggi popolari

 

Dopo due anni dal suo insediamento, apprendo la notizia che esiste un Presidente dello IACP di Trapani… questo ho pensato leggendo l’inappropriata, violenta ed irrituale nota prodotta dal Presidente dello IACP di Trapani a seguito del nostro Comunicato Stampa di ieri in cui annunciavamo il finanziamento di 22,6 milioni di euro al Comune di Pantelleria per riqualificare gli edifici di edilizia popolare.

Da quando un Presidente dello IACP deve conoscere il Sindaco di un Comune per operare a tutela degli inquilini che occupano le palazzine dell’Ente che presiede?

Inquilini che da diversi anni lamentano lo stato pietoso in cui sono costretti a vivere, stato che è dimostrato anche dalle foto pubblicate su alcuni organi di stampa.

Evidentemente il Presidente Scontrino non è mai stato a Pantelleria.

Accusare il sottoscritto di aver diffuso notizie false ai giornali è grave, oltre che falso. Forse le fonti giornalistiche da cui prende le notizie il Presidente lo hanno male informato sulle nostre dichiarazioni e prima di fare certe affermazioni a carico di un Sindaco sarebbe il caso di verificarle in modo adeguato, onde evitare conseguenze legali.

Il Comune di Pantelleria già nel 2018 ha partecipato ad un avviso della Regione presentando 20 progetti per la ristrutturazione di altrettanti edifici di proprietà, gestiti (si fa per dire) dallo IACP, ottenendo i finanziamenti per tutti e 20 i progetti.

In questi 3 anni, purtroppo, abbiamo ricevuto solo 2 decreti di finanziamento e, così, avviato i lavori solo per due edifici.

Per gli altri abbiamo aspettato, fino a quando nel novembre scorso non è stato pubblicato l’avviso al quale abbiamo partecipato con 14 progetti. Anche stavolta i progetti sono stati finanziati e, così, avvieremo la ristrutturazione di 100 alloggi popolari di proprietà del Comune.

Presidente Scontrino, vuole mettere in dubbio questi dati?

 

Per contro, a Pantelleria non si hanno notizie dello IACP di Trapani, a parte i lavori da lei citati che non hanno risolto la maggior parte dei problemi lamentati dagli inquilini degli immobili gestiti dall’Istituto in tutti questi anni e sono stati meno di un palliativo.

Alloggi fatiscenti, infiltrazioni dai tetti, infissi logori, prospetti che cadono a pezzi, topi nelle abitazioni… queste sono solo alcune delle denunce che quotidianamente riceviamo dai vostri inquilini che, ormai disperati dal silenzio assordante dell’Istituto, non sanno più a chi rivolgersi per avere un riscontro e sperano nel Comune.

In molti casi, infatti, è stato proprio il Comune ad intervenire, sostituendosi all’Istituto e anticipando le risorse, ma capirà bene che il Comune non può occuparsi anche del patrimonio dell’Istituto.

È bene spiegare la situazione di Pantelleria, perché spesso non è chiara anche a molti inquilini.

A Pantelleria ci sono due tipi di case popolari: quelle dello IACP e quelle di proprietà del Comune. Entrambe però vengono gestite dallo IACP, che incassa TUTTI i canoni di locazione, anche delle case di proprietà comunale, a fronte dell’onere di manutenzione ordinaria e straordinaria.

Anche quando un immobile viene venduto ad un privato, comunque il 20% del ricavato va allo IACP, anche se la casa è comunale.

Purtroppo, come si può facilmente evincere dalle determine comunali, il più delle volte lo IACP non rispetta i termini di questa convenzione e quindi il Comune deve fare gli interventi al posto dell’Istituto, anticipando i costi con fondi del Bilancio Comunale, togliendoli perciò da altri servizi per i cittadini.

Era già nostra intenzione ridiscutere la convenzione e alla luce di questi fatti, non credo ci sia alternativa.

Infine, due precisazioni.

