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Ambiente

Pantelleria – III Convegno Resilea: La Comunità si fa Impresa

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Il III Convegno Resilea ha dimostrato come la sinergia tra educazione, iniziative del terzo settore e tutela ambientale possa creare un modello virtuoso di sviluppo territoriale, promuovendo la sostenibilità e il benessere delle comunità locali.

Si è concluso, tra risultati concreti ed emozione,  il III Convegno Resilea, tenutosi il 29 e 30 maggio 2024 a Pantelleria. L’evento, dal titolo “La Comunità si fa Impresa”, ha riunito esperti, amministratori locali, educatori, ragazze e ragazzi per discutere e promuovere iniziative che possano coniugare la tutela dell’ambiente e la valorizzazione del patrimonio agroecologico dell’isola con iniziative di impresa comunitarie e sostenibili.

L’evento è stato uno degli appuntamenti del Festival dello Sviluppo Sostenibile, promosso da Asvis (Alleanza per lo Sviluppo Sostenibile), visto il profondo legame con il perseguimento degli obiettivi dell’Agenda 2030.

E’ stato realizzato a conclusione della prima annualità del progetto “Educare all’impresa di comunità. Relazionalità e conoscenze ecologiche locali” che ha visto protagonisti 115 ragazze e ragazzi di Pantelleria, coinvolti attraverso oltre 500 ore di formazione outdoor e indoor, su tre filoni esperienziali: 60 ragazze e ragazzi della scuola media sono stati guidati nell’esplorazione ai luoghi ecologicamente più significativi dell’isola, al riconoscimento della flora e della fauna, ai principi della comunicazione ambientale; 55 ragazze e ragazzi delle scuole superiori sono stati coinvolti in attività laboratoriali sulla costruzione di un vivaio di piante spontanee, sulla scoperta dell’arte dell’ulivo strisciante, in esperienze di coprogettazione sociale e comunitaria e in attività teatrali e multimediali.

Tutto questo è stato possibile grazie alla sinergia tra l’istituzione scolastica, tutor e docenti esperti nelle tematiche e nelle metodologie didattiche innovative, associazioni nazionali, il Comune di Pantelleria ed è stato finanziato dall’Unione Europea attraverso il programma Next Generation EU – PNRR M5C3 – Investimento 1.3, volto a combattere la povertà educativa nel Mezzogiorno e a sostenere il Terzo Settore. 

Programma e Partecipanti
Il convegno è iniziato il 29 maggio presso l’Istituto Omnicomprensivo Almanza con un ricco programma di interventi e tavole rotonde. Alessandra Raichi ha introdotto i lavori con due focus principali: produrre economia con la tutela sociale ed ecologica e avviare il percorso verso un Patto educativo di comunità. Il Dott. Samir de Chadarevian, Coordinatore delle Buone Pratiche Territoriali del Gruppo di Lavoro ASviS Goal 11, ha valorizzato il progetto come una buona pratica di sviluppo sostenibile anche per altri territori. La sorpresa riservata alla giornata sono stati i saluti dell’ex Ministro prof. Enrico Giovannini oggi direttore scientifico di ASviS che ha sottolineato l’importanza del Progetto Resilea, per la nascita di un’impresa di comunità come modello di sostenibilità sociale ed ecologica per un’isola come Pantelleria, fatto che dimostra l’importanza di far conoscere ai giovani il patrimonio agro-ecologico dell’isola e la possibilità di fare economia attraverso la tutela.

Tra gli interventi più significativi, Giovanni Teneggi, responsabile del progetto “Cooperative di comunità” di Confcooperative, ha discusso il ruolo dell’impresa di comunità nella tutela dei beni comuni, mentre Massimo Bonì, Assessore del Comune di Pantelleria, ha esplorato il servizio all’agricoltura locale. Prof. Tommaso La Mantia e Dott. Leonardo Scuderi hanno parlato della salvaguardia della biodiversità come opportunità di crescita per la comunità. Sara Vegni dell’associazione A Sud ha presentato il percorso verso il patto educativo di comunità e la necessità di fare sistema per integrare la scuola con il territorio e rispondere ai bisogni educativi dei più giovani.

Il 30 maggio, presso il Resort Due Gatti, si è svolta la seconda giornata del convegno, incentrata su come strutturare un’impresa di comunità. L’avvocato Cristina Mamone di ICN (Italia Consulting Network) ha trattato gli accordi di coprogettazione tra amministrazioni e enti del terzo settore, Giuseppe Errera ha presentato le opportunità di un’impresa di comunità legate all’olivicoltura e viticoltura pantesca, mentre Alessia Rossetto ha presentato un progetto  di marketing territoriale che pone al centro la sostenibilità attraverso la reintroduzione del trasporto di merci a vela.

