Ambiente
Pantelleria, il Parco guarda al Mare: al via il progetto “Il Mare del Parco”
Pantelleria – Il Parco Nazionale Isola di Pantelleria in collaborazione con l’associazione ambientalista Marevivo ha organizzato percorso di formazione per educatori ambientali “Il Mare del Parco” destinato alle guide del Parco e a giovani residenti. L’iniziativa è finalizzata ad accrescere tra i partecipanti le conoscenze sugli habitat marini, trasferendo competenze utili a rappresentarli, promuoverli e salvaguardarli. Il percorso è iniziato il 20 gennaio, e in atto esperti e studiosi si stanno avvicendando in un ciclo di lezioni finalizzate a formare 24 partecipanti sulle principali tematiche legate al mare, in termini di conoscenza della biodiversità e di nuove opportunità di sviluppo sostenibile.
L’introduzione alle attività è stata curata dal Commissario del Parco Nazionale di Pantelleria Italo Cucci e dal funzionario Andrea Biddittu, che hanno illustrato gli obiettivi dell’iniziativa formativa, mentre il percorso ha preso il via con le lezioni di Maria Gattuso di Marevivo Sicilia che ha sviluppato il modulo del Team Building finalizzato all’allenamento al lavoro di gruppo e alla costruzione di una squadra di successo capace di organizzare, promuovere e realizzare iniziative di educazione ambientale da destinare alla comunità isolana (studenti, insegnanti, turisti e cittadini). Ruolo, metodologie e strumenti dell’educatore e della guida ambientale sono state illustrati da Marco Gagliano che ha rilevato l’importanza dell’approccio metodologico finalizzato al pieno coinvolgimento dello spettatore e alla nascita di una sana relazione con la natura . A seguire la conoscenza delle regole preordinate della tutela ambientale e del ruolo svolto delle aree marine protette, il tutto sapientemente spiegato dal Direttore dell’ Area Marina Protetta Isole Egadi, Tata Livreri, che grazie alla lunga esperienza maturata nell’ambito della tutela di ambienti naturali, è riuscito a soddisfare tutte le domande emerse tra i discenti, relative alla complessa regolamentazione della salvaguardia. Anche il turismo sostenibile è stato oggetto di studio con la guida esperta dell’ imprenditrice e istruttrice subacquea Tatiana Geloso che ha descritto come costruire, visitare e fruire correttamente gli itinerari turistici subacquei, evidenziando la bellezza naturalistica dell’Isola di Ustica e della ricchezza generata da trent’anni di tutela.
E poi è iniziato il tuffo nella scienza e nel tempo con il contributo del geologo Francesco Chiocci dell’università La Sapienza che, partendo dalla geologia dei mari italiani è giunto alla trattazione delle peculiarità geologiche dell’Isola di Pantelleria e nello specifico della natura vulcanologica della parte terrestre e marina isolana e delle caratteristiche del Bagno dell’Acqua, più noto ai turisti come Specchio di Venere. Lo sguardo alla storia è stato effettuato dall’archeologo marino Pietro Selvaggio che ha illustrato gli itinerari archeologici subacquei dell’isola e il molteplice patrimonio culturale che la caratterizza.
E da oggi, per rinvigorire la preparazione scientifica legata al mare dei partecipanti, si procede con le lezioni di biologia marina affidate a due giovani professori universitari: Tiziana Cappello docente del Dipartimento ChiBioFarm dell’università di Messina,
recentemente premiata col prestigioso Usern Prize 2024 in Scienze Biologiche, e dello zoologo Francesco Tiralongo del Dipartimento di Scienze Biologiche, geologiche e ambientali dell’università di Catania, già responsabile del progetto AlienFish. A concludere le lezioni il nostro SteNafo SteFano Siracusa responsabile dell’area educazione ambientale di Marevivo Sicilia, che descriverà come organizzare laboratori scientifici finalizzati a favorire nelle diverse fasce di utenza l’apprendimento di contenuti scientifici ed ecologici.
Il percorso si concluderà il 30 gennaio con lo sviluppo di tre esperienze diversificate che i partecipanti effettueranno sul campo presso i diversi gradi degli istituti scolastici di Pantelleria per sperimentare e applicare gli strumenti e le metodologie apprese nella fase teorica.