Per prima cosa, l’Istituto ha l’obbligo di fare le manutenzioni necessarie sul suo patrimonio per il quale incassa i canoni d’affitto, senza bisogno che il Sindaco di turno venga a “baciare la pantofola” al Presidente.

Non eseguire le manutenzioni, far deperire il patrimonio, facendo perdere il suo valore, è un danno per la collettività, oltre che segnale di cattiva gestione e mancanza di rispetto per gli inquilini, tra i quali disabili, anziani e minori, che vi abitano.

Quindi, caro Presidente, se ha da replicare, lo faccia spiegando il motivo per cui non ha utilizzato le risorse e le misure previste dalle Leggi dello Stato, ad esempio il bonus facciate, per ristrutturare quegli immobili che da diversi anni aspettano un intervento.

Qualora non lo sapesse, la informo che gli IACP possono utilizzare i bonus e la cessione del credito. Per ognuno degli interventi sui prospetti da lei citati, ad esempio, l’Istituto ha speso in media circa 160 mila euro. Ebbene, lo stesso intervento poteva essere realizzato, grazie al bonus facciate, con lo sconto del 90%. Quindi sostenendo un costo di appena 16 mila euro.

Non credo che sia un onere eccessivo per un Istituto che solo dagli inquilini dei 100 alloggi di proprietà del Comune di Pantelleria, oggetto delle ristrutturazioni, incassa circa 60 mila euro l’anno, che si vanno a sommare a quelli che incassa per tutti gli altri alloggi, compresi quelli di sua proprietà.

La informo, inoltre, che i progetti del Comune di Pantelleria hanno già avuto riscontro finanziario; quindi, si risparmi la fatica di “sperare che vengano finanziati”.

Anche in questa Sua affermazione si riscontra poca informazione e pure sbagliata.

Il finanziamento non lo hanno avuto i progetti dello IACP di Trapani, è bene ricordarlo, perché non sono mai stati presentati, come lei stesso ha confermato.

Leggere poi nella sua dichiarazione che “Relativamente poi al fatto lamentato ancora dal sindaco di Pantelleria che l’Iacp non ha attivato progettazioni su propri immobili accedendo ai finanziamenti PNRR si fa presente che al fine di ottenere i fondi, l’ente ha presentato progetti per edifici di intera proprietà dell’Ente, cioè in edifici costituiti da alloggi in locazione. A Pantelleria non vi sono edifici con queste caratteristiche, in quanto si tratta di edifici all’interno dei quali vi sono abitazioni riscattate dagli assegnatari ai quali l’Iacp ha ceduto quindi la proprietà” ha dell’assurdo.

Lo IACP avrebbe potuto partecipare al suddetto bando esclusivamente per la ristrutturazione degli alloggi di sua proprietà e avrebbe dato una risposta ai cittadini panteschi in attesa di riscontro da anni.

Infatti, l’Avviso prevedeva che: “Le proposte progettuali dovranno riguardare interi edifici o almeno porzioni ben definite degli stessi, quali interi piani o interi corpi scala. Sono ammissibili interventi nei condomini misti, sempre che le quote millesimali possedute configurino interventi estesi, secondo i parametri sopra riportati. La proposta progettuale dovrà essere valutata e deliberata dall’assemblea condominiale che approvi la fattibilità degli stessi interventi.”

 

Dalle sue dichiarazioni, prendo atto che per lei gli edifici dello IACP di Pantelleria non presentano criticità e tutto qui è fantastico. È evidente quindi che i panteschi che lamentano di vivere in edifici fatiscenti ed inadeguati, per lei, Presidente Scontrino, si stiano inventando tutto.

Peccato che, come ci sono le foto delle palazzine ristrutturate, ci siano anche le foto degli inquilini delle palazzine che ancora versano in condizioni preoccupanti e che attendono una risposta dal suo Ente, non dal Comune, perché, le ricordo ancora una volta, l’Ente che lei rappresenta incassa anche i canoni delle case popolari di proprietà del Comune e la mancanza di manutenzione ordinaria nel corso degli anni ha danneggiato ancora di più l’intero patrimonio.

