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Ambiente

Pantelleria, grandi pulizie al Porto di Scauri con Marevivo, Capitaneria, Parco e… un mare di bambini – Video

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Nel pomeriggio di ieri, come annunciato, si è svolta una grande attività di pulizia del fondale del Porto di Scauri, in Pantelleria.

L’iniziativa ha visto la partecipazione due  attori principali dell’isola ed enti esterni: Guardia Costiera, Ente Parco e Marevivo, tutti in scena per il recupero di quanta maggior “immondizia” possibile.

AL solito non sono mancati gli pneumatici, bottiglie di plastica e vetro, sacchetti e tanta altro pattume che il nostro ambiente non riesce a decomporre.

Durante le operazioni abbiamo ascoltato le parole del presidente di Marevivo, Carmen di Penta: “Oggi abbiamo stabilito di unire le forze con la Capitaneria di Porto per pulire. Dall’idea è scaturito un grandissimo afflato dai subacquei che hanno deciso di lavorare con noi: Eddy Famularo, Antonello D’Ajetti, Federico di YAM che ci supporta con il Cleto, la grande barca armata di gru. La cosa più importante è di riportare in superficie quanto più materiale possibile da riciclare: dobbiamo fare capire quanto di quello che viene gettato in mare possa essere riutilizzato e vedere questi oggetti come risorse e non come pattume. 

“Una cosa cui tengo a mettere l’accento è che ogni attività di Marevivo è sempre svolta a stretta collaborazione con le capitanerie per la sicurezza delle operazioni

Il Comandante dell’Ufficio Marittimo, Ten. di Vasc. Antonio Terrone, “I lavori sono stati organizzati prevedendo una prima immersione da parte tre subacquei menzionati e uno della Guardia Costiera che abbiamo voluto fortemente per sottolineare la presenza della Capitaneria sopra l’acqua e sotto l’acqua per garantire la sicurezza al massimo.

Desidero sottolineare la grande collaborazione che da anni c’è con Marevivo a livello anche nazionale. A Pantelleria questo è il terzo anno di pulizia dei fondali e grazie proprio a Marevivo riusciamo a sottolineare l’importanza a livello ecologico dell’ambiente marino che ha bisogno del nostro aiuto e che non gode di ottima salute e noi dobbiamo consegnarlo a generazioni future sempre in modo migliore.

A proposito delle future generazioni abbiamo chiesto due battute a chi si è particolarmente speso in questo pomeriggio con i bambini, con grande passione, dovizia e anche divertendosi: Andrea Biddittu, il grande studioso dell’Ente Parco, che prima di procedere all’analisi di alcuni organismi emersi attaccati a copertoni e altri rifiuti, si è prodigato a vestire i piccoli panteschi con magliette e cappellini di Marevivo: “Ho cercato di mostrare ai bambini quanti animali colonizzino i reperti, rendendoli proprie tane. Ho voluto dedicare uno spazio particolare ai piccoli perchè dobbiamo insegnare loro l’importanza della tutela della flora e della fauna, altrimenti è tutto inutile.

Non dimentichiamo che il cuore di ogni parco nazionale è proprio l’educazione ambientale che la cosa che deve entrare nelle scuole, fra gli studenti, che saranno coloro che un giorno dovranno gestire il tutto.

Dobbiamo pensare di stare formando una nuova generazione di panteschi, in questo caso, che ami il mare, lo rispetti e se ne prenda cura”.

Video a cura di Clara Garsia

 

Marina Cozzo è nata a Latina il 27 maggio 1967, per ovvietà logistico/sanitarie, da genitori provenienti da Pantelleria, contrada Khamma. Nel 2007 inizia il suo percorso di pubblicista presso la testata giornalistica cartacea L'Apriliano - direttore Adriano Panzironi, redattore Stefano Mengozzi. Nel 2014 le viene proposto di curarsi di Aprilia per Il Corriere della Città – direttore Maria Corrao, testata online e intraprende una collaborazione anche con Essere Donna Magazine – direttore Alga Madia. Il 27 gennaio 2017 l'iscrizione al Consiglio dell'Ordine dei Giornalisti nel Lazio. Ma il sangue isolano audace ed energico caratterizza ogni sua iniziativa la induce nel 2018 ad aprire Il Giornale di Pantelleria.

