Trasporti
Pantelleria – Fibra Ottica, interdizione zona marina per verifica tracciato di posa

L’Ufficio Marittimo di Pantelleria, con il suo comandante Vincenzo De Falco, ha emesso ordinanza di interdizione di zona interessata dal progetto: “Isole Minori” – Posa di un sistema di cavi di trasmissione dati in fibra ottica. Operazioni di verifica e pulizia del tracciato di posa.
Nell’atto si legge che nel periodo compreso dal 18.09.2023 al 30.11.2023 lungo il tracciato indicato dai punti di
coordinate riportati nella successiva tabella e meglio rappresentati nell’allegato stralcio cartografico,
le unità navali posacavi “TELIRI” – call sign IBBT e “LUCA” – nr. 8928 dei RR.NN.MM. & GG. di
Genova, da considerarsi quale nave con manovrabilità limitata, effettuerà l’attività di posa del cavo
sottomarino di trasmissione dati in fibra ottica per la realizzazione dell’infrastruttura lineare
sottomarina di interesse nazionale rientrante nei progetti finanziati dal PNRR.
I divieti
Nel suddetto periodo, tutte le unità in navigazione devono mantenersi ad una distanza non
inferiore ai 500 metri dalle unità navali impegnate nei lavori sopra indicate. Pertanto, i
comandanti/conducenti delle unità in transito dovranno, secondo perizia marinaresca, transitare alla
minima velocità consentita per il governo in sicurezza dell’unità, evitando di creare movimenti ondosi
nonché valutando l’eventuale adozione di misure aggiuntive suggerite dalla buona perizia
marinaresca al fine di prevenire situazioni di potenziale pericolo. Durante l’esecuzione dei lavori di
ricognizione è vietata, entro i limiti di cui al primo comma, qualsiasi attività direttamente e/o di riflesso
connessa con l’uso del mare.
I dati esatti della zona interdetta nel documento di seguito riportato in maniera integrale.
L’ordinanza
Trasporti
Prezzi dei traghetti alle stelle in Italia: +9.7% rispetto all’estate scorsa

L’estate 2025 si preannuncia particolarmente costosa per chi sceglie di viaggiare via mare. I prezzi dei traghetti sono aumentati sensibilmente rispetto allo scorso anno, incidendo sul budget delle vacanze degli italiani. Questo incremento coinvolge molte delle principali rotte marittime nazionali, con un impatto importante soprattutto per chi viaggia con l’auto al seguito. L’analisi di Assoutenti e altre fonti evidenzia un trend preoccupante, legato alla ripresa del turismo e ad altri fattori economici, che spingono a valutare anche diverse offerte luce e gas per gestire al meglio il budget familiare.
Prezzi in aumento sulle rotte marittime italiane: cosa sta succedendo
I traghetti per le principali destinazioni estive italiane hanno subito un aumento medio delle tariffe del 9,7% rispetto al 2024, secondo i dati raccolti dall’associazione consumatori Assoutenti. La ripresa dei flussi turistici, soprattutto internazionali, ha fatto salire la domanda, spingendo gli operatori a rialzare i prezzi in modo consistente. Diversi osservatori del settore segnalano come il comparto dei traghetti sia tra quelli maggiormente colpiti da questi rincari, riflettendo le dinamiche di mercato e la crescente pressione sulle tariffe.
Le tratte più costose, come Civitavecchia-Olbia e Genova-Porto Torres, hanno raggiunto tariffe per un viaggio di andata e ritorno senza cabina che superano i 1.300 euro. Anche rotte storicamente più accessibili come Livorno-Olbia o Napoli–Palermo registrano cifre elevate, che rappresentano un aumento significativo rispetto agli anni precedenti.
L’associazione Assoutenti sottolinea inoltre come questi aumenti non siano giustificati da fattori classici come il caro energia o l’inflazione, ma siano legati soprattutto a dinamiche di mercato legate all’offerta e alla domanda turistica. Le famiglie italiane che pianificano vacanze via traghetto dovranno quindi mettere in conto un esborso maggiore, soprattutto in alta stagione, valutando eventualmente un cambio fornitore luce e gas per ottimizzare le spese domestiche.
Strategie per risparmiare: come affrontare l’aumento dei costi
Di fronte a questo scenario, è importante conoscere alcune strategie per limitare l’impatto economico degli aumenti dei traghetti. Prima di tutto, è consigliabile prenotare con largo anticipo, poiché le tariffe tendono a salire progressivamente man mano che ci si avvicina alle date di viaggio. Inoltre, confrontare attentamente le offerte disponibili tramite siti specializzati può aiutare a individuare promozioni e sconti.