Citandola, dopo queste sue “chiacchiere”, con le quali ha inteso lei incautamente “rilasciare la lingua” in modo irriverente e sospettosamente piccato, sarà nostra cura edurre l’Assessore Regionale Falcone sulla corrispondenza tra gli atti e le testimonianze che sono in nostro possesso e le sue affermazioni gratuite e totalmente incuranti del disagio palesato più volte dai panteschi e sulle motivazioni da lei addotte per giustificare il fatto che lo IACP di Trapani non abbia partecipato al bando PNRR per la ristrutturazione degli alloggi e non abbia sfruttato il Bonus Facciata e la cessione del credito per le palazzine di Pantelleria, chiedendo la sua immediata rimozione.

 

Il Sindaco

Vincenzo Campo

Ambiente

Pantelleria diventa “Isola Asinabile”: ad ottobre 1ª edizione festival per l’asino pantesco

Redazione

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L’Isola di Pantelleria celebra il suo legame storico con l’asino e si prepara a diventare la prima “Isola Asinabile” d’Italia

Dal 5 al 12 ottobre 2025, si terrà la prima edizione del “Festival Asinabile”, un evento che punta a valorizzare il ruolo di questo animale, simbolo di fatica, resilienza e, oggi, di riscoperta sociale e terapeutica.

Organizzato dall’Ente Parco Nazionale Isola di Pantelleria in collaborazione con il Comune di Pantelleria, la Regione Siciliana e numerosi partner, il festival è un’iniziativa che va oltre la semplice celebrazione: vuole essere un’occasione per riconnettersi con la natura, promuovere il turismo sostenibile e riscoprire l’importanza dell’asino pantesco.

“Tramite l’asino pantesco riusciremo a riscoprire esperienze di bellezza e grande emotività in modo semplice, circondati dalla meraviglia del paesaggio di Pantelleria – dichiara Italo Cucci, commissario straordinario del Parco – “Prendiamo l’impegno, tramite la celebrazione dell’animale simbolo dell’isola, di far partire da qui un messaggio di positività e bellezza in un periodo storico molto difficile. Sono certo che questo evento lascerà a ciascuno dei partecipanti un grande arricchimento, interiore ecco perché sarà importante esserci”.

Con la direzione organizzativa di Massimo Montanari, fondatore dell’asineria didattica «Asini di Reggio Emilia» ed esperto di educazione ambientale, il festival si articola in tre aree tematiche principali, accessibili a residenti e turisti di ogni età:

  •  Piazza Asinabile (Piazza Cavour): Un hub creativo e didattico con stand, laboratori manuali, giochi antichi e un recinto dove interagire e coccolare gli asinelli. Attività come “Asino Lab” e la “Ludonkey” renderanno l’apprendimento divertente per i più piccoli.
  •  Cammini Asinabili: Passeggiate guidate alla scoperta dei tesori naturalistici di Pantelleria, con percorsi che conducono al recinto di Sibà, dimora degli asini panteschi. Un’occasione per esplorare l’isola con una carota in tasca e celebrare il rapporto con questi affascinanti animali.
  •  Parole d’Asino: Un ciclo di convegni, dibattiti e incontri culturali che daranno voce a esperti, scrittori e viaggiatori. Tra gli ospiti, figure di rilievo come Daniele Bigi dell’Università di Bologna e Giuseppe Pace, responsabile del progetto di recupero dell’asino pantesco. Saranno esplorate le potenzialità della pet therapy, l’asino come compagno di viaggio e le storie di chi ha dedicato la propria vita a questi animali.

L’evento si aprirà domenica 5 ottobre con l’inaugurazione ufficiale in Sala Consiliare, e si articolerà in numerose attività organizzate aperte alla cittadinanza che riguardano momenti di svago, attività didattiche specifiche per le scuole di ogni ordine e grado, e un convegno conclusivo, sabato 11 ottobre, che sancirà ufficialmente il riconoscimento di Pantelleria come “Isola Asinabile”.