Ambiente
Guardia Costiera – Operazione Calypso controlli serrati a Gela, Cefalù, Pelagie, Pantelleria, Egadi e Ustica
Conclusa operazione Calypso: oltre 992 controlli e più di 5.500 kg di prodotto ittico irregolare
Si è appena conclusa la fase finale dell’operazione complessa denominata “Calypso”, coordinata dal 12° Centro di Controllo Area Pesca della Direzione Marittima di Palermo, avente giurisdizione sul tratto di costa e di mare prospiciente i comuni costieri da Gela a Cefalù, incluse le Isole Pelagie, Pantelleria, le Egadi e Ustica.
L’operazione ha visto impegnate, sia a terra che in mare, le donne e gli uomini della Guardia Costiera di Palermo e degli uffici marittimi dipendenti, in un’intensa attività di controllo dell’intera filiera della pesca, finalizzata a verificare il rispetto delle disposizioni nazionali e internazionali in materia di tutela delle risorse ittiche e dell’ambiente marino.
Particolare attenzione è stata riservata alla prevenzione e alla repressione degli illeciti connessi all’impiego di attrezzi da pesca non conformi, alla tutela delle specie oggetto del “fermo biologico”, alla salvaguardia del consumatore dalle frodi alimentari e alla garanzia della qualità e tracciabilità del prodotto ittico destinato ai ristoranti e alle famiglie.
Nel periodo compreso tra il 20 ottobre e il 12 novembre 2025, il dispositivo operativo
ha effettuato oltre 990 controlli ispettivi presso mercati ittici e rionali, esercizi di
ristorazione, centri di distribuzione all’ingrosso, piattaforme logistiche, vettori stradali,
ambulanti abusivi e unità da pesca in attività.
L’attività di vigilanza ha portato
all’accertamento di 70 illeciti amministrativi, alla contestazione di sanzioni
pecuniarie per un ammontare complessivo di 87.000 euro, al deferimento di un
cittadino extracomunitario all’Autorità Giudiziaria per pesca illegale in acque
territoriali, nonché al sequestro di 26 attrezzi da pesca irregolari e alla
sospensione di un’attività commerciale di vendita al dettaglio.
Complessivamente sono stati sequestrati circa 5.550 chilogrammi di prodotto ittico,
giudicato non idoneo al consumo umano dai dirigenti medici dell’ASP competente e
successivamente avviato alla distruzione da parte di una ditta specializzata.
Tra le attività più significative, si evidenziano numerosi interventi condotti nella Città
Metropolitana di Palermo, presso mercati ittici, esercizi di ristorazione e centri di
distribuzione all’ingrosso, nonché attraverso l’attività di monitoraggio delle piattaforme
social. In tali contesti sono stati sequestrati complessivamente 1.200 chilogrammi di
prodotti ittici, molti dei quali dichiarati non idonei al consumo umano dal personale
dell’ASP 6 – Palermo.
Esito ulteriore ispezione
Nel corso di un’ulteriore ispezione congiunta all’interno di una pescheria, a causa delle gravi carenze igienico-sanitarie riscontrate, il personale sanitario dell’ASP ha disposto, in applicazione delle normative del cosiddetto “pacchetto igiene”, la chiusura immediata dell’attività commerciale.
A Mazara del Vallo, nel corso di diverse attività ispettive, i militari hanno proceduto al controllo di uno stabilimento ittico durante le operazioni di scarico delle merci, ispezionando un autoarticolato proveniente da un porto dell’Unione Europea. Le verifiche hanno accertato che il prodotto trasportato — consistente in 2.200 chilogrammi di gambero rosso e viola, per un valore commerciale di circa 120.000 euro — era stato pescato in una zona non consentita dalla vigente normativa comunitaria. Di conseguenza, è stata elevata la relativa sanzione prevista dalle disposizioni di legge.
A Lampedusa, la motovedetta CP 285 della Guardia Costiera ha intercettato un motopeschereccio di nazionalità tunisina intento in attività di pesca all’interno delle acque territoriali italiane. L’equipaggio, accortosi della presenza dell’unità militare, nel tentativo di occultare il pescato ha tagliato la rete, provocando la ricaduta in mare del prodotto. Il motopesca è stato scortato in porto, dove, al termine delle verifiche ispettive, il comandante è stato deferito all’Autorità Giudiziaria per violazione dell’art. 8, comma 1, del D. Lgs. n. 4/2012, con il sequestro di 900 metri di rete da pesca.
