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Comunicati stampa

Pantelleria, il Consigliere Scaltriti risponde alla Consigliera Della Gatta sulla questione incompatibilità

Redazione

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Riceviamo e pubblichiamo nota stampa del Consigliere Stefano Scaltriti, relativo alla questione sollevata sulla incompatibilità dal Cons. Della Gatta
In merito a quanto dichiarato dalla Consigliera Comunale Claudia Della Gatta in un Comunicato Stampa da voi pubblicato il giorno 16 luglio 2020, vorrei confutare e spiegare parte di quanto è stato impropriamente dichiarato.
Come al solito la consigliera Della Gatta fa tutto da sola: formula accuse ed emette sentenze, affermando che si debba discutere di una ‘possibile configurazione di incompatibilità del sottoscritto e del Presidente del Consiglio, accusandoci nel contempo di non esserci dimessi. Quindi che valutazione chiede se già ha deciso lei che dobbiamo dimetterci?
È già paradossale il fatto che la Della Gatta richieda atti su un’istanza che lei stessa ha presentato, istanza che ovviamente, se presentata, significa che è già basata su atti in suo possesso. Quindi chiede atti che già dovrebbe avere, in quanto in base ad essi ha formulato l’istanza? Che senso ha?
È paradossale che l’ex-assessore affermi che non sapeva niente del progetto della Tanit, progetto parte dei Piani di Zona, perché avviato precedentemente a questa amministrazione. Come se un assessore non sia tenuto a conoscere i progetti in essere durante il suo mandato, pure se iniziati in periodi precedenti allo stesso!
Questa affermazione dice molto dell’interesse riposto dall’ex-assessore per il settore delle Politiche Sociali e conferma che le ragioni del Sindaco per la sua rimozione dall’incarico, cioè che si occupava esclusivamente di organizzare concerti, è stata più che motivata.
Le considerazioni che fa la Della Gatta sono talmente paradossali che per giustificarle deve addirittura mistificare la realtà.
È il caso della sua affermazione riguardo: “Nel triennio di realizzazione del progetto iniziato nel 2017 è previsto che il Comune riconosca un contributo sotto forma di rimborso di € 45.066,73 di cui 40.123,50 per borse lavoro del personale volontario e la restante parte per spese progettuali. Leggendo le sue affermazioni, sembra che i 45.000 euro siano tutti incassati dalla Tanit.
I 40 mila euro sono andati direttamente ai borsisti, non sono andati alla Tanit, come ben dimostrato dagli atti che lei stessa possiede e come previsto dal progetto.
La Tanit riceverà solo un rimborso spese per il materiale di consumo (concime, piante, ecc.) e il tutoraggio, effettuato dal sottoscritto.
Ben 5.000 euro in 5 anni!
Per quanto riguarda l’affermazione: ‘sono state rimborsate dal Comune le buste paga di Scaltriti, in maniera continuativa e non saltuaria’, la Consigliera dovrebbe spiegare il significato di ‘continuativa e non saltuaria’ secondo il suo vocabolario, visto che parliamo di sole 8 buste paga mensili in 36 mesi di attività!
Consiglio alla Consigliera Della Gatta di studiarsi bene la Legge 241/90 e le conseguenze legali che derivano dalla sua infrazione prima di prendere ulteriori iniziative nel divulgare a terzi dati personali e patrimoniali, come si vanta di aver fatto, inviando ai Consiglieri Comunali le mie misere buste paga senza il mio consenso.
Buste paga misere certo, soprattutto se raffrontate ai cachet dei musicisti che accompagnano i cantanti nelle tournée internazionali.
