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Cultura

Pantelleria, ieri celebrato l’80° della Battaglia di Mezzo Giugno. Narratori della storia: il Com. Linzalone e il Com. Terrone

Direttore

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Si sono celebrati ieri gli 80 anni dalla battaglia di Pantelleria, che ha visto la piccola isola siciliana nel fulcro delle strategie belliche e denominate Operazione Corkscrew.

 

Così il comandante del distaccamento dell’Aereonautica Militare di Pantelleria, il Colonnello Franco Linzalone, ha tenuto ad organizzare un evento, insieme al Comandante dell’Ufficio Marittimo, il Ten. di Vascello Antonio Terrone, che celebrasse la storia della cosiddetta Battaglia di Mezzo Giugno.

 

Una commemorazione storica avvenuta alla presenza delle autorità militari e civili dell’isola: il Lgt Galasso Dob elicotteri, il Lgt Monaco per 7  NCR, il vicesindaco Maurizio Caldo in rappresentanza dell’amministrazione comunale, Associazione Arma Aeronautica nella personad el suo presidente Adriana Licari, rappresentanza Circolo di bukkuram e Direttore dell’Ente Parco, dott.ssa Sonia Anelli.

 

Nell’arco della giornata le due compagini militari hanno ospitato il pubblico così

nella mattinata presso la sede del distaccamento aeroportuale militare e nell’Hangar Nervi

Nel pomeriggio a bordo di unità della Marina Militare presso il Porto di Pantelleria.

 

Il comandante Linzalone con queste parole ha scandito la giornata memorabile di ieri:

Buongiorno a tutti,

a nome della Marina e della Aeronautica Militare, ringrazio le autorità presenti, i rappresentanti dei Circoli di Pantelleria e tutti gli ospiti che con la loro presenza onorano questa cerimonia e testimoniano il profondo legame delle Forze Armate con il territorio.

 

Oggi celebriamo l’80° Anniversario della “Battaglia di Mezzo Giugno”, uno dei più importanti scontri aeronavali della Seconda Guerra Mondiale nel Mediterraneo.

Tra il 12 e il 16 giugno del ‘42, proprio nelle acque antistanti l’isola di Pantelleria, le forze aeree e navali italiane contrastavano la Royal Navy britannica per impedire il rifornimento dell’Isola di Malta.

La 7^ Divisione incrociatori, guidata dall’Ammiraglio Alberto da Zara, e numerosi velivoli della Regia Aeronautica, che partirono proprio da questo campo dove ora vi trovate, furono protagonisti di una delle azioni belliche più note della nostra storia.

 

Per tale ricorrenza, come Comandante del Distaccamento Aeroportuale, insieme al Comandante della Capitaneria di Porto e a tutti i Comandanti della Marina Militare presenti sull’isola, abbiamo sentito il dovere di ricordare quella che è stata una delle pagine più brillanti della partecipazione italiana alla guerra del Mediterraneo.

Dinanzi a questo Monumento ai Caduti siamo riuniti per onorare la memoria di chi ha sacrificato la propria vita per consegnare ai posteri un futuro di pace e prosperità.

 

Sul monumento davanti a noi possiamo leggere: la morte affratellò i nemici e dal loro sacrificio germogliò il seme di una nuova Europa.

Sul monumento vi sono le bandiere di Italia Germania ed Inghilterra.

Sacrificio e fratellanza fra nemici, due termini fondamentali di questa frase.

 

Il sacrificio presuppone la presenza di quei valori etici che come militari devono essere alla base del nostro agire quotidiano, l’adempiere con disciplina ed onore tutti i doveri del nostro status di militare, così come recita la formula del giuramento che abbiamo prestato.

E’ questa l’essenza dell’etica militare: adempiere con disciplina ed onore, perché davanti al dovere ed al pericolo tutti i militari sono uguali.

 

L’altro termine fondamentale che possiamo leggere è la “Fratellanza fra nemici”.

Le tre bandiere sul monumento simboleggiano proprio questo concetto, ossia il rispetto del nostro nemico, del nostro avversario, non solo dopo ma anche durante lo scontro.

E’ un riferimento a quei principi di umanità che devono sempre essere alla base delle nostro agire durante l’assolvimento della missione.

Leggendo i resoconti dell’epoca sono sempre rimasto colpito dai tantissimi esempi di naufraghi e piloti abbattuti salvati da quegli stessi “nemici” contro i quali combattevano fino a pochi istanti prima. L’avversario non viene demonizzato, è un essere umano proprio come noi, che combatte per convinzioni diverse ma che comunque rispetta gli stessi valori di base.