Il Festival Asinabile è reso possibile grazie alla collaborazione di numerose associazioni, che contribuiranno a rendere il programma ricco e variegato.  Esoprattutto con l’importante presenza delle aziende agroalimentari e artigianali pantesche che arricchiranno le iniziative di identità territoriale. Il programma completo è visionabile su sito del parco nella sezione dedicata al Festival Pantelleria Asinabile.

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Politica

SiAmo Pantelleria, dalla delibera ai fatti: parco e parcheggio per il centro urbano

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Questo pomeriggio il Consiglio Comunale ha approvato due provvedimenti di grande rilievo per il futuro del nostro centro urbano: due aree centrali saranno destinate a parco urbano e a parcheggio. Non si tratta soltanto di urbanistica: è una scelta che parla di qualità della vita, di spazi restituiti alla comunità, di una visione che guarda avanti.

Abbiamo ritenuto importante imprimere subito un’accelerazione, con l’immediata esecutività degli atti, proprio per non disperdere il valore delle decisioni prese. È un modo per dire che la politica non deve limitarsi a deliberare, ma deve anche accompagnare con responsabilità la realizzazione concreta delle cose.

Si parla di un parco urbano con annesso parcheggio ecosostenibile in Corso Vittorio Emanuele II” –
e stesso progetto in  Via Della Torre.

L’opposizione ha condiviso i progetti, e gliene diamo atto. Ha però scelto di non votare l’immediata esecutività. Non è questione di merito, ma di metodo: il manuale della buona politica suggerisce che, quando un’idea è giusta, si favorisce anche il passo che la rende più vicina ai cittadini. Non farlo non è un errore, semmai è un’occasione mancata.

Non vogliamo trasformare questa differenza in una polemica: la nostra è un’esortazione alla riflessione. La comunità ci chiede di superare i tempi lunghi e le lentezze burocratiche. Non per noi, ma per Pantelleria. Perché alla fine la vera sfida non è chi ha avuto ragione in aula, ma chi saprà consegnare risultati concreti ai cittadini.

Il Gruppo Consiliare Siamo Pantelleria

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Salute

Giuliano (UGL): “5,8 milioni di italiani hanno rinunciato alle cure. Sanità allo stremo, a pagare cittadini ed operatori”

Direttore

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La sanità pubblica italiana è allo stremo. Secondo i dati 2024, 5,8 milioni di persone – un cittadino su dieci – hanno rinunciato a curarsi per motivi economici. Una cifra drammatica che denuncia una realtà inaccettabile: in Italia curarsi sta tornando a essere un privilegio per pochi.

“Siamo ultimi nel G7 per spesa sanitaria pubblica pro capite e solo 14esimi su 27 in Europa. La nostra spesa si ferma al 6,3% del PIL, ben al di sotto della media OCSE (7,1%) e di quella europea (6,9%). Il gap con gli altri Paesi europei è di 43 miliardi di euro. A pagare il prezzo di questa situazione sono i cittadini e gli operatori sanitari, ormai allo stremo,” dichiara Gianluca Giuliano, Segretario Nazionale della UGL Salute.

I dati parlano chiaro: siamo di fronte a una crisi strutturale, non più a un’emergenza. Le liste d’attesa si allungano, il personale è insufficiente, i salari sono fermi e i carichi di lavoro sempre più insostenibili. Il diritto alla salute è diventato una chimera.

“La UGL Salute lancia un grido d’allarme forte e chiaro: servono ancora più investimenti, immediati e organici, nella sanità pubblica. Bisogna assumere personale, aumentare gli stipendi, riportare dignità alle professioni sanitarie e garantire ai cittadini cure tempestive e gratuite. Un’occasione concreta potrebbe essere rappresentata dalla prossima Legge di Bilancio, che annuncia nuovi investimenti nel comparto: ci aspettiamo misure reali e concrete. La salute non può più aspettare,” prosegue Giuliano.

“La UGL Salute è pronta a battersi con ogni mezzo per difendere i cittadini e i lavoratori del comparto sanitario,” conclude il Segretario Giuliano.

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