Inoltre, il sottoscritto non ha mai detto in campagna elettorale che si sarebbe dimesso, ma anche qui si palesa il reiterato paradosso nelle affermazioni della Consigliera Comunale: se fosse vero, significa che lei già sapeva che c’era questa presunta incompatibilità e conosceva già il progetto. Quindi, avrebbe omesso questa informazione durante il periodo in cui era assessore, tirandola fuori solo dopo aver perso l’incarico, per pura ripicca personale e paventando anche la malafede.
Paradossale anche la richiesta di affrettare la discussione della sua istanza in Consiglio Comunale, visto che lei stessa ha creato una situazione assurda e kafkiana intorno alla vicenda.
Infatti, la Consigliera ha inviato l’istanza al Prefetto, presentandola anche al Consiglio Comunale e per conoscenza alla Procura della Repubblica.
In seguito, in sede di Consiglio, quando i colleghi consiglieri chiedono di sollecitare un parere del Prefetto, tace e omette di averlo già interessato e si fa addirittura promotrice della richiesta di parere allo stesso.
Solo dopo la seduta, i consiglieri sono venuti a sapere, non da lei, che aveva già inviato tutto al Prefetto.
Adesso, che senso ha sollecitare la discussione in Consiglio Comunale se il Prefetto non ha ancora espresso il parere che anche lei ha richiesto?
Questa è un’ulteriore mancanza di rispetto nei confronti degli altri Consiglieri Comunali che aspettano anch’essi il parere del Prefetto.
Tra l’altro è bene precisare che questo parere non è detto che arrivi, perché come da Regolamento Comunale, l’incompatibilità dei Consiglieri Comunali è esclusivamente materia che spetta al Consiglio Comunale stesso.
Sia chiaro, il sottoscritto ha tutto l’interesse a che questa paradossale ed infamante vicenda sia chiusa nel più breve tempo possibile, non solo per quello che riguarda la mia persona, ma soprattutto per chi usufruisce dei servizi della Tanit e per i ragazzi che fruiscono del progetto, che indirettamente subiscono le conseguenze di tutta questa vicenda.
Il modus operandi messo in atto in questa e in altre vicende che hanno caratterizzato l’azione provocatoria e accusatoria della Della Gatta dal momento in cui ha perso la sua ‘poltrona’, credo possano far ben comprendere, in modo inequivocabile, le ragioni per cui è stata espulsa dal gruppo consiliare dei 5 Stelle.
Le sue continue contraddizioni, la mancanza di rispetto e fiducia nei colleghi, la mancata condivisione delle sue azioni totalmente personalistiche per apparire ‘prima donna’, il fatto di non rispettare le decisioni prese a maggioranza dal gruppo, arrivando a votare contro, contrariamente a quanto sancito dal Regolamento del M5S, rappresentano un bagaglio pesante che ha messo duramente alla prova non solo la pazienza di questa maggioranza, ma addirittura la sua credibilità.
Questi sono gli unici e veri motivi per cui Claudia Della Gatta è stata espulsa e lei lo sa bene.
Resta il fatto che sono davvero stanco di queste continue e pretestuose accuse, diffamazioni, falsità, diffusione di documenti personali in violazione della Legge sulla Privacy, mistificazione di fatti accertati, tutti esclusivamente motivati dal rancore personale e che niente hanno a che fare con una qualsivoglia azione realmente politica, seppure d’opposizione.
Con tutti i problemi che ha Pantelleria, trovo paradossale che il Consiglio Comunale debba essere ostaggio da mesi dei capricci di una bambina viziata che ha perso il giocattolo.
Detto ciò, provvederò a tutelarmi nelle sedi giudiziarie opportune, come avrei dovuto fare già da tempo.
Stefano Scaltriti
Capogruppo M5S Pantelleria
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2 Commenti