 

Essere qui oggi, significa non dimenticare questi ideali. Sono ideali che non appartengono solo ad un mondo passato ma che sono e devono sempre essere presenti nel nostro agire quotidiano.

 

Concludo augurando che questa sia per tutti voi una giornata speciale.

La cittadinanza avrà la possibilità, nella mattinata, di visitare l’Hangar “Nervi” e di conoscere da vicino le strutture aeronautiche ed i mezzi aerei; nel pomeriggio, al porto, potremo vedere mezzi navali ed esercitazioni di arti marinaresche.

In questo modo, vogliamo aprire idealmente “le nostre porte” alla gente e rinnovare il nostro impegno quotidiano a favore della collettività e per la difesa della Patria.

 

ONORE AI NOSTRI CADUTI !!!

 

VIVA LE FORZE ARMATE, VIVA L’ITALIA !!!

Marina Cozzo è nata a Latina il 27 maggio 1967, per ovvietà logistico/sanitarie, da genitori provenienti da Pantelleria, contrada Khamma. Nel 2007 inizia il suo percorso di pubblicista presso la testata giornalistica cartacea L'Apriliano - direttore Adriano Panzironi, redattore Stefano Mengozzi. Nel 2014 le viene proposto di curarsi di Aprilia per Il Corriere della Città – direttore Maria Corrao, testata online e intraprende una collaborazione anche con Essere Donna Magazine – direttore Alga Madia. Il 27 gennaio 2017 l'iscrizione al Consiglio dell'Ordine dei Giornalisti nel Lazio. Ma il sangue isolano audace ed energico caratterizza ogni sua iniziativa la induce nel 2018 ad aprire Il Giornale di Pantelleria.

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Cultura

Solarino, 1827–2027: la memoria di un Comune che nasce e cresce

Laura Liistro

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Ci sono date che non appartengono soltanto agli archivi, ma continuano a parlare al presente.
Il 20 dicembre 1827 è una di queste per Solarino, giorno in cui il centro abitato ottenne l’autonomia amministrativa dal Distretto di Siracusa, nella Valle di Siracusa, entrando ufficialmente nella storia istituzionale del Regno delle Due Sicilie come ente autonomo, seppur inizialmente definito comunello.
Una parola, comunello, che oggi può sembrare marginale, ma che all’epoca indicava una realtà in formazione, un organismo amministrativo giovane, chiamato a strutturarsi e a dare ordine alla vita civile di una comunità già esistente e vitale.
Non si tratta, però, di un termine comparso improvvisamente nel 1827.

Già nel 1821, infatti, l’appellativo comunello compare in un atto di morte ufficiale, nel quale viene dichiarato il decesso di Salvatore Carpinteri, nato a Solarino nel 1759.
La dichiarazione fu certificata dal parroco don Antonino De Benedictis, a conferma di come Solarino fosse già riconosciuto come entità territoriale distinta all’interno della documentazione civile ed ecclesiastica, ancor prima del riconoscimento formale dell’autonomia comunale.

La nascita del Comune non fu un atto improvviso, ma il risultato di un percorso più lungo. Le radici affondano infatti nel 1760, anno della fondazione del centro abitato ad opera della famiglia Requesens, momento che segna l’inizio della storia urbana di Solarino.
L’autonomia del 1827 rappresentò una seconda, decisiva fase: quella della piena responsabilità amministrativa e civile.
A raccontare quel primo periodo sono anche i registri ufficiali.
Michele Rametta, eletto di polizia e ufficiale dello stato civile, attestò che nel corso dell’intero anno 1827 non si verificarono eventi rilevanti, un dettaglio che oggi può sembrare secondario ma che restituisce l’immagine di una comunità ordinata, capace di avviare il proprio cammino istituzionale in un clima di stabilità.

Il primo atto civile del nuovo Comune risale al 28 dicembre 1827 e riguarda Giuseppe Terranova, giovane di 24 anni, figlio di Matteo, insieme alla moglie Maria Mangiafico: un nome che segna simbolicamente l’inizio della Solarino autonoma.
Quasi due secoli dopo, quella storia continua a essere raccontata.
L’Amministrazione comunale di Solarino, guidata dal sindaco onorevole Tiziano Spada, ha scelto di ricordare l’evento dell’autonomia comunale, valorizzando i colori istituzionali giallo e blu.
Colori che rimandano a una fase storica successiva rispetto alle origini, ma che testimoniano l’evoluzione dell’identità cittadina nel tempo, tra memoria e presente.

