Cultura
PANTELLERIA, GLI EVENTI DAL 4 AL 7 AGOSTO: FINE SETTIMANA CON CONCERTI, SPORT, LIBRI E SAGRA DEL PANE CUNZATO
Anche questo fine settimana a Pantelleria sarà all’insegna della cultura, del divertimento, dello sport e dell’enogastronomia in varie location dell’isola.
Si comincia giovedì 4 agosto alle ore 19.00 con la presentazione del libro di Paolo Talanca ‘Fra la Via Emilia e il West. Francesco Guccini: le radici, i luoghi, la poetica’, presso il Circolo Trieste di Khamma che partecipa al progetto di promozione culturale dei Circoli dell’isola.
PAOLO TALANCA, docente e critico musicale, ci darà anche delle anticipazioni sul nuovo libro, ‘Storia della canzone d’autore italiana’’, che uscirà nel 2023 per Carocci Editore.
Talanca ci porterà nelle vite dei più grandi cantautori italiani, partendo proprio da Guccini e dalla sua Via Emilia, passando per Battisti, Battiato, Vasco, Graziani, Baglioni, Nannini, Fossati e così via fino alle ultime generazioni con Silvestri, Bersani, Brunori Sas, Gazzè, ecc. (Info: www.paolotalanca.it)
Un’anticipazione dello spettacolo che il giorno successivo, venerdì 4 agosto alle 22.00 in Piazza Cavour, Talanca terrà con ANDREA MIRÒ, cantautrice, autrice, produttrice, cantante, direttore d’orchestra e polistrumentista che lo accompagnerà cantando i brani più noti dei cantautori narrati e infine ci darà un piccolo assaggio dei suoi successi. (Info: www.andreamiro.it)
Un po’ prima, alle 19.00, sempre del 4 agosto a Scauri ci sarà la cerimonia finale del SUMMER CAMP di calcio e basket 2022 a cura dell’Inter Club di Pantelleria. A coronare due settimane di sport tra Khamma e Scauri che hanno visto protagonisti sia bambini piccolissimi che preadolescenti. Una festa dello sport aperta a tutti che si terrà presso il Centro Sportivo di Scauri.
Sabato 6 agosto alle 22.00 alla Chiesa di San Gaetano a Scauri si torna a parlare di musica con la terza serata del Festival SUONI PANTESCHI a cura di ASTARTE.
In questa terza tappa di un viaggio armonico in alcune delle località più importanti dell’isola, ritroveremo Rossella Policardo al clavicembalo e Raffaele Nicoletti al violino nel concerto dal titolo ‘ARMONIE BAROCCHE… E NON SOLO’.
Ancora un appuntamento con la musica classica e con i talenti panteschi che, affiancati da grandi nomi del settore musicale nazionale, mostrano quanto di meglio i giovani panteschi portano come bagaglio culturale e musicale, soprattutto ad opera del lavoro di Letizia Stuppa e della sua Scuola di Musica.
A Letizia e ad ASTARTE vanno i ringraziamenti dell’Assessorato alla Cultura per aver spostato uno dei concerti del Festival inizialmente previsti per altra data, proprio al 6 agosto per arricchire anche il programma della Festa Patronale di San Gaetano.
Gran finale della settimana, infatti, sarà rappresentato proprio dalla Festa Patronale di San Gaetano di Scauri che torna dopo gli anni di Covid, organizzata dal Comitato Festa di San Gaetano della Parrocchia, con il Patrocinio e il contributo del Comune di Pantelleria. Oltre al programma degli appuntamenti religiosi, il Comitato ha organizzato l’attesa SAGRA DEL PANE CUNZATO, che vedrà esibirsi di nuovo anche Giuseppe Spata insieme stavolta a Gianni Valenza che faranno cantare e ballare gli ospiti.
Ci saranno anche animazione e popcorn e zucchero filato per i bambini e uno spazio per ‘Grandi e piccoli talenti’ della Contrada, con le esibizioni di alcuni giovani scaurioti che stanno facendo un percorso artistico nella musica, nel canto e nella danza.
PROGRAMMA
4 agosto, ore 19.00, presso il Circolo Trieste di Khamma, in Via San Francesco
Presentazione del libro di PAOLO TALANCA dal titolo ‘Fra la Via Emilia e il West. Francesco Guccini: le radici, i luoghi, la poetica’ e anticipazione del nuovo libro ‘Storia della canzone d’autore italiana’’, che uscirà nel 2023.
5 agosto, ore 19.00 a Scauri, presso i Campi del Centro Sportivo, Via Kareb, 2
Manifestazione finale del SUMMER CAMP 2022 di calcio e basket a cura dell’Inter Club di Pantelleria
Ore 22.00, Piazza Cavour a Pantelleria Centro
Teatro-Concerto di PAOLO TALANCA e ANDREA MIRO’ dal titolo ‘CANTAUTORI’
6 agosto, ore 22.00, Chiesa di San Gaetano a Scauri
Concerto del Festiva SUONI PANTESCHI a cura dell’Associazione ASTARTE dal titolo ‘ARMONIE BAROCCHE… E NON SOLO’ con Rossella Policardo al clavicembalo e Raffaele Nicoletti al violino.