2 Comments

  1. Avatar

    Giacomo

    23:28 - Luglio 20, 2020 at 23:28

    ” bambina viziata che ha perso il giocattolo ”
    Secondo me un uomo non può fare queste affermmazioni sessiste.

    • Avatar

      Giacomo

      23:30 - Luglio 20, 2020 at 23:30

      Leggasi= affermazioni

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Egadi, lavoratori in nero in cantieri edili. Sanzioni da 20mila euro per le ditte

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Al termine di una mirata attività investigativa, i finanzieri della Tenenza hanno eseguito diversi accessi nei confronti di 10 cantieri, procedendo al controllo delle autorizzazioni e della regolarità delle posizioni lavorative del personale impiegato.

Nel corso di tali interventi, nei cantieri ubicati in Favignana, Levanzo e Marettimo, sia nei rispettivi centri cittadini che nelle zone costiere ad alta vocazione turistica, sono stati identificati n. 32 lavoratori impegnati in attività lavorativa, di cui 8 sono risultati totalmente “in nero”.

Gli accertamenti conseguenziali hanno permesso di rilevare che n. 3 lavoratori, oltre a prestare la loro attività lavorativa “in nero”, percepivano indebitamente il reddito di cittadinanza. Per questi ultimi è scattata la segnalazione all’INPS per la sospensione immediata di tale beneficio.

Nei confronti delle imprese coinvolte, i finanzieri hanno irrogato sanzioni nel minimo per circa 20.000,00 euro oltre al recupero della contribuzione previdenziale ed assicurativa evasa, con relativa regolarizzazione e ricostruzione del rapporto di lavoro a favore dei dipendenti.

I predetti controlli si inquadrano nel contesto dell’impegno operativo profuso dalla Guardia di Finanza nella sistematica repressione del lavoro sommerso in ogni settore economico, con il duplice scopo di tutelare i molti onesti imprenditori che operano nella legalità e contrastare invece, con decisione, coloro che traggono indebiti vantaggi finanziari e competitivi dal disonesto sfruttamento della manodopera irregolare.

L’attività ispettiva condotta dalla Fiamme Gialle trapanesi per il contrasto al lavoro irregolare continuerà nelle prossime settimane, anche in altri settori economici, a salvaguardia dei diritti dei lavoratori ed a tutela dei cittadini onesti.

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Castelvetrano – Carabinieri intervengono al Pronto Soccorso. 29enne denunciato

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Riceviamo e pubblichiamo Comunicato Stampa della Legione Carabinieri “Sicilia” – Comando Provinciale di Trapani.

È stato denunciato dai Carabinieri della Compagnia di Castelvetrano il 29enne che la notte scorsa avrebbe danneggiato i locali del pronto soccorso dell’ospedale Vittorio Emanuele II. Il giovane, giunto presso il locale nosocomio in forte stato di alterazione psicofisica dovuta all’abuso di alcol, avrebbe preteso di ricevere immediate cure per delle lievi ferite auto inferte. Dopo alcuni minuti di attesa avrebbe messo a soqquadro i locali del pronto soccorso spintonando il medico presente. È stato necessario l’intervento dei Carabinieri per ristabilire la calma e far riprendere agli operatori sanitari normale servizio. Il giovane veniva denunciato per danneggiamento e interruzione di pubblico servizio. Le indagini degli inquirenti proseguono al fine di raccogliere ulteriori riscontri investigativi.

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Green Pass Isole minori, ottenuta deroga per servizi essenziali anche ai non vaccinati. Lo annuncia On. Mazzetti (FI)

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Roma, 8 gennaio. “Gli scarsi collegamenti e il cronico isolamento insieme all’introduzione del Super Green Pass avrebbero potuto tagliare fuori una parte di cittadini delle isole minori che hanno scelto di non vaccinarsi o che, per le già citate problematiche, non hanno potuto ancora. Ricordiamo, infatti, che gli ospedali o i presidi sanitari sono quasi tutti sul continente. Stanti le regole attuali, senza il vaccino non potrebbero prendere un traghetto, unico mezzo, né per un esame o intervento e nemmeno per una prima dose.

Molti sindaci delle isole minori, a cominciare da Sergio Ortelli del Giglio, avevano rilevato il problema e, grazie al Ministro Mariastella Gelmini che su mia sollecitazione e con l’appoggio del ministro Giovannini abbiamo deciso di trovare un rimedio.

Come Forza Italia la nostra posizione sul vaccino e sulle certificazioni è limpida, cionondimeno non possiamo non riscontrare in questo caso una grave menomazione dei diritti e per questo abbiamo chiesto e ottenuto l’equiparazione dei cittadini delle isole, seppur non vaccinati, non sempre perché no vax, ma per altre problematiche come donne in gravidanza o studenti che devono frequentare scuole di diverso livello o agli altri che non vogliono o non hanno ancora ricevuto il vaccino.

Abbiamo quindi ottenuto una deroga tramite ordinanza del Ministro Speranza per i servizi essenziali come scuola e sanità, dunque una completa e giusta equiparazione”. Lo dichiara Erica Mazzetti, Deputata di Forza Italia e consigliere politico del ministero Gelmini.

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