Cultura
Pantelleria, i MARO’ in concerto. Roberto Greco e Mauro Lo Pinto debuttano a Palermo il 26 maggio – Intervista e video
I MARO’ debuttano a Palermo il 26 maggio con un concerto presso l’Auditorium Rai di Palermo.
Roberto Greco e Mauro Lo Pinto porteranno così in Sicilia la loro musica, incisa nel disco: “Free Sensations“.
La loro attesa presentazione è già un successo annunciato!
Passione e preparazione annosa sono state impiegate per realizzare questo evento.
Abbiamo intervistato Roberto Greco, leader della band e farmacista noto sull’isola con il suo negozio a Piazza Cavour.
Come nasce il titolo? “Sono stato a New York, anni, fa. Ho visto il Ground Zero e mi sono ritrovato a riflettere sulla gente, sulle emozioni che abbia potuto provare il pilota kamikaze mentre puntava contro le Torri Gemelle. Quella città è una realtà particolare, dove vivere sensazioni contrastanti è facilissimo, ma è anche facile ritrovarsi a suonare per strada con uno sconosciuto. E questo la rende straordinaria perché assapori anche la libertà. Da qui il titolo.
Nel disco è raccontato in musica e parole tutto il percorso delle mie emozioni vissute durante la mia vita. Si tratta di un lungo viaggio, lungo 50 anni, in cui la musica, da sempre fonte d’ispirazione, oggi prende corpo, sostanza, anima.“
Quando è nata la sua passione per la musica? “Avevo otto anni, quando ho cominciato a coltivare questa passione, continuando da adulto. Ma, a differenza di me, Mauro Lo Pinto non solo è un artista ma è anche un grande fonico. Mauro, figlio d’arte, ha venticinque anni ed è una eccellenza sull’isola per la sua preparazione e formazione proprio per la fonia.
Visto il titolo in inglese, anche le canzoni lo sono? “Si, infatti. L’autore dei testi sono io, ma la lingua inglese rimane musica e facile da gestire come testo. Per questo ci siamo avvalsi del prezioso aiuto di Marco Cirinesi.”
“Free Sensations” è un progetto discografico in due parti ( EP ) nato dalla passione per la musica che fin dai primi anni di vita accompagna Roberto e continua a farlo.
Il 25 maggio uscirà la seconda parte dell’EP, che sarà presentata insieme alla prima durante lo spettacolo del 26 maggio.
Ad accompagnare la voce di Roberto Greco sul palco dell’Auditorium Rai saranno:
Giuseppe Ricotta – pianoforte Mauro Lo Pinto – chitarra Luca de Lorenzo – basso elettrico Sergio Calì – batteria Gabriele Miceli – chitarra
L’ingresso all’evento è libero.
Credits dei brani contenuti in Free Sensations PT 1&2 :
Roberto Greco – testi e musica Giuseppe Ricotta – arrangiamenti e pianoforte Mauro Lo Pinto – chitarra Luca de Lorenzo – basso elettrico Sergio Calì – batteria Romina Denaro – basso elettrico nel brano Stu-Pending Claudia Della Gatta – violoncello nel brano Trust
Published by Gamma Musica Edizioni Musicali.
Il sodalizio artistico dei due musicisti è conclamato anche dal nome che hanno dato alla piccola band: Mauro e Roberto = Marò.
Potete seguire la band su Marò Pagina Ufficiale.
Cultura
Buscemi: Un Borgo da Riscoprire dagli Iblei a Pantelleria
Nell’antico borgo i ruderi del Castello Requesenz, il casato del principe di Pantelleria
Buscemi, piccolo borgo montano nel cuore della Sicilia, non è solo un luogo ricco di tradizioni e bellezze naturali, ma un crocevia di storia, economia e nobiltà, che affonda le sue radici nell’influenza della potente famiglia dei Requesens. Questo paese, che conserva intatto il fascino di un tempo, è stato la culla di una delle famiglie nobili più significative della Sicilia.
Buscemi
I Requesens, di origini catalane, hanno avuto un impatto profondo sulla storia del borgo e dell’isola, e la loro presenza a Buscemi risale almeno al XV secolo. Il Castello Requesenz, i cui ruderi ancora svettano sulle colline circostanti, testimoniano la grandezza del passato di Buscemi, quando il borgo era al centro della vita politica, culturale ed economica dell’isola. La dinastia dei Requesens, attraverso le sue numerose generazioni, ha contribuito a fare di Buscemi un centro di cultura e arte, influenzando anche le tradizioni artigianali locali. Buscemi è infatti da sempre nota per la sua tradizione di lavorazione del cuoio, del legno e della ceramica, che ha avuto un’importanza fondamentale non solo per l’economia locale, ma anche per il legame stretto con territori vicini come Pantelleria e Solarino.