7 agosto, ore 20.00, Piazza Grande a Scauri (di fronte al Cinema San Gaetano)
SAGRA DEL PANE CUNZATO a cura del Comitato Patronale San Gaetano.
Tutti gli eventi sono ad ingresso libero e senza prenotazione, a meno che non sia indicato differentemente. Info: www.comunepantelleria.it
Cultura
Pantelleria, inaugurato il busto a dr. Zurzolo tra gente commossa, riconoscente e affiatata
L’opera è stata realizzata dal M° Michele Cossyro
Si è svolta ieri, 7 dicembre 2025, la cerimonia di scopertura del busto dedicato al compianto dottor Michele Zurzolo.
In una silenziosa Piazza Perugia, le gente arrivava quasi in punta di piedi, per non disturbare un momento che sarebbe stato prezioso per quel sito e per la comunità pantesca tutta.
Il Sindaco Fabrizio D’Ancona ha aperto la celebrazione annunciando diversi interventi tra cui quello di Maria Casano, che ha promosso l’idea, quello della moglie Anna Maria Brignone, delle due nipoti.
“Il Dottore Michele Zurzolo, nel corso della sua vita professionale, si è dedicato anima e corpo a tutta questa comunità e oserei dire anche a tutta la cittadinanza di Pantelleria – Ha esordito il primo cittadino – Ma molti di voi hanno avuto anche la possibilità di conoscere un amico, una persona che ha fatto della sua professione una storia di vita. Lui era una persona di altri tempi e lo ha dimostrato. Abbiamo ritenuto come di regola accade quando una persona si contraddistingue in questa vita terrena per le sue attività, per le sue azioni, per le sue gesta, di ricordarlo in una maniera particolare. Abbiamo deciso di fare un busto commemorativo e di posizionarlo in questa piazza Perugia che è sostanzialmente il cuore di questa contrada.”
Di poi i ringraziamenti alla giunta comunale e, in modo particolare, ai consiglieri Giuseppe Maddalena e Nadia Ferrandes che hanno perorato il progetto, fino al suo completamento.
Così, dopo i toccanti pensieri dei familiari del dr. Zurzolo, l’intervento di Michele Cossyro. L’artista che ha portato il nome di Pantelleria nel mondo con le sue opere ha ben accolto l’invito a realizzare la richiesta, facendo una vera copia non solo delle sembianze, ma anche dell’espressione del medico. Realizzando un basamento singolare, in pietra lavica, ha poi come proseguito l’opera con il busto di bronzo, adesso lucido e liscio.
Tra i presenti anche il presidente del Consiglio Comunale, Giuseppe Spata, diversi politici, i presidenti dei circoli e di alcune associazioni importanti, tutti testimoni della benevolenza, dell’umiltà, della nobiltà di un uomo coraggioso, che metteva il paziente sopra ogni altra esigenza e pensiero, elargendo diagnosi sempre precise e puntuali e mai sbagliate, nonostante la strumentazione dell’epoca, a Pantelleria.
Va ricordato, non in ultimo, che il Dr. Zurzolo era un grande studioso originario della Calabria, eppure, egli aveva eletto Pantelleria come sede della sua dimora e del suo lavoro, dove ha affrontato vita e professione sempre con un immancabile e inestimabile sorriso bonario e rassicurante.
La toccante cerimonia si è conclusa con la benedizione di Don Ramses.
Cultura
Pantelleria, oggi presentazione del libro “Le note stonate” di Antonino Maggiore
Questo pomeriggio, 7 dicembre 2025, dalle ore 16.30, presso i noti locali del Circolo Ogigia di Pantelleria Centro, si terrà la presentazione del libro “Le note stonate” di Antonino Maggiore.
Ad affiancare l’autore, Franca Zona e Giovanna Drago, apprezzate donne di cultura, che si alterneranno in una intervista conoscitiva del libro.
Antonino Maggiore, classe 1982, è un docente di musica presso la scuola primaria di Pantelleria, dove unisce rigore e creatività, nel quotidiano rapporto con l’infanzia.
Lo scrittore pantesco non è alla sua prima opera. Negli anni ha già pubblicato due raccolte poetiche: “Niente di importante” e una “Penna x amico“, grazie alle quali ha ricevuto diversi importanti riconoscimenti.
“Le note strane” è un romanzo autobiografico: in viaggio intimistico tra fragilità ed ironia, attraversando il confine spesso sottile tra disperazione e gioia, risa e pianto.
Con il delicato contributo musicale di Maria Bernardo, si profila un piacevole pomeriggio letterario, al caldo e tra “degustatori” di libri.