Il convegno ha permesso di consolidare le reti tra i vari attori coinvolti e di esplorare nuove modalità di collaborazione per la tutela e lo sviluppo del territorio. Particolare attenzione è stata data agli aspetti educativi e formativi, con la presentazione dei lavori realizzati dagli studenti delle classi II, III e IVB Tecnico Turistico  dell’Istituto Omnicomprensivo Almanza, con tre contributi video capaci di disegnare nessi tra le urgenze internazionali, come la crisi climatica ed ecologica, e le pratiche locali, per promuovere benessere e sostenibilità.

I video, che saranno disponibili online nei prossimi giorni, hanno saputo emozionare ed entusiasmare, dimostrando le capacità e il protagonismo dei giovani. 

Uno dei contributi, attraverso un raffinato prodotto artistico, ha denunciato la cronica mancanza di spazi di aggregazione giovanile sull’isola e proposto soluzioni concrete, avviando un dialogo con l’Assessore alle politiche giovanili, Benedetta Culoma, presente all’evento. 

Dichiarazioni
Gianpaolo Rampini, Presidente di Resilea aps, ha dichiarato: “Questo convegno rappresenta un passo importante verso la costruzione di una comunità imprenditoriale sostenibile. La partecipazione attiva e l’entusiasmo dimostrato dai vari attori coinvolti sono la prova che siamo sulla strada giusta per creare un futuro più equo e sostenibile.”

Partner del Progetto
Il convegno ha visto la partecipazione di numerosi partner, tra cui il Comune di Pantelleria, l’Istituto Omnicomprensivo Almanza, il Parco Nazionale Isola di Pantelleria, L’Università di Palermo, Confcooperative, A Sud Ecologia e Cooperazione, e il Gruppo di Azione Locale GAL Elimos, l’Alleanza per lo Sviluppo Sostenibile ASviS.

Contatti per la Stampa
Per ulteriori informazioni, contattare:

Gianpaolo Rampini – Presidente Resilea aps
Telefono: 3460866421
Email: rampini@resilea.org

Marina Cozzo è nata a Latina il 27 maggio 1967, per ovvietà logistico/sanitarie, da genitori provenienti da Pantelleria, contrada Khamma. Nel 2007 inizia il suo percorso di pubblicista presso la testata giornalistica cartacea L'Apriliano - direttore Adriano Panzironi, redattore Stefano Mengozzi. Nel 2014 le viene proposto di curarsi di Aprilia per Il Corriere della Città – direttore Maria Corrao, testata online e intraprende una collaborazione anche con Essere Donna Magazine – direttore Alga Madia. Il 27 gennaio 2017 l'iscrizione al Consiglio dell'Ordine dei Giornalisti nel Lazio. Ma il sangue isolano audace ed energico caratterizza ogni sua iniziativa la induce nel 2018 ad aprire Il Giornale di Pantelleria.

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Pantelleria, al via realizzazione sede Protezione Civile, Scuola educazione ambientale e foresteria

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Intervento di qualificazione dell’immobile comunale in località Buccuram per la realizzazione della sede della Protezione Civile comunale, della Scuola di educazione ambientale e forestale e della foresteria

il Sindaco comunica che la Giunta Municipale ha approvato il progetto di fattibilità tecnica ed economica relativo all’intervento di qualificazione attraverso la demolizione e ricostruzione dell’immobile di proprietà comunale sito in località Buccuram, destinato alla realizzazione della sede della Protezione Civile comunale, della Scuola di educazione ambientale e forestale e della foresteria.

Il progetto prevede la rifunzionalizzazione dell’immobile comunale mediante un intervento strutturale complessivo, finalizzato all’adeguamento dell’edificio alle esigenze operative della Protezione Civile e alle attività di formazione previste, nel rispetto della normativa vigente. L’intervento è inserito nell’ambito della programmazione dell’Ente ed è coperto da risorse finanziarie già individuate, come risultante dagli atti amministrativi approvati, con l’avvio delle successive fasi procedurali demandato ai competenti uffici comunali.

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Pantelleria, cimice asiatica, avvistamenti e preoccupazione degli agricoltori. Ne parliamo con Giovanni Bonomo

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La cimice asiatica appassionata del cappero pantesco

E’ già da qualche tempo che la cimice asiatica, nome scientifico halys halyomorpha, è sopraggiunta sull’isola, manifestando subito la sua nefasta essenza. Come le diverse specie aliene, o comunque tali per l’isola, essa rappresenta una preoccupazione per l’agricoltura, e visti i recenti workshop realizzati sull’isola, abbiamo voluto approfondire l’argomento.