Quest’ultimo, insieme a Buscemi, faceva parte dei domini dei Requesens, unendo la Sicilia interna alla costa e alle isole. Il commercio tra Buscemi, Pantelleria e Solarino ha alimentato un florido scambio di beni artigianali e risorse naturali, rafforzando la coesione sociale e culturale tra questi territori. La ceramica di Pantelleria, celebre per la sua qualità, si univa a quella di Buscemi, mentre le produzioni agricole e artigianali dei due territori si integravano, creando una rete di scambi che ha reso questi luoghi particolarmente ricchi di tradizioni.
Il legame tra Buscemi e Pantelleria è rafforzato dalla figura del Principe di Pantelleria, che era anche Conte di Buscemi e Barone di San Paolo Solarino, una figura nobiliare che ha unito questi territori sotto un’unica egemonia.
Il Principe di Pantelleria, con la sua influenza, ha giocato un ruolo fondamentale nel consolidamento dei legami tra questi luoghi, creando una rete che non solo ha promosso gli scambi commerciali, ma ha anche contribuito a un forte intreccio culturale e sociale. La sua posizione di prestigio ha contribuito a favorire l’integrazione delle risorse naturali e dei prodotti artigianali dei diversi territori, dando vita a un’unica area prospera, in cui la nobiltà dei Requesens aveva un ruolo determinante.
Oggi, la riscoperta di questo legame storico rappresenta una grande opportunità di sviluppo.

Il borgo di Buscemi, con la sua storia nobiliare, può diventare un centro di attrazione per il turismo culturale e per la valorizzazione del patrimonio artigianale che ha forgiato nel corso dei secoli. Il legame con Pantelleria e Solarino, un tempo consolidato dalla figura del Principe di Pantelleria e dai suoi domini, può essere riproposto come un modello di sviluppo sostenibile, che coniuga la conservazione del patrimonio con l’innovazione. Il Comune di Buscemi, riconosciuto dal premio Honos come Comunità Honos 2025, sta puntando sulla valorizzazione della propria eredità storica per creare nuove opportunità di crescita economica e culturale.
La storia dei Requesens, la cultura artigianale e i legami storici tra Buscemi, Pantelleria e Solarino sono risorse preziose per un nuovo rinascimento del borgo, che sa restare fedele alla propria identità e tradizione mentre guarda al futuro con ottimismo. In questo contesto, Buscemi non è solo un luogo geografico, ma una comunità che si fa carico del suo passato, che cresce e si rinnova nel segno della sua tradizione storica, restando sempre fedele a se stessa e ai suoi valori. Un borgo che, attraverso la riscoperta delle proprie radici, ha tutte le potenzialità per diventare un punto di riferimento per il turismo, l’artigianato e lo sviluppo economico in Sicilia.
Come afferma il sindaco Michele Carbè: “A Buscemi fare impresa non è un’impresa. Qui, ogni iniziativa che nasce è un’opportunità di crescita collettiva, perché il nostro passato ci insegna che solo unendo le forze e valorizzando la nostra storia, possiamo costruire un futuro prospero.” Un messaggio che racchiude la speranza e la determinazione di un borgo che guarda al futuro con fiducia, portando avanti un cammino che unisce tradizione e innovazione.
Laura Liistro Tutte le immagini sono di gentile concessione di Rosario Acquaviva
Spettacolo
L’Arte di Essere sé Stessi: a Palermo presentazione del corto “Chi sono quando mi vesto”
Il 21 novembre nella Sala Teatro del Convitto, una giornata sui temi del rispetto di genere e dell’inclusività giovanile
Si concluderanno lunedì 17 novembre nelle aule del Convitto Nazionale di piazza Sett’Angeli, a Palermo, i laboratori tematici che hanno visto per tre giornate decine di ragazzi al lavoro insieme a docenti ed esperti di moda e immagine per il progetto “L’ Arte di Essere sé Stessi: corpo, moda e immagine”, proposto dalla associazione Significa Palermo, su idea de I Segni di Venere e del centro commerciale naturale Piazza Marina & Dintorni. L’iniziativa, sostenuta dall’assessorato regionale alla Famiglia, politiche sociali e lavoro della Regione Siciliana, si è avvalsa di un panel di esperti e docenti ed ha utilizzato i linguaggi di moda e immagine come strumenti per promuovere autenticità, rispetto e inclusione.