L’operazione “Calypso” conferma l’impegno costante della Guardia Costiera nel contrasto alla pesca illegale e nella salvaguardia delle risorse del mare, a tutela dell’ambiente, della legalità e della sicurezza alimentare dei cittadini.
Ambiente
Una rarità botanica a Pantelleria
La professoressa Erina Montoleone ci segnala il Myoporum laetum
Da circa due anni la prof.ssa Erina Montoleone, autrice di diverse pubblicazioni sulle piante spontanee di Pantelleria, segue con attenzione l’evoluzione (crescita, fioritura e fruttificazione) di una Scrofulariacea. Si tratta del Myoporum laetum (=Mirioporum lieto), una specie endemica della Nuova Zelanda.
Il Myoporum laetum viene comunemente utilizzato per la formazione di siepi e barriere frangivento, grazie alla sua crescita rapida e alla notevole resistenza alla siccità, caratteristiche che lo rendono adatto a diversi tipi di terreno, anche aridi e poveri.
Nella
cultura Maori è considerato un ottimo repellente naturale: le foglie, infatti, vengono
strofinate sulla pelle per tenere lontani zanzare e pappataci.
In Italia, la presenza di questa specie non era mai stata confermata. 
Nel corso degli anni
sono emerse alcune presunte segnalazioni in Toscana, Sardegna e Sicilia, ma tutte si
sono poi rivelate errate.
Due anni fa, durante una delle sue consuete escursioni, la prof.ssa Montoleone ha
rinvenuto un esemplare spontaneo sull’isola, lungo la strada Perimetrale, all’incrocio con
via Kazen.
L’insediamento spontaneo di questa pianta rende l’esemplare di Pantelleria estremamente significativo, non solo per la flora locale ma anche per l’intero territorio nazionale. Purtroppo, la pianta non è mai riuscita né a fiorire né a fruttificare (eventi che normalmente si verificano da marzo a giugno) poiché cresce accanto a un tombino, in un’area molto ristretta e degradata, simile a una piccola discarica.
La prof.ssa Montoleone si reca spesso a visitarla e, una mattina, ha notato che a pochi centimetri dal tronco erano stati scaricati rifiuti edili. Per evitare che il Myoporum laetum venisse sepolto ha prontamente chiesto l’intervento dell’Ente Parco, affinché fossero adottate misure di salvaguardia per questa specie così rara e preziosa.

L’Ente Parco si è attivato pulendo l’area circostante la pianta e installando una rete di
protezione intorno al Myoporum laetum, al quale auguriamo lunga vita.
Un sentito ringraziamento alla prof.ssa Erina Montoleone per la sua sensibilità, la
dedizione e l’instancabile impegno nella ricerca e nello studio delle piante spontanee della
sua amata isola.
Davide Emma
Ambiente
Pantelleria, concorso per assunzione a tempo indeterminato: la graduatoria
Ecco chi è passato
Concorso pubblico, pubblico, per titoli, integrato da una prova d’idoneità, finalizzato
all’assunzione con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato e pieno di n.
5 (cinque) unità con profilo professionale di “Operatori dei Servizi Ecologici e
Manutentivi”, inquadrate nell’Area degli Operatori (ex cat. A posizione economica
ex A1), con riserva di n. 1 posto in favore dei Volontari delle Forze Armate e di n. 1
posto riservato ai Volontari del Servizio Civile Universale/Servizio Civile Nazionale.
A conclusione delle operazioni della Commissione Giudicatrice inerenti al
concorso pubblico, per titoli ed esami, finalizzato all’assunzione con contratto di lavoro
subordinato a tempo indeterminato e pieno, di n. 5 (cinque) unità con profilo professionale di
“Operatore dei Servizi Ecologici e Manutentivi”, inquadrate nell’Area degli Operatori (ex cat. A
– p.e. ex A1), con le riserve previste in favore dei Volontari delle Forze Armate e dei Volontari
del Servizio Civile Universale/Servizio Civile Nazionale, sono risultati vincitori i seguenti
candidati:
Franco Marco Aurelio;
Maccotta Giuseppe;
Di Gregorio Michele;
Farina Stefano;
Arbola Sandro (riservatario);
Risultano idonei altri n. 29 candidati e che non si applicherà alcuna riserva
assunzionale in favore dei Volontari del Servizio Civile Universale/Servizio Civile Nazionale, in
quanto nessuno dei candidati partecipanti è risultato idoneo.
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