Un riferimento prezioso da cui attingere nuove notizie è senza dubbio Giovanni Bonomo, agricoltore per professione e per passione, con quel piglio per la conoscenza a largo raggio che lo induce ad approfondimenti e studi continui.

Reduce dall’organizzazione del corso “Agricoltura Bionaturale”, realizzato con il Centro Culturale Giamporcaro, Bonomo ha avuto modo di farsi una idea sulla presenza della cimice asiatica a Pantelleria e possibili soluzioni per allontanarla dalle coltivazioni.

Signor Bonomo, questo insetto ha dei periodi in cui è più aggressiva e di cosa si nutre?I periodi in cui la si vede più spesso sono le stagioni della primavera e dell’estate. Si nutre suggendo le piante, i frutti e le foglie dei capperi.
Prima avevamo la Bagrada Ilaris, che si era allocata a Scauri, Rekhale e zone limitrofe. 
Qui a Pantelleria, invece, l’asiatica è stata vista dal professore Bruno Massa e un testimone l’ha vista in una pianta di cappero nel capoluogo. E non si limita ai capperi, ma aggredisce anche piante da frutta e tutte quelle piante coltivate e non, insomma quelle spontanee. Ed è attraverso proprio la frutta che deve essere arrivata, così come tanti altri insetti.”

Questa cimice non fa la schizzinosa, in buona sostanza. Come allontanarla, allora?Esatto, le piace tutto. Per allontanarla, dobbiamo ricorrere a metodi naturali e il corso che abbiamo tenuto ad ottobre è stato illuminante. Luigi Rotondo ha spiegato che un buon “repellente” è il carbonato di calcio addizionato con un tot di mandarino ed è un composto a largo spettro, coinvolgendo diversi insetti. Un altro esperto suggerisce l’uso del sapone molle, come il Marsiglia, con cui fare trattamenti, per i quali ci vuole molto tempo e fatica. Ma la cosa urgente è cominciare ad organizzarci e forse il Parco e il Comune in sinergia posso vedere se si può trovare il sistema per una “lotta biologica”.

Siamo in pieno inverno, fine dicembre, ma la primavera arriva in un attimo e con essa il risveglio di tutta la primavera e dei suoi componenti, tra cui anche la cimice asiatica.

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Lampedusa, riapre il Centro di Recupero delle Tartarughe

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Sindaco Mannino “𝗨𝗻𝗮 𝗴𝗿𝗮𝗻𝗱𝗲 𝘃𝗶𝘁𝘁𝗼𝗿𝗶𝗮 𝗽𝗲𝗿 𝗟𝗮𝗺𝗽𝗲𝗱𝘂𝘀𝗮, 𝗽𝗲𝗿 𝗶𝗹 𝗺𝗮𝗿𝗲 𝗲 𝗽𝗲𝗿 𝗶𝗹 𝗳𝘂𝘁𝘂𝗿𝗼”

Dopo circa due anni di lavoro, di sinergia e di collaborazione concreta, oggi possiamo finalmente annunciare una notizia che riempie il cuore di orgoglio: 𝗿𝗶𝗮𝗽𝗿𝗲 𝗶𝗹 𝗖𝗲𝗻𝘁𝗿𝗼 𝗱𝗶 𝗥𝗲𝗰𝘂𝗽𝗲𝗿𝗼 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗲 𝗧𝗮𝗿𝘁𝗮𝗿𝘂𝗴𝗵𝗲, che avrà la sua sede nei locali dell’Area Marina Protetta di Lampedusa.
Un centro che in passato non era stato messo nelle condizioni di proseguire il proprio prezioso lavoro e che oggi torna finalmente ad essere operativo, restituendo al nostro territorio un presidio fondamentale di tutela, ricerca e cura.
Questo centro non è solo un luogo di scienza e protezione, dove ogni giorno si lavora per salvaguardare una specie simbolo del Mediterraneo come la Caretta caretta.
È anche un segno concreto dell’identità di Lampedusa: un’isola che difende il suo mare, la sua biodiversità e guarda al futuro con responsabilità.
La riapertura rappresenta inoltre una straordinaria opportunità turistica e culturale, un’attrazione di primo livello capace di raccontare ai visitatori il valore del nostro patrimonio naturale e l’impegno che mettiamo nella sua difesa.
Un ringraziamento sentito all’Associazione Caretta Caretta e a Daniela Freggi, al mio Assessore Pietro De Rubeis che ha seguito tutti i passaggi amministrativi, e a tutti coloro che hanno creduto in questo percorso, lavorando con passione, competenza e visione.
Oggi Lampedusa compie un passo importante. Per il mare. Per le tartarughe. Per la nostra comunità.
Bentornato, Centro di Recupero delle Tartarughe.

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