Ad essere coinvolti sono gli studenti della scuola secondaria e del liceo classico con indirizzo specialistico cinematografico del Convitto Nazionale e gli studenti dell’Accademia di Belle Arti. Grazie a Zonta International Palermo Zyz, l’iniziativa rientra nell’ambito della campagna internazionale “Zonta Says No” di sensibilizzazione contro la violenza di genere. A documentare i laboratori creativi sarà un cortometraggio realizzato da due giovani videomaker formatisi all’Accademia di Belle Arti di Palermo, Alessia Caruso e Vincenzo Marturana, con il contributo del professore Sergio Daricello dell’Accademia e del professore Giovanni Melazzo che cura le classi di produzione cinematografica del Convitto.
La presentazione del corto “Chi sono quando mi vesto?”
La giornata conclusiva, dal titolo “Chi sono quando mi vesto?”, si terrà il 21 novembre nella sala teatro, a partire dalle 9 e sino alle 14, e sarà aperta a studenti, famiglie e scuole della rete cittadina Al Qsar. Interverranno all’incontro la professoressa Cettina Giannino, rettrice del Convitto Nazionale “Giovanni Falcone”, Angela Galvano, consigliera di Parità per la Regione Siciliana, Giovanna Perricone, garante comunale per l’adolescenza e l’infanzia, Giulio Pirrotta, presidente dell’associazione Significa Palermo ETS, Giuseppe Veniero, presidente del CCN Piazza Marina & Dintorni e Maria Giambruno, giornalista, ideatrice del progetto “L’Arte di Essere sé Stessi”.
In programma, a seguire, Angela Chisena, psicologa, Sergio Daricello, docente di fashion design e storia della moda dell’Accademia di Belle Arti di Palermo, Daniela Ferrara, avvocata e presidente di Zonta International Palermo Zyz, Sofia La Porta, merchandiser, fashion coach e creatrice del metodo fashion-up, Anna Laurà, docente, counselor che ha coordinato i laboratori e Tiziana Schiavo, coordinatrice del progetto per il Convitto Nazionale. Modera la giornalista Maristella Panepinto.
Sarà anche inaugurata la “Biblioteca del Rispetto”, una raccolta di testi dedicati a i temi centrali dell’autostima, ricerca del sé, empatia, rispetto e libertà espressiva.
Cultura
Pantelleria – Corso Agricoltura Bio Naturale, grande partecipazione al primo incontro del Centro Giamporcaro
Oggi, 14 novembre, il secondo appuntamento: ecco il programma
Si è tenuto ieri, presso il Centro Giamporcaro di Pantelleria, il primo appuntamento del Corso di Agricoltura Bio Naturale.
I locali colmi di libri, cultura e socialità, erano gremiti di “addetti ai lavori” nel settore: agricoltori professionisti e per diletto, enologi, accolti dagli organizzatori, il presidente del Centro Giamporcaro, Anna Rita Raffaele, e Giovanni Bonomo.
Lo stesso presidente ci ha fatto rilevare un interessante dato: su 25 corsisti, 15 sono donne. Una quota rosa intensa e interessante in un settore assolutamente democratico, come l’agricoltura aperta a tutte le età e ai generi. L’unico elemento richiesto e distintivo è l’amore verso la terra, i suoi prodotti e quanto partecipi al successo di una raccolta, come a lungo spiegato anche tacitamente durante il workshop.
Tutti i presenti erano catturati dalle interessanti dissertazioni del mattatore dell’incontro, Luigi Rotondo.
L’esperto in agricoltura bionaturale, supportato dalla sua assistente Lisa Albanese, ha spiegato con maniere semplici ma efficaci, cosa si osserva per conoscere lo stato della pianta, il significato del il patogeno che è sintomo di uno squilibrio, capire la causa per procedere alla cura a livello eco-sistemico.
In sintesi, l’ecosistema è naturale, ma nel momento che lo affianchiamo all’agricoltura, diventa artificiale perchè andiamo ad alterare l’ecosistema, come per esempio quando estirpiamo le piante spontanee noi alteriamo quell’ambiente.
Così, avvalendosi anche di interventi online di altri professionisti ha spiegato come prendersi cura dell’agro-ecosistema, lo studio del suolo, che deve nutrire le piante, e dell’acqua e come realizzare un prodotto anti-patogeno di qualità ed efficace nel rispetto dell’ecosistema.

L’evento ha visto la partecipazione anche delle istituzioni che lo hanno patrocinato e sostenuto da subito con slancio. Erano così anche presenti, oltre rappresentanti delle aziende Donnafugata, con Baiata, Pellegrino con Poma, Emanuela Bonomo, per il Consorzio Vini Doc il vicepresidente Salvatore Murana e Fabrizio Basile, anche il direttore dell’Ente Parco, con Carmine Vitale e Andrea Biddittu, e l’Assessore all’Agricoltura del Comune di Pantelleria, Massimo Bonì.
Il programma di oggi
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