Ricordare il 1827 oggi non significa celebrare una data in modo formale, ma riconoscere il valore di un percorso collettivo.
Solarino non è il frutto di un singolo momento, bensì il risultato di tappe successive, di scelte amministrative, di uomini e famiglie, di documenti e di silenzi.

È in questa continuità che si costruisce l’identità di una comunità.
La storia, quando è condivisa e compresa, non guarda solo indietro: diventa uno strumento per leggere il presente e progettare il futuro.
E Solarino, forte delle sue radici e consapevole del proprio cammino, continua a scrivere la sua pagina, giorno dopo giorno.

Laura Liistro

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Cultura

Vespa Club Pantelleria, cambio programma per l’evento Babbo Natale tra le contrade

Redazione

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Variazione nel programma

Comunicato per evento Babbo Natale in Vespa di domani 21 Dicembre
Il Vespa Club Pantelleria ASD , INFORMA tutta la cittadinanza che in seguito alle avverse condizioni meteo , il programma subirà qualche variazione che di seguito si riporta :
Nelle contrade il Babbo Natale riceverà i bambini presso i circoli Trieste Stella e Agricolo Scauri  mentre a Pantelleria centro presso la saletta del bar Tikirriki.
Gli orari indicati nel programma iniziale rimarranno invariati.
Il Babbo Natale però vista la pioggia prevista arriverà in autovettura e non in Vespa. Approfitto a nome mio e di tutti i soci del club per auguravi un buon Natale a tutti ed un prosperoso nuovo Anno.
Vi aspettiamo numerosi.
Il Presidente Giovanni Pavia

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Cultura

Pantelleria, gli auguri di fine anno del Parco Nazionale: bilancio delle attività e sguardo al futuro

Redazione

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Presso la trattoria Marrone di Scauri si è tenuto l’incontro di fine anno promosso dal Parco Nazionale Isola di Pantelleria, occasione per rivolgere gli auguri per il 2026 alla cittadinanza e alle autorità intervenute, ma anche per fare il punto sui numerosi progetti portati avanti nel corso dell’anno. Nel saluto iniziale il Commissario Straordinario Italo Cucci ha voluto ringraziare tutti coloro che hanno contribuito al lavoro del Parco, evidenziando l’importanza della collaborazione tra istituzioni, cittadini e operatori locali.


Ha poi rimarcato la sua soddisfazione nel ricoprire questo ruolo che dà forza all’Ente e che permette di portare avanti il lavoro anche con il supporto delle istituzioni nazionali. Durante la serata è stato tracciato un bilancio delle attività del Parco, sottolineando l’impegno costante nella tutela del territorio, nella valorizzazione delle tradizioni locali e nello sviluppo di percorsi inclusivi e sostenibili. Particolare attenzione è stata dedicata al festival Pantelleria Asinabile, progetto simbolo di inclusione e accessibilità, del quale è stato proiettato il documentario firmato da Nicola Ferrari, accolto con grande interesse e forte emozione dal pubblico presente.

Nel corso della serata si è svolta anche la consegna dei diplomi ai partecipanti del corso introduttivo teorico pratico per la costruzione dei muretti a secco “L’Arte dei muri a secco”, iniziativa che ha mirato a preservare e tramandare una delle tecniche costruttive più rappresentative del paesaggio pantesco, riconosciuta come patrimonio culturale e identitario dell’isola. Parole di gratitudine sono state espresse anche dal direttore facente funzioni Carmine Vitale, appena riconfermato in questo ruolo, che ha ringraziato la comunità pantesca per la fiducia accordata e per il sostegno dimostrato nei confronti dei progetti del Parco, ribadendo la volontà di continuare a lavorare insieme per la crescita e la valorizzazione dell’Isola di Pantelleria. Prima del brindisi e del momento conviviale il Sindaco Fabrizio D’Ancona ha portato un saluto e condiviso alcune riflessioni, sottolineando l’importanza del legame tra istituzioni e territorio e il rapporto di collaborazione fattivo tra Comune ed Ente Parco. Una serata di gioia, con momenti di emozione, in un clima di partecipazione e condivisione, con il rinnovato impegno del Parco Nazionale a proseguire nel percorso di tutela, inclusione e sviluppo sostenibile anche nel nuovo anno.

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