Un’altra opportunità di risparmio è valutare tratte alternative o date meno richieste, come spostare il viaggio fuori dai picchi di agosto. Alcune compagnie propongono anche soluzioni vantaggiose come:
Offerte last minute
Tariffe speciali per famiglie numerose
Infine, chi viaggia con l’auto deve considerare anche i costi aggiuntivi per il trasporto del veicolo, spesso inclusi nelle tariffe ma suscettibili di variazioni significative. Conoscere bene le condizioni contrattuali e le possibili spese extra è fondamentale per evitare sorprese. Per gestire al meglio le spese di casa durante il periodo estivo, monitorare il proprio consumo energetico è un’altra buona pratica da adottare.
Il contesto economico e turistico dietro il rincaro dei traghetti
L’aumento dei prezzi dei traghetti si inserisce in un contesto più ampio di ripresa del turismo post-pandemia e di pressioni sui costi operativi delle compagnie di navigazione. L’Italia ha registrato un aumento significativo delle presenze turistiche, sia interne sia provenienti dall’estero, che ha portato a un’accelerazione della domanda di servizi di trasporto marittimo.
Di fronte a questa situazione, le aziende hanno adeguato le proprie tariffe per coprire gli investimenti necessari, il che ha inevitabilmente avuto un impatto sulle tariffe finali, aumentando i costi complessivi a causa di fattori quali:
Sicurezza
Manutenzione
Adeguamento a normative ambientali sempre più severe.
Inoltre, il mercato dei traghetti mostra segnali di concentrazione, con pochi operatori che dominano le rotte principali, riducendo la concorrenza e influenzando le politiche tariffarie.
Per i consumatori, questo scenario richiede attenzione e pianificazione per evitare che i costi di viaggio compromettano il budget vacanze, soprattutto in un periodo in cui le spese per altri servizi, come luce e gas, sono anch’esse in aumento e diventa importante sapere come risparmiare in bolletta.
Fonte: papernest.it
Cronaca
Trapani, blocco in porto della Simone Martini, C&T, “Ricorreremo alle sedi opportune”

Trapani, C&T Isole Minori su blocco in porto della Simone Martini: “L’accordo per la corresponsione dell’indennità sostitutiva dei pasti a bordo è ancora valido. Ricorreremo nelle sedi più opportune”
Messina, 8 luglio 2025 – Caronte & Tourist Isole Minori precisa la propria posizione sulla decisione presa questa mattina dalla Commissione Igiene e Sicurezza di Trapani, con voto contrario del rappresentante di Confitarma, di chiedere al comandante della Capitaneria di Porto di denegare le spedizioni della nave Simone Martini.
La decisione è collegata alla disdetta da parte delle segreterie regionali dei sindacati confederali dei trasporti dell’accordo aziendale che, a fronte della mancata fornitura di vitto in maniera gratuita a bordo delle navi diurne, prevede la corresponsione di una congrua indennità sostitutiva da parte della compagnia di navigazione. Tale indennità, dal 2019 fino al dicembre 2024, ha consentito ai marittimi di provvedere autonomamente ai pasti.
A seguito della disdetta da parte dei sindacati – che si inserisce nell’ambito della nota vertenza ancora in corso – Caronte & Tourist Isole Minori ha sempre sostenuto, e ribadito oggi in sede di commissione, l’ultrattività dell’accordo, ovvero la non automatica decadenza in assenza di una nuova intesa, come accade usualmente in ambito sindacale per evitare che rimangano non normate parti fondamentale della vita lavorativa.
L’azienda ha dunque continuato a elargire l’indennità di mensa e il buono pasto ai marittimi e, nelle more, ha ottimizzato i servizi a bordo allestendo su tutte le navi le cosiddette sale pantry (locali, cioè, adibiti al riscaldamento/scongelamento delle vivande), dotando i bar di bordo di pasti precotti di primissima qualità accessibili a prezzo di costo; autorizzando i comandanti a concedere, ove possibile, brevi permessi ai marittimi per provvedere all’acquisto di vitto a terra.
Nello scorso febbraio, in sede di visita periodica, la Commissione Igiene e Sicurezza della capitaneria di Trapani ha ritenuto che non ci fossero più i presupposti per mantenere la mancata fornitura di vitto in maniera gratuita in assenza di un accordo che la regolamentasse. Ne è nato un contraddittorio che, a seguito di numerosi passaggi intermedi, è sfociato oggi nel drastico provvedimento richiesto al Comandante del porto.