L’ingresso è libero
Cultura
I racconti del vecchio marinaio di Pantelleria: Il rito antico della dragunera
Quel giorno lasciai gli scogli di San Leonardo più presto del solito, mentre i miei amici erano ancora a mollo a mare, in un’acqua trasparente e azzurrina come solo il mare di Pantelleria sa esserlo. Mi soffermai ancora una volta a leggere le scritte multicolori che rendevano meno triste il vecchio bunker di cemento armato della seconda guerra mondiale. L’amore di sempre: “ti voglio bene, “un cuore solo”, “ti amerò per sempre” precedute da un nome femminile e tante altre scritte, eredità amorose di generazioni di giovani panteschi. Una però faceva a pugni con tutte le altre, “Mariuccia buttana”. Doveva essere stato davvero un brutto tradimento, per bollarlo con un marchio di fuoco e per tramandarlo così ai posteri.
Giunsi sulla banchina e lo vidi seduto sulla solita bitta di fronte al castello, la nuvola azzurrina del fumo della sua pipa gli conferiva una strana aureola di mistero. Avevo deciso di porgli alcune domande, ma appena mi vide cominciò a parlare con voce arrochita dal tabacco e dalla salsedine. “Il veliero Madonna di Trapani era un vero e proprio gioiello della marineria pantesca. Due alberi, bompresso lungo come una lancia, vele latine che sapevano piegarsi al vento, ma non alla paura. Patrun Vitu, il suo comandante, era un uomo di mare e di silenzi infiniti, con le mani dure come la nostra pietra lavica e gli occhi di un verde misterioso, che avevano visto tempeste e miracoli. Nelle sue mani il timone seguiva docilmente l’invisibile linea della rotta fissata.
Quel giorno, ero ancora picciotto ‘i varca, avevamo da diverse ore passatu l’isola di Ustica e puntavamo, con tutte le vele spiegate su Trapani, fermarci qui la notte e il giorno seguente tornare a Pantiddraria, dove dovevamo sbarcare delle merci comprate a Napoli. Il mar Tirreno sembrava quieto e il vento amico, ma ‘ogni marinaio sa che “Cu ventu e cu mari nun si fa cuntrattu” (Col vento e col mare non si fa contratto). Così all’improvviso il cielo cambiò.
Una linea nera si stese sull’orizzonte, e il vento cadde morto di colpo. I marinai si guardarono l’un l’altro muti e attoniti. Il capitano Vito salì sul ponte e scrutò quel cielo nerastro e la vide: una dragunera (tromba marina), la maledizione antica e rabbiosa per chi va per mare. Essa, sottile e affilata, scendeva dal cielo come il dito di dio marino irato, girando vorticosamente sull’acqua.
Il nostromo Turi colse l’ansia e il timore degli altri uomini dell’equipaggio e chiese a patrun Vitu di virare. Ma Vito no, non solo perché la cosa era impossibile per mancanza di vento, ma perché egli era uomo che accettava intrepido le sfide in mare. Lui conosceva lu ritu anticu, lo aveva visto fare
da suo nonno e da suo padre prima di lui. Aprì il baule sotto il timone e ne trasse un coltello d’ossidiana, nero come la notte e affilato come il silenzio che precede la burrasca. Poi disse deciso “Mantenete la rotta, non si fugge davanti alla dragunera. Si tagghia”.
Si diresse a prua e la sua figura alta e possente sembrò dominare le onde. Il vento intanto aveva ripreso a soffiare forte e impetuoso che a momenti gli strappava il berretto. La dragunera si avvicinava, ululando conne una magara. Vito attese, fermo, come nu parrinu davanti all’artari. Quando la coda della tromba marina fu a portata, egli disse vecchie parole che non si potevano intendere, poi tracciò con il coltello d’ossidiana una grande croce nell’aria e recitò a voce alta questa preghiera:
Nniputenza di lu Patri,
Sapienza di lu Figghiiu,
pi virtù di lu Spiritu Santu
e pi nnomu di Maria
sta cuda tagghiata sia
Un suono sordo, come un lamento, si levò dal mare. La vorticosa colonna d’acqua si dissolse e il cielo si aprì all’azzurro. Tutti noi marinai, increduli, guardavamo ammirati e a un tempo intimoriti il capitano come si guarda un uomo che ha parlato allora allora con gli spiriti. Vito tornò al timone, rimise il coltello di ossidiana nel baule e disse solo: “Adesso a casa”. Al tramonto del giorno dopo Pantelleria ci apparve all’orizzonte, nera e fiera e materna. Il Madonna di Trapani, come sempre, entrò in velocità nello stretto passaggio che dava al porto vecchio. Solo capitan Vito e qualche altro patrun si potevano permettere di sfidare la scogliera cartaginese semisommersa.
La voce del subitaneo taglio della dragunera si sparse, in un battibaleno, in tutte le contrade dell’isola e da quel giorno ogni marinaio pantesco che incrociava patrun Vitu lo salutava con rispetto misto ad ammirazione. Perché non tutti sanno tagghiare la coda a una tromba marina. E soprattutto non tutti hanno il coraggio di farlo”.
Il vecchio marinaio si tacque definitivamente.
Girò le spalle e si mise a guardare, assorto, il mare
come aspettasse l’arrivo di qualcuno, intanto la nuvola azzurrina del fumo della pipa, che lo
avvolgeva in tenui volute, gli conferiva un certo non so che di misterioso.
Orazio Ferrara

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