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1 Comment

1 Comment

  1. Avatar

    Vittorio palermo

    21:07 - Aprile 9, 2022 at 21:07

    Caro direttore vorrei sapere perché non parlate mai di fatti reali che avvengono a Pantelleria c’è un 76 che non riesce più andare allo scaletto dove a la barca perché è invalido sarebbe lo scaletto per andare verso Scauri cioè zuvachi difronte la madonna delle Grazie che è stata chiusa con cancello come proprietà privata che è zona demaniale dato che sia guardia costiera che Capiteneria di porto e lo stesso comune io ho 70 anni e ci sono sempre passato essere anziani e invalidi non conta niente?spero che non lo sia anche per lei le allego foto dello scempio

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Ambiente

Pantelleria diventa “Isola Asinabile”: ad ottobre 1ª edizione festival per l’asino pantesco

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L’Isola di Pantelleria celebra il suo legame storico con l’asino e si prepara a diventare la prima “Isola Asinabile” d’Italia

Dal 5 al 12 ottobre 2025, si terrà la prima edizione del “Festival Asinabile”, un evento che punta a valorizzare il ruolo di questo animale, simbolo di fatica, resilienza e, oggi, di riscoperta sociale e terapeutica.

Organizzato dall’Ente Parco Nazionale Isola di Pantelleria in collaborazione con il Comune di Pantelleria, la Regione Siciliana e numerosi partner, il festival è un’iniziativa che va oltre la semplice celebrazione: vuole essere un’occasione per riconnettersi con la natura, promuovere il turismo sostenibile e riscoprire l’importanza dell’asino pantesco.

“Tramite l’asino pantesco riusciremo a riscoprire esperienze di bellezza e grande emotività in modo semplice, circondati dalla meraviglia del paesaggio di Pantelleria – dichiara Italo Cucci, commissario straordinario del Parco – “Prendiamo l’impegno, tramite la celebrazione dell’animale simbolo dell’isola, di far partire da qui un messaggio di positività e bellezza in un periodo storico molto difficile. Sono certo che questo evento lascerà a ciascuno dei partecipanti un grande arricchimento, interiore ecco perché sarà importante esserci”.

Con la direzione organizzativa di Massimo Montanari, fondatore dell’asineria didattica «Asini di Reggio Emilia» ed esperto di educazione ambientale, il festival si articola in tre aree tematiche principali, accessibili a residenti e turisti di ogni età:

  •  Piazza Asinabile (Piazza Cavour): Un hub creativo e didattico con stand, laboratori manuali, giochi antichi e un recinto dove interagire e coccolare gli asinelli. Attività come “Asino Lab” e la “Ludonkey” renderanno l’apprendimento divertente per i più piccoli.
  •  Cammini Asinabili: Passeggiate guidate alla scoperta dei tesori naturalistici di Pantelleria, con percorsi che conducono al recinto di Sibà, dimora degli asini panteschi. Un’occasione per esplorare l’isola con una carota in tasca e celebrare il rapporto con questi affascinanti animali.
  •  Parole d’Asino: Un ciclo di convegni, dibattiti e incontri culturali che daranno voce a esperti, scrittori e viaggiatori. Tra gli ospiti, figure di rilievo come Daniele Bigi dell’Università di Bologna e Giuseppe Pace, responsabile del progetto di recupero dell’asino pantesco. Saranno esplorate le potenzialità della pet therapy, l’asino come compagno di viaggio e le storie di chi ha dedicato la propria vita a questi animali.

L’evento si aprirà domenica 5 ottobre con l’inaugurazione ufficiale in Sala Consiliare, e si articolerà in numerose attività organizzate aperte alla cittadinanza che riguardano momenti di svago, attività didattiche specifiche per le scuole di ogni ordine e grado, e un convegno conclusivo, sabato 11 ottobre, che sancirà ufficialmente il riconoscimento di Pantelleria come “Isola Asinabile”.