Allo stesso C.te Cassone, però, Caronte & Tourist Isole Minori ha inviato un’istanza urgente di respingimento della richiesta della Commissione che, a parere della Società, “si è espressa su valutazioni che esulano dal proprio ambito di competenza, sovrapponendosi indebitamente a prerogative tipiche della contrattazione collettiva e della disciplina del rapporto di lavoro, su cui la stessa non ha titolo né legittimazione a pronunciarsi”. La Commissione, avendo dal 2019 al 2024 giudicato sempre idonea la soluzione prevista dall’accordo integrativo aziendale, oggi “deborda dal proprio ruolo, intervenendo e giudicando in materie giuslavoristiche, abdicando alla terzietà che dovrebbe essere garantita dalla presidenza affidata a personale della Capitaneria di Porto”.
E dunque, chiosa CTIM, “riteniamo che la soluzione ottimale sia ripristinare il sistema preesistente, ossia il mantenimento della corresponsione dell’indennità ai marittimi, come previsto dal contratto di secondo livello e dal CCNL, in attesa di una nuova intesa che subentri alla precedente sulla mancata fornitura gratuita di pasti. Qualora ciò non fosse possibile – nella certezza che la questione si deciderà nelle sedi opportune – valuteremo soluzioni alternative che dovranno essere compatibili con la necessità di riduzione dei costi che i sindacati hanno ben presente”.
Trasporti
Incidente all’aeroporto di Bergamo: cancellazioni e dirottamenti Migliaia di passeggeri alle prese con disservizi per la chiusura dello scalo

Non succede solo a Pantelleria
Disagi significativi questa mattina all’aeroporto di Milano Bergamo – Orio al Serio, dove, a partire dalle ore 10:20, le operazioni di volo sono state sospese a causa di un inconveniente tecnico sulla via di rullaggio. Lo ha comunicato SACBO, la società di gestione dello scalo lombardo, precisando che le cause dell’accaduto sono attualmente al vaglio delle autorità competenti.
L’imprevisto ha determinato la chiusura temporanea dello scalo, con conseguente cancellazione o dirottamento di numerosi voli verso gli aeroporti di Milano Malpensa, Bologna e Verona. Secondo una prima stima elaborata da ItaliaRimborso, realtà leader nazionale nel settore dei diritti dei passeggeri aerei, sono già 29 i voli coinvolti, per un totale di oltre 5.000 viaggiatori colpiti da disservizi, un numero destinato a crescere nelle prossime ore.
Nonostante la causa del disservizio non sia imputabile alle compagnie aeree, e dunque non vi siano i presupposti per ottenere la compensazione pecuniaria prevista dal Regolamento UE 261/2004, i passeggeri hanno comunque diritto al rimborso delle spese extra che sosterranno per raggiungere la propria destinazione, qualora la compagnia non fornisca assistenza adeguata.
«In casi come questo – spiega Felice D’Angelo, ceo di ItaliaRimborso – la normativa europea prevede che il passeggero qualora non riprotetto tempestivamente su un volo alternativo, egli possa organizzarsi autonomamente per raggiungere la propria meta, sostenendo ogni costo che può successivamente essere rimborsato. Parliamo, ad esempio, dell’acquisto di un nuovo biglietto aereo da un altro scalo, dei costi per taxi, mezzi pubblici o eventuali pernottamenti. È fondamentale, però, conservare tutta la documentazione: biglietti, scontrini, ricevute e la prenotazione originaria del volo».
I passeggeri hanno quindi la possibilità di rifiutare la riprotezione proposta dalla compagnia qualora non sia compatibile con le proprie esigenze di viaggio, e scegliere soluzioni alternative, anche con vettori differenti. Lo stesso principio si applica nel caso in cui un volo venga dirottato su un altro aeroporto: è comunque responsabilità del vettore garantire il trasferimento fino all’aeroporto di destinazione originaria. In assenza di assistenza, il passeggero può anticipare i costi per taxi o altri mezzi di trasporto e poi richiederne il rimborso.
«Ribadiamo l’importanza – aggiunge D’Angelo – di attenersi alle indicazioni del Regolamento 261/2004 e di agire con prontezza. Le spese sostenute devono essere giustificate e proporzionate, ma il diritto al rimborso rimane intatto per tutti quei passeggeri lasciati senza adeguata assistenza. I viaggiatori possono scegliere se rivolgersi direttamente alla compagnia aerea o affidarsi a realtà specializzate come ItaliaRimborso, per un supporto legale e amministrativo completo».
Il team di ItaliaRimborso è già attivo per assistere i passeggeri coinvolti nell’incidente odierno all’aeroporto di Bergamo. Tutti coloro che hanno subito cancellazioni, ritardi o dirottamenti e hanno sostenuto costi aggiuntivi possono avviare gratuitamente la procedura di rimborso sul sito ufficiale www.italiarimborso.it.
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