Il Festival Asinabile è reso possibile grazie alla collaborazione di numerose associazioni, che contribuiranno a rendere il programma ricco e variegato.  Esoprattutto con l’importante presenza delle aziende agroalimentari e artigianali pantesche che arricchiranno le iniziative di identità territoriale. Il programma completo è visionabile su sito del parco nella sezione dedicata al Festival Pantelleria Asinabile.

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Ambiente

Pantelleria, sospensione distribuzione acqua nel Capoluogo

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Il Comune di Pantelleria ha emesso avviso pubblico per informare che  l’erogazione di acqua, oggi, in paese/capoluogo è sospesa, causa guasto nella rete idrica. Non si ha notizia su tempi per il ripristino del servizio idrico.

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Ambiente

Marettimo, Guardia Costiera sequestra 3,5 quintali di prodotti ittici e rete a strascico

Redazione

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La Guardia Costiera sequestra due attrezzi irregolari e circa tre quintali e mezzo
di prodotto ittico ad unità da pesca a strascico

Nei giorni scorsi un’importante operazione di polizia marittima a tutela dell’ambiente
marino e del rispetto delle leggi sulla pesca marittima, sotto il coordinamento del 12°
CCAP della Direzione Marittima di Palermo, è stata portata a termine dalle donne e
dagli uomini della Guardia Costiera nell’ambito del Compartimento Marittimo di
Trapani coinvolgendo il personale dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Marsala e di
quello dell’Ufficio Locale Marittimo di Marettimo.

Grazie al sistema di monitoraggio satellitare V.M.S., la Sala Operativa della
Capitaneria di Porto di Trapani individuava alcune unità da pesca a strascico attive
all’interno della zona GSA 16 (area geografica sud occidentale della Sicilia, istituita per
monitorare lo stress di cattura di alcuni stock ittici) nonostante nel mese di settembre
sia in vigore il fermo pesca regionale, misura essenziale per garantire il ripopolamento
delle specie e l’equilibrio biologico.

Prontamente venivano inviate in zona la M/V (CP) 770 della Capitaneria di porto di
Trapani e il G.C. B 166 dell’Ufficio Locale Marittimo di Marettimo, che intercettavano a
sud-ovest di Marettimo un peschereccio della marineria di Porticello; l’imbarcazione,
oltre a operare in periodo vietato, utilizzava una rete non conforme alla normativa
comunitaria, con maglie inferiori al consentito e, quindi, altamente dannose per
l’ecosistema perché in grado di catturare anche esemplari giovani.

L’utilizzo di reti non conforme è particolarmente dannoso per l’ecosistema e per le
specie ittiche in quanto la non conformità della dimensione delle maglie che
compongono gli attrezzi da pesca ne modifica significativamente la selettività e
permette, dunque, la cattura di esemplari di taglia inferiore a quella consentita anche
in fase di crescita e riproduzione.

L’attrezzatura e quasi mezzo quintale di pescato venivano, così, sequestrati e al
comandante dell’unità venivano contestate due sanzioni amministrative per un totale
di 4.000 euro per aver violato il periodo di interruzione della pesca come disposto dalla
normativa regionale e per avere pescato con un attrezzo da pesca non consentito.
Contemporaneamente, un’altra unità da pesca della stessa marineria, già monitorata
dai sistemi della sala operativa della Capitaneria di porto di Trapani, veniva
ispezionata al porto di Marsala dal personale dell’Ufficio Circondariale Marittimo di
Marsala accertando anche in questo caso un’attività di pesca a strascico nella zona
GSA 16 in periodo vietato.
Sono scattati, quindi, il sequestro della rete e di circa tre quintali di pescato, oltre a una
sanzione amministrativa pari a 2.000 euro.
Tutto il pescato sequestrato, complessivamente circa tre quintali e mezzo, è stato
devoluto in beneficenza.
L’attività’ svolta dagli uomini della Guardia Costiera si inserisce nella quotidiana
vigilanza svolta su tutto il Compartimento marittimo di giurisdizione, che viene
assicurata, in orari diurni e notturni, dal personale a terra ed imbarcato sulle
motovedette in servizio presso tutti gli uffici marittimi dislocati sul litorale e presso le
Isole Egadi al fine di controllare il rispetto delle norme di settore.

Trapani 15